Fascino discreto varie influenze culturali. Una città che è un mix affascinante di storia, arte e tradizioni locali. Meno conosciuta di Venezia Udine è una città che offre una ricchezza culturale unica e un’accoglienza autentica.
Una città colta antica e moderna dove si parla ancora il friulano una lingua minoritaria riconosciuta ufficialmente a livello nazionale tanto che sarete incuriositi nel vedere anche i cartelli stradali e insegne in bilingue (italiano e friulano).
Una città dalle origini antiche col nome latino di “Utina”, ma alcuni ritengono che sia ancora più antica e legata alle popolazioni celtiche e alle prime popolazioni friulane. Durante il Medioevo, la città crebbe d’importanza, divenendo il centro amministrativo e religioso della regione ma fu dal 1420, ovvero quando entrò sotto il dominio della Repubblica di Venezia, che sboccio lasciando a noi oggi una forte impronta artistica e culturale.
La città del Tiepolo
Udine è spesso chiamata la “città del Tiepolo” a testimoniare quanto forte e stretto fu il rapporto con Giambattista Tiepolo uno dei maestri dell’arte italiana. Un genio veneziano del XVIII secolo celebre per i suoi affreschi i luminosi e per la capacità di dare vita a personaggi e scene bibliche con una teatralità unica.
Il suo legame con Udine iniziò nel 1726, quando venne invitato dal Patriarca Dionisio Delfino a decorare il Palazzo Patriarcale della città. Un incarico che segnò l’inizio di una relazione duratura tra l’artista e la città che continuò a ospitarlo per diversi anni, diventando una sorta di “seconda casa” per il pittore.
Proprio per questo Udine è una delle poche città in Italia a custodire un nucleo così significativo delle sue opere.
Il cosiddetto percorso tiepolesco rappresenta un itinerario ideale per scoprire la città attraverso la sua architettura e la sua arte sacra. L’itinerario si snoda attraverso alcuni dei luoghi simbolo della città, che conservano capolavori di arte sacra e affreschi magistrali.
Inevitabile partire dal Palazzo del Patriarcato e della sua spettacolare sala del Trono che rappresenta il cuore dell’opera di Tiepolo a Udine dove l’artista dipinse diversi cicli di affreschi. Questa sala è uno degli ambienti più spettacolari, decorato con scene della vita di Abramo e dei patriarchi.
Nella cappella del Palazzo, Tiepolo dipinse “L’Adorazione dei Magi”, un’opera di grande impatto, caratterizzata da una vivida rappresentazione dei personaggi e una cura meticolosa nei dettagli. Spostiamoci poi al Museo Diocesano dov’è possibile ammirare altri affreschi dell’artista, come le scene dell’Antico Testamento e quelle della “Caduta degli Angeli Ribelli”, dove il pittore unisce drammaticità e colori intensi.
Altra tappa imprescindibile è il Duomo di Udine, dove Tiepolo realizzò una serie di affreschi nella Cappella del Santissimo Sacramento. Affreschi che rappresentano scene bibliche come il “Sacrificio di Isacco” e “Davide che suona l’arpa”. Qui, Tiepolo dimostra tutta la sua maestria nella resa dei volti e nel gioco delle ombre.
Accanto al Duomo si trova l’Oratorio della Purità, un gioiello artistico che ospita la “Madonna con Bambino” e altri affreschi commissionati al Tiepolo. La facciata sobria dell’oratorio nasconde un interno riccamente decorato, dove il pittore impiegò colori chiari e vivaci per dare alle figure un’aria angelica.
Spostiamoci infine nella chiesa di Sant’Antonio Abate dove Tiepolo dipinse uno dei suoi primi lavori friulani: la “Pietà”, un’opera di intensa spiritualità e drammaticità. È una rappresentazione commovente della scena sacra, dove il maestro usa il chiaroscuro per creare un’atmosfera di grande pathos.
Non solo Tiepolo, cos’altro vedere in città
Tiepolo come abbiamo visto è uno degli artisti più rappresentativi della città, ma Udine vanta anche altre attrazioni culturali che completano l’esperienza artistica rendendola una città artisticamente e culturalmente viva. Meritevole di una visita la Pinacoteca situata all’interno del Castello di Udine. Una galleria d’arte che contiene opere d’arte moderna e contemporanea e permette di ampliare il percorso artistico iniziato con Tiepolo.
E già che siete qui visitate tutto il castello che si trova nel cuore della città su una collina ed è un autentico simbolo cittadino risalente al XVI secolo e magnifico esempio di architettura rinascimentale. Oltre alla Pinacoteca da visitare al suo interno i Musei Civici con collezioni di arte antica e moderna e il Museo Archeologico.
Prima di salire al Castello vi trovate nell’elegante piazza della Libertà cuore della città con le sue architetture veneziane e i suoi eleganti edifici oltre che al loggiato di San Giovanni che è considerata una delle piazze più belle del Friuli e dell’ Italia. Piazza della Libertà è il cuore della città e ricorda le architetture veneziane con i suoi edifici eleganti e la magnifica Loggia del Lionello, splendido edificio gotico veneziano, con le sue strisce bianche e rosa, capolavoro del XV secolo e uno dei simboli di Udine. Di fronte è la torre dell’Orologio decorata con le statue di due mori che battono le ore e che ricorda il celebre orologio di Piazza San Marco a Venezia.
Per scoprire un’Udine meno conosciuta e più intima vi proponiamo un itinerario affascinante lungo il canale Ledra che offre uno scorcio autentico e tranquillo della città, con ponti e scorci suggestivi.
Una full immersion in una parte autentica e un po’ nascosta della città, lontana dal trambusto, dai salotti dei tavolini all’aperto dei bar e delle piazze principali.
Il Canale Ledra ha un forte significato storico e culturale per Udine rappresentando un’importante via d’acqua che forniva ricchezza alla città. Ha origini antiche ed è legato allo sviluppo economico della città. Fu realizzato nel Medioevo per portare l’acqua dal fiume Ledra, un affluente del Tagliamento, fino alla città di Udine che attraversava alimentando mulini e fornendo acqua a laboratori e officine. Le attività produttive, come la lavorazione della lana e della seta, sfruttavano il flusso dell’acqua, facendo del Ledra una risorsa vitale per l’economia cittadina. Col passare del tempo e con lo sviluppo industriale moderno, molte di queste attività sono scomparse, ma il canale è rimasto come memoria della vecchia Udine operosa che fu.
Oggi, il percorso lungo il Canale Ledra è ideale per una passeggiata o un giro in bicicletta via dai rumori e dalla folla. Attraversarlo vuol dire attraversare diversi quartieri, dare uno sguardo alla Udine più autentica e residenziale, lontana dai classici circuiti turistici. Il canale lo si può attraversare su diversi ponti; ciascuno con un carattere unico e scorci pittoreschi diversi sulla città. Ogni ponte offre un punto di osservazione privilegiato sul corso d’acqua, in cui si riflettono alberi e antichi edifici. Bellissimi alcuni edifici storici lungo il canale fra cui antichi mulini oggi in molti casi restaurati o riconvertiti in abitazioni, ma mantengono ancora dettagli architettonici che ricordano il loro passato industriale.
Il Ledra era anche un punto di ritrovo della vita sociale per molte lavandaie e artigiani che lungo le sue rive s’incontravano per lavare i panni, ma anche per scambiarsi storie, creare legami e fare comunità. Alcuni racconti di questo passato vivono ancora nella memoria collettiva degli udinesi.
Recentemente lungo il canale sono stati fatti vari interventi migliorativi con percorsi pedonali e ciclabili, illuminazione e aree di sosta per i cittadini con tanto di localini dove fermarsi a bere qualcosa sentendo lo scorrere dell’acqua in sottofondo. Vicino al canale si trovano infatti alcune osterie e bar tradizionali dove poter assaporare un buon bicchiere di vino friulano e stuzzichini locali. Fermati per una pausa per gustare un “tajut” (il tipico bicchiere di vino friulano).
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