[:it]di Nadia Fondelli – Sbolliti i mesi più caldi, nel momento in cui l’estate si avvia a cedere il testimone all’autunno ecco che la Toscana si anima di mille eventi.
Autunno da queste parti significa vendemmia, forse l’evento più atteso dal mondo contadino.
Feste e sagre spopolano in tutta la Toscana, ma la più famosa e antica soprattutto – resta le Festa dell’Uva ad Impruneta.
È infatti dal 1926 che la cittadina patria del cotto e posta a pochi chilometri da Firenze celebra questa ricorrenza interrotta solo per cause belliche.
Inutile dire che trattasi di una festa popolare per eccellenza. I nativi, confinanti e turisti d’ogni dove accorrono come api sul miele ogni domenica di fine settembre e non solo. E’ una festa lunga un mese perché per tutto settembre tutto il mese di settembre Impruneta brulica di attività e la fresca aria collinare non fa che aggiungere quel tocco in più di piacere ad un’atmosfera quasi bucolica.
In tutto questo periodo si svolgono varie iniziative e degustazione di uva e vino; vengono inoltre esposti anche prodotti dell’artigianato locale.
Ma i grandi protagonisti sono gli imprunetini che lavorano, capo chino, nei quattro rioni d’Impruneta: Fornace, Sante Marie, Pallò e Sant’Antonio dove si dedicano alla realizzazione degli spettacolari carri allegorici.
Tutti possono partecipare al lavoro (svolto principalmente la sera) e accompagnato da allegre cene preparate dalle donne del rione. Ma attenzione, tutto dovrà essere pronto per domenica 27 settembre, giorno della sfilata dei carri in Piazza Buondelmonti.
Ogni rione preparerà almeno tre carri, supportati da centinaia di figuranti, balletti e bellissimi spettacoli di accompagnamento.
L’invito del primo cittadino Alessio Calamandrei di salire a Impruneta e godersi l’evento è di quelli che non si possono rifiutare tant’è che anche lui si affida ai quasi 90 anni di storia e di passione espressa dai cittadini che si autofinanziano per poter offrire uno show sempre diverso ed unico, irripetibile.[:en]di Nadia Fondelli – Sbolliti i mesi più caldi, nel momento in cui l’estate si avvia a cedere il testimone all’autunno ecco che la Toscana si anima di mille eventi.
Autunno da queste parti significa vendemmia, forse l’evento più atteso dal mondo contadino.
Feste e sagre spopolano in tutta la Toscana, ma la più famosa e antica soprattutto – resta le Festa dell’Uva ad Impruneta.
È infatti dal 1926 che la cittadina patria del cotto e posta a pochi chilometri da Firenze celebra questa ricorrenza interrotta solo per cause belliche.
Inutile dire che trattasi di una festa popolare per eccellenza. I nativi, confinanti e turisti d’ogni dove accorrono come api sul miele ogni domenica di fine settembre e non solo. E’ una festa lunga un mese perché per tutto settembre tutto il mese di settembre Impruneta brulica di attività e la fresca aria collinare non fa che aggiungere quel tocco in più di piacere ad un’atmosfera quasi bucolica.
In tutto questo periodo si svolgono varie iniziative e degustazione di uva e vino; vengono inoltre esposti anche prodotti dell’artigianato locale.
Ma i grandi protagonisti sono gli imprunetini che lavorano, capo chino, nei quattro rioni d’Impruneta: Fornace, Sante Marie, Pallò e Sant’Antonio dove si dedicano alla realizzazione degli spettacolari carri allegorici.
Tutti possono partecipare al lavoro (svolto principalmente la sera) e accompagnato da allegre cene preparate dalle donne del rione. Ma attenzione, tutto dovrà essere pronto per domenica 27 settembre, giorno della sfilata dei carri in Piazza Buondelmonti.
Ogni rione preparerà almeno tre carri, supportati da centinaia di figuranti, balletti e bellissimi spettacoli di accompagnamento.
L’invito del primo cittadino Alessio Calamandrei di salire a Impruneta e godersi l’evento è di quelli che non si possono rifiutare tant’è che anche lui si affida ai quasi 90 anni di storia e di passione espressa dai cittadini che si autofinanziano per poter offrire uno show sempre diverso ed unico, irripetibile.[:]
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