Le isole Cíes, isole che fanno parte del Parco nazionale das Illas Atlánticas de Galicia posseggono, secondo il giornale inglese The Guardian, una delle spiagge più belle del mondo: la spiaggia di Rodas.
L’arcipelago è composto dall’isola Norte, o Monteagudo, quella del Medio, o del Faro, e quella del Sur, o San Martiño.
La popolarità per questo poco noto arcipelago galiziano arrivò nel 1997 quando il giornale britannico The Guardian pubblicò una “Top 10 di spiagge nel mondo”.
Fra esse si trovava l’isola di Rodas, nelle Illas Cíes, ma già in precedenza questo paradiso all’ingresso della ría di Vigo era conosciuto dagli abitanti e dai visitatori, ma è stato quel pezzo del giornale inglese a far diventare l’arcipelago un posto di riferimento per turisti di tutto il mondo.
Da approdo di pirati a paradiso naturale
La spiaggia migliore del mondo, o almeno una delle migliori è in questo parco naturale galiziano di terra e di mare delle isole Cies e si chiama spiaggia fi Rodas ed è lunga circa 1, 2 chilometri e forma un arco perfetto di sabbia bianca che collega le due isole maggiori dell’arcipelago: Monteagudo e O Faro.
Una suggestiva forma di mezzaluna e un bosco di pini protegge la spiaggia dominata da acque cristalline , limpide, trasparenti e tranquille con tonalità che variano dal verde smeraldo al blu intenso; tuttavia, essendo parte dell’oceano Atlantico, l’acqua è molto fredda, anche in estate, con temperature che raramente superano i 18 °c.. La sabbia è straordinariamente sottile fine e bianca e crea un contrasto spettacolare con il blu turchese del mare.
Se in passato queste isole sono state il rifugio di pirati, ora sono disabitate e aperte al pubblico solo nel periodo estivo. Solo in questo modo, a conferma che il turismo di massa fa male, si conservano come un paradiso naturale, senza fretta, senza traffico e senza rischio di subire un assalto di massa.
Solo il mormorio delle onde e del vento fa compagnia e se invece manca il rumore basta salire sul Faro dove oltre alle vedute sono sorprendenti e lo spettacolo davvero unico è lo schiamazzo di migliaia di gabbiani (forse la maggior colonia d’Europa) sulle scogliere che volano letteralmente ai vostri piedi.
Vale la pena poi visitare le misteriose “furnas”, grotte marine scolpite nel granito come la leggendaria “Burato do Inferno“, delle quali si diceva che discendessero fino all’inferno e che nelle notti di tormenta si potevano sentire le voci dei morti.
Curiosità su questo paradiso naturale
Le Isole Cíes sono spesso soprannominate “i Caraibi della Galizia”, ma offrono un fascino diverso rispetto alle località tropicali essendo ricche di vegetazione, con foreste di pini e eucalipti che dominano l’entroterra, e le scogliere che offrono spettacolari panorami sull’Oceano Atlantico.
Le acque intorno alle Isole Cíes sono perfette per lo snorkeling e le immersioni poiché ospitano una grande varietà di vita marina, tra cui polpi, stelle marine e diverse specie di pesci.
La zona come accennato è anche conosciuta per la presenza di colonie di uccelli marini, come il gabbiano zampegialle (Larus michahellis), di cui le isole ospitano una delle colonie più grandi d’Europa.
Esempio perfetto di come gestire l’accesso (e l’eccesso di turismo) queste isole preservano il loro ecosistema grazie all’accesso fortemente limitato.
Solo un numero limitato di visitatori è ammesso ogni giorno e le imbarcazioni turistiche che viaggiano verso le Cies devono rispettare regolamentazioni rigide. Sull’isola non sono ammessi veicoli a motore e i visitatori devono camminare lungo i sentieri naturali per esplorare le varie spiagge e le zone panoramiche. C’è solo un piccolo campeggio e alcuni ristoranti stagionali, ma nessun hotel o resort.
Infine un tocco di leggenda. Secondo la mitologia i Romani le chiamavano “le Isole degli Dei” per la loro bellezza incontaminata. Anche il nome stesso “Cíes” potrebbe derivare dal latino “Siccus” (che significa “secco”), riferendosi alla mancanza di fonti d’acqua dolce sull’isola.
Riconoscimenti internazionali
Il titolo di spiaggia migliore del mondo assegnato da The Guardian arrivò nel 2007e ha portato una grande attenzione internazionale alla spiaggia di Rodas e alle Isole Cíes diventando una destinazione molto ambita soprattutto per chi cerca bellezza naturale e tranquillità. Dal 1997 sono costantemente inserite nella top ten delle spiagge più belle del mondo insieme a noti paradisi caraibici e tropicali, ma offrono in più un’esperienza unica e diversa per via del clima atlantico e del contesto naturale protetto.
Quando visitare Rodas
Il periodo migliore per visitare Rodas è ovviamente durante i mesi estivi, da giugno a settembre, quando le temperature sono più miti e i collegamenti in barca dalle città costiere della Galizia (come Vigo) sono più frequenti. Tuttavia, anche durante l’estate è importante prenotare con anticipo poiché il numero di visitatori giornalieri è limitato ecco perché per chi vuole assaporare il lato wild consigliamo una visita fuori stagione.
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