Con l’inizio ufficiale della primavera la Catalogna rivela il suo profilo migliore.
Quello del primo tuffo in mare, del ritorno ai piedi degli scarponcini da montagna e dei weekend e delle gite lontano o fuori porta.
Qui, nei mesi di aprile e maggio, il modo migliore per accogliere l’arrivo della prima stagione dell’anno è esplorare i suoi giardini botanici che separano il cielo dal mare Mediterraneo, passeggiare tra i fotogenici frutteti in fiore e partecipare agli eventi che celebrano il risveglio della natura.
Ecco qualche idea per uno spring break originale tra Barcellona, Montblanc, Girona, Aitona e la Costa Brava.
Rose e libri per Sant Jordi a Barcellona e Montblanc
A Barcellona e nel resto della Catalogna, a Sant Jordi i petali dei fiori si confondono con le pagine dei libri. Il 23 aprile, infatti, nel giorno dedicato al patrono della Catalogna, le strade sono affollate di bancarelle che vendono libri e rose rosse.
La leggenda narra che a Montblanc, un paese nei pressi di Tarragona, il valoroso Jordi salvò il regno sconfiggendo un drago dal cui sangue germogliò uno splendido roseto.
Come il valoroso cavaliere prese una rosa per offrila alla sua principessa così oggi gli uomini regalano una rosa rossa all’amata e in cambio ricevono un libro.
Perché il 23 aprile è anche la Giornata mondiale del libro (dichiarata dall’Unesco) e l’occasione si fa ghiotta per scovare, tra gli scaffali, i classici della letteratura e le ultime novità della narrativa contemporanea catalana.
Dove? A Montblanc e poi a Barcellona, lungo le Ramblas, su Passeig de Gràcia e Rambla de Catalunya ma soprattutto a Casa Batlló, il capolavoro di Gaudí che, dal 21 al 23, si veste di rose.
A Girona è tempo di fiori
Dall’11 al 19 maggio Girona si riempie di colori, petali e profumi con Temps de Flors, la 69 esima edizione del festival che dal 1954 invade la cittadina catalana di installazioni floreali.
Da un piccolo concorso organizzato nel Saló de Descanso del teatro municipale di Girona, negli anni l’evento è diventato di richiamo internazionale arrivando a coinvolgere oltre cento location emblematiche tra giardini, chiostri, piazze, vie, chiese, biblioteche, case e spazi espositivi in un flusso continuo di visitatori dentro e fuori dal Barri Vell, l’antico centro storico che ruota attorno alla Catedral.
A riempirsi di meraviglia, qui non sono soltanto gli occhi e le memorie di smartphone e macchine fotografiche ma anche i piatti apparecchiati con le ricette speciali a base di fiori eduli (commestibili) grazie all’iniziativa #Gastroflors che coinvolge i ristoranti con proposte creative da gustare.
E per contorno ci sono la musica e i castells, le “torri umane” patrimonio immateriale dell’Unesco.
Nel mare rosa dei pescheti di Aitona
Se la Provenza offre l’arcinota fioritura della lavanda, Aitona è famosa per i suoi fiori di pesco.
Lo sanno bene i turisti e gli abitanti di questa località immersa tra i frutteti non lontano da Lleida, sulle rive del fiume Segre, che ogni primavera si tinge di rosa acceso con lo sbocciare dei fiori di pesco, trasformandosi in uno dei luoghi più instagrammabili di tutta la Catalogna.
Con il progetto e le guide di Fruiturisme, nelle campagne intorno ad Aitona si possono provare esperienze uniche sorvolando i campi in mongolfiera per un colpo d’occhio spettacolare oppure “attraversarli” più da vicino, in sella a una bicicletta o a bordo di un piccolo autobus, con l’accompagnamento dei frutticoltori locali.
Per non perdersi neanche una sfumatura di rosa. Chi viaggia in estate, invece, può sperimentare la raccolta delle deliziose pesche gialle e rosse, le nettarine, le pesche piatte e la platerina, degustarne la bontà e lasciarsi tentare dalle antiche ricette local a base di frutta dolce.
Andar per giardini in Costa Brava
Non solo spiagge, paesini e movida, la Costa Brava ha molto da offrire anche agli amanti del verde. E non per caso, i più importanti giardini botanici della Catalogna si trovano proprio lungo il tratto di litorale che corre da Blanes fino al confine francese.
Più di 100.000 visitatori all’anno ammirano le oltre 4.000 specie botaniche provenienti dai cinque continenti del Jardí Botànic Marimurtra di Blanes.
A picco sul litorale della Costa Brava, questo eden di quattro ettari divisi in tre giardini è il sogno di una vita di Carl Faust, l’uomo d’affari tedesco che un secolo fa progettò un universo verde tra il cielo e il mare.
Ci si può districare da soli lungo il percorso consigliato o esplorare il giardino con i tour guidati e le attività di divulgazione scientifica della Fundació Carl Faust. E in primavera, si pratica yoga outdoor tra i fiori e le piante esotiche!
A una manciata di chilometri da Blanes, tra Cala Boadella e Platja de Fenals, Lloret de Mar culla gli eleganti Jardins de Santa Clotilde, progettati nel 1919 secondo il modello rinascimentale italiano dall’architetto e urbanista catalano Nicolau Maria Rubió i Tudurí. Anche qui, il panorama sul mare dalle tante terrazze, rampe, scale e sentieri labirintici è unico, così come le sculture e le specie botaniche, prevalentemente autoctone, che s’incontrano passeggiando con il naso un po’ all’insù e un po’ all’ingiù.
Tra Palafrugell e Mont-ras, infine, i Jardins de Cap Roig sono tra i protagonisti del podio dei tre più importanti giardini botanici che s’incontrano viaggiando in Costa Brava. Con oltre ottocento specie botaniche e ventuno sculture opera di artisti internazionali tra i quali i catalani Jaume Plensa e Santi Moix, la “magia” naturale su diciassette ettari creata nel 1927 dai coniugi Nicolau Woevodsky e Dorothy Webster ancora oggi cattura chi la respira a pieni polmoni. Nel periodo delle fioriture primaverili, Cap Roig si anima con pic-nic, reading letterari e laboratori di scoperta per le famiglie.
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