di Nadia Fondelli – Questa è una storia che parla di un amore. Un amore vero, sincero. L’amore per la Vita.
Le nuove tecnologie, le chat e i social network sono tanto amati quanto bistrattati. Sopratutto bistrattati quando si tratta di cronaca che, in questi casi, diventa quasi sempre nera…
Eppure nella rete esistono non solo le brutte cose, ma tante belle storie straboccanti d’amore e d’amicizia.
Quando qualche anno fa ho dato alle stampe insieme ad una nota psicografologa il libro “Chat line: dalla trasgressione alla solitudine” volevo proprio focalizzare quest’aspetto.
La rete non è solo un diavolo tentatore, ma un luogo dove, così come nella vita reale, esiste sia il male che il bene.
Quanti in rete hanno trovato amici virtuali spesso divenuti poi anche reali che gli hanno salvati dalla solitudine? Quanti hanno trovato l’amore della loro vita, quello con la A maiuscola?
Tanti, molto più di quelli che potete pensate solo che, a differenza delle brutte notizie, le belle non trovano mai spazio sulla cronaca…
Con quel libro volevo cospargermi la testa di cenere, quasi come se scriverlo fosse lo “scontare” un senso di colpa della categoria giornalistica.
Ebbene sì. Sogno da sempre che ogni giornale abbia la sua bella sezione dedicata alle “belle notizie”; che un tg si apra lanciando news ricolme d’amore… anche per bilanciare le tante cattive notizie e anche per risollevare lo spirito della società in tempi come quelli attuali… decisamente grami…
The Tuscany vuole così nel suo piccolo colmare questo vuoto sperando di essere presto emulato anche da tante testate più famose .
Inizio così da oggi su questo giornale – e con una gran voglia di farlo sempre più di frequente – a regalarvi delle buone notizie.
Non sarà facile farlo anche perchè scovarle non è semplice, ma noi ci proviamo, iniziando con questa bella storia d’amore che dai social network si è sviluppata nella vita reale.
Sogno che le nostre belle storie siano anche espressione di una società viva e solidale, anzi sono a questo tipo di storie che dedicheremo più attenzione: quelle non solo belle, ma piene d’amore…
E allora iniziamo con il nostro primo “c’era una volta”
C’era una volta Paola Rita Ledda, una giovane donna di origine sarda residente da anni a Pisa che sulla rete ha scoperto il valore dell’amore per la vita, attraverso il contributo che lei stessa poteva dare per salvare tante vite. Vite sconosciute, vite compromesse, vite ammalate.
Paola un giorno s’imbatte per caso nella pagina del Nucleo Operativo di Protezione Civile – Logistica dei Trapianti. La grafica e le news rilanciate sono accattivanti; si parla e ci sono foto di persone che girano il mondo per trasportare la vita, anzi, la VITA, tutto maiuscolo come amano scrivere loro.
Paola s’interessa, s’iscrive alla pagina, si appassiona, ma continua a seguire le notizie e i post, in disparte, con discrezione. Però l’idea di poter dare il suo contributo a salvare delle vite e andare in giro per il mondo l’affascina e comincia a frullargli in testa.
In realtà Paola, di mondo ne ha già girato un bel po’ sia per passione sia per sue esperienze lavorative, ma l’idea di essere l’ideale collegamento tra due vite, che resteranno per sempre unite dal fantastico gesto della donazione, era davvero coinvolgente e le stimolava molti pensieri positivi.
In uno dei tanti passaggi su quella pagina vede un post: “Come diventare nostri volontari”. Paola legge attentamente e dopo un minimo di titubanza, invia un messaggio.
La risposta è incoraggiante e, senza perdere tempo, viene invitata a partecipare come osservatrice a una missione. Non se lo fa ripetere due volte, partecipa, rimane ancora più entusiasta e si dà da fare più che può per bruciare le tappe ed essere idonea: dopo circa un mese di training è pronta per spiccare il volo, da buon “angelo” e a compiere la prima missione internazionale di corriere internazionale di cellule staminali e midollo osseo per trapianto dalla Germania, paese della donazione, alla Spagna paese dove verrà effettuato il trapianto!
“Da molto pensavo a un modo in cui essere utile al prossimo, che mi desse modo di compiere azioni che avessero un senso più profondo e che non avvertissi essere fini a loro stesse.
Facilitata dal fatto di essere una studentessa e di lavorare come fotografa freelance, mi ritrovo ad avere modo – per la maggior parte del tempo – di poter organizzare i miei impegni nella maniera a me più favorevole; ho reputato così che fosse questo il momento più opportuno per, finalmente, fare qualcosa!”
Mi sono avvicinata al Nucleo – continua Paola – valutando delle opzioni in maniera più astratta che concreta se devo essere onesta; quando mi sono accorta che uno dei miei contatti su Facebook condivideva foto e links vari di viaggi svolti da lui e da altri per portare “la VITA” dove ce ne fosse bisogno, ne sono rimasta incuriosita.
Ho cercato qualche informazione in più e più venivo a conoscenza del tipo di impegno di cui si trattava, più venivo attratta dalla cosa. Ho dunque risposto a un annuncio sulla pagina facebook, in cui si cercavano nuovi volontari e così è iniziata la mia avventura.
Le abbiamo chiesto,dopo la sua prima missione, quali emozioni poteva raccontarci:
“Per me è un’emozione grandissima sapere che, nel mio piccolo, posso dare un aiuto a chi a bisogno, che posso impiegare il mio tempo non solo per prendermi cura di me e dei miei affari, ma mettendomi a disposizione del prossimo. Il tempo donato è un tempo guadagnato”.
Sulla pagina dell’associazione oggi c’è una foto di Paola a tutta pagina, con la sua storia in breve. Quella pagina è stata vista in poco meno di 36 ore da oltre duemila persone!
Tanti i commenti d’incoraggiamento e Paola che così risponde: “Grazie a tutti! E’ un sogno poter fare una cosa realmente utile, che dia un senso alle giornate” .
Un commento alquanto eloquente sull’amore per la vita che anima Paola, come l’ultima frase che ci ha detto :“il tempo donato, è un tempo guadagnato” ma, ci assicura, che anche tutti gli altri componenti del Nucleo Operativo di Protezione Civile – Logistica dei Trapianti, la pensano così!
Per chi volesse seguire l’esempio di Paola prima di rimandarvi al sito dell’associazionee alcuni brevi cenni su come diventare “angeli della vita”.
In poche righe sono necessarie:
-buona disponibilità di tempo perché ogni missione dura da 2 a 5 giorni e non può essere interrotta;
– buona conoscenza dell’inglese, indispensabile per le missioni internazionali
– disponibilità a spostamenti
– grande senso di responsabilità perché da ogni missione dipende la vita di qualcuno
– capacità di interagire in squadra
Dalla rete alla vita reale per scoprire l’amore di regalare vita.
Informazioni: www.nopc.it – www.facebook.com/pages/Nucleo-Operativo-Protezione-Civile/119356221508397?ref=ts&fref=ts
by Nadia Fondelli – It ‘s the story Electronic Cigarette about a love. A true love, sincere. Love for Life.
New technologies, chat rooms and social networks are much loved as downtrodden. Mistreated especially when it comes to chronicle that, in these cases, almost always becomes black …
Yet in the network are not only the bad things, but good stories overflowing of love and friendship.
When some years ago I have given to the press along with a note psicografologa the book “Chat line: the transgression of solitude” I really wanted to focus on this aspect.
The network is not only a tempter, but a place where, as in real life, there is the evil that good.
Those found in network virtual friends often become then also real that they have saved from loneliness? Those who have found the love of their lives, the one with a capital?
Many, much more than those who can only think that, unlike the bad news, the good never find space on the record …
With that book I wanted cospargermi head with ashes, almost as if writing was the “discount” guilt of the class journalism.
Well, yes. I have always dreamed that each newspaper has its nice section dedicated to the “good news” that opens a news casting news filled with love … also to balance the many bad news and also to revive the spirit of the company in times like the present … decidedly grams …
The Tuscany takes so little to fill this void in his hoping to soon be emulated by many newspapers also the most famous.
Start today so that this newspaper – and with a great desire to do more and more frequently – to give you some good news.
It will not be easy to do so because it is not easy to find them, but we try, starting with this beautiful love story from social networks has grown in real life.
I dream that our beautiful stories are also an expression of a living society and solidarity, rather they are in these kinds of stories that we will dedicate more attention: those that are not only beautiful, but full of love …
So let’s start with our first “Once Upon a Time”
Once upon a time Paola Rita Ledda, a young woman of Sardinian origin who has lived for years in Pisa on the network has discovered the value of love for life, through the contribution she could make to save lives. Screw unknown compromised lives, lives sick.
Paola one day he meets by chance on the page of the Operational Civil Protection – Logistics Transplantation. The graphics are eye-catching and news relaunched, it comes and there are photos of people who travel the world to carry the life, indeed, LIFE, all capital letters, as they like to write them.
Paola is interested, is part of the page, is passionate, but continues to follow the news and post privately, discreetly. But the idea of being able to make a contribution to saving lives and go around the world fascinated her and begins to frullargli head.
In fact Paola, the world has already made a lot ‘is a passion for both his work experience, but the idea of being the ideal connection between two lives, that will remain forever united by the great act of donation, it was really engaging and stimulated many positive thoughts.
In one of the many steps on that page see a post: “How to become our volunteers.” Paola pores and with a bit of hesitation, sends a message.
The response is encouraging and, without wasting time, was invited to participate as an observer in a mission. If he does not say it twice, participates in, is even more enthusiastic and works hard as he can to forge ahead and be appropriate: after about a month of training is ready to fly, as a good “angel” and to make the first international mission of international courier stem cell and bone marrow transplant from Germany, the country of the donation, Spain country where it will be transplanted!
“From very thought of a way to be useful to others, give me way to do things that have a deeper meaning and that avvertissi not be an end in themselves.
Facilitated by the fact of being a student and working as a freelance photographer, I find myself having way – most of the time – to organize my schedule in the manner most favorable to me, so I considered that this was the most appropriate time to finally do something! “
I went up to the Core – continues Paola – assessing the options in more abstract than concrete if I have to be honest, when I realized that one of my contacts on Facebook share pictures and links various travel undertaken by him and others to bring ” LIFE “where we needed it, I was curious about it.
I tried some more information and I was more aware of the kind of commitment that it was, I was more attracted by it. So I answered an ad on the facebook page, where you were looking for new volunteers and so began my adventure.
We asked after his first mission, what emotions could tell us:
“For me it is an incredible emotion to know that in my own small way I can give help to those in need, I can spend my time not only to take care of myself and my business, but in putting at the disposal of others. Time given is a time earned. “
On the page of the association today is a picture of Paola full page, with his short story. That page has been seen in less than 36 hours over two thousand people!
Many comments of encouragement and Paola who so replies: “Thank you all! It ‘sa dream to do something really useful, giving a sense of the day. “
A very eloquent comment on the love for life that animates Paola, as the last sentence that said: “the time given is a time earned” but assures us that all the other components of the Operational Protection Civil – Logistics Transplant think so!
For those wishing to follow the example of Paola before web dell’associazionee refer you to some brief remarks on how to become “angels of life.”
In a few lines are necessary:
-Availability of good time for each mission lasts 2 to 5 days and can not be interrupted;
– Good knowledge of English is essential for international missions
– Willingness to travel
– Great sense of responsibility because each mission depends on someone’s life
– Ability to interact in a team
From network to real life to find the love of giving life.
Infoormazioni: www.nopc.it – www.facebook.com/pages/Nucleo-Operativo-Protezione-Civile/119356221508397?ref=ts&fref=ts
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