1 Gennaio 2025

Le isole dov’è possibile viaggiare nel tempo

Nel gelido mare di Bering, tra l’Alaska e la Siberia, si trovano due isole minuscole ma incredibilmente affascinanti e dalla storia unica.
Big Diomede (o Grande Diomede) e Little Diomede (Piccola Diomede). Questi isolotti, separati fra loro da soli 3,8 chilometri, rappresentano un luogo unico al mondo per la loro geografia, la loro storia e la loro simbolica posizione come confine tra due mondi.


Il confine del giorno

Big Diomede e Little Diomede anche se vicinissime vivono in due spazi temporali diversi.
La più grande delle due isole, detta anche Ratmanov island che appartiene alla Russia ed è disabitata è quasi un giorno avanti rispetto alla sua vicina più piccola che appartiene agli Stati Uniti ed è abitata da una piccola comunità di nativi Inupiat che si trovano però a vivere 21 ore più indietro.
Tutto ciò perché si trovano sui due lati opposti della Linea Internazionale del cambio di data, che attraversa l’Oceano Pacifico e segna il confine oltreché fra la Russia e gli Stati Uniti d’America tra un giorno del calendario e il successivo. Big Diomede si trova in poche parole esattamente un giorno più avanti nel tempo rispetto a Little Diomede anche se da lei dista solo poco meno di quattro chilometri.
La cosa più bella è che d’inverno quando il mare ghiaccia tra le due isole si forma un ponte di ghiaccio che, anche se è illegale permette di camminare a piedi fra un’isola e l’altra viaggiando letteralmente avanti e indietro nel tempo.

Grande Diomede

Viaggiare nel tempo fra due mondi

Le due isole Diomede sono davvero isole dei record. Rappresentano infatti anche il confine più corto fra le due superpotenze mondiali dato che la distanza fra le due isole ricordiamo è solo di 3, 8 chilometri.

Durante la Guerra Fredda il tratto di mare che separa le isole era noto come il “ponte di ghiaccio”, un simbolo della tensione tra le due nazioni.
Conosciute come le “isole del domani e di ieri” sono non solo geograficamente estreme ma anche dal punto di vista climatico dato che in questa parte di mondo il ghiaccio ricopre tutto per la maggior parte dell’anno e le temperature
possono scendere fino a -40°C. Forse anche per questo forse l’isola russa è disabitata e quella americana abitata da poco più di un centinaio di Inupiat che vivono principalmente di pesca, caccia e artigianato tradizionale e utilizzano le risorse locali per sopravvivere.
Furono “scoperte” dall’esploratore russo Semyon Dezhnev nel XVII secolo, ma è il danese Vitus Bering, al servizio della Russia, a esplorarle nel 1728. Il nome lo prendono invece da San Diomede, essendo state scoperte il 16 agosto, giorno dedicato a questo santo.
Fu la vendita dell’Alaska agli Stati Uniti avvenuta nel 1867 a segnare il destino e la vicenda storico politica di queste isole che furono divise fra Russia e Stati Uniti e di conseguenza a far si che proprio qui e non altrove passi il cambio del giorno.
Durante il periodo della guerra fredda, Big Diomede venne militarizzata dall’Unione Sovietica diventando una base di osservazione, mentre gli abitanti furono trasferiti sulla terraferma.
Ma la politica e le sue tensioni in realtà riuscirono anche a spezzare legami profondi fra i popoli di due isole che appartenevano alla stessa comunità indigena tant’è che molte famiglie erano collegate, legami che poi la guerra fredda ha spazzato via.

Piccola Diomede

La vita su Little Diomede

Come si fa a vivere in un posto così remoto e lontanissimo da tutto? Una domanda davvero difficile ma è certo che gli abitanti di Little Diomede vivono tutti in un piccolo villaggio chiamato Diomede, situato sul versante occidentale dell’isola che non ha strade, né automobili. Gli spostamenti avvengono a piedi, in slitta o in barca. Sull’isola c‘è una piccola scuola che serve la comunità locale e le comunicazioni con il resto del mondo sono limitate dato che non c’è copertura telefonica tradizionale e l’accesso a Internet è lento e costoso.
Anche arrivare su queste isole è molto complicato.
Per raggiungere Little Diomede si può volare in elicottero dalla città di Nome, in Alaska, ma i voli dipendono dalle condizioni climatiche. Big Diomede non è invece accessibile al pubblico, essendo una zona militare russa.
Due isole, due mondi destinazione di viaggio buona solo
per pochi avventurieri e documentaristi, attratti dalla loro unicità e dalla sfida di raggiungerle.
Non sono solo una curiosità geografica, ma un simbolo potente di come la natura, il tempo e la politica possano intrecciarsi in modi unici.
Separano due giorni e due grandi potenze mondiali anche se un tempo univano una piccola comunità indigena.

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