Esplorando i rifugi più belli d’Italia: Un’avventura tra montagne e natura incontaminata

Esplorando i rifugi più belli d’Italia: Un’avventura tra montagne e natura incontaminata

L’Italia è ben nota per la sua straordinaria bellezza naturale, soprattutto quella delle sue straordinarie cime alpine e appenniniche.
Una delle migliori modalità per esplorare le montagne italiane è farlo attraverso i rifugi alpini.
Questi accoglienti spazi offrono riparo e conforto ai viaggiatori mentre esplorano le meraviglie delle Alpi italiane.
Ecco per vacanze speciali un’idea speciale, ovvero scoprire l’Italia della montagna attraverso una selezione dei rifugi più belli.

Rifugio Lagazuoi
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Rifugio Lagazuoi (Dolomiti)

Situato nelle spettacolari Dolomiti, il Rifugio Lagazuoi offre una vista mozzafiato sulle vette circostanti e sulle valli sottostanti.
Accessibile sia a piedi che tramite funivia, questo rifugio è il punto di partenza ideale per escursioni panoramiche e arrampicate avventurose.

Rifugio Elisabetta Soldini (Monte Bianco)

Immerso nel cuore del massiccio del Monte Bianco, il Rifugio Elisabetta Soldini è circondato da uno scenario di straordinaria bellezza alpina.
Situato lungo il famoso Tour del Monte Bianco, questo rifugio è il luogo perfetto per rilassarsi dopo una giornata di escursioni o alpinismo.

Rifugio Alberto I


Rifugio Re Alberto I (Gran Paradiso)

Nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, il Rifugio Re Alberto I è un’oasi di tranquillità circondata da maestose vette e ghiacciai scintillanti.
Accessibile solo a piedi, questo rifugio offre un’esperienza autentica di montagna e la possibilità di avvistare la fauna selvatica locale, come stambecchi e marmotte.

Rifugio Vittorio Emanuele II (Gran Paradiso)

Un altro gioiello del Parco Nazionale del Gran Paradiso, il Rifugio Vittorio Emanuele II uno dei rifugi più antichi e iconici delle Alpi italiane.
Situato a oltre 2.700 metri di altitudine, offre una vista spettacolare sulle vette circostanti e serve come punto di partenza per escursioni alpinistiche e passeggiate panoramiche.

Rifugio Bozano

Rifugio Bozano (Alpi Apuane)

Nelle Alpi Apuane della Toscana, il Rifugio Bozano è immerso in un paesaggio selvaggio e incontaminato, noto per le sue impressionanti formazioni rocciose e le grotte sotterranee.
Questo rifugio è il punto di partenza ideale per esplorare le montagne e le valli circostanti, nonché per assaporare la cucina tradizionale toscana.

Rifugio Torino (Monte Bianco)

Situato a 3.375 metri di altitudine uno dei più alti d’Italia, il Rifugio Torino offre una vista mozzafiato sul Monte Bianco e sulle vette circostanti.
Accessibile tramite funivia dalla città di Courmayeur, questo rifugio è una base ideale per escursioni alpinistiche, sci alpinismo e altre attività outdoor.

Rifugio Pradidali (Dolomiti)

Nel cuore delle Dolomiti, il Rifugio Pradidali è incastonato tra maestose pareti rocciose e prati alpini fioriti. Accessibile solo a piedi, questo rifugio è rinomato per la sua ospitalità e la sua cucina casalinga.
È il punto di partenza per escursioni verso alcune delle vette più iconiche delle Dolomiti.


Rifugio Pian dei Fiacconi (Monte Bianco)

Situato sul versante italiano del Monte Bianco, il Rifugio Pian dei Fiacconi offre una vista spettacolare sul ghiacciaio del Miage e sulle vette circostanti.
Accessibile tramite funivia da Courmayeur, questo rifugio è una base ideale per escursioni panoramiche e avventure alpine.

Rifugio Nuvolau (Dolomiti)

Immerso nel cuore delle Dolomiti Ampezzane, il Rifugio Nuvolau offre una vista mozzafiato sulle vette circostanti, tra cui il maestoso gruppo del Pelmo. Accessibile a piedi o in funivia, questo rifugio è rinomato per i suoi tramonti spettacolari e la sua cucina tradizionale.

Rifugio Brentei (Dolomiti)

Situato nel cuore del Gruppo di Brenta, il Rifugio Brentei è circondato da alcune delle più belle cime dolomitiche.
Accessibile solo a piedi, questo rifugio offre un’esperienza autentica di montagna e la possibilità di esplorare il suggestivo paesaggio alpino circostante
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Toscana sacra: un gran tour fra misticismo e fascino senza tempoReligious Tuscany: grand tour of mysticism and timeless charm

di Nadia Fondelli –  Questo mese vi guideremo in un itinerario di misticismo fra abbazie,pievi monasteri ed eremi che offrono in molti casi anche un’ospitalità fatta di semplicità. Luoghi che affondano l’origine in tempi lontano e spesso situati in ambienti solitari perfetti per vacanze speciali, ma anche ottimi punti di partenza per vivere la Toscana da un angolazione diversa. Impossibile visitarli tutti e allora abbiamo deciso di proporvi un gran tour sulle orme del sacro.

Partiamo da Cortona dove in località Le Celle sono delle grotte sul costone del Monte Sant’Egidio dov’erano soliti rifugiarsi i poveri quando San Francesco vi si ritirò in preghiera. Qui nel 1231 venne eretto un Eremo che dal 1922 accoglie tutti coloro che vogliono fermarsi in questo luogo a cavallo fra Umbria e Toscana. Tel. 0575 603362.

Nel cuore di Firenze è invece l’Abbazia di Santa Trinita dove nel complesso di via del Parione sono dall’XI secolo i Vallombrosiani che oggi posseggono quello che una volta era il noviziato. L’Abbazia, una miscela di gotico e romanico frequentata anche da Michelangelo comprendeva altri locali ora adibiti ad uso pubblico e la parrocchia nominata in una Bolla di Papa Lucio III nel 1183. Pregevoli le opere conservate fra cui un’Adorazione dei Pastori di Domenico Ghirlandaio. Si può dormire su prenotazione e degustare i prodotti medicinali che i frati fin dal 1780 producono fra cui l’ Elisir stomatico per digestione e i liquori giallo verde a base di timo ed erbe aromatiche. Tel 055216912

Per chi si trova in Maremma impossibile non salire sulle pendici del Monte Argentario dove, nel 1728 San Paolo della Croce fondò il Romitorio di Sant’Antonio creando il primo nucleo dell’Ordine completato più tardi con la chiesa, il convento e l’edificio del noviziato oggi adibito a casa di preghiera. La posizione splendida che domina dall’alto la costa, la frescura e il silenzio dei boschi circostanti fanno di questa casa dei Padri Passionisti un luogo ideale per fermarsi qualche giorno, mentre per chi è solo di passaggio da provare è il liquore “argentarium”. Tel. 0564 812641.

Salendo la costa, poco fuori Livorno è inevitabile fermarsi al Santuario di Montenero il più antico e famoso della regione che la leggenda narra sia stato dedicato alla Madonna delle Grazie a seguito de ritrovamento sulla spiaggia dell’Ardenza di una tavola con la sua immagine. In stile barocco il Santuario, oggi è dei Benedettini Vallombrosani che ne hanno fatto la sede della “Santa Lega Mariana, per promuovere il culto della Madonna ed ospitano in moderne camere. Tel. 0586 57771.

Sulle Alpi Apuane, a Vergemoli è l’Eremo di Calomini a strapiombo su un costone roccioso con una chiesina dell’XI secolo ed un romitorio per la vita ascetica e meditativa dove gli eremiti sono rimasti fino al 1868. Dal 1966 con decreto vescovile il luogo è divenuto Santuario Diocesano. Splendide le celle e parte della chiesa scavate nella roccia con la veneratissima statua lignea della Madonna della Penna. Non si può dormire, ma degna di una visita è l’erboristeria. Tel. 0583 767003.

Spostandoci nel territorio di Massa Carrara l’invito è di fermarsi a Mulazzo dov’è un santuario dedicato alla Madonna del Monte eretto in seguito ad un fatto miracoloso il cui culto risale al XII secolo epoca in cui i benedettini dell’Abbazia di Borzone fondarono questo priorato isolato sulla vetta di un monte ad oltre 900 metri di quota. Si può anche soggiornare in apposite case per villeggiatura.

Tornando a sud chiudiamo idealmente il nostro tour in un luogo famoso di grande fascino appena fuori Montalcino: Sant’Antimo fondato – fra leggenda e realtà – da Carlo Magno che nel 781 tornando da Roma vide in questa vallata morire molti suoi soldati colpiti dalla peste e per porre fine all’epidemia giurò di far costruire un’Abbazia. Di quell’abbazia rimangono solo la Cripta e la Cappella carolingia. Dal 1992 il luogo è affidato ai Canonici Regolari di Sant’Agostino. Qui tutte le funzioni sono cantate in gregoriano e l’ospitalità è composta da dieci camere e quattro dormitori per gruppi autogestiti. Tel. 0577 835659-by Nadia Fondelli – This month, we’ll take you on a mystic tour around the monasteries, churches, abbeys and hermitages that also often offer simple hospitality.

These are places that originated in the distant buy cheap cialis site espharmacycom past and are often located in solitary environments, perfect for special holidays, as well as being great starting points to experience Tuscany from a different perspective. It’s just not possible to visit them all, so we’ve decided to offer you a religious grand tour.

Let’s start in Cortona, where you’ll encounter some grottos around Le Celle on the ridge of Monte Sant’Egidio, where the poor often sought refuge when Saint Francis retired here in prayer. A hermitage was erected here in 1231, which welcomed all those who wished to stay here between Umbria and Tuscany from 1922 onwards. Tel. 0575 603362

In the heart of Tuscany, there’s the monastery of Santa Trinita, where the Vallombrosan monks have stayed in the buildings along Via del Parione since the eleventh century, who now own what was once the novitiate. A mixture of Gothic and Romanesque, also frequented by Michelangelo, the monastery included other premises, now used by the public, and the parish named in a papal bull by Lucius III in 1183. It is home to valuable works, including Domenico Ghirlandaio’s Adoration of the Shepherds. You can sleep here if booked in advance and enjoy the medicinal products that the monks have been producing here since 1780, including the elixir for stomachs for digestion and the green-yellow liqueurs based on thyme and herbs. Tel 055216912.

If you’re in the Maremma area, climbing up the slopes of Monte Argentario is a must, where Saint Paul of the Cross founded the Romitorio di Sant’Antonio in 1728, creating the first centre of the order, which was completed later with the church, monastery and the novitiate building, now used as a prayer house. The wonderful position that dominates the coast from on high, the coolness and silence of the surrounding woods make this house of the Passionists a perfect place to stop for a few days. If you’re just passing through, make sure you try the argentarium liqueur. Tel. 0564 812641.

Heading up the coast, just outside Livorno, stopping in the sanctuary of Montenero is a must, the oldest and most famous one in the region. The legend goes that it was named after Our Lady of Graces following the unearthing of a painting with her image on the Ardenza beach. In Baroque style, the sanctuary now belongs to the Vallombrosan Benedictines, who have created the headquarters of the Santa Lega Mariana to promote the worship of the Virgin Mary and provide hospitality in modern rooms. Tel. 0586 57771.

In the Apuan Alps, in Vergemoli, you come across the Eremo di Calomini, perched on a rocky ridge with an eleventh-century chapel and a hermitage for the ascetic and meditative life, where hermits remained until 1868. The place became a Diocesan sanctuary with the bishop’s decree in 1966. The cells are wonderful, as well as part of the church carved into the rock with the much worshipped wooden statue of Madonna della Penna. You can’t sleep here, but the herbalist’s shop is well worth a visit. Tel. 0583 767003.

Moving into the Massa Carrara area, you’re invited to stop in Mulazzo, where a sanctuary dedicated to Madonna del Monte, erected after a miracle, whose worship dates back to the twelfth century, when the Benedictines of the Abbazia di Borzone founded this isolated priory on the top of a mountain more than 3,000 feet above sea level. You can also stay here in holiday homes.

Heading back down to the south, we finish off our tour in a famous place that’s full of charm just outside Montalcino. Cloaked in myth and fact, Sant’Antimo was founded by Charlemagne, who saw many of his soldiers die in this valley, struck by the plague, in 781 on his way back from Rome and he swore that he would build a monastery to put an end to the epidemic. Only the crypt and Carolingian chapel remain of that monastery. The place is entrusted to the Canons Regular of Sant’Agostino in 1992. Here all the functions are sung in Gregorian and hospitality consists of ten rooms and four dormitories for self-managed groups. Tel. 0577 835659.

 

Cicolturismo in Lunigiana. Storia, cultura e tradizioneCycling tours in Lunigiana: history, culture and tradition

Con la bella stagione l’Apt di Massa Carrara propone itinerari cicloturistici in Lunigiana, un modo nuovo per conoscere il territorio, fare sport e turismo insieme. Negli ultimi anni il cicloturismo è in crescita: in Italia sono due milioni le persone che lo praticano e in Europa sei. Un turismo “slow” che ricerca una dimensione più vera del viaggio. La Lunigiana con i suoi borghi, i castelli medievali e la natura incontaminata, è meta ideale per questo tipo di turismo.

L’itinerario del “Volto Santo”, da Villafranca a Equi Terme (km 62,5, difficoltà media), segue l’antico tracciato che i pellegrini percorrevano per andare a Lucca a venerare il Volto Santo. Lungo il percorso s’incontrano il castello di Monti a Licciana Nardi, il castello della Verrucola a Fivizzano e il castello di Castiglione del Terziere a Bagnone. A Equi Terme, nel cuore delle Alpi Apuane è visitabile il Parco Culturale delle Grotte di Equi un esteso complesso carsico modellato dall’erosione dell’acqua con cavità, cunicoli, stalattiti, stalagmiti e laghi sotterranei di grande suggestione.

Il secondo itinerario inizia da Pontremoli, tappa fondamentale della Francigena e finisce ad Aulla (km 26, difficoltà facile). A Pontremoli, da vedere il centro storico e il Museo delle Statue Stele nel castello del Piagnaro. Proseguendo verso Aulla s’incontra il castello Malaspina di Lusuolo sede del Museo dell’Emigrazione della gente di Toscana.

Il terzo itinerario “Rincorrendo il Medioevo” da Pontremoli a Licciana Nardi e ritorno (km 54,6, difficoltà media) è interessante dal punto di vista paesaggistico e storico. Da Pontremoli si arriva a Bagnone po si attraversano le frazioni di Pegazzana, Croce, Gabbiana, Lusana e Villa di Panicale, prima di arrivare a Licciana Nardi. La fatica è ampiamente ripagata dai bellissimi panorami che spaziano dall’alta valle del Magra sino agli aguzzi profili delle Alpi Apuane: inconfondibili il Monte Pisanino e la storica parete Nord del Pizzo d’Uccello.

Da Licciana Nardi l’itinerario continua verso Monti, fino a Villafranca in Lunigiana dove s’imbocca la statale della Cisa per rientrare a Pontremoli. A Villafranca, in un vecchio mulino si trova il Museo Etnografico che offre uno spaccato sulla cultura contadina della valle del Magra. Nei pressi, da visitare il borgo murato di Filetto e quello di Virgoletta.

L’ultimo degli itinerari proposti dall’Apt di Massa Carrara “Paesaggi della memoria” lungo la Linea Gotica (18,7 km, difficoltà media), con partenza e arrivo a Montignoso è da percorrere in mountain bike. Caratteristica di questo percorso gli stupendi panorami sulla costa versiliese come quello spettacolare che si gode dal castello Aghinolfi a Montignoso.

Info e itinerari completi: www.aptmassacarrara.it

As the summer season kicks off, the local tourist office at Massa Carrara is offering cycling tours in the Lunigiana area – a new way of getting to Cialis know the region by combining sport and tourism. Cycling tourism has grown in recent years: there are two million people who practice this sport in Italy, and six million in Europe. Cycling is a kind of “slow” tourism which pursues a more authentic dimension to traveling. The Lunigiana area – with its villages, medieval castles, and uncontaminated nature – is the ideal destination for this kind of tourism.

The “Volto Santo” (Holy Visage) itinerary, from Villafranca to Equi Terme (62.5 km, medium difficulty), follows the ancient track that pilgrims followed to go to Lucca in order to venerate the Volto Santo. Along the route you’ll find Monti castle at Licciana Nardi, Verrucola castle at Fivizzano, and the castle of Castiglione del Terziere at Bagnone. At Equi Terme, in the heart of the Apuan Alps, you can visit the Equi Grottoes Cultural Park – an extensive Karst formation shaped by water erosion with wonderfully evocative hollows, tunnels, stalactites, stalagmites, and subterranean lakes.

The second itinerary begins at Pontremoli, an essential stop on the Via Francigena, and finishes at Aulla (26 km, easy). At Pontremoli, visit the historic town center and the Museo delle Statue Stele (the Museum of Stele Statues) in Piagnaro castle. Continuing along toward Aulla, you’ll encounter Malaspina di Lusuolo castle, home to the Museo dell’Emigrazione della gente di Toscana (Museum of Tuscan Emigration).

The third itinerary–“Rincorrendo il Medioevo” (Traveling through the Middle Ages), from Pontremoli to Licciana Nardi and back (54.6 km, medium difficulty)–is interesting from an historical and scenic point of view. Arriving at Bagnone from Pontremoli, you then pass through the hamlets of Pegazzana, Croce, Gabbiana, Lusana and Villa di Panicale before arriving at Licciana Nardi. The effort is amply rewarded by the beautiful views stretching from the high Magra Valley to the sharp outlines of the Apuan Alps – with the unmistakable shape of Monte Pisanino and the legendary north face of Pizzo d’Uccello.

The itinerary continues from Licciana Nardi towards Monti and finally Villafranca in Lunigiana, where you take the highway known as “della Cisa” to return to Pontremoli. The Museo Etnografico (Ethnographic Museum), housed in an old mill at Villafranca, offers a glimpse into the culture of the country folk of the Magra Valley. Visit the nearby walled villages of Filetto and Virgoletta.

The last of the itineraries offered by the local tourist office in Massa Carrara is “Paesaggi della Memoria” (Historic Landscapes), by mountain bike along the Linea Gotica (18.7 km, medium difficulty), with departure and arrival at Montignoso. This route features stupendous views of the Versilia coast, such as the spectacular view you’ll enjoy from Aghinolfi castle at Montignoso.

For more information and complete itineraries: www.aptmassacarrara.it

Luoghi e leggende della GarfagnanaPlaces and myths of the Garfagnana

Si dice che sul Ponte della Maddalena, che collega le due sponde del Serchio vicino al paese di Borgo a Mozzano, nel 1300 lo stesso costruttore del ponte strinse un patto con il maligno: sarebbe riuscito a finire l’opera nei tempi prestabiliti a patto di consegnare a Satana l’anima del primo malcapitato che avesse attraversato il fiume.

Fu così che, su suggerimento del prete del paese, il primo a passare il ponte fu  un maiale e il demonio scomparve, roso dalla rabbia per l’inganno.

Da questa leggenda prende il nome uno dei ponti più belli ed affascinanti della Toscana, il Ponte del Diavolo, uno dei tanti misteriosi simboli della Garfagnana.

Questa terra incastonata tra le Alpi Apaune e l’Appenino Tosco Emiliano, è da sempre considerata magica, per le numerose favole e i luoghi incantati che la popolano.

Tra le perle da visitare sul territorio c’è la Grotta del Vento, un’incredibile complesso sotterraneo dove è possibile ammirare surreali paesaggi disegnati dalla stratificazione secolare del terreno.

Risalendo invece la gola calcarea dell’Orrido di Botri, canyon formato dallo scorrere di due torrenti, s’incontrano incredibili piscine naturali immerse nel silenzio della natura e, se si raggiungono i 200 m, chissà che non s’incontri pure un’aquila reale.

Fortunato è stato chi è riuscito a scorgere il campanile o addirittura passeggiare tra i vicoli di Vagli, il villaggio sommerso, custodito nella diga artificiale omonima e che solo saltuariamente, per i lavori di manutenzione del bacino, riemerge alla luce del sole.

In un immaginario itinerario lungo la Garfagnana, impossibile non fermarsi a Barga, riconosciuto dal Touring Club come uno dei borghi più belli d’Italia, ultimo rifugio del Poeta Giovanni Pascoli, che a Barga dedicò alcuni dei suoi versi più belli e la cui casa ancora oggi è aperta ai visitatori.

www.ingarfagnana.orgIt is said that the bridge builder made a pact with the devil in 1300 on the Ponte della Maddalena, which connects the two generic viagra online banks of the Serchio, close to the town of Borgo a Mozzano: he would be able to finish the work before the deadline as long as the soul of the first wretch to cross the river would be given to Satan.

That’s why, upon the suggestion of the town’s priest, the first to cross the bridge was a pig and the demon appeared, red with rage for the trick. One of the most beautiful and striking bridges in Tuscany, Ponte del Diavolo takes its name from this legend, one of the many mysterious symbols in the Garfagnana.

This land wedged in between the Apuan Alps and the Tuscan-Emilian Apennines has always been considered magical for the many tales and enchanting places that are found there.

Among the gems to be visited in the area, there’s the Grotta del Vento, an incredible underground complex where you can take in the surreal landscape designed by the centuries-old stratification of the ground.

Climbing up the chalky gorge of Orrido di Botri instead, a canyon formed by the flowing of two torrents, you come across incredible natural swimming pools immersed in the silence of nature, and who knows if you’d even come across a real eagle if you continue above 200 metres.

You’re one of the lucky one if you’re able to catch a glimpse of the bell tower or walk around the alleyways of Vagli, the sunken village, preserved in the man-made dam of the same name and which only re-emerges in the light of the sun occasionally for basin maintenance works.

Along an imaginary route along the Garfagnana, stopping in Barga is almost mandatory, acknowledged by Touring Club as one of the loveliest towns in Italy, the last refuge of the poet Giovanni Pascoli, to which he dedicated some of his best verse and whose house is still open to visitors today.

BOX: www.ingarfagnana.org