La città che ha reso famoso Napoleone
Una storia illustre e importante quella di Cherasco protagonista per secoli della storia e testimoniata oggi da palazzi nobiliari, torri medievali e chiese barocche.
Cherasco ha un museo della Magia che è unico in Europa, un museo civico con una pregiata raccolta numismatica, un museo naturalistico legato al territorio locale ma soprattutto è famosa
a livello internazionale, perché qui si dice che Napoleone iniziò la sua epopea, siglando a Palazzo Salmatoris l’armistizio con il regno sabaudo il 28 aprile 1796.
L’armistizio di Cherasco
Era il 1796 quando tra il giovane Napoleone Bonaparte (il Generale aveva solo 26 anni quando prese il comando dell’armata d’Italia nella sua inesorabile avanzata che condusse al grande successo di battaglie e vittorie) e Vittorio Amedeo III di Savoia, veniva firmato l’armistizio che, in seguito alla Battaglia di Mondovì, metteva fine alla prima fase della Campagna d’Italia.
Con questo atto veniva sancita così l’occupazione francese del territorio sud occidentale del Piemonte, dalla Valle Stura ad Alessandria e delle fortezze di Cuneo, Ceva e Tortona, nonché l’abbandono dell’alleanza con gli Austriaci.
La capitale italiane delle chiocciole
Non c’è solo la vicina Francia con le sue escargot, ma c’è anche l’Italia con le sue chiocciole di cui Cherasco è indubbiamente la capitale italiana sia per la produzione destinata al mondo della ristorazione sia soprattutto negli ultimi anni per l’industria della cosmesi che fornisce la magica bava di lumaca, preziosissimo ingrediente anti age di creme di bellezze.
Le lumache di Cerasco sono speciali perché allevate in modo totalmente naturale. I campetti dove crescono e si nutrono sembrano graziosi orticelli che tappezzano di verde le colline delle Langhe e del Roero.
In autunno alla lumaca Cherasco dedica anche un Festival, la Festa della Lumaca in cucina, tra degustazioni, mercatino e anche momenti di approfondimento tra gli esperti.
Il metodo Cherasco
Quello che ne è uscito è il Metodo Cherasco regolato da un disciplinare istituito con l’aiuto dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ci sono le regole per un impianto dal potenziale di reddito altissimo e un prodotto 100% naturale e biologico.
Una chiocciola per ottenere il marchio deve rispettare alcune regole ben precise ed è così che l’allevamento della chiocciola è passato, in questi 40 anni, da attività marginale, poco conosciuta, a una vera e propria attività agricola, sempre più diffusa e praticata.
Le regole fondamentali sono rigide ma dall’efficacia immediata: prima su tutti, gli impianti devono essere all’aperto, proprio per ricreare le condizioni di vita naturali e mantenere libero l’ecosistema del mollusco. Sono vietati anche i ripari dagli agenti atmosferici. L’unico materiale che separa i recinti dev’essere la Rete Helitex, materiale resistente ai raggi UV e alle proprietà corrosive della bava, volto alla tutela della salute e della protezione della chiocciola.
Altra regola fondamentale è l’alimentazione esclusivamente vegetale, in due diversi momenti e luoghi: ogni recinto è suddiviso in due zone diverse, anche se non divise fisicamente, quella di riproduzione e quella di ingrasso.
Le altre città delle lumache
Cherasco condivide la passione per le lumache con altri 13 comuni da Nord a Sud dell’Italia e forma con loro un itinerario gastronomico interessante e unico.
Al sud c’è Cannole (Lecce), man mano salendo si arriva a Piana di Monte Verna (Caserta), poi Graffignano (Viterbo), Bobbio (Piacenza), Casumaro (Ferrara), fino a raggiungere la Sardegna con Gesico in provincia di Cagliari e a spostarsi al Nord con Molini di Triora (Imperia), Colloredo di Monte Albano (Udine), Sant’Andrea di Badia Calavena (Verona), Crespadoro (Vicenza).
Le lumache nel piatto. Uno straordinario alimento
Inutile storcere il naso, mangiarle non è solo una questione di gusto perché la lumaca è un alimento straordinario dal punto di vista nutrizionale.
Prodotto con una alimentazione esclusivamente vegetale si calcola che per 100 grammi di prodotto l’apporto calorico sia molto basso (95-100 kcal), i grassi scarsi (1,2 g), e le proteine buone (13 g). Ottimo il valore relativo ai sali minerali, ovvero calcio e ferro (1,9 g).
Dove mangiarle a Cherasco
Dove gustare delle ottime lumache a Cherasco?
Un po’ ovunque si trovano ristoranti che le propongono in menu e l’esperienza è da provare ma fra questi spicca l’Osteria La lumaca, un ex locale del Cinquecento, Palazzo Ormea.
Consigliatissimo, come secondo, il tris di lumache, con peperoni, zucchine, lardo e rosmarino, e per gli amanti della pasta fresca i tajarin al sugo di lumache sono imperdibili.
Altro indirizzo storico sempre in centro in via ospedale in un ambiente rustico-elegante, con buonissime specialità alle lumache in varianti stagionali.
Non solo lumache ma anche baci
Cherarsco celebre e celebrata per le chiocciole ma è anche il luogo dov’è nato uno dei cioccolatini Piemonte più famoso nel mondo: “il bacio di Cherasco”..
Fu Marco Barbero, giovane pasticcere cheraschese che si era fatto le ossa a Torino a inventarli nel 1881 per la necessità di smaltire le nocciole non più integre che avanzavano dalla produzione dei dolci natalizi come il torrone.
Nella sua confetteria aperta nel centro storico del paese i “baci di Cherasco” piacquero subito e nel tempo sono diventati famosi in tutta Italia.
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