Cappuccino Day, che si celebra oggi 8 novembre, è una giornata dedicata alla celebrazione del celebre caffè espresso arricchito da latte montato a vapore, una delle bevande più rappresentative dell’Italia.
Quindi, il Cappuccino Day è un’occasione perfetta per celebrare e apprezzare questa bevanda con eventi speciali, post sui social media e, ovviamente, sorseggiando un buon cappuccino!
Il cappuccino stesso ha una storia secolare: si crede che le sue origini risalgano al XVII secolo, quando i frati cappuccini italiani trovarono ispirazione per questa bevanda. Il nome “cappuccino” deriva dal colore della tunica dei frati cappuccini, simile alla tonalità marrone del caffè con il latte.
L’origine del nome
Il termine “cappuccino” deriva dai frati Cappuccini, un ordine monastico fondato nel XVI secolo come riforma dell’Ordine Francescano.
Il caratteristico colore marrone chiaro delle tuniche di questi frati, con il cappuccio che copre la testa, ha ispirato il nome della bevanda. Il riferimento si deve alla tonalità che il caffè assume quando è mescolato con latte, simile a quella del loro saio.
Una delle prime menzioni storiche di questo caffè mescolato con latte o panna risale al XVII secolo a Vienna.
Qui veniva servita una bevanda chiamata “Kapuziner”, che consisteva in caffè mescolato con panna e a volte zucchero e spezie.
Anche in questo caso il nome era un chiaro omaggio all’ordine monastico. Il “Kapuziner” viennese era comunque una versione precoce di ciò che sarebbe poi diventato il cappuccino, mostrando come il concetto di combinare caffè e latte fosse già diffuso nella cultura mitteleuropea ed europea.
L’Evoluzione della Bevanda
Dopo l’origine nei caffè viennesi il cappuccino ha iniziato a prendere forma solo nel Novecento con l’introduzione della macchina da caffè per espresso.
Il cappuccino moderno ha cominciato a prendere forma solo nel XX secolo, quando le macchine per espresso sono state introdotte e perfezionate in Italia. L’invenzione delle prime macchine per caffè espresso da parte di Angelo Moriondo nel 1884, seguita da miglioramenti successivi a cura di Luigi Bezzera e Desiderio Pavoni, rese possibile la preparazione di un caffè più veloce e intenso.
L’introduzione del latte montato a vapore segnò una svolta importante per il cappuccino come lo conosciamo noi oggi. Le macchine per espresso degli anni ’30 e ’40 iniziarono a includere la funzione di vaporizzazione, permettendo di preparare una schiuma densa e cremosa, elemento distintivo del cappuccino contemporaneo che veniva spesso guarnito con panna montata e cioccolato..
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, con la diffusione delle moderne macchine per espresso in Italia, il cappuccino divenne sempre più popolare e raffinato, soprattutto dagli anni’ 50 con la crescente diffusione delle macchine per espresso migliorate e capaci di generare una schiuma di latte fine e persistente, il cappuccino acquisì la forma iconica che conosciamo oggi: una tazza di espresso sormontata da latte montato a vapore.
Il cappuccino ha poi guadagnato popolarità mondiale nel corso del XX secolo, soprattutto grazie al boom della cultura del caffè e alla crescita di catene commerciali che lo hanno portato in tutto il mondo, talvolta adattandolo con variazioni locali.
Una tradizione italiana
In Italia, il cappuccino è considerato una bevanda tipicamente mattutina.
Gli italiani tradizionalmente lo consumano a colazione fino alle undici del mattino, spesso accompagnato da un cornetto perché l’espresso fornisce la giusta dose di caffeina, mentre il latte montato a vapore aggiunge una consistenza cremosa e una nota dolce.
Bere un cappuccino dopo quell’ora oppure nel pomeriggio o peggio ancora dopo i pasti è considerato poco comune e talvolta indicativo di abitudini straniere…
Questa abitudine mattutina degli italiani è diventata una tradizione consolidata nel tempo, contribuendo a fare del cappuccino un simbolo della cultura alimentare italiana.
Come si realizza un cappuccino perfetto
La preparazione di un cappuccino autentico prevede la combinazione di una parte di caffè espresso con una parte di latte montato a vapore.
La schiuma deve essere densa, cremosa e uniforme e può essere decorata con le tecniche di latte art. L’equilibrio tra il sapore intenso dell’espresso e la dolcezza del latte è ciò che rende questa bevanda un piacere unico.
Il cappuccino rappresenta l’amore italiano per la perfezione e l’arte del caffè.
La preparazione richiede abilità ed equilibrio per creare la giusta proporzione tra espresso, latte e schiuma di latte. La schiuma deve essere soffice e densa, in modo da poter supportare anche il famoso latte art, ossia i disegni realizzati con la schiuma di latte. Questo dettaglio riflette l’attenzione italiana ai dettagli e all’estetica, anche in cose apparentemente semplici come una bevanda.
La preparazione di un cappuccino perfetto richiede cura e attenzione ai dettagli per bilanciare correttamente espresso, latte e schiuma. Ecco una guida passo-passo per realizzare un cappuccino ideale:
Gli ingredienti sono solo due: caffè espresso (un singolo o doppio espresso di qualità) e latte fresco intero preferibilmente freddo e di buona qualità per una schiuma più densa e cremosa.
Come attrezzatura serve un macchina per espresso con lancia a vapore, brocca per montare il latte in acciaio inossidabile e una tazza da cappuccino, tradizionalmente da 150-180 ml.
Ecco come procedere. Prima cosa da farsi è macinare i chicchi di caffè al momento per ottenere una polvere fine e aromatica.. Compattate il caffè nel portafiltro della macchina per espresso e assicurati che sia livellato. Erogate l’espresso nella tazza, ottenendo un caffè corposo con una crema densa e color nocciola.
Adesso per montare il latte serve versare il latte freddo nella brocca riempiendola fino a circa un terzo. A questo punto posizionate la lancia a vapore appena sotto la superficie del latte e avviate il vapore. Questo inizierà a incorporare aria nel latte per creare la schiuma. Quando il latte inizia a crescere di volume abbassate leggermente la brocca per mantenere la lancia appena sotto la superficie. Dopo aver creato la schiuma iniziale, immergete un po’ di più la lancia per riscaldare il latte e rendere la schiuma densa e setosa. Riscaldate il latte fino a raggiungere una temperatura di circa 60-65°C (la brocca dovrebbe risultare calda al tatto ma non ustionante).
A questo punto date un leggero colpo alla brocca e fate un movimento circolare per eliminare eventuali bolle d’aria e uniformare la schiuma. Versate il latte montato sulla tazza di espresso con un movimento deciso e costante. Iniziate versando al centro e, quando la tazza è quasi piena, avvicinate la brocca per creare una decorazione, come un cuore o una foglia, con la tecnica del latte art.
Tutte le curiosità
Si dice che il frate cappuccino Marco d’Aviano sia stato una delle figure storiche legate alla popolarità del caffè in Europa, anche se le leggende legate al suo ruolo sono più romanzate che documentate.
Il cappuccino è una delle varianti più popolari tra le bevande a base di caffè, ma il suo successo ha portato a numerose interpretazioni, come il cappuccino freddo, le versioni vegane e le personalizzazioni con aromi.
In Italia, bere un cappuccino dopo le 11:00 del mattino è considerato poco ortodosso e spesso indica un turista dato che nel Bel Paese si ritiene che le bevande a base di latte debbano essere consumate solo al mattino, in genere come parte della colazione, per evitare di appesantire la digestione dopo i pasti.
Esistono nel mondo diverse varianti al cappuccino. La più nota è il Kapuziner viennese di cui abbiamo già detto che è una miscela di caffè, panna e spezie. In altre parti del mondo, come negli Stati Uniti, è comune trovare cappuccini con diverse variazioni di latte, tra cui versioni con latte di mandorla, soia o avena. Il “cappuccino freddo” è una variante estiva molto popolare in cui la schiuma di latte viene servita fredda su un espresso ghiacciato.
Una distinzione importante da fare è tra il cappuccino e il latte macchiato.
Mentre il cappuccino ha una parte uguale di espresso, latte e schiuma, il latte macchiato è composto principalmente di latte con solo una piccola quantità di espresso, “macchiato” sulla superficie.
Il cappuccino è anche al centro di numerose competizioni di baristi, dove i più esperti si sfidano per preparare la miglior bevanda sia dal punto di vista del gusto sia per la precisione e la bellezza della latte art. Eventi come il World Barista Championship includono prove di cappuccino tra le loro gare.
Il tipo di latte utilizzato ha un impatto significativo sul gusto e sulla consistenza della schiuma. Il latte intero è da preferirsi per ottenere una schiuma più ricca e densa, mentre il latte scremato tende a creare bolle più grandi e una schiuma meno cremosa. Negli ultimi anni, la crescente popolarità di stili di vita vegani e intolleranze al lattosio ha portato all’uso di latti vegetali per i cappuccini, come quelli di soia, avena e mandorla. Alcuni latti vegetali sono noti per produrre una schiuma di . qualità simile a quella del latte vaccino, ma intendiamoci quelli non sono cappuccini!
Anche la tazza è determinante per ottenere un cappuccino perfetto. Quella tradizionale ha una forma arrotondata e una capacità di circa 150-180 ml. Una forma che aiuta a mantenere la schiuma e permette un’adeguata diffusione della latte art.
La ricetta: gelato al cappuccino
Protagonista anche di tante ricette il cappuccino si trova in molti dolci e nelle biscotteria ma noi, dato che sappiamo che bere cappuccino con moderazione può avere anche benefici per la salute grazie agli antiossidanti presenti nel caffè e al contenuto proteico del latte vi consigliamo una ricetta speciale, quella del gelato al cappuccino, un dessert fresco e cremoso, perfetto per l’estate, semplice e veloce da preparare.
Ingredienti: panna fresca, latte condensato, cappuccino concentrato, zucchero.
Procedimento: Montare la panna fino a ottenere una consistenza soffice. Aggiungere il latte condensato e il cappuccino concentrato (preparato con caffè espresso e latte). Mescolare delicatamente e versare in un contenitore adatto al freezer. Congelare per almeno 4 ore, mescolando ogni ora per mantenere la cremosità.
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