Mar 6, 2013 | Eventi, Grosseto, Monte Amiata
di Nadia Fondelli -L’appuntamento è per domenica10 marzo, partendo e tornando da Piazza del Popolo di Semproniano. Un’ottima occasione per scoprire un angolo affascinate e poco noto di Toscana.
Quattro ore di passo adatto ad escursionisti di basso e medio livello per immergersi in un mondo fatto di natura, castelli e leggende.
L’itinerario organizzato e condotto dalla guida escursionistica-ambientale Carla Gae parte dal cuore del borgo medievale di Semproniano in Val d’Albegna e da qui si dirge verso l’antica pieve che si trova poco distante dal centro storico.
Una via che, attraverso una strada poderale porta ad tagliare gli oliveti del Paradisone e dopo aver attraversato la macchia saremo già alle porte del Castello dei Templari Rocchette di Fazio.
Sarà affascinante entrare fra il silenzio della natura nella porta del castello ce si presenta ancora pressoché intatto e arroccato su uno sperone roccioso che si affaccia sulle strette del Fiume Albegna con una panoramica d’eccezione su tutta l’Alta Valle dell’ Albegna fino alle Gole dell’Albegna presso Roccalbegna.
Diverse teorie suggeriscono la frequentazione stabile del Castello da parte dei Cavalieri dell’Ordine del Tempio. Oltre il supporto offerto da diverse incisioni – come la croce del Tempio della Pieve di Santa Cristina – potrebbe convalidare la tesi il fatto che il Castello delle Rocchette si trovi lungo la direttrice principale segnata dal Fiume Albegna, seguita dai pellegrini che provenivano dall’Abbazia di San Salvatore sull’Amiata diretti al porto di Talamone per imbarcarsi sulla rotta di Gerusalemme.
L’ Anello, che per la visita al borgo si arricchisce di intriganti racconti sui misteriosi Cavalieri del Tempio e interpretazione dei segni del loro passaggio presenti negli edifici ecclesiastici, è molto affascinante anche dal punto di vista naturalistico per le panoramiche e suggestivi scorci che offre lungo strade vicinali e mulattiere.
Prima di far ritorno a Semproniano – da dove parte l’itinerario – con una breve deviazione potremo affacciarci sul Fiume Albegna presso il Mulino Piccolomini, miracolosamente intatto dopo secoli di abbandono.
L’escursione può essere effettuata anche in altra data su prenotazione Il pranzo è previsto al sacco a carico dei partecipanti con possibilità di pranzo presso Osteria (Rocchette di Fazio) previa prenotazione.
Informazioni e prenotazioni: www. carlagae.comby Nadia Fondelli – The appointment is for domenica10 March, leaving and returning from Piazza buy valium no prescription del Popolo to Semproniano. A great opportunity to discover a fascinating and little-known corner of Tuscany.
Four hours of step suitable for hikers of low and medium level to immerse themselves in a world of nature, castles and legends.
The itinerary organized and conducted by the hiking guide and environmental Carla Gae from the heart of the medieval village of Semproniano in Val d’Albenga and from here you dirge to the ancient church which is located not far from the historic center.
A way that, through a private road leads to cut the olive groves of Paradisone and after passing through the bush we are already at the gates of the Castle of the Knights Templar Rocchette di Fazio.
It will be fascinating to enter among the silence of nature in the door of the castle there still appears intact and perched on a rocky outcrop overlooking the narrow River Albegna with an overview of exception of the Upper Valle dell ‘Albegna up to the Gorges dell’Albegna at Roccalbegna.
Several theories suggest attendance stable of the Castle by the Knights of the Order of the Temple. Besides the support offered by a number of recordings – such as the cross of the Temple of the Church of Santa Cristina – could substantiate the thesis that the Castle of Ronchette is along the main route marked by the River Albegna, followed by the pilgrims who came from the Abbey of San Salvatore Amiata to the port of Telamon to embark on the route of Jerusalem.
The ‘Ring, which for the visit to the village is enriched with intriguing stories about the mysterious Knights Templar and interpretation of the signs of their passage in the present church building is very attractive from the point of view of nature for scenic and picturesque spots offering long local roads and trails.
Before returning to Semproniano – where part of the route – a short detour, we can lean out at the Mill on the River Albegna Piccolomini, miraculously intact after centuries of neglect.
The trip can also be done at a later date on book packed lunch is provided by the participants with lunch at Osteria (Rocchette di Fazio) upon reservation.
Information and reservations: www. carlagae.com
Mag 5, 2012 | Arte e cultura, Monte Amiata
L’Amiata si trova nella Toscana meridionale, ai confini tra le province di Siena e Grosseto.
L’imponente montagna verde è l’unica isola della terra che non si raggiunge a nuoto, ma semplicemente spinti da una sana curiosità e da una buona dose di fantasia.
L’Amiata è luogo ideale per trascorrere sia una breve che una lunga vacanza in qualsiasi stagione dell’anno. Ce n’è per tutti i gusti: per gli amanti della natura e dell’avventura, per gli appassionati di sci e di arte medievale, per quelli che adorano i bagni termali e la verde collina toscana.
L’Amiata, per morfologia e vicende storiche, è un luogo rimasto incontaminato, un’isola che ha gelosamente custodito i suoi tesori e, ancora oggi, continua a farlo con grande attenzione.
Visibile con il suo inconfondibile profilo dalle colline viterbesi al dal lago Trasimeno, dall’Autostrada del Sole alla costa tirrenica; l’Amiata è l’unica vera montagna della Toscana meridionale.
Creata trecentomila anni fa da un’imponente serie di eruzioni; conserva le bizzarre rocce trachitiche, le sorgenti calde e un suolo fertilissimo, tipico dei vulcani.
Sui suoi fianchi i boschi e i torrenti, i pascoli e le terme, disegnano una natura sorprendente e ricca di spunti per i visitatori di tutti i gusti e di tutte le età.
Cuore dell’Amiata è la grande foresta tra i mille metri di quota e la cima. Formata da faggi, castagni, abeti e querce, permette magnifiche passeggiate a piedi, in bicicletta e a cavallo lungo decine di chilometri di sentieri segnati, piacevoli pic nic nei prati e nelle radure e ospita in alto le belle piste da sci del comprensorio. Oggi, in tutte le stagioni, la foresta offre al visitatore tranquillità, silenzio, piena immersione nel verde.
Gli ampi spazi solitari consentono la sopravvivenza del lupo, nelle valli più impervie nidificano numerose specie di rapaci. Nel folto, con un po’ di fortuna, i visitatori possono incontrare cinghiali, caprioli e scoiattoli, e ascoltare il ritmico battere dei picchi. Il rigoglioso sottobosco offre funghi, fragole, lamponi. Non c’è solo la foresta.
Più in basso, sul versante maremmano, le alte valli dell’Albegna e della Fiora offrono un ambiente più caldo, che alterna uliveti e vigneti alla macchia mediterranea ed ai pascoli, sorvegliato dalle vette calcaree del Monte Labbro e del Monte Civitella.
Sul versante senese, i dolcissimi colli coltivati, i filari di cipressi e i calanchi della Val d’Orcia riportano verso il cuore della Toscana. Legati alla natura vulcanica del suolo sono le localitˆ termali, e i soffioni sfruttati come fonti di energia.
Tratto da “Monte Amiata”, pubblicazione a cura dell’Azienda di Promozione Turistica dell’Amiata.Amiata is in southern Tuscany, on the border between the provinces of Siena and Grosseto.
This imposing green mountain is the only island in the world that cannot be reached by swimming, but simply driven by a healthy curiosity and a good amount of imagination.
Amiata is the perfect place for spending both a short break and a long holiday in any season of the year. There’s something for all tastes: for lovers of nature and adventure, for skiers and lovers of medieval art, for those who love hot springs and the green Tuscan hills. Thanks to its morphology and history, Amiata is a place that has remained uncontaminated, an island that has jealously guarded its treasures and continues to do so today with the greatest of care.
Amiata is the only real mountain in southern Tuscany and its unmistakable profile can be seen from the hills of Viterbo to Lake Trasimeno and from the A1 motorway to the Tyrrhenian coast.
Created three hundred thousand years ago by an imposing series of eruptions, it features bizarre trachytic rocks, hot springs and a very fertile soil, typical of volcanoes.
On its slopes the woods, streams, meadows and hot springs offer surprising natural curiosities for visitors of all tastes and ages.
The heart of Amiata is the large forest lying between one thousand metres and the summit.
Comprising beech, chestnut, fir and oak trees, it offers magnificent walks, bike and horse rides along dozens of kilometres of marked paths, pleasant picnics in the meadows and clearings and, at the top, beautiful ski slopes. In all seasons, the forest offers visitors peace and quiet and total immersion in nature.
The large solitary spaces allow the wolf to survive, in the most impervious valleys numerous species of birds of prey make their nests. In the copses, with a bit of luck, visitors can meet wild boar, roe deer and squirrels, and listen to the rhythmic hammering of the woodpeckers. The thick undergrowth offers mushrooms, strawberries and raspberries.
Amiata is not just forest, though. Lower down, on the Maremma side, the deep Albegna and Fiora valleys offer a warmer environment, alternating olive groves with Mediterranean bush and pastures, overlooked by the calcareous gaze of Mounts Labbro and Civitella.
On the Sienese side, the sweet cultivated hills, rows of cypress trees and ravines of the Orcia Valley lead towards the heart of Tuscany. The hot springs and “soffioni”, exploited as sources of energy, are connected with the volcanic nature of the soil.