Con vista sul Lago di Garda, sugli specchi d’acqua turchese della Valle di Ledro e della Valle dei Laghi, tra i paesaggi verdi della Val di Gresta oppure attraverso boschi silenziosi e inebrianti fioriture, anche nella zona di Comano… questi cinque tracciati nel Garda Trentino risveglieranno curiosità e desiderio di avventura.
Nel Garda Trentino ogni passo risveglia un’emozione: con oltre 1000 km di itinerari, differenti livelli di difficoltà e durata e un particolare microclima, è possibile immergersi nelle atmosfere dei luoghi in modo attivo, sempre a contatto con la natura.
Ciascuno dei suoi ambiti – Riva del Garda, Arco, Val di Gresta, Nago-Torbole sul Garda, Dro, Drena, Tenno, Valle di Ledro, Comano e Valle dei Laghi – cela preziosi tesori, da scoprire passeggiando a ritmo lento o più dinamico.
Con l’arrivo della bella stagione, ecco cinque percorsi perfetti da percorrere in solitudine, con gli amici, con la famiglia (compresi i più piccoli) oppure con il proprio amico a quattro zampe… tra la primavera e l’estate non resta che scegliere tra questi trekking di tipo panoramico, geologico-naturalistico o d’interesse storico e culturale.
Monte Creino, a spasso nel distretto biologico del Garda
Un luogo da ricercare, al di fuori delle mete più affollate del fondovalle, nel verde profondo ai piedi del monte Stivo è la Val di Gresta, il primo distretto biologico del Trentino.
Qui i campi e gli orti si susseguono ben curati e regalano una varietà di ortaggi, sani e saporiti, coltivati secondo pratiche agricole biologiche e sostenibili, intimamente legate al ritmo delle stagioni, a un tempo che non è scandito dagli orologi ma dalla natura stessa.
Una visita in Val di Gresta invita proprio ad abbracciare questo ritmo, a rallentare e a godersi ogni minuto. Anche quanto si decide di praticare attività fisica all’aria aperta… l’effetto rigenerante del verde è assicurato.
Come avviene percorrendo il percorso pianeggiante tra i campi coltivati della Val di Gresta, dalle trincee alla cima del Monte Creino.
L’escursione, poco impegnativa e adatta a tutti, si addentra nel bosco dove, ai lati della strada, si incontrano numerosi allestimenti di ”arte ambientale” realizzati dagli alunni delle scuole elementari della valle. L’itinerario prosegue fino ai primi resti di quello che fu un importante caposaldo ed osservatorio di artiglieria austroungarico; percorrendo la trincea, si arriva verso la cima del Monte Creino, spettacolare terrazzo sul Lago di Garda.
Sentiero Dromaè, colorate e avvolgenti fioriture
Situata a pochi km dal Lago di Garda, la Valle di Ledro è un paradiso per tutta la famiglia. Dromaè è tra le zone più belle della Valle di Ledro, specialmente in tarda primavera.
Lungo il sentiero austroungarico di Dromaé, i prati si riempiono di peonie rosa, narcisi bianchi e orchidee montane.
La leggerezza di questi fiori fa da contraltare ai resti ancora visibili delle trincee e dei tunnel utilizzati dai soldati austriaci durante gli anni della Prima Guerra Mondiale (quando la Valle di Ledro costituiva il fronte tra l’Impero Austro-Ungarico e il Regno d’Italia).
Arrivati sul belvedere di Dromaè, ecco aprirsi un panorama eccezionale sulla Valle di Ledro. In una giornata limpida l’occhio può spaziare dall’Adamello al Lago di Garda, da Tremalzo al Monte Corno.
Cima Sera e Malga Stabio, serenità naturale
A maggio la natura si risveglia anche nella Valle di Comano, un luogo dove distendere i sensi e lasciarsi trasportare dall’autenticità del paesaggio circostante.
Pennellate di colori si mescolano con i delicati profumi della primavera e alcuni tracciati offrono panorami incantevoli. È il caso del sentiero che porta fino a Malga Stabio e Cima Sera, disseminato di coloratissimi crocus dai toni pastello.
Il punto di partenza dell’escursione è Passo Duron (Durone), la porta di accesso alle Giudicarie Esteriori; da qui il sentiero sale abbastanza ripido, soprattutto nel primo tratto, ma è percorribile anche da bambini abituati a camminare: lo sforzo verrà ripagato dallo splendido alpeggio che ospita Malga Stabio.
Per chi volesse proseguire e raggiungere Cima Sèra, il percorso prosegue nel bosco per altri 500 metri di dislivello, superati i prati proprio di fronte a Malga Stabio.
In poco tempo si raggiunge un primo punto panoramico denominato la “Piazzola” a quota 1572 metri, ma è dalla cima che lo spettacolo si allarga sul Trentino sud-occidentale, dalle Prealpi Trentine alle Dolomiti di Brenta e i ghiacciai dell’Adamello e Presanella.
Sentiero archeologico di Cavedine, tra storia e avventura
La Valle dei Laghi è un territorio affascinante, punteggiato da paesini e insediamenti rurali, inseriti in un panorama naturale di frutteti e vigneti.
Non mancano le tracce della storia: il sentiero archeologico di Cavedine permette di ricostruire, attraverso siti e ritrovamenti archeologici, le vicende che hanno interessato la Valle dei Laghi nel corso dei secoli.
La prima parte del percorso si snoda lungo la dorsale occidentale della Valle di Cavedine e già dopo pochi minuti si incontra la cosiddetta fontana romana, una struttura sotterranea in muratura, risalente all’epoca etrusca. Il sentiero continua offrendo in successione altri punti di interesse come il capitello dell’Assunta, a ricordo dei valligiani emigrati nel secolo scorso, ma soprattutto la Cosina di Stravino, antico sito funerario risalente all’Età del Bronzo, come testimoniano i reperti ritrovati in prossimità del sito.
Prima del rientro a Cavedine si incontra un altro sito storico di notevole importanza per la sua iscrizione funeraria di sicura origine romana e localmente noto come carega del diaol (sedia del diavolo) o trono della regina.
Monte Brione, tracce storiche e inebrianti fioriture
In tutto il Garda Trentino sono numerosi i percorsi escursionistici di carattere storico che, con diversi livelli di difficoltà, invitano a calcare le orme del passato, attraverso le tracce scolpite sulla roccia dagli eventi drammatici della Grande Guerra.
Esempio significativo è il Monte Brione, che si trovava al centro della poderosa linea difensiva costruita dall’impero Austro-Ungarico, oggi accessibile grazie all’agile trekking “I Forti del Monte Brione”.
Un percorso alla portata di tutti, in concomitanza ad un tratto del Sentiero della Pace, per scoprire le fortezze austriache a difesa del confine.
Immersi nel silenzio, oltre alle testimonianze ben visibili di quegli anni, gli occhi però possono posarsi su molto altro. Il Monte Brione, infatti, è oggi un’area protetta per la sua flora, tipicamente mediterranea, caratterizzata da un’elevata biodiversità al punto da essere stato riconosciuto come Sito di Importanza Comunitaria, inserito nella rete europea delle aree protette Natura 2000.
Una passeggiata su “quest’isola postglaciale” offre la possibilità di immergersi tra ben oltre 500 specie di piante, alcune tipiche delle zone montane, molte altre caratteristiche di ambienti dal clima mediterraneo, come il leccio e la ginestra; altre ancora, crescono esclusivamente qui, sulle rive del Lago di Garda. Dalla cima, infine, si può godere di un bellissimo panorama su tutto il Lago.
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