25 Marzo 2023

Le 9 migliori località italiane dove vivere le emozioni della Settimana Santa

Si avvicina la Pasqua ed è fuori di dubbio che le feste di matrice religiosa rappresentino buona parte del patrimonio tradizionale italiano.
Un’espressione di fede, certo, ma anche eventi dal forte significato sociale e tradizionale, vincolo di appartenenza alla comunità, specialmente nel Meridione: Leonardo Sciascia, nella “Corda pazza”, a proposito delle feste religiose scriveva che in Sicilia erano “tutto”, un’esplosione esistenziale collettiva il cui confine “non poteva essere segnato in alcun modo dal perimetro religioso”.

Tra le feste religiose, le più numerose e sentite sono appunto quelle che celebrano il periodo pasquale, ancor più che il Natale o l’Epifania. Da nord a sud, soprattutto la Passione del Venerdì Santo ha ispirato riti e rituali che prevedono processioni, rievocazioni, messe in scena la cui origine spesso si perde nella notte dei tempi. Se in Italia non si raggiunge il livello di teatralità, passione e socialità della Semana Santa spagnola poco  ci manca.
Ecco il nostro viaggio nella tradizione.

i quadri viventi di Frassinoro


I quadri viventi di Frassinoro nel cuore dell’Emilia

In Emilia Romagna fra le tante feste legate alla tradizione di Pasqua degna di segnalazione è la “Via Crucis” vivente di Frassinoro in provincia di Modena.
La cerimonia che è una delle più importanti della regione coinvolge gli abitanti del borgo che compongono quadri viventi che raffigurano i vari episodi della Passione di Cristo. Uno spettacolo di grande suggestione che risale ai tempi della Controriforma. Un occasione da non perdere dato che la Via Crusis si svolge ogni tre anni e questo è l’anno giusto!

Il “film” della passione di Grassina

La sera del Venerdì Santo a Grassina in provincia di Firenze andrà in scena per il quarantesimo anno un autentica rappresentazione teatrale della Passione di Cristo. Accanto al corteo storico con centinaia di figuranti vestiti in abiti d’epoca, ci sono alcune suggestive scene recitate fra le vie del paese e sulla collina del Calvario.

Il Calvario, Grassina


Fra i penitenti scalzi e incatenati di Orte

La processione del Venerdì Santo di Orte in provincia di Viterbo è senza dubbio una delle più antiche d’Italia. Fra il suggestivo borgo arroccato sulla collina i gruppi delle confraternite sfilano di sera portando con se croci e simboli della Passione, seguiti da penitenti scalzi con catene alle caviglie.
Tutti seguono la bara con il Cristo morto e le piangenti, le Marie di nerovestite, e la statua dell’Addolorata.
Al termine della suggestiva processione i confratelli distribuiscono tantissimi fiori, che vengono conservati dai fedeli.


A Chieti per il Venerdi Santo più antico d’Italia

Spostandosi in Abruzzo fermata d’obbligo a Chieti dove si svolge la processione che contende a Orte il primato di più antica d’Italia. La processione del Cristo morto avviene il Venerdì Santo e risale all’842. Vi partecipano centinaia di figuranti e 13 congregazioni dei fedeli.
Seicentesca è la confraternita del Sacro Monte dei Monti che organizza l’evento; settecentesca la tradizione dei 150 cantori e altrettanti suonatori che accompagna la processione degli incappucciati; e ottocenteschi i gruppi scultorei della Passione, i cui portatori si tramandano l’incarico di generazione in generazione.

 

Gli incappucciati coronati di spine d’Isernia

I penitenti incappucciati con il capo cinto di corone di spine caratterizzano la rappresentazione più sentita dell’intero Molise, ovvero quella d’Isernia.
Qui il Venerdì Santo va in scena per le strade della città la lunga processione dei seguiti dai fedeli che trasportanopesanti croci e statue.

Vicino ad Avellino fra i penitenti che tramandano la tradizione di un crociato

Tantissime le processioni ricche di fervore che animano la Campania ma fra tutte abbiamo scelto quella di Calitri, piccolo paese in provincia di Avellino dove la processione del Venerdì Santo, detta dei Misteri, è particolarmente solenne.
I membri dell’arciconfraternita dell’Immacolata Concezione sono vestiti di bianco e con capo incappucciato e coronato di spine, e portano a spalla una croce fino alla collina del Calvario.
Si racconta che il rito risalga al periodo della prima crociata, quando un cavaliere portò un pezzo della Croce dalla Terrasanta.


Patos e solennità in Calabria fra i flagellanti di Nocera Terinese

In Calabria la Settimana Santa per eccellenza è quella di Nocera Terinese in provincia di Catanzaro. Il giorno più importante qui è il Sabato Santo quando per le strade dei paese sfilano in corteo i flagellanti o vattienti, ovvero uomini che si battono a sangue le cosce e i polpacci in momenti intensi e di grande potenza scenica.
Ma fin dalla domenica delle Palme tutto il paese è coinvolto in una serie di rituali: dalla benedizione delle palme alla cerimonia del Cireneo, fino al mercoledì, quando la frenesia raggiunge punte elevatissime per che si rinnovano di anno in anno: ché “caccianu a Madonna”, ovvero viene esposta la statua dell’Addolorata per un anno nascosta in una nicchia velata. Solo al venerdì uscirà dalla chiesa per la processione serale che finisce a mezzanotte.

In ricordo della dominazione spagnola la processione di Enna

Anche la Sicilia, regione molto legata alle tradizioni spagnole è difficile scegliere in quale località andare per vivere una Settimana Santa speciale ma abbiamo scelto Enna, cuore della Sicilia dove la settimana santa deriva direttamente da antiche tradizioni di origine spagnola.
La processione del venerdì santo ad Enna rappresenta uno degli eventi più importanti della città, arrivando ad attirare ogni anno migliaia di turisti.
Sfilano per questa occasione circa 2.500 confrati incappucciati, che portano i fercoli di Gesù morto e della Madonna Addolorata. Tutto è iniziato dalle antiche confraternite, la prima delle quali è datata addirittura 1261.
Nel corso dei secoli le confraternite si sono moltiplicate, in concomitanza con la dominazione spagnola, che governò l’Isola dal XV secolo fino al 1700.
Il corteo è accompagnato dalle note didiverse marce funebri, il che rende tutto molto intenso dal punto di vista emotivo.

Il funerale barocco di Iglesias

Concludiamo con la Sardegna dove la Settimana Santa si sublima a Iglesias dove nella processione notturna della sera del Venerdì Santo, va in scena addirittura un pomposo corteo funebre di derivazione spagnola e barocca, che pare quello di un re.

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