Giornate che si allungano, ore in più di luce e un tiepido sole che invitano a muoversi, a uscire, a tornare a viaggiare seguendo le proprie passioni e per andare alla scoperta di nuove mete o rivederle con occhi nuovi durante i ponti primaverili di aprile e maggio.
Per scoprire perché il più prestigioso “passito” del Trentino si chiama “Vino Santo” (articolo qui) e assistere al rito della sua spremitura; camminare lungo i sentieri che collegano i borghi e i castelli della val di Non, la valle delle mele, circondati dallo spettacolo della fioritura di distese di meleti, pernottare in un agriturismo e “adottare” un melo da cui a fine estate raccogliere i prelibati frutti.
Le città di Trento e Rovereto, con le nuove mostre proposte dai loro Musei, vie, luoghi e palazzi da scoprire percorrendo trekking urbani a tema tra il centro storico e la periferia.
E ancora, le ultime discese sulla neve di primavera, caduta abbondante a inizio di marzo, sostando sulle terrazze dei rifugi per godersi il sole e il panorama sulle vette, approfittando delle proposte di fine stagione sempre molto convenienti anche per le famiglie.
Ecco alcuni suggerimenti per vivere queste giornate mentre la natura si risveglia tutt’intorno.
Aprile dolce fiorire
Il periodo delle fioriture è davvero speciale in alcune zone del Trentino.
Tra queste c’è la Val di Non dove diverse manifestazioni accompagnano questo particolare momento che vive la valle.
Aprile dolce fiorire si svolge dal 12 aprile al 2 maggio per rendere omaggio allo spettacolo della primavera e dei meli in fiore in valle.
Nel programma pic nic tra i meli con ricette a base di fiori ed erbe di stagione, escursioni guidate nei frutteti storici e wine trekking.
Appuntamento anche con Fiorinda, la festa della fioritura, in programma a Mollaro il 13-14 aprile, con la Passeggiata gastronomica di Revò dove assaggiare tutti i piatti più conosciuti della Val di Non e con il Zicoria Festival, nella vicina Val di Rabbi, dal 25 aprile al 1 maggio.
“Zicoria” è il nome locale del tarassaco, pianta millenaria e leggendaria, sia per le proprietà medicamentose che per le leggende che volano via coi suoi acheni al vento.
La neve di primavera
Tra febbraio e marzo le nevicate sono state generose e abbondanti nelle skiarea trentine e ora sono in condizioni ideali per concludere la stagione bianca su piste perfette e con giornate lunghe che invitano alla sosta in uno dei rifugi lungo le piste, o raggiungibili a piedi e con le ciaspole, per assicurarsi la tintarella sulle terrazze in pieno sole con vista sulle cime innevate.
Tanta la neve in quota che prolunga la stagione anche per gli appassionati dello scialpinismo che regala il piacere della salita con il proprio passo e l’emozione della discesa in neve fresca o sul tipico “firn” di primavera.
Se non si ha già esperienza è sempre buona cosa farsi accompagnare da esperte guide alpine (che possono fornire indicazioni puntuali sui tracciati più adatti al periodo) e portare con sé sempre le dotazioni di autosoccorso: l’Artva, per la ricerca di dispersi sotto la neve, la sonda e la pala.
Itinerari urbani alla scoperta di Trento e Rovereto
A Rovereto c’è un negozio “sorvegliato” da due Cariatidi disegnate da Fortunato Depero, maestro del Futurismo italiano, mentre a Trento i luoghi in cui nel XVI secolo si svolse il famoso Concilio sono più di quanti si possa immaginare.
Curiosità che si scoprono durante un trekking urbano un’esperienza che permette di unire un po’ di sana attività fisica al piacere della scoperta e all’amore per l’arte e la storia. Passeggiate alla portata di tutti, da percorrere in compagnia di una guida o in autonomia, grazie all’aiuto di mappe e app.
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