24 Maggio 2023

Al ritmo della natura: viaggi responsabili alla scoperta dei parchi del Friuli Venezia Giulia

Si può imparare di più nei boschi che dai libri: gli alberi, i sentieri, le rocce sono custodi di un’antica saggezza che affonda le radici nei secoli passati, con i rami protesi verso il futuro.
Un valore inestimabile racchiuso soprattutto nei parchi naturali, paradisi della
biodiversità: è a questi monumenti viventi che il 24 maggio è dedicata la Giornata Europea dei parchi, per ricordare il giorno in cui nel 1909 venne istituito in Svezia il primo parco nazionale del vecchio continente.
E se la natura ha tanto da insegnare a chi sa mettersi in ascolto, è fondamentale farlo in modo
rispettoso e a ritmo lento: entrando nei parchi naturali ci si rende conto di non essere protagonisti,
ma piuttosto ospiti di passaggio. Sono questi i valori dello slow travel e in vista di questa importante celebrazione vi proponiamo itinerari alla scoperta dei parchi e delle riserve del Friuli Venezia Giulia: una regione da vivere a 360° all’aria aperta, spaziando dalle alte vette alla costa, spostandosi tra le diverse
aree sosta per i camper che la punteggiano.

Viaggi slow travel in camper in Friuli Venezia Giulia

Per godere al massimo del viaggio, instaurando un circolo virtuoso con la destinazione stessa, è fondamentale essere consapevoli del proprio impatto individuale, soprattutto quando si attraversa o ci si avvicina alle aree naturali: come per ogni viaggio in camper, è importante parcheggiare in luoghi adatti e attrezzati, smaltire in modo corretto i propri rifiuti e adottare piccoli grandi accorgimenti come rallentare per risparmiare emissioni e allo stesso tempo assaporare appieno l’avventura on the road.
Seguendo queste utili dritte, ecco gli itinerari proposti che abbracciano l’arco alpino friulano da ovest a est per poi scendere lungo la pianura fino alle riserve costiere al sapore di salsedine.

Cima Urtisiel, Monfalconi di Montanaia. Cascata di Nuvole, photo Marco Milani

Parco delle dolomiti friulane: il paradiso dell’escursionismo

Il percorso in camper alla scoperta dei parchi della regione parte dal confine nord est del Friuli Venezia Giulia, col Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, il più vasto della regione e istituito nel 1996.
Considerato di grande interesse geologico, ambientale e naturalistico, il territorio è caratterizzato da un’anima selvaggia, particolarmente percettibile grazie all’assenza di strade asfaltate e di centri abitati.
È facile
incontrare gruppi di caprioli, camosci e cervi, vedere galli forcelli e galli cedroni o osservare giovani marmotte rincorrersi.
Per questi motivi, il parco è un paradiso per
l’escursionismo e il trekking, grazie anche alla rete di sentieri che si inerpicano sulle vette dolomitiche, patrimonio dell’Unesco.
Interessanti tappe all’interno del parco sono le impronte fossili di dinosauro a Casera Casavento, il curioso fenomeno erosivo dei libri di S. Daniele sul Monte Borgà che sembra composto da cataste di lastroni rocciosi sovrapposti, e la visita al Coronamento della Diga del Vajont, un’esperienza da vivere con rispetto.


Parco delle Prealpi Giulie: un gioiello ad alta quota

Spostandosi verso est, prendendosi il proprio tempo per attraversare l’ampio pianoro solcato dal fiume
Tagliamento, consigliamo di proseguire il viaggio itinerante verso il Parco naturale regionale delle Prealpi
Giulie.
Esteso poco meno di 100 km2, il parco include le
parti più elevate delle catene del Monte Plauris (m 1958),
dei Monti Musi (m 1869) e del Monte Canin (m 2587), in una zona dove entrano in contatto aree biogeografiche diverse che danno vita a una straordinaria biodiversità.
Oltre che da un punto di vista naturalistico, l’area del Parco riveste un grande interesse geologico, paesaggistico, con rocce scavate in giardini carsici e grotte, acque impetuose di forre e cascate, conche glaciali e faglie tettoniche, e storico culturale, grazie ai borghi rurali e al folklore delle comunità locali.
In occasione della Giornata Europea dei Parchi, il Parco delle Prealpi Giulie il 20 e il 21 maggio
ospiterà il Parkfest, momento di presentazione dei Parchi dell’Arco Alpino Orientale, delle loro caratteristiche e proposte con numerosi eventi dedicati a tutta la famiglia.

Isola della Cona, photo Francesco Marongiu

Riserve naturali lungo la costa: salsedine e laguna

Rotta poi verso sud per esplorare la lunga costa della regione. Passando da Udine, dal centro elegante e a misura d’uomo, da Palmanova, città fortezza a forma di stella a 9 punte, si percorre a bordo camper in direzione Trieste.
Alle porte di
questa città di frontiera e ai piedi del Castello di Miramare, si trova l’Area Marina Protetta di
Miramare, cuore di una Riserva di Biosfera riconosciuta dall’Unesco e prima area marina protetta ad essere istituita in Italia insieme a quella di Ustica nel 1986.
Una tappa per immergersi
letteralmente alla scoperta della biodiversità marino-costiera, grazie a diverse attività proposte come lo snorkeling e le gite in barca elettrica.
Si torna al volante risalendo il Golfo di Trieste verso la Riserva naturale Foce dell’Isonzo e Isola della Cona a Grado, caratterizzata da una zona palustre e depositi sabbiosi con numerosi habitat d’acqua salata, salmastra e dolce.
Una commistione fertile per la fauna legata agli ambienti umidi,
soprattutto per gli uccelli, con oltre 320 specie di migratori, svernanti e stazionari. Oltre al birdwatching, si può partecipare ad attività con i cavalli che vivono nella riserva, per esplorarla sperimentando un contatto ancora maggiore con la natura.
Spostandosi di qualche chilometro verso ovest e arrivando a Lignano Sabbiadoro, la maggiore destinazione balneare della regione, si possono prevedere alcune escursioni in barca alla scoperta di riserve naturali incontaminate: imbarcandosi dalla darsena lignanese, si potrà navigare sulle acque
salmastre della laguna di Marano per scoprire oasi di biodiversità come la Riserva naturale Foci dello
Stella, col suo microcosmo eccezionale dove acqua dolce, salmastra e marina si uniscono, e la Riserva Naturale Valle Canal Novo, paradiso del birdwatching dove si può camminare su passerelle di legno a filo d’acqua e avvistare specie come l’elegante cavaliere d’Italia e l’airone rosso.

0 commenti