“Monteriggion di torri si corona”. Imponente e maestoso il castello è apparso così agli occhi di Dante che, nel XXXI canto dell’Inferno, lo usò per definire l’aspetto di smisurati giganti – Nembrotto, Fialte e Anteo – incatenati nell’ottavo cerchio dei “malebolge”, dove erano condannati i falsari.
Il castello fiero e spavaldo sentinella di Siena
Dalla sommità del Monte Ala, il Castello di Monteriggioni domina fiero e spavaldo il territorio senese come una sentinella a difesa dell’antica Repubblica.
Con la sua cerchia muraria di forma ellittica e le sue 15 torri, resti testimoni di un’epoca lontana, la fortezza mantiene ancora oggi il contatto con la storia e la cultura contadina, come se il tempo si fosse fermato.
Fu costruito dai senesi tra il 1213 e il 1219 per ordinanza del podestà Guelfo da Porcari, al fine di assicurarsi una posizione strategica e mantenere un controllo della via Cassia, delle valli dell’Elsa e dello Staggia in direzione di Firenze.
Da sempre conteso tra senesi e fiorentini nelle interminabili guerre tra le due città, Monteriggioni rimase a lungo inespugnato; questo perché le “carbonaie” scavate lungo la cinta e incendiate durante gli attacchi nemici, lo rendevano un baluardo di difesa impenetrabile.
Espugnato solo per opera di un traditore
Così imponente e maestoso il castello è apparso anche agli occhi di Dante che, nel XXXI canto dell’Inferno, lo usò per definire l’aspetto di smisurati giganti – Nembrotto, Fialte e Anteo – incatenati nell’ottavo cerchio dei “malebolge”, dove erano condannati i falsari. Scambiandoli per alcune torri di una città fortificata, nel verso “però che come su la cerchia tonda Montereggion di torri si corona, così la proda che ‘l pozzo circonda”, è evidente quanto li abbia paragonati ai bastioni disposti sulla cerchia di mura di Monteriggioni.
Ma questo non è l’unico riferimento al castello che il poeta riporta nella sua Divina Commedia.
Nel XIII canto del Purgatorio lo ricorda, infatti, nella battaglia del Colle del 1269, in cui i senesi, sconfitti, si rifugiarono nella rocca, assediata ma ancora una volta non conquistata dai nemici fiorentini.
Pentita di aver voluto la sconfitta dei propri concittadini, Sapia Salvani, zia del generale senese si confessò nelle parole “eran li cittadin miei presso a Colle in campo giunti co’ loro avversari,e io pregava Iddio di quel ch’e’ volle”.
Questo a dimostrazione che l’esercito fiorentino, non riuscì mai ad invadere la fortezza, se non nel 1554 con il tradimento del capitano Zeti che portò alla definitiva resa di Siena.
Il gesto fu talmente clamoroso che ancora oggi si dice che l’anima dell’uomo non riesca a riposare in pace. Non a caso, allora, Dante ha saputo vedere questo luogo come “città infernale”, perché fra le mura del castello aleggia l’anima maledetta del capitano, condannato al rimpianto e a una prigionia eterna.
Il Medioevo c’è per un giorno.
Per quattro giorni si torna al Medioevo. La festa di Monteriggioni che quest’anno è alla sua trentesima edizione è la più antica rievocazione d’Italia.
Quattro giorni di full immersion nel periodo più buio della storia. Quattro giorni di colori, sapori, cibo e spettacoli che ci riportano al 1200 e dintorni.
Una suggestione unica da vivere almeno una volta nella vita. La festa quest’anno prende il via il 6 luglio con il suggestivo banchetto medievale al Castello, dove si intrecciano sapori e intrattenimento, ripercorrendo la storia attraverso antiche pietanze.
Una serata spensierata e in armonia durante la quale non mancheranno le sorprese.
Non mancherà poi il tradizionale mercatino medievale, gli artisti di strada e la grande attenzione al pubblico delle famiglie, con la creazione di un luogo ideale per il loro divertimento e con spazi dedicati proprio ai bambini con giochi e narrazioni specifici.
È inoltre possibile partecipare alla grande festa vestendosi con abiti medievali e dal pomeriggio fino a tarda sera lasciatevi trascinare nei continui spettacoli di piazza e di strada, sfilate in abiti medievali, rievocazioni storiche e di antichi mestieri. Non mancheranno taverne dove gustare piatti di ispirazione medievale.
Il 9 Luglio la manifestazione si chiuderà con fuochi artificiali e il concerto finale.
L’ingresso sarà gratuito per i residenti nel comune di Monteriggioni previa esibizione di un documento di identità (€ 5 per tutti gli altri a partire da 11 anni).
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