Chianti Classico: nel paesaggio più bello del mondo su una bici “eroica”

Chianti Classico: nel paesaggio più bello del mondo su una bici “eroica”

Quando Giancarlo Brocci appassionato di bici da sempre nel 1997 inventò quest’iniziativa mai avrebbe potuto immaginare cosa potesse diventare dopo pochi anni.

foto: Eroica

La nascita di un mito

L’Eroica nacque quasi per caso per “celebrare” le radici lontane e quasi eroiche (da qui il nome) di quel ciclismo eroico e polveroso del passato. Quello che fece scrivere un bel po’ di storia, letteratura, cultura, costume, persino musica italiana. Uno sport bellissimo dall’anima popolare fatto di sudore e gioia.
Era il ciclismo di Girardengo e poi di Bartali e Coppi; quello capace di insegnare i bisogni veri, quelli legati al sacrificio che cerca i limiti del proprio fisico, quando sete, fame, stanchezza si fanno sentire con tutta la loro intensità. E’ un ciclismo in grado di diffondere rispetto e creare legami tra avversari leali.
Da queste concezioni romanticamente sempre attuali è scaturita l’idea e al via in quella prima edizione di appassionati del ciclismo andato furono in novantadue.

foto: Eroica

La valorizzazione dell’ambiente

Oggi l’Eroica, 27 anni dopo è un esempio di valorizzazione del patrimonio ambientale, di stile di vita sostenibile, di ciclismo pulito che, guardando al passato, suggerisce il futuro e che ha fatto nascere in altre zone d’Italia moltissime altre corse di ciclismo in costume.
L’Eroica ha dato risalto e valorizzazione al territorio diventando oggi anche u
na Fondazione, tra i cui scopi c’è la salvaguardia del patrimonio delle ormai mitiche “strade bianche della Toscana“.
Il successo internazionale dell’evento è travolgente e lo testimoniano gli oltre 7000 iscritti a numero chiuso in arrivo da tutto il mondo e le 15000 persone, circa, che la prima domenica di ottobre rendono Gaiole in Chianti ancora più bella del solito.

foto: Eroica

Un fenomeno mondiale

Al via della edizione 2024, che sarà la numero 27 la cicloturistica storica più famosa al mondo, con partenza come sempre da Gaiole in Chianti, farà coprire agli oltre novemila iscritti tra sabato e domenica uno dei cinque percorsi disponibili: dal più lungo di 212 chilometri con oltre 4.000 metri di dislivello e 120 chilometri su strade bianche al più breve di 46.
I primi a partire alle 4,30 di sabato saranno i ciclisti in sella a biciclette costruite prima del 1930 e riportate allo splendore dalla passione e dal lavoro certosino di decine di collezionisti.
Alle 5 sarà la volta del percorso da 212 km da coprire, come gli altri, su biciclette costruite non più tardi del 1987 indossando abbigliamento d’epoca.
Obbligatori anche guaine dei freni esterne, cambio al tubo obliquo, pedali liberi o con le gabbiette. Domenica la «sfida» andrà dai 106 chilometri del percorso Val D’Arbia, agli 81 chilometri del percorso Gallo Nero, alla «passeggiata Valle del Chianti» di soli 46 chilometri.

foto: Eroica

 

Slovenia: regina delle due ruote

Slovenia: regina delle due ruote

È da qualche anno che gli appassionati di ciclismo sono abituati a vedere, in vetta alle classifiche dei ranking internazionali e dei grandi giri, così come per le Grandi Classiche, i nomi di ciclisti sloveni: da Matej Mohorič, che ha trionfato alla Milano-Sanremo nel 2022, a Primož Roglič, Medaglia d’Oro a Tokyo, tre volte vincitore alla Vuelta e una al Giro nel 2023, fino al vero e proprio cannibale di questa generazione di ciclisti: Tadej Pogačar, uno schiacciasassi sia nelle corse di un giorno che nei grandi giri, che ha appena terminato di sbalordire una volta di più il mondo con una performance eccezionale al suo esordio nel Giro d’Italia, con l’obiettivo mai nascosto di ripetere l’impresa di Pantani del 1998, ovvero quella di collezionare, nello stesso anno, la Maglia Rosa e quella Gialla del Tour de France.

Tadej trionfa al Tour


Qual’é il segreto dei grandi ciclisti sloveni?

Per scoprirlo, siamo andati a casa loro, lungo le vie della Slovenia, così belle da pedalare ovunque, che un po’ tutto il paese può essere considerato una grande pista ciclabile.
E questo è sicuramente il primo elemento a colpire l’occhio del ciclista: la cura del fondo stradale, fondamentale sia per la sicurezza che per godersi, nel relax più totale, la ricchezza e la diversità paesaggistica di questa piccola Repubblica, mentre le ruote scorrono sull’asfalto come sul velluto.
Il secondo elemento è l’aria pulita che si respira pedalando su strade quasi mai trafficate, che porta con sé ora il profumo del Mediterraneo, ora quello della vegetazione alpina e prealpina.
Il terzo è la varietà, che si ricollega al secondo: come cambiano i profumi, cambiano anche gli scenari e i tipi di percorso, che in poche decine di km passano da arcigni passi alpini, fino alle colline ventilate del Carso e alla piana della Pannonia.
Questo rende il 
Giro di Slovenia (dove il leader indossa una Maglia Verde!) una delle gare più interessanti del calendario UCI World Tour, scelta ogni anno a giugno dai migliori ciclisti al mondo in preparazione del Tour de France.
L’ultimo elemento è forse lo stile di vita a misura d’uomo: qui si cerca di vivere senza la fretta di strafare, lentamente o počasi, come dicono in Slovenia, consapevoli di chi si è e del luogo da cui si viene. Si viene da una terra viva, che ribolle di sorgenti termali e dove le acque irrigue nutrono i suoi frutti prelibati, che diventano poi gli ingredienti di una cucina semplice e nutriente.
Perché è partendo da questa semplicità, dalla sua profonda conoscenza, che si cresce davvero. Così un giovane ciclista diventa un campione, così la semplice cucina slovena di campagna diventa gourmet.

le strade verdi della Slovenia

La Slovenia in bicicletta: Green Gourmet Route e Green Wellness Route

Non bisogna essere certo Roglič o Pogačar per saltare in sella, allacciare il casco e godersi le meraviglie dei percorsi ciclabili della Slovenia, né più e né meno di quanto bisogna essere grandi chef per apprezzarne la cucina, o mineralisti, per riconoscerne le straordinarie proprietà delle acque termali, enologi, per il vino e così via.
Qualunque sia la vostra passione, il modo migliore per attraversare la Slovenia sono le due ruote.
Il marchio di qualità Slovenia Green, sviluppato dall’Ente Sloveno per il Turismo con l’obiettivo di certificare le buone pratiche del turismo sostenibile, ha disegnato due itinerari ciclistici che attraversano le più importanti aree del paese, focalizzati su due tematiche fondamentali: il turismo termale (Slovenia Green Wellness Route) e il turismo enogastronomico (Slovenia Green Gourmet Route).

Karnik, paese natale di Pogačar

Un percorso ciclistico per rimettersi al mondo: La Green Wellness Route

Ptuj, Dobrna, Rogla, Čatež, Laško e molte altre rinomate località termali slovene: tutte attraversate da un unico itinerario cicloturistico.
La Green Wellness Route è un percorso ad anello di 16 tappe della lunghezza media di 40 km ciascuna, con partenza e arrivo a Lubiana.
Le tappe giornaliere, che si dirigono prima nel montuoso nord nel paese, poi verso le pianure della Pannonia e infine tra le colline meridionali (terra di ottimi vini), sono progettate in modo che nel pomeriggio ci sia abbastanza tempo per divertirsi e coccolarsi negli oltre 10 centri termali migliori della Slovenia centro-orientale. E poi, dopo una bella pedalata, il potere rigenerante delle acque e dei trattamenti si sente anche meglio!


In sella, di verde e di gusto: la Green Gourmet Route

Più che un percorso cicloturistico, la Green Gourmet Route è un fil rouge, anzi, un filo verde che collega in undici giorni tutte le località del paese che hanno ricevuto la certificazione Slovenia Green Destination.
Alternando tratti in bici più o meno impegnativi a collegamenti in treno, Slovenia Green Gourmet Route attraversa alcuni dei panorami più spettacolari di tutto il paese, dal Carso, al Collio e al Vipacco a ovest, fino alle colline del sud-est al confine con l’Ungheria.
C’è un motivo, però, se nel nome questo itinerario ha la parola gourmet: la Slovenia si è imposta, negli ultimi anni, quale destinazione di eccellenza dal punto di vista enogastronomico, entrando di prepotenza nell’olimpo della cucina mondiale grazie a fuoriclasse quali Ana Ross.
In ciascuna tappa, il percorso propone sempre alcuni tra i ristoranti che meglio esprimono la cucina del territorio, insigniti peraltro dell’etichetta di qualità Slovenia Green Cuisine, che ne certifica l’utilizzo di prodotti locali e le ricadute positive sulla comunità.
I percorsi Slovenia Green Gourmet Route e Slovenia Green Wellness Route sono realizzati su misura per i cicloamatori, lontano dalle strade principali e con il giusto dislivello, attraverso molti posti lungo il tragitto che vale la pena visitare.
Non è detto che il percorso vada fatto tutto insieme: in combinazione con i treni, è possibile pianificare gite nel fine settimana o percorrerne prima una metà e poi partire alla scoperta del resto del percorso.


Tra strada e Mountain Bike nella Slovenia di montagna: Juliana Bike!

Quando si sente forte il richiamo dello sterrato e delle ruote “grasse”, dalla Slovenia risponde Juliana Bike: un percorso ad anello di 7 tappe che si spiega su un totale di 290 km che permettono di esplorare le strade ai piedi delle Alpi Giulie.
Partenza e arrivo sono a Bohinj, sulle sponde del lago più grande del Paese, mentre tra le tappe intermedie spiccano Kranjska Gora e il passo di montagna di Vršič, noto anche come “la salita dei russi”, costruito praticamente a mano dai prigionieri di guerra durante il primo conflitto Mondiale.
Da questo passo, contraddistinto da ben 50 tornanti numerati proprio come la più famosa Alpe d’Huez, si raggiunge la Valle del’Isonzo, il fiume smeraldino che lambisce le località di Bovec e Tolmino, prima di rientrare a Bohinj dopo la frazione da Zakojca a Podbrdo.

Mugello: una grande gara di bikers sui sentieri dell’AppenninoMugello: a great bikers race on the paths of Apennines

di Simone Focardi – C’è chi gli ama percorrerli a piedi magari in compagnia dei suoi bastoncini da passeggio, ma i più energici e adrenalitici amano percorrere questi sentieri che furono già dei partigiani in sella a speciali biciclette.

Sono quei “matti” che spesso si incontrano nelle piazzole a far scendere dai  furgoni fiammanti due ruote gommatissime a fuori strada e a propulsione… a muscolo.
Prendendo a prestito un termine yankee che a loro piace, sono i bikers, quelli che non si accontentano però dell’asfalto o tutt’al più delle strade bianche sterrate.
Loro sono quelli che si lanciano a rotta di collo all’interno dei sentieri dei boschi e non hanno paura di nulla: pioggia, gelo vento, fango, rami sporgenti, pietre e dislivelli.
Forse per loro, la pinza del freno nella bici è un optional, ma ammirarli nella loro incoscienza sbarazzina, specie quando gareggiano è davvero entusiasmante.

L’occasione per farlo c’ è il 1° maggio a Marradi quando, alle 9,30 in Viale della Repubblica è fissata la partenza della terza prova del circito a tappe dell’Emilia-Romagna Cup, competizione di federazione ciclistica italiana.
Uno sconfinamento in terra di Toscana che porterà al via nella cittadina mugellana circa 300 bikers e tutti nomi grossi di questo sport.

Il percorso, altamente suggestivo, ma tecnico ed impegnativo per gli altleti in gara si snoderà tutto nei sentieri intorno al paese. Una giornata speciale per vedere all’opera atleti scavezzacollo… da non perdere.

by Simone Focardi – There are those who love the wend cialis prescription walk perhaps in the company of his walking sticks, but the most energetic and adrenalitici love to travel along these paths that the partisans were already riding special bikes.

Are those “crazy people” that are often encountered in plots to bring down the vans flaming two wheels off the road and drive to … in muscle.
To borrow a term Yankees that they like, they are bikers, those who are not satisfied, however, asphalt, or at most of the dirt roads.
They are the ones who throw themselves at breakneck speed within the forest trails and are not afraid of anything: rain, frost wind, mud, overhanging branches, stones and unevenness.
Maybe for them, the brake caliper on the bike is an option, but admire them in their unconsciousness saucy, especially when competing is really exciting.

The opportunity to do so c ‘is the 1st of May in Marradi when, at 9:30 in the Viale della Republica shall be the start of the third round of the race course and in stages of Emilia-Romagna Cup competition ciclistic Italian federation.
An encroachment into the land of Tuscany, which will lead to the street in the town of Mugello around 300 bikers and all big names of the sport.

The course, highly suggestive, but technical and challenging for the athletes in the race will unfold all the trails around the country. A special day to see the work daredevil athletes … not to be missed.

Gaiole in Chianti: “L’Eroica”Gaiole in Chianti: “L’Eroica”

E’ un vero e proprio evento da non perdere! Una gara spettacolare ed originalissima, creata ed organizzata dall’Associazione Parco Ciclistico del Chianti.
Un vero e proprio show del pedale che appassionerà anche coloro che hanno poca dimestichezza con i nomi di Bartali e Coppi.

Perché l’Eroica è qualcosa di diverso davvero. In epoca di bici ipertecnologiche e doping veri e presunti ecco un’autentica macchina del tempo che ci riporterà indietro di molti anni…
L’Eroica è una gara cicloturistica d’ epoca su strade prevalentemente sterrate.

E’ speciale da ogni punto di vista. Ripropone ambienti e scenografie del ciclismo anteguerra, polvere e fango, nessuna assistenza tecnica, ristori d’ epoca, strade stupende, ma difficili, grande spirito di sacrificio e d’ adattamento.

Si ricercano le radici autentiche di questa straordinaria passione popolare chè è il ciclismo della strada, quella che ha alimentato tante leggende…

Domenica 7 ottobre
Info: Piazza Ricasoli, 50 – Gaiole in Chianti – e-mail: eroica@parcociclisticodelchianti.it
It’s a real and proper event that is not payday loans teletrack to be missed! A spectacular and highly original competition, created and organised by the Chianti Cycling Park Association.

It’s a real and proper show of pedals that will also involve those who are not very familiar with the names of Bartali and Coppi.

The Heroic is really something different. In times of hypertechnological bikes and real and presumed doping, here is an authentic time machine that will take us back many years…
The Heroic is a period bike race run on mainly unmade-up roads.

It is special from all points of view. It proposes settings and scenographies of pre-War cycling, dust and mud, no technical assistance, period restorations, wonderful but difficult roads, a great spirit of sacrifice and adaptation.

A search is made for the authentic roots of this extraordinary popular passion for cycling, one that has given rise to so many legends…

7 October – Info: Piazza Ricasoli, 50 – Gaiole in Chianti – e-mail: eroica@parcociclisticodelchianti.it