Il Tagliamento è uno dei fiumi più importanti e affascinanti d’Italia, spesso considerato l’ultimo fiume alpino a regime fluviale naturale in Europa.
Questo corso d’acqua attraversa il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, con una lunghezza di circa 170 chilometri, e la sua sorgente si trova a Passo della Mauria, nelle Alpi Carniche, mentre sfocia nel Mar Adriatico vicino a Lignano Sabbiadoro.
Il fiume selvaggio
Il Tagliamento è un fiume che vale davvero la pena conoscere bene. Come detto è unico nel suo genere ed è conosciuto anche per la sua straordinaria valenza naturalistica dato che il suo alveo a canali intrecciati (braided river), lo rende un ambiente naturale ricco di biodiversità.
Una conformazione fatta da numerosi canali che si spostano e modificano il paesaggio e che ospita habitat di grande valore ecologico per diverse specie animali e vegetali. È un “fiume selvaggio”, poiché gran parte del suo corso non è stato modificato dall’uomo.
“Il Re dei Fiumi Alpini”, viene chiamato così il Tagliamento per la sua natura incontaminata e la sua bellezza unica. È un autentico modello per lo studio dei fiumi a livello internazionale, un valore straordinario per questo fiume italiano poiché è uno degli ultimi fiumi in Europa che mantiene ancora la sua dinamica fluviale naturale; ossia un corso d’acqua che si modifica liberamente e solo naturalmente senza interventi umani di canalizzazione.
Un alveo mobile che spesso fa cambiare forma e posizione al fiume e che causa delle piene e delle variazioni di flusso. Fenomeno questo che lo rende affascinante anche dal punto di vista geomorfologico.
Per tutto ciò la zona del Tagliamento è stata proposta per diventare parte della rete mondiale delle Riserve della Biosfera dell’Unesco, un riconoscimento che valorizzerebbe ulteriormente la sua conservazione naturale.
Il Tagliamento è quindi unico e bellissimo e per questo durante l’anno lo si può vedere molto diverso: con periodi di siccità diventa una serie di a piccoli ruscelli, mentre d’inverno con le piene diventa devastante e inonda vaste aree.
Sebbene il fiume sia ancora in uno stato quasi naturale, ci sono minacce come l’inquinamento, la richiesta di estrazione della ghiaia e l’agricoltura intensiva nelle zone circostanti. Per proteggerlo, sono state avviate numerose iniziative locali e internazionali per conservare il suo stato selvaggio e promuovere un turismo sostenibile.
In conclusione, il fiume Tagliamento non è solo un’importante risorsa naturale, ma anche un simbolo dell’identità culturale e ambientale del Friuli Venezia Giulia, affascinando visitatori e studiosi per la sua bellezza e la sua importanza ecologica.
Il simbolo del Friuli Venezia Giulia
Il Tagliamento ha sempre avuto un ruolo cruciale nella storia della regione, anzi possiamo a buona ragione dire che questo fiume è la storia del Friuli Venezia Giulia.
Durante l’epoca romana era un’importante via di comunicazione, mentre nel Medioevo segnava il confine tra il Patriarcato di Aquileia, il Ducato di Carinzia e la Repubblica di Venezia. È stato anche teatro di importanti battaglie durante la Prima Guerra Mondiale, quando segnò dopo la rotta di Caporetto il fronte tra Italia e Austria-Ungheria.
Simbolo del Friuli Venezia Giulia come detto quindi oltre che per la sua importanza ambientale, il fiume ha un forte legame con l’identità locale.
È considerato un elemento distintivo della regione e simboleggia il legame tra il territorio e la natura.
L’espressione molto usata che tradotta dalla lingua friulana all’italiano suona come “Tagliamento di qua dall’acqua e di là dall’acqua” richiama un concetto profondamente radicato nell’identità friulana.
Il fiume infatti non è solo un elemento geografico, ma anche un simbolo che separa e al tempo stesso unisce due mondi: le comunità che si trovano sulle sue opposte sponde.
Nonostante la separazione fisica del fiume però le comunità lungo il Tagliamento hanno sviluppato una cultura comune, legata alle risorse del fiume, alla vita rurale e alle tradizioni del Friuli Venezia Giulia. La lingua friulana è uno degli elementi unificanti di questa identità culturale, parlata, ma in maniera un po’ difforme, sia “di qua” che “di là” dal fiume.
Il Tagliamento rappresenta quindi un simbolo di identità doppia, ma allo stesso tempo comune. Le persone che vivono da entrambe le parti del fiume condividono tradizioni agricole, gastronomiche e artigianali, pur mantenendo una propria unicità territoriale. Questa dualità si riflette anche nel modo in cui i borghi e le città vicine hanno conservato le proprie particolarità, pur riconoscendo il fiume come elemento centrale.
Quel fiume che ha separato popolazioni, oggi è visto come un elemento che unisce. Le feste tradizionali, i mercati e gli eventi culturali lungo il corso del fiume mettono in risalto il valore di questo legame, che supera la separazione fisica dell’acqua. Per esempio, le celebrazioni lungo il Tagliamento sono un modo per riaffermare l’importanza del fiume non solo come risorsa naturale, ma come vero e proprio ponte culturale tra le comunità. Anche il Distretto Terre del Tagliamento nasce con l’obiettivo di promuovere questa connessione tra i comuni e le persone che abitano lungo il fiume, rendendo evidente come la cultura locale sia intrecciata con il corso d’acqua.
0 commenti