18 Aprile 2013

Poggio a Caiano: 100 anni di LacerbaPoggio a Caiano: 100 years of Lacerba

di redazione – Il Museo Soffici e del ‘900 italiano di Poggio a Caiano, dopo la mostra “Ardengo Soffici. L’Europa in Toscana” e il riconoscimento di museo di rilevanza regionale, riapre la sua collezione permanente con un’esposizione dedicata alla rivista Lacerba, fondata cento anni fa a Firenze, il primo gennaio del 1913, da Giovanni Papini e Ardengo Soffici. Rivista simbolo di una memorabile stagione italiana della letteratura e dell’arte.

“Lacerba 1913. Nuova rivista per i tempi moderni”, curata da Luigi Cavallo e Luigi Corsetti, presenta circa 50 documenti originali tra riviste, libri, manifesti, foto e alcune opere di Ardengo Soffici, Max Jacob e Pablo Picasso pubblicate da Lacerba per la prima volta.
In mostra una selezione di edizioni della rivista, di cui il Museo possiede l’intera collana, le carte futuriste disegnate da Soffici per la rilegatura delle annate, i volumi editi da Lacerba, una ventina in tutto, fra cui Il Mio futurismo di Giovanni Papini, Arlecchino di Soffici, L’Almanacco della Guerra, Almanacco purgativo, i Manifesti futuristi,  Pittura scultura futuriste di Boccioni,  Zang Tumb Tumb di Marinetti e altri ancora.
Esposte di Soffici le opere Piani e linee di una donna che si pettina (dal vero) del 1912, Le Pont (Scomposizione dei piani di un ponte) del 1913 e Ritratto di Guillaume Apollinaire del 1914, mentre di Max Jacob Cavallerizza al circo del 1914 e di Pablo Picasso, il disegno, Bicchiere a calice del 1913.

La mostra è resa possibile dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Poggio a Caiano con la  collaborazione dell’Associazione Soffici di Poggio a Caiano.

Ma veniamo un po’ alla storia di questa rivista letteraria … Era il 1° gennaio 1913 quando, a Firenze Giovanni Papini e Ardengo Soffici, facendo l’elogio «dell’uomo solo, intelligente e spregiudicato», fondano Lacerba:
«Sarà questo un foglio stonato, urtante, spiacevole e personale».  Dalla prima pagina di Lacerba, «Introibo», squillano le idee sulle quali reggerà la linea critica e ideale del quindicinale, innovativo anche nell’impostazione grafica e nelle energie che saprà sprigionare: «pieno diritto di contraddirsi»; «Libertà. Non chiediamo altro»; «Arte: giustificazione del mondo»; «Viva la vita!». Lacerba coinvolgerà nomi noti e ignoti che andavano all’arrembaggio del passatismo, dell’accademismo, dei benpensanti, della tradizione, del doppiopetto professorale, della borghesia intronata nel quieto vivere. Bersagli erano il buon senso e il senso comune.

Papini e Soffici – lancia in resta, come il cavaliere nell’incisione di Spadini per Leonardo – si scaglieranno contro un nemico figurativo, novelli don Chisciotte alla conquista dei mulini che si riveleranno indistruttibili. Riusciranno invece, con dispetto dei più – durante la Grande Serata Futurista di Lacerba, al Teatro Verdi di Firenze, 12 dicembre 1913, «da una parte (sul palcoscenico)» 6 futuristi, «Dall’altra parte (nella sala): 5.000 nemici» – a far divampare l’incendio nelle parti sensibili della cultura non solo nazionale.

Si chiameranno cubismo e poi futurismo le loro liaisons: dal 15 marzo 1913 al 1914, l’anno di più vivaci battaglie, con Marinetti, Boccioni, Carrà, Severini, Balla, Russolo, Buzzi; si chiamerà poesia pura, con Palazzeschi, Jahier, Campana, Folgore, Lebrecht, Sbarbaro, Ungaretti, Govoni, Titta Rosa, Cangiullo. E altri prenderanno il volo da Lacerba: Ottone Rosai, Gigiotti Zanini, Nicola Galante, che avranno un bel destino nell’arte. Risponderanno all’appello da Parigi i consanguinei di Soffici: Apollinaire, Remy de Gourmont, Anna Gerebzova, Roch Grey [Hélène d’Œttingen], Max Jacob, Archipenko, Picasso.

Scoppiata la guerra, Lacerba prenderà la rincorsa per gettarsi nel baratro e la violenta campagna interventista sarà l’ultima battaglia da cui non rinascerà. Ma finché ebbe vita, dal 1 gennaio 1913 al 22 maggio 1915, sarà strumento di una rivolta formale e stilistica, irrazionale ed estetica, conseguenza e sintomo di esperienze vissute in prima persona dai suoi principali artefici.

Informazioni
LACERBA 1913 – Nuova rivista per i tempi moderni
Museo Ardengo Soffici e del ’900 italiano, Scuderie Medicee di Poggio a Caiano (Po)
fino al 29 settembre 2013
Orario di apertura, dal mercoledì alla domenica 10/13 – 14/18.30
Ingresso €. 3,00
Visite guidate su prenotazioni
Info www.museoardengosoffici.it – tel. 055 8701287/0/1

 

 by redaction – The Soffici Museum of Italian 900 art of Poggio a Caiano, after showing “Soffici. Europe in Tuscany “and the order cialis recognition of a museum of regional importance, reopens its permanent collection with an exhibition dedicated to Lacerba magazine, founded a hundred years ago in Florence, January 1, 1913, by Giovanni Papini and Soffici. Magazine symbol of a memorable season of Italian literature and art.

“Lacerba 1913. New magazine for modern times “, curated by Luigi Luigi Cavallo and Corsetti, has about 50 original documents from journals, books, posters, photos and some works of Ardengo Soft, Max Jacob and Pablo Picasso published by Lacerba for the first time.

The exhibition features a selection of editions of the magazine, of which the Museum possesses the entire series, the cards futuristic designed by Soffici for binding on the year, the volumes published by Lacerba, twenty in all, including My futurism of Giovanni Papini , Harlequin Soft, The Almanac of War Almanac purgative, the Futurist Manifestos, painting Futurist sculpture by Boccioni, Marinetti’s Zang Tumb Tumb, and more.
Soft exposed to the works plans and lines of a woman combing her hair (from the truth) of 1912, Le Pont (Breakdown of the plans of a bridge), 1913 and Portrait of Guillaume Apollinaire in 1914, while Max Jacob Riding the circus of 1914 and Pablo Picasso, design, Glass goblet of 1913.

The exhibition is made possible by the Cultural Department of the City of Poggio a Caiano with the collaboration of Soffici museum in Poggio a Caiano.

But let’s get a little ‘to the history of this literary magazine … It was on 1 January 1913 when, in Florence Giovanni Papini and Soffici, praising “the man only, intelligent and open-minded,” based Lacerba:
“This will be a sheet of tune, shocking, unpleasant and personal.” From the first page of Lacerba, “Introibo,” ring the ideas on which will hold the critical line and the ideal fortnightly, also innovative in the graphic and the energies that will unleash “the full right to contradict ‘,’ Freedom. Do not ask for anything else “;” Art: justification of the world ‘,’ Long live the life. ” Lacerba involve known and unknown names who went to the boarding of traditionalism, academicism, right-thinking, of tradition, of the double-professorial intronata in the quiet life of the bourgeoisie. Targets were the good sense and common sense.

Papini and Soffici – ready for battle, as the knight in the engraving by Spadini for Leonardo – lashes out against an enemy figurative novel Don Quixote to the conquest of the mills that will prove to be indestructible. Will the other hand, with defiance of the most – during the Great Futurist Evening Lacerba, at the Teatro Verdi in Florence, December 12, 1913, “on the one hand (on the stage)» 6 futurists, “the other side (in the room): 5,000 enemies »- to to ignite the fire in the sensitive parts of the culture not only national.

Will be called Cubism and Futurism then their liaisons: from 15 March 1913 to 1914, the year of the liveliest battles, with Marinetti, Boccioni, Carrà, Severini, Balla, Russolo, Buzzi, will be called pure poetry, with Palazzeschi Jahier, Bell, Thunderbolt, Lebrecht, Sbarbaro, Ungaretti, Govoni, Titta Rosa, Cangiullo. And others will take flight from Lacerba: Ottone Rosai, Gigiotti Zanini, Nicola Galante, who will have a great destiny in the art. Heed the call from Paris blood relatives Soft: Apollinaire, Remy de Gourmont, Anna Gerebzova, Roch Grey [Hélène d’Oettingen], Max Jacob, Archipenko, Picasso.

When war broke out, Lacerba take a running start to jump into the abyss and the violent campaign interventionist will be the last battle which will not be reborn. But as long as he lives, from 1 January 1913 to 22 May 1915 will be the instrument of a given form and style, irrational and aesthetic result and symptom of experiences in the first person by its main architects.

Information
LACERBA 1913 – New magazine for modern times
Museum Soffici and 900 Italian, Stables Medici at Poggio a Caiano (Po)
until September 29, 2013
Opening hours, from Wednesday to Sunday 10/13 – 14/18.30
Admission €. 3.00
Guided tours by reservation
Info www.museoardengosoffici.it – tel. 055 8701287/0/1

 

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