Giu 8, 2023 | Enogastronomia
Lo scorso 29 maggio si è svolta l’Assemblea dei Soci del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato che ha decretato l’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione.
I consiglieri, eletti con mandato triennale, sotto la guida del Presidente neoeletto Vitaliano Maccario rappresenteranno il Consorzio e le eccellenze enologiche che caratterizzano il Monferrato.
Una squadra composta anche dai due vicepresidenti Lorenzo Giordano e Filippo Mobrici, presidente uscente, simbolo dell’intenzione di dare continuità all’importante lavoro svolto fino a questo momento dal Consorzio e dai suoi membri.
Le prime parole del nuovo Presidente
“Il focus del mio mandato sarà dare continuità all’ottimo lavoro portato avanti fino ad ora dal Presidente uscente Mobrici. Sarà fondamentale dare ancora più impulso a ciò che è stato fatto nell’ambito della ricerca scientifica, sulla Barbera e sui viari vitigni della denominazione – spiega il Presidente Vitaliano Maccario – Lo stesso vale per ciò che concerne il fronte della promozione del Monferrato e delle sue punte di diamante, un lavoro che va sempre più concretizzato sia dentro i confini nazionali che fuori, procedendo verso una vera e propria internazionalizzazione della denominazione e del territorio in cui vini eccellenti prendono vita. Con quest’obiettivo opererò nel pieno rispetto del lavoro svolto e nel nome di una costante intesa con vicepresidenti e consiglieri”.
“Auguro il meglio al nuovo Presidente Vitaliano Macario – afferma il Presidente uscente Filippo Mobrici – un imprenditore capace di portare un valore aggiunto ai progetti del Consorzio e sicuramente la persona giusta per traghettare il territorio verso importanti obiettivi futuri. Sono sicuro che il suo impegno sarà guidato dalla volontà di rendere sempre più centrale nel panorama enologico italiano il Monferrato e i suoi prodotti preziosi, sempre più riconosciuti per la loro altissima qualità. Lavoreremo insieme fianco a fianco, in un’unione d’intenti collettiva, verso una prospettiva virtuosa di sostegno comune del Monferrato del vino”.
Di seguito la lista dei consiglieri, in carica per i prossimi tre anni:
Presidente: Vitaliano Maccario – Pico Maccario
Vicepresidente: Filippo Mobrici – Bersano Vini
Vicepresidente: Lorenzo Giordano – Cantina Sociale Di Vinchio E Vaglio Serra
Gianni Bertolino – Tenuta Olim Bauda
Daniele Chiappone – Erede Di Chiappone Armando
Daniele Comba – Vigne Dei Mastri
Luca Ferraris – Agricola Ferraris
Dante Evasio Garrone – Garrone Evasio & Figlio
Giorgio Gozzelino – Cascina Castlet
Enrico Rovero – F.lli Rovero
Davide Bianco – Azienda Vitivinicola Tenuta La Graziosa
Valeria Gaidano – Tenuta Tamburnin
Carlo Gallo – Azienda Agricola Gallo
Pietro Brillado – Cantina Sociale Di Mombercelli
Enzo Gerbi – Cantina Sociale Barbera Sei Castelli
Elio Pescarmona – Tre Secoli
Daniela Pesce – Cantina Sociale Maranzana
Mario Redoglia – Cantina Sociale Di Castagnole Monferrato
Paolo Ricagno – Vecchia Cantina Di Alice Bel Colle E Sessame D’asti
Stefano Savio – Terre Dei Santi
Alessandro Soggiù – Cantina Sociale Nizza Monferrato
Giulio Bava – Bava
Luigi Bersano – M.G.M. Mondo del Vino
Stefano Chiarlo – Michele Chiarlo
Andrea Costa – Marenco Vini
Luigi Dezzani – Dezzani
Massimo Marasso – Fratelli Martini Secondo Luigi
Luigi Coppo – Coppo
Carlo Cucco – Cantine Manfredi
Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato
Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, fondato nel 1946, ha il compito di tutelare e promuovere le sue denominazioni per garantire la loro diffusione e la loro immagine sui mercati nazionali e internazionali, anche attraverso appositi marchi distintivi.
Attualmente il Consorzio conta più di 400 aziende associate e 13 denominazione tutelate.
Feb 28, 2023 | Enogastronomia
Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato è da tempo in prima linea, al fianco dei viticoltori, per salvaguardare e tutelare il patrimonio vitivinicolo del territorio nel pieno rispetto della biodiversità e della sostenibilità.
Un doveroso cammino intrapreso per rispondere ai cambiamenti climatici e proseguito insieme a CREA-VE, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisidell’economia Agraria–Centro di Ricerca ViticolturaedEnologiadi Asti, all’Università Cattolicadel Sacro Cuoredi Piacenza, all’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore G. Penna e a dieci aziende agricole del territorio per dare vita al progetto AGEBA, del qualeil Consorzio è capo fila. Un’iniziativa virtuosa e volta al recupero e valorizzazione del germoplasma antico del vitigno Barbera per il suo adattamento ai cambiamenti climatici in corso che stanno investendo anche il mondo del vino.
In campo contro i cambiamenti climatici
“Nella zona dell’astigiano, assenza di precipitazioni temperature medie sempre più elevate, sono un problemareale etangibile. La vendemmia di quest’anno è stata una delle più asciutte degli ultimi secoli”- dichiara il Presidente del Consorzio, Filippo Mobrici – “Per queste ragioni il Consorzio ha voluto prendere in mano il tema della viticoltura del futuro e, insieme agli istituti di ricerca, cercare le risposte nel genoma delle vitiantiche più resistenti. È probabile infatti che queste viti, sopravvissute con resilienza e adattamento alle sfide del passato, saranno più facilmente in grado di affrontare le sfide future.”
Il progetto AGEBA, dunque, ha un approccio genetico volto a individuare dei genotipi con caratteristiche di maggior adattabilità al cambio climatico. Tali caratteristiche vanno ricercate nei singoli ceppi di Barbera, messi a dimora nel periodo di preselezione clonale (fino agli anni ’70 del secolo scorso) in quanto questi ceppi hanno dimostrato di essere incredibilmente adattivi e resistenti agli agenti biotici ed abiotici. Essendo sopravvissutiper diversi decenni, infatti, queste piante risultano essere anche esenti dalle principali virosi e dalla Flavescenza Dorata, un flagello che ancora oggi colpisce la Barbera.
Il Consorzio, dunque, sta agendo da autentico punto di contatto fra natura e impresa e oggi, una delle sfide principali che si trova ad affrontare, è proprio la minaccia che i cambiamenti climatici su scala globale costituiscono per il Monferrato del vino sotto il punto di vista ambientale, sociale ed economico.
Continua il Presidente Mobrici “Il progetto AGEBA è sicuramente un progetto molto ambizioso. Ci troviamo ancora in fase preliminare e come sempre, quando si parla di ricerca sperimentale, non si può avere certezza di esito positivo. I presupposti però fanno ben sperare e il Consorzio continuerà a impegnarsi e a dare il suo contribuito, affrontando con ottimismo le sfide presenti e future.”
Il consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato
Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, fondato nel 1946, ha il compito di tutelare e promuovere le sue denominazioni per garantire la loro diffusione e la loro immagine sui mercati nazionali e internazionali, anche attraverso appositi marchi distintivi. Attualmente il Consorzio conta 390 aziende associate e 13 denominazione tutelate.
Nov 12, 2021 | Protagonisti
L’innovatore della rivoluzione gentile del vino secondo natura è venuto a mancare ad Asti..
E’ venuto a mancare il professor Lorenzo Corino, agronomo, ricercatore e autore di pubblicazioni tecnico-scientifiche.
Un visionario del mondo vitivinicolo che con la sua rivoluzione gentile ha ribaltato saperi consolidati.
Un piemontese d’altri tempi curioso, pacato, gentile ma determinato che rappresenta la sesta generazione di una famiglia di vignaioli che produce in una frazione di Costigliole d’Asti che non a caso si chiama Corini dov’era nato nel 1947.
Da sempre attento alle produzioni agricole in armonia con il mondo rurale, implementa le gestioni ecosostenibili che valorizzino il “capitale terreno” e il buon uso delle risorse energetiche rinnovabili e lo fa in Maremma, tornando alla terra d’origine del nonno, divenendo nel 2013 il responsabile del progetto vitivinicolo della Fattoria La Maliosa che diventa il suo buen ritiro dopo una luna carriera cattedratica conclusa da dirigente del centro di ricerca per l’enologia di Asti.
Gli anni trascorsi a La Maliosa gli permettono di proseguire e ampliare sul campo le sue ricerche.
Il suo lavoro d’innovatore si esalta dopo l’incontro con l’imprenditrice Antonella Manuli con cui codifica un insieme di pratiche agronomiche per la produzione di uva e vino “naturale” che prenderà il suo nome: “Metodo Corino”.
E’ Antonella Manuli che commossa da l’annuncio del decesso. “Il Prof Lorenzo Corino è insieme a me il “padre fondatore” della Maliosa e sarà un mio preciso impegno portare avanti questo progetto nei valori di sostenibilità e rispetto di persone e ambiente che lo incarnano. Chiunque visiterà La Maliosa lo incontrerà nelle tracce indelebili del paesaggio che ha modellato e nella memoria delle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo”
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