Niente Capri, niente Sardegna: Preparati a mollare gli ormeggi verso luoghi intimi, selvaggi e meravigliosamente italiani.
C’è un’Italia che non si vede nei cataloghi patinati delle agenzie viaggi. Un’Italia fatta di piccole isole nascoste, barchette ormeggiate a moli silenziosi, taverne a gestione familiare e spiagge dove il tempo sembra essersi fermato.
Per l’estate 2025, dimentica i soliti circuiti: niente mondanità, niente lettini a pagamento ogni cinque metri.
È tempo di riscoprire il senso del viaggio lento, autentico e intimo.
Abbiamo esplorato da nord a sud per selezionare sette isole fuori rotta: mete perfette per chi vuole vivere il Mediterraneo più vero, tra natura selvaggia, storia millenaria e mare cristallino. Ecco le tappe della tua prossima avventura.

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1 – San Nicola, isole Tremiti (Puglia)
Perfetta per chi cerca: storia, snorkeling, silenzio sacro.
Immagina un monastero benedettino arroccato su una scogliera che guarda l’Adriatico, con il vento che porta il profumo di timo e salsedine.
San Nicola è l’anima storica dell’arcipelago delle Tremiti, la più affascinante tra le sue sorelle.
Da fare: Visita all’Abbazia di Santa Maria a Mare, con vista spettacolare e storie di monaci e prigionieri; fai snorkeling nella Cala dello Spido: fondali trasparenti, pesci colorati e acqua che sfiora i 27°C a luglio; regalati passeggiate al tramonto lungo le mura fortificate: pochissime persone, tanto silenzio, molta bellezza.
Per arrivare prendi uno dei traghetti che partono da Termoli o Vieste in alta stagione. Meglio prenotare con anticipo e portare contanti: pochi servizi accettano carte.
Curiosità: l’isola ospitava una prigione politica ai tempi dei Borbone, poi divenuta colonia penale fino agli anni ’60. Oggi è un santuario di pace e memoria.

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2 – Linosa, isole Pelagie (Sicilia)
Ideale per chi ricerca natura selvaggia, vulcani spenti, immersioni e silenzio totale. Da non perdere: la piscina naturale di Cala Pozzolana, i trekking sul Monte Vulcano, le tartarughe Caretta caretta.
A 160 km dalla costa siciliana, Linosa è un piccolo Eden nero e verde.
Il nero della roccia lavica, il verde dei fichi d’India e delle bouganville.
Niente movida e zero resort.
Solo 400 abitanti, casette dai colori accesi e una vita scandita dalle onde. Un luogo che insegna a rallentare.
Si arriva in traghetto da Porto Empedocle o in aliscafo da Lampedusa. Il viaggio è lungo, ma vale ogni minuto.
Qui ogni estate, le tartarughe marine depongono le uova sulla spiaggia di Pozzolana di Ponente. Un evento raro e affascinante.

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3 – Palmaria, golfo dei Poeti (Liguria)
Per chi cerca trekking vista mare, escursioni giornaliere e natura protetta. Da non perdere il sentiero dell’Acquaviva, la Grotta Azzurra, la vista su Portovenere.
Un’isola selvaggia a pochi minuti di barca da Portovenere.
La Palmaria è un microcosmo verde di pini marittimi, falesie e mare trasparente. Interamente riserva naturale, è perfetta per chi ama camminare nella macchia mediterranea, fare il bagno in calette solitarie e poi rientrare sulla terraferma in pochi minuti.
La si raggiunge in traghetto da La Spezia o da Portovenere (5–10 minuti di viaggio). Non è possibile pernottare sull’isola, ma è ideale per escursioni in giornata.
Fino agli anni ’90 questa isola ospitava installazioni militari. Oggi è candidata a diventare patrimonio Unesco insieme a Portovenere e alle Cinque Terre.

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4 – Capraia, arcipelago Toscano
Una località che consigliamo per chi cerca: escursioni, snorkeling, un mix di natura e storia. Da non perdere la Cala Rossa, la vecchia colonia penale e il sentiero del Reganico.
Situata tra la Corsica e l’Elba, Capraia è l’unica isola vulcanica dell’arcipelago toscano.
Selvaggia, profumata di mirto e ginepro, è amata dagli escursionisti e dai subacquei. Il paesino, raccolto intorno al porto, è pittoresco e autentico.
L’interno dell’isola è tutto da esplorare, tra antichi sentieri e viste che lasciano senza fiato.
La si raggiunge in traghetto da Livorno (2,5 ore di viaggio). Pochi sono gli alloggi che serve prenotare per tempo. Anche questa isola per oltre un secolo ha ospitato una colonia penale agricola, ora in disuso. Alcuni sentieri passano ancora tra i ruderi degli edifici.

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5 – Isola di San Pietro, Sardegna sud-occidentale
Per chi è alla ricerca della cultura locale, della gastronomia di mare e di tuffarsi in un mare caraibico. Da non perdere Carloforte, la spiaggia di La Caletta e la tonnara e il Girotonno. E’ questo un angolo di Sardegna che parla genovese.
San Pietro è l’isola dei tabarchini, una comunità originaria della Tunisia, con cultura, cucina e dialetto propri.
Carloforte, il suo unico centro abitato, è un gioiello di vicoli, piazzette e ristoranti dove si mangia tonno in tutte le forme possibili.
Fuori dal paese, calette azzurre e scogliere da cartolina.
La si raggiunge con i traghetti che partono da Calasetta o Portovesme (30–40 minuti) ed è perfetta per un weekend lungo.
Ogni anno qui si tiene il “Girotonno”, festival dedicato al tonno rosso. Lo si cucina, lo si degusta e si raccontano storie di mare.

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6 – Procida, golfo di Napoli
Per chi cerca autenticità, colori pastello e atmosfere letterarie. Da non perdere Marina Corricella, l’Abbazia di San Michele e la spiaggia del Postino.
Anche dopo essere stata Capitale della Cultura nel 2022, Procida è riuscita a restare sé stessa: vivace ma non invasa, fotogenica ma non finta. Le sue case color pastello sembrano disegnate da un illustratore. I pescatori riparano le reti all’alba, le signore vendono limoni e chiacchiere davanti alle porte. Un’isola piccola e intensa, perfetta per perdersi (e ritrovarsi).
Procida è facilmente raggiungiibile da Napoli e da Pozzuoli con i traghetti (40–60 minuti) e la si gira comodamente a piedi o in motorino.
Da ricordare che è stata il set de Il Postino con Massimo Troisi. Ogni suo angolo è una cartolina vintage.

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7 – Ortigia, Siracusa (Sicilia)
Un isola ideale per chi è alla ricerca di aarte, storia antica, mercati e mare in città. Da non perdere: il Duomo barocco, il mercato di Ortigia, i tuffi da Forte Vigliena.
Ortigia non è un’isola remota, ma un’isola nel cuore di Siracusa.
È un crocevia di civiltà: greci, romani, arabi, normanni. Ogni pietra racconta una storia. Eppure, nonostante la fama crescente, resta sorprendentemente vivibile.
Si fa colazione tra i templi, si pranza al mercato, ci si tuffa in mare al tramonto.
L’isola è accessibile a piedi dal centro di Siracusa.
L’Italia non è solo grandi nomi e destinazioni da cartolina.
A volte, basta allontanarsi di qualche miglio per scoprire paradisi nascosti, dove ogni angolo racconta una storia e ogni tuffo è un privilegio.
Per l’estate 2025, lasciati guidare dalla curiosità. Le isole minori sono il vero lusso contemporaneo: silenzio, autenticità e bellezza senza filtri.
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