L’inverno a Chiusa (Alto Adige) da assaporare a ritmo lento tra neve e tradizioni dell’Avvento

L’inverno a Chiusa (Alto Adige) da assaporare a ritmo lento tra neve e tradizioni dell’Avvento

Il borgo medievale di Chiusa, in Alto Adige si rivela un’oasi di pace anche durante la stagione invernale.
Immerso in un paesaggio magico, questo gioiello nascosto offre un’esperienza unica per chi cerca un’autentica fuga invernale.
Lontano dal turismo di massa e dal chiasso, da qui si può partire per escursioni da favola o ciaspolate in mezzo alla neve in uno degli alpeggi più grandi e suggestivi dell’arco alpino.
Il territorio di Chiusa, con i paesi di Barbiano, Velturno, Villandro distanti pochi chilometri l’uno dall’altro, si trova in una posizione strategica nel cuore del Sudtirolo: il punto di partenza ideale per andare alla volta anche delle piste più famose delle Dolomiti, senza dimenticare il fondo e lo slittino.
E, per vivere l’attesa del Natale, il borgo di Chiusa, tra i Borghi più belli d’Italia, si trasforma in un luogo davvero magico.
Chiusa è un piccolo comune di 5.200 abitanti in Valle Isarco, situato a mezz’ora da Bolzano, in Alto Adige, vanta uno dei centri storici più pittoreschi d’Italia, con vicoli stretti e casette alternate a sontuosi palazzi. Per il periodo di Avvento, Chiusa si trasforma in un autentico “Borgo natalizio”. Nei fine settimana le vie del centro storico vengono infatti illuminate da centinaia di candele e di lanterne che creano raffinati giochi di ombre sulle pareti, regalando un’atmosfera unica.

foto di Tiberio Sorvillo

La magia del “Borgo Natalizio di Chiusa”

Durante l’Avvento, dal 29 novembre al 22 dicembre2024, dalle ore 10 alle 19, tutti i venerdì, sabato e domenica, il centro si trasforma nel Borgo Natalizio di Chiusa. Le bancarelle del mercatino si snodano lungo i vicoli tortuosi e si estendono fino alle antiche cantine degli edifici storici dove si nascondono veri tesori: ciotole in legno tornite, figure del presepe finemente intagliate, pantofole in feltro e innumerevoli prodotti realizzati con le erbe aromatiche dei masi contadini.
Delicate melodie di cori natalizi e suoni profondi di ottoni, sassofoni e fisarmoniche riecheggiano nell’aria, creando un’atmosfera natalizia percepibile in ogni angolo del centro storico.
Il Borgo Natalizio è più di un tradizionale mercatino di Natale, è un’esperienza che incanta i visitatori ogni fine settimana d’Avvento con nuovi temi: nobili cavalieri, coraggiosi minatori, tenaci contadini e misteriose creature sfilano nel corteo inaugurale attraverso i vicoli, mentre nell’accampamento medievale ardono le fiamme. Come nel Medioevo, si cucina sul fuoco all’aperto, mentre vengono presentati antichi mestieri di tempi passati.
Ogni fine settimana d’Avvento sarà dedicato a un tema diverso. La caratteristica cittadina tornerà alla sua origine medievale e sarà illuminata solo da candele e lanterne: la misteriosa guardia notturna si aggira per le strade per accendere centinaia di candele che regalano al borgo un’illuminazione tenue, magica e decisamente romantica e dando vita a un sentiero luminoso che si snoda tra le piazze, gli androni e i tortuosi vicoli della cittadina. Pastori e asini attraversano gli angoli pittoreschi di Chiusa con Maria e Giuseppe, raccontando la storia della nascita di Gesù. Per i bambini nello spazio creativo la fantasia non ha limiti: qui si stampano biglietti natalizi personalizzati, si creano decorazioni natalizie e si cuociono biscotti squisiti. Fabbri, feltrai, calzolai, tessitori e tornitori trasformano il centro storico in un’officina vivente, dove i visitatori potranno scoprire le antiche arti dell’artigianato tradizionale. Il 22 dicembre alle ore 16.30 un angelo scende in volo dalla Torre del Capitano portando affettuosi auguri ai presenti. Per informazioni: www.klausen.it/borgo-natalizio

foto di Thomas Rötting

Un inverno a tutto sport

Sci di fondo e slittino: le piste per tutte le età

Quassù, inoltre, dove si vedono lo Sciliar, le Odle, il Gruppo del Sella, l’Alpe di Siusi e persino le Alpi della Zillertal, si può praticare lo sci di fondo. Ci sono due tracciati, composti da tratti pianeggianti e leggere salite, adatti sia ai principianti che agli esperti. Gli sci si possono noleggiare alla Malga Gasserhütte e alla Malga Rinderplatzhütte. Le baite lungo il percorso invitano poi a fare una pausa per gustare le ottime specialità locali. Per sfrecciare con lo slittino ci sono varie possibilità adatte a tutte le fasce di età.

Winter Safari, la navetta per sciare sulle Dolomiti e per le escursioni sull’Alpe

Per una vacanza sostenibile, senza stress e senza l’uso dell’auto, è disponibile anche questa stagione (dal 25 dicembre 2024 al 23 marzo 2025) il comodo servizio di navetta gratuito “Winter Safari Dolomiti”, che porta gli ospiti direttamente ai comprensori escursionistici dell’Alpe di Villandro, Velturno e Barbiano. Ma anche sulle piste da sci in Val Gardena, a Rio Pusteria, sull’Alpe di Siusi, sulla Plose e sul Corno del Renon.

foto di Matthias Hofer

Biwak Camp Alto Adige: bivaccare a 2000 metri

Dormire in tenda al termine di una giornata di camminate, ciaspole o sci di fondo, dopo aver fatto un paio di tappe nelle malghe lungo il sentiero: una stupenda esperienza per chi ama fare sport, mangiare, divertirsi, guardare dalla terrazza le stelle alla sera, godere della notte ad alta quota e fare colazione all’alba con le Dolomiti tutto intorno. Un’emozione unica. Prenotando nel “Biwak Camp Alto Adige” sull’Alpe di Villandro e Lazfons (dal 4 all’11 gennaio 2025) si può godere di camminate e ciaspolate, ascoltando i propri passi nel candore della neve intatta. Ci si arriva dopo belle escursioni guidate. Il camp è assistito da esperte guide sciistiche ed escursionistiche, mentre i pasti vengono consumati nel vicino rifugio “Stöfflhütte”, che funge anche da ristoro.

La magia dell’Avvento in Valle Aurina

La magia dell’Avvento in Valle Aurina

Nel periodo natalizio la Valle Aurina si trasforma in un luogo fatato che offre esperienze indimenticabili: dalla Foresta Incantata che porta alla Cascata Illuminata di Riva a Campo Tures, al Sentiero Illuminato di 3 km, fino a Lutago con l’incantevole paese diffuso dei presepi.
Un’occasione per immergersi non solo nella cultura e nelle tradizioni dell’Alto Adige ma anche nei sapori di una gastronomia d’eccellenza come il Graukäse, un presidio slow food recentemente premiato al Gist Food Travel Award nella categoria “miglior evento enogastronomico Italia 2023”.


Incanto e magia…

Durante il periodo dell’Avvento la Valle Aurina si trasforma in un luogo magico e incantevole, regalando un’ampia gamma di esperienze indimenticabili.
Questo angolo di Alto Adige che si spinge al confine con l’Austria, si trasforma in un suggestivo scenario, con maestose cime che fanno da cornice all’atmosfera natalizia.
La gente, il paesaggio e la gastronomia dell’area vacanze Valle Aurina sono pronti a conquistare i propri ospiti; una destinazione turistica affascinante che offre una combinazione unica di bellezze naturali, cultura e prodotti culinari tipici, ideale per chi cerca un’esperienza autentica in totale tranquillità e relax.


La fiaba della foresta incantata e il sentiero illuminato

La Foresta Incantata presso la cascata di Riva a Campo Tures è un luogo magico e suggestivo che si trova ai piedi del Capo di Cristo, un promontorio roccioso tra abeti, pini e larici ben illuminato per mostrare ai visitatori l’affascinante spettacolo della natura.
Il sentiero nella foresta, che conduce alla cascata, è già di per sé un’esperienza unica: ci si imbatte nelle sagome di animaletti in legno scolpiti a mano e le piccole casette che costeggiano il percorso emettono una luce calda ed accogliente offrendo agli ospiti il meglio dei prodotti gastronomici e dell’artigianato dell’Alto Adige.
Dalla casa del parco naturale di Casere inizia il Sentiero Illuminato, un percorso lungo 3 km illuminato dalla luce calda di 100 fiaccole, con musiche natalizie che scaldano il cuore, soffici animali della fattoria da accarezzare, il meglio dell’artigianato locale e la bontà di una merenda tipica dell’Alto Adige: un’esperienza imperdibile per grandi e piccoli.
Per chi desidera rendere la visita ancora più magica, c’è la possibilità di percorrere il tragitto con una carrozza trainata da cavalli in un’atmosfera così emozionante e calda che ci si scorda del freddo invernale tipico del periodo. Una tappa d’obbligo è la chiesetta di Santo Spirito, la chiesa più antica della valle, costruita per i minatori che lavoravano nella miniera di Predoi dove si estraeva il rame.
Le prime documentazioni che riguardano la chiesetta risalgono al 1455 e diversi dipinti ed arazzi conferiscono all’edificio una particolare ricchezza artistica ed architettonica.


Lutago, il villaggio dei presepi diffusi

Durante l’Avvento, Lutago si trasforma in un romantico Villaggio dei presepi allestiti con grande cura nelle vetrine dei negozi. Una tappa obbligata per gli amanti dei presepi è anche il museo dei presepi Maranatha (in aramaico significa: vieni Signore Gesù), inaugurato nel 2000, e che rappresenta la più grande esposizione di quest’arte in Europa.
Un museo work in progress in continua evoluzione anche grazie alla presenza dell’officina degli scultori del legno che è possibile vedere all’opera nelle loro creazioni.
Un’area espositiva di 1.300 mq dov’è possibile trovare ogni genere di presepe provenienti da tutto il mondo, realizzati in varie dimensioni e con una vasta gamma di materiali, tra cui legno, stoffa e pietra.
Questa enorme collezione comprende pezzi antichi con oltre 300 anni di storia, oltre a presepi più moderni e contemporanei. Alcuni esemplari sono di proprietà della famiglia Gartner, ideatrice dell’esposizione, mentre altri sono stati concessi in prestito da sedi dell’Associazione Italiana Amici del Presepio. La mostra mette in evidenza i presepi alpini con un’attenzione particolare su quelli tradizionali della Valle Aurina che descrivono la vita contadina del passato.