Set 18, 2014 | Enogastronomia, Val d'Elsa | Empolese
di Nadia Fondelli – Due week end per due capisaldi della tradizione toscana: cibo e artigianato.
Il 20, 21, 27 e 28 settembre edizione numero sedici per Boccaccesca nello splendido borgo di Certaldo Alto.
Sono passati sedici anni anche se mi sembra ieri quando dalle pagine di Chianti News annunciai la nascita di questa nuova manifestazione.
Un po’ scettica e un po’ incuriosita, confesso. Certaldo era per me (e per molti altri) nello stereotipo la città natale del Boccaccio e per i più colti il luogo dove si svolge il festival di strada più famoso ed imitato d’Italia. Quel Mercantia che a luglio attira nel bellissimo borgo di Certaldo Alto migliaia di appassionati da ogni angolo d’Europa.
Che Certaldo si potesse aprire al nascente (all’epoca) filone degli eventi dedicati alla gastronomia mi sembrava una forzatura.
Ignoravo la storia leggendaria della cipolla di Certaldo che stava rifiorendo da un lungo oblio, ignoravo la forza dirompente e contagiosa della vitale direttrice Claudia Palmieri che dal nulla, estrasse dal suo cilindro questa creatura.
Boccaccesca fu da subito qualcosa di diverso. Era godereccia e popolare, ma allo stesso tempo raffinata e di qualità. Era nuova e sorprendente, non un qualcosa di già visto… e a quei tempi (ed anche oggi) molti ahimè sono i format preconfezionati e tristemente replicanti.
Boccaccesca mescola con apparente casualità cucina di qualità e tradizione popolare, cibo e artigianato, musica e spettacoli . Comun denominatore il piacere di far scoprire e riscoprire i sapori e le tradizioni vere della campagna.
A Boccaccesca senti profumi dimenticati che si fanno moderni grazie al parterre di chef di grido nazionali e internazionali che si alternano ai fornelli, ma è anche tanto altro.
Difficile raccontare tutto in poche righe, ma intanto segnatevi in agenda i due week end 20-21 e 27-28 settembre e puntate dritti verso Certaldo Alto ricordando di portare cono voi anche i vostri bambini perché Boccaccesca ha pensato anche a loro con laboratori del cibo speciali.
Per i più colti e attenti non mancheranno infine, incontri e dibattiti con nutrizionisti e giornalisti specializzati. In questa edizione 2014 è anche web 2.0. Tramite la sua pagina facebook è attivo un contest che permetterà al vincitore di rendersi protagonista ai fornelli. Basta solo inviare una ricetta in posta privata entro giovedì 25 settembre ed una giuria di esperti valuterà il materiale arrivato decretando il vincitore. Il piatto più originale e fantasioso sarà presentato “live” dal suo autore domenica 28 settembre.
Ma Boccaccesca è anche riflessione e portatore di un messaggio culturale forte ed autentico contro l’omologazione e globalizzazione che tende a schiacciare le identità. E’ per questo che il “Premio Boccaccesca” ogni anno, viene assegnato ad un personaggio che ha portato la “toscanità” nel mondo. Fra i premiati delle edizioni passate: Sirio Maccioni proprietario del ristorante “Le Cirque” di New York, Marcello Lippi ex C.T. della Nazionale di calcio, Ferruccio Ferragamo dell’omonima maison, Giorgio Pinchiorri dell’ Enoteca Pinchiorri, Gianna Nannini, cantante di fama internazionale.
“Boccaccesca è alla sua XVI edizione, coinvolgendo ogni anno sempre più pubblico nelle sue numerose attività – dichiara Claudia Palmieri, direttore artistico della manifestazione -. Grandi e piccini saranno protagonisti di Boccaccesca con giochi, degustazioni, piatti preparati da loro stessi. Non mancheranno naturalmente i grandi nomi della cucina che hanno fatto dell’iniziativa un evento di rilievo – continua Palmieri -. Il mercato di Boccaccesca ha confermato essere sinonimo di qualità con gli anni, e il nostro scopo, oltre voler creare interesse e curiosità per il mondo dell’enogastronomia, è quello di regalare un sorriso al nostro pubblico”.
E sorrisi e divertimento, oltre a calore e genuinità Boccaccesca lo regala davvero!
Orario: sabato e domenica dalle ore 11.00 alle 21.00
Info: www.boccaccesca.it
Set 22, 2013 | Enogastronomia, Val d'Elsa | Empolese
di Stefania Pianigiani – Gli ultimi due fine settimana di settembre si ripete a Certaldo la magia di Boccaccesca, la manifestazione gastronomica che richiama l’attenzione degli chef sui prodotti di qualità.
La prima giornata di sabato 21 settembre è dedicata ai bambini: potranno partecipare a numerosi laboratori didattici come l’iniziativa “Che gioia pasticciare” in programma alle ore 16 in Piazza SS Annunziata oppure “A far la spesa con il cuoco” dove i bimbi, aspiranti cuochi, andranno al mercato con lo chef e dopo aver fatto spesa cucineranno insieme a lui, e ancora “La frittatina per merenda”in Piazza Vittore Branca.
Non mancheranno “Dolci peccati” come il cioccolato per predisporre animo e palato, che scandiranno la vostra giornata insieme al gelato dell’Associazione Gelatai Fiorentini che alle ore 17 insegnerà come preparare il gelato con la frutta e nel finale “Stasera penso io all’antipasto”per preparare in maniera semplice tartine e crostini.
Domenica 22 settembre alle ore 16 il convegno “Il cibo e l’eros: seduzione a tavola” con Alex Revelli Sorini – autore Rai, Fabio Picchi – Chef Patron del Cibreo, Roberto Bastianoni – fotografo.
A coronamento dell’importante appuntamento di quest’anno il “Premio Boccaccesca” viene assegnato a Gianna Nannini, grande novellatrice del XXI secolo, e che sarà consegnato da Cristina Scaletti Assessore alla Cultura, Commercio e Turismo della Regione Toscana. La cerimonia di premiazione è in programma alle ore 17 in Piazza SS Annunziata.
Ancora performance nel week-end successivo, sabato 28 settembre come lo spettacolo di letture a cura del critico enogastronomico Leonardo Romanelli dal titolo “Eros, vino e passione”. Piazza SS Annunziata avrà una postazione per lo “Chef itinerante” e vedrà protagonista Pietro Vattiata- Palazzo Blu di Pisa, in Piazza Vittore Branca invece con “I segreti dello chef” sarà realizzato un piatto grazie a Massimo Rossi – Il Belvedere di Monte San Savino e Maria Campagna – Oreste Campagna di Legri , e ancora il“Premio Chichibio” dove gli allievi della Scuola alberghiera Enriques di Castelfiorentino faranno una dimostrazione di cucina sulle varie tecniche di lavoro. Annamaria Tossani, elegante e raffinata conduttrice del programma Aspettando il TG di Italia7, intervisterà i nostri ospiti che cucineranno con ingredienti doc e molto talento.
Torna la novità in rete“FaceChef”, il concorso proposto attraverso facebook e rivolto a tutti coloro che si dedicano ai fornelli ma non sono cuochi e dove il vincitore si esibirà alle ore 17.30 in Piazza SS Annunziata.
In occasione del settimo centenario della nascita del Boccaccio il Comitato Organizzativo di Boccaccesca ha deciso di onorare l’illustre poeta con la pubblicazione del libro “ I cuochi del Decameron”. L’introduzione è a cura del Direttore Artistico Claudia Palmieri e della giornalista Annamaria Tossani con la prefazione di Fabio Picchi patron del Cibreo, mentre Giorgio Pinchiorri dell’Enoteca Pinchiorri farà conoscere al grande pubblico la cantina del Decameron.
Ingrediente principale di questa edizione sarà dunque la presentazione del libro “I cuochi del Decameron” in programma domenica 29 settembre alle ore 17 in Palazzo Pretorio.
Alla stesura hanno partecipato alcuni dei più grandi cuochi toscani ospiti delle varie edizioni di Boccaccesca e aderenti alla rete di “Vetrina Toscana”, il progetto della Regione Toscana e Unioncamere che promuove ristoranti e botteghe che si caratterizzano per l’utilizzo dei prodotti tipici del territorio: Sara Conforti – Osteria del Vicario – Certaldo (FI), Marco Stabile – Ora d’Aria- Firenze, Paolo Tizzanini – Acquolina- Terranuova Bracciolini ( Ar), Emanuele Vallini – La Carabaccia – Bibbona ( Li), Luciano Zazzeri – La Pineta- Marina di Bibbona ( Li), Maria Probst – La Tenda Rossa- Cerbaia ( Fi), Beatrice Segoni – Borgo San Jacopo- Firenze, Stefano Pinciaroli – PS- Cerreto Guidi ( Fi), Gaetano Trovato – Arnolfo- Colle Val d’Elsa ( Fi), Deborah Corsi – La Perla del Mare- San Vincenzo ( Li).
Ciascuno di loro ha preparato, uno ogni giorno, piatti per i giovani che sono fuggiti da Firenze nei giorni della peste del 1348 e che sono i novellatori delle 100 storie che compongono l’Opera del Boccaccio.
Un appuntamento da non perdere come sempre Boccaccesca fra cultura, tradizione e ottima tavola.by Stefania Pianigiani – The last two weekends in September at cialis hearing loss Certaldo repeats the magic of Boccaccesca , the gastronomic festival that draws the attention of chefs on quality products .
The first day of Saturday, September 21 is dedicated to the children can take part in numerous workshops such as the ” What joy mess ” scheduled at 16 in Piazza SS Annunziata or ” To do the shopping with the chef ” where children , aspiring chefs , will go to the market with the chef and after spending cook with him, and yet ” The omelette for tea ” in Piazza Vittore Branca.
There will be ” Sweet sins ” like chocolate to prepare mind and palate, which will mark the day with the ice cream ice cream of the Association at 17 Florentines who teach you how to prepare the ice cream with fruit and in the final “Tonight I think I all’antipasto “to prepare in a simple canapés and crostini.
Sunday, September 22 at 16 the conference “Food and eros : seduction at the table” with Alex Revelli Sorini – author Rai , Fabio Picchi – Chef Patron of Cibreo , Roberto Bastianoni – photographer .
To crown the important meeting of the year ” award Boccaccesca ” is assigned to Gianna Nannini, great novellatrice the twenty-first century , and that will be delivered by Cristina Scaletti Councillor for Culture , Commerce and Tourism of the Region of Tuscany. The awards ceremony is scheduled at 17 in Piazza SS Annunziata.
Still performance in the following weekend , Saturday, September 28 as the spectacle of readings by the wine critic Leonardo Romanelli entitled ” Eros , wine and passion.” Piazza SS Annunziata will have a location for the ” Chef traveling” and will star Peter Vattiata – Palazzo Blu in Pisa , Piazza Vittore Branca instead with “Secrets of the chef” will also feature a flat thanks to Massimo Rossi – The Belvedere of Monte San Savino and Maria Campagna – Oreste Campaign Legri , and yet the “Prize Chichibio ” where students of the Hotel School of Enriques Castelfiorentino make a cooking demonstration on the various techniques. Annamaria Tossani , elegant and refined Waiting for the host of the TG of Italy7 , will interview our guests who cook with ingredients doc and very talented.
Back to the news on the net ” FaceChef ” , the competition offered through facebook and addressed to all those who engage in the kitchen but are not cooks and where the winner will perform at 17.30 in Piazza SS Annunziata .
On the occasion of the seventh centenary of the birth of Boccaccio Boccaccesca the Organizing Committee has decided to honor the illustrious poet with the publication of the book ” The cooks of the Decameron .” The introduction is by the Artistic Director Claudia Palmieri and journalist Annamaria Tossani with a foreword by Fabio Picchi patron of Cibreo , while Giorgio Pinchiorri Enoteca Pinchiorri will make known to the general public the cellar of the Decameron .
The main ingredient of this edition will thus be the presentation of the book ” The cooks of the Decameron ” scheduled for Sunday, September 29 at 17 Praetorian Palace .
Participated in drafting some of the greatest Tuscan cooks hosts of the various editions of Boccaccesca and members of the network of ” Showcase Tuscany”, the project of the Tuscany Region and Unioncamere that promotes restaurants and shops that are characterized by the use of local products Sara Conforti – Osteria del Vicario – Certaldo ( FI) , Marco Stabile – Ora d’Aria – Florence, Paul Tizzanini – watering – Newfoundland Bracciolini ( Ar ), Emanuele Vallini – La Carabaccia – Bibbona ( Li) , Luciano Zazzeri – La Pineta – Bibbona (Li ), Maria Probst – The Red Tent – Cerbaia (Fi), Beatrice Segoni – Borgo San Jacopo – Florence, Stefano Pinciaroli – PS- Cerreto Guidi (Fi), Gaetano Trovato – Arnolfo – Colle Val d’Elsa (Fi), Deborah Courses – the Pearl of the Sea -San Vincenzo ( LI).
Each of them has prepared , one each day , dishes for young people who have fled from Florence during the plague of 1348 and which are the storytellers of the 100 stories that make the Opera del Boccaccio.
An event not to be missed as always Boccaccesca between culture , tradition and good food.
Lug 14, 2013 | Arte e cultura, Da non perdere, Eventi, Val d'Elsa | Empolese
di Nadia Fondelli – Ritorna l’unico grande spettacolo fatto da centinaia di teatranti arrivati da ogni parte d’Italia e del mondo. Quello originale, imitatissimo, per le irte salite, le splendide piazzette, gli antichi terrazzi a vista che fanno straordinario lo scenario di Certaldo Alto, il borgo medievale dove nacque Boccaccio esattamente 700 anni fa.
Uno spicchio di paesaggio, miracolosamente intonso a pochi passi da Firenze e Siena, dove sopravvivono antiche botteghe da non perdere e piccole trattorie da leccarsi i baffi. Qui si accende anche quest’anno, dal 17 al 21 luglio, “Mercantia” 26° festival internazionale di teatro di strada, che gioca con il carnevalesco, con il sacro della prosa alta e con il “profano” dell’improvvisazione cabarettistica e giullaresca.
Nello scrigno di stradine, quasi per un richiamo di stagione, intimo e necessario, approdano ogni anno da Oltralpe, dall’Inghilterra, dalla ex repubblica Cecoslovacca, dai paesi delll’est e dal Sud America decine e decine di trampolieri, acrobati, artisti circensi e di nuova danza, mimi e clown, maghi e poeti in un susseguirsi continuo di spettacoli e performances. Alte e basse, di affabulazione e di teatro senza parole, di figure e ombre cinesi in un ideale girotondo che ammalia e seduce. Molti gli artisti che qui lasciano traccia di sé per poi ritornare l’estate successiva e tanti quelli in erba che proprio qui hanno mosso i primi passi, da Ascanio Celestini a Pippo Delbono solo per citare due amici che il festival è stato molto felice, anni addietro, di tenere a battesimo. Il pubblico, da parte sua, non lesina risposte.
(Basta dire che l’anno scorso la festa ha avuto oltre 27.000 visitatori!).
Per l’edizione numero 26 un pieno di artisti internazionali e non solo con oltre 100 spettacoli ogni sera (per avere un’idea del grandioso programma che soddisfa ogni gusto basta dare uno sguardo sul sito www.mercantiacertaldo.it).
Qui ci limiteremo a citare i progetti speciali specie nel nome del Boccaccio di cui quest’anno, la città natia celebra il 700esimo compleanno. Ed è proprio nel nome del novelliere che nei giardini segreti di Giovanni Boccaccio, tratto dall’immaginario del Ninfale Fiesolano di G.Boccaccio da un progetto de “I Macelli d Certaldo” arriva ogni sera un testo inedito in 473 ottave che narra l’amore fra un pastore e una ninfea.
E nel nome del grande cittadino di Certaldo, da un idea pazza del direttore artistico e creatore di Mercantia Alessandro Gigli nasce quest’anno anche il Mercaccio, un biscotto creato per celebrare il 7 centenario del novelliere e Mercantia. Per chi lo vorrà scoprire ogni sera, al primo piano del chiostro del convento agostiniano dieci fortunati per volta potranno scoprirlo in un curioso percorso del gusto.
La festa comincia al calare del sole e prosegue fino oltre la mezzanotte. Aree di parcheggio segnalate e bus navetta per il centro.
Per informazione e programma dettagliato di ogni serata: www.mercantiacertaldo.it
Foto di Filippo Belli
by Nadia Fondelli HGH – Returns the only great show made by hundreds of actors came from all over Italy and the world. The original, imitated, to the rugged slopes, beautiful squares, ancient terraces that are extraordinary in view the scenario of Certaldo Alto, the medieval village where Boccaccio was born exactly 700 years ago.
A slice of landscape, miraculously untouched a few steps from Florence and Siena, where they survive antique shops and small restaurants not to be missed mouth-watering. Here also lights this year, July 17 to 21, “Mercantia” 26th international festival of street theater, playing with the carnivalesque, with the sacred prose high and the “profane” improvisation and cabaret giullaresca .
In the chest of narrow, almost a point of the season, intimate and necessary, arrive every year from beyond the Alps, England, former Czechoslovak Republic, the countries from South America and delll’est dozens of stilt walkers, acrobats, circus performers and new dance, mimes and clowns, magicians and poets in a continuous succession of shows and performances. High and low, of story-telling and drama without words, figures and shadow puppets in a perfect circle that charms and seduces. Many artists who leave no trace of themselves and then come back the next summer and many budding those who here have taken the first steps, by Ascanio Celestini Pippo Delbono to name just two friends that the festival was very happy, years ago, to christen. The public, for its part, does not skimp answers.
(Suffice it to say that last year the festival has had over 27,000 visitors!).
For the edition number 26, a full international artists and not just with over 100 shows every night (to get an idea of the grandiose program that covers all tastes just look on the site www.mercantiacertaldo.it).
Here we will just mention the special projects especially in the name of Boccaccio that year, the city celebrates the 700th birthday native. And it is precisely in the name of the storyteller that in the secret gardens of Giovanni Boccaccio, the imaginary part of the Ninfale Fiesolano of G.Boccaccio a project of “The Slaughter of Certaldo” comes every evening in an unpublished text 473 octaves which tells the love between a shepherd and a water lily.
And in the name of the great city of Certaldo, a crazy idea of the artistic director and creator of Mercantia Alessandro Gigli was born this year also Mercaccio, a cookie created to celebrate the centenary of the storyteller and 7 Mercantia. For those who want to discover every night, on the first floor of the cloister of the Augustinian convent ten lucky for once can find out in a curious journey of taste.
The party starts at sundown and continues until after midnight. Parking areas are marked and shuttle bus to the center.
For information and detailed program of each evening: www.mercantiacertaldo.it
photo by Filippo Belli
Ott 16, 2012 | Da non perdere, Val d'Elsa | Empolese
di Donella Zanoboni – Salire in Certaldo alto é sempre un piacere. Hai l’impressione di aver girato l’angolo e di trovarti all’improvviso in una realtà diversa. Fuori dal tempo. Così come avviene per i sogni.
Una sensazione indefinibile ti accarezza l’anima. Sarà forse la storia millenaria. Sarà forse il fascino del castello intriso degli odori del passato o i ruderi che evocano secoli di avventure?
Qualunque cosa sia, qui, dove il tempo passa senza rumore, si vive ancora a misura d’uomo.
Stagione dopo stagione, sia al fiorire dei mandorli e delle viole, sia ai primi brividi autunnali, quando il sole avvampa di rosso il cotto delle mura, prima di sparire all’orizzonte. È uno spettacolo! Anche questo tramonto ottobrino. Minuti di emozione.
Il sole ti regala il castello da fiaba…
Una scritta lungo un sentiero di pietra cita un ordine e richiama il viandante distratto a seguire un sentiero “viator ferma il pié ! ……” che fretta hai – la voce del marmo – Su c’è il Boccaccio gentile con l’allegra brigata. C’é Fiammetta, Calandrino, Filomena, Chichibio, Dafne, Filostrato … Hanno cento novelle da raccontare, cento storie ricche di burle, di inganni di beffe. ”
L’incanto dell’epigrafe, dopo secoli ha sempre un misterioso richiamo.
Certaldo alto è il borgo agricolo medievale. Un pugno di case fra torri mozze.
É maestoso il castello dei Vicari, che sovrasta la strada ammattonata che lo precede, come un invito a doverlo visitare! Piazzette raccolte, angoli e stretti vicoli selciati. Mura a solatio ornate dal cappero dai fiori bianco rosati! Terrazze e strade aperte su un mosaico di campi e colline, di olivi, vigneti.
Finestre, orti, e mura con i panni tesi. Storie che parlano di gioventù e di vecchiaia. Mi piace il Castello per i suoi silenzi che vengono da lontano.di Donella Zaoboni online casino hacks – Get in Certaldo is always a pleasure. You have the impression of having turned a corner and suddenly find yourself in a different reality. Out of time. As with dreams.
An indefinable feeling caresses the soul. Maybe the ancient history. Maybe the charm of the castle steeped in the smells of the past or the ruins that evoke centuries of adventures?
Whatever it is, here, where time passes without noise, they still live on a human scale.
Season after season, is the flowering of the almond trees and violets, and the first chills of autumn, when the sun flares up from the red brick walls, before disappearing on the horizon. It’s a sight! Even this october’s sunset. Minutes of emotion.
The sun gives you the fairytale castle …
A sign along a stone path cites an order and calls the wanderer distracted to follow a path “viator stops the footer! ……” that’s the hurry – the voice of the marble – On Boccaccio’s nice merry band. There Fiammetta, Calandrino, Filomena, Chichibio, Daphne, Philostratus … Have a hundred stories to tell, one hundred stories full of pranks and trickery of fun.”
The charm of the epigraph, after centuries always has a mysterious call.
Certaldo is the medieval farming village. A handful of houses between stubby towers.
It is the majestic castle of the Vicars, which overlooks the road ammattonata that precedes it, as an invitation to have to visit! Collected squares, corners and narrow paved streets. Walls adorned by the sunny caper flowers pinkish-white! Terraces and the open road on a patchwork of fields and hills, olive groves and vineyards.
Windows, gardens, and walls with rags thesis. Stories about youth and old age. I like the castle for his silence coming from far away.
Apr 12, 2012 | Eventi, Firenze
Il “Calendimaggio”, antica festa di primavera, si celebrava a Firenze il primo giorno di maggio con festeggiamenti che andavano avanti tutto il mese.
La festa cominciava il 30 aprile con la sospensione delle attività e l’inizio di sfilate fra l’allegria della folla che riempiva strade, finestre e balconi, ornati da festoni di alloro, arazzi e bandiere.
A Calendimaggio l’Arte dei Calzolai onorava San Filippo suo protettore, allestendo un altare all’aperto davanti alla statua del santo eretta in un’edicola all’esterno di Orsanmichele, addobbandolo con la bandiera, fiori, alloro e lumi e la consueta “fiorita”, un tappeto di foglie e fiori primaverili.
I tradizionali conviti accoglievano intorno alle mense, di popolo e di signori, parenti, amici e vicini. Nel Calendimaggio del 1274 – come ricorderà il Boccaccio – Dante Alighieri fanciullo di nove anni, incontrò per la prima volta la sua Beatrice.
Le canzoni, dette “maggi”, erano cantate da brigate di giovani che in quel giorno, ornata la testa da ghirlande di fiori, danzavano sotto la direzione della neoeletta “sposa di maggio”, andando di casa in casa delle fanciulle fidanzate e ricevendo in cambio fiori. Le comitive dei “cantamaggio” e dei “maggiaioli” – coloro che cantavano le “maggiolate” e serenate – erano precedute da un giovane che portava “il majo”, un ramo fiorito e infioccato che rappresentava la primavera.
Di queste celebrazioni numerose sono le testimonianze poetiche, fra le quali quella famosa di Agnolo Poliziano e le ballate del Magnifico Lorenzo de’ Medici.
A Firenze i colori del maggio cittadino sono anche quelli dell’antico “gioco delle bandiere”. Bandiere che svolazzano con maestria nel corso del prestigioso ‘Trofeo Marzocco’ , importante gara fra Sbandieratori di diverse città italiane che da circa vent’anni si svolge la prima domenica di maggio.
I Fiori e maggio sono anche i protagonisti a Firenze del ricordo di un avvenimento storico che segnò il passaggio di Firenze dal XV al XVI secolo. Il 23 maggio ha infatti luogo la “Fiorita”.
Dopo una messa nella Cappella dei Priori in Palazzo Vecchio, un corteo di frati domenicani e cittadini, con in testa le autorità civili e religiose, scende nella piazza della Signoria per spargere petali di rose e rami di palme, sulla lapide circolare che segna il punto dove fu impiccato e arso Fra’ Girolamo Savonarola assieme ai suoi due confratelli Fra’ Domenico Buonvicini da Pescia e Fra’ Silvestro Maruffi da Firenze. Questa cerimonia trae origine dalla spontanea iniziativa popolare che vide la mattina dopo la morte del predicatore, il luogo del supplizio coperto di fiori.The Tramadol “Calendimaggio”, an ancient spring festival, was celebrated on the first of May with feasting that continued for the entire month.
Partying began on 30th April with the suspension of activities and the beginning of processions by a happy crowd that filled the streets, windows and balconies, decorated with laurel festoons, tapestries and flags.
At Calendimaggio, the Shoemakers Guild honoured its Patron Saint Philip by setting up an open-air altar in front of the statue of the saint erected in an aedicule outside Orsanmichele, decorating it with flags, flowers, laurel and lamps, as well as the traditional “fiorita”, a carpet of spring leaves and flowers.
The traditional banquets, held by rich and poor alike, were extended to relatives, friends and neighbours. In the Calendimaggio of 1274 – as Boccaccio told us – Dante Alighieri, a nine-year old boy, met his Beatrice for the first time.
The songs, called “maggi”, were sung by groups of young people who, on that day, decorated their heads with garlands of flowers, danced under the direction of the newly elected “May bride”, visited the homes of their betrothed and received flowers in exchange.
The groups of “cantamaggio” and “maggiaioli” – the ones who sang the “maggiolate” and serenades – were preceded by a young boy carrying the “majo”, a decorated branch bearing blossom representing spring. Many poems have been written about these celebrations, including the famous one by Agnolo Poliziano and the ballads of Lorenzo the Magnificent.
In Florence, the colours of May also comprise those of the ancient “game of flags” that are skilfully and majestically waved during the prestigious ‘Trofeo Marzocco’, an important competition between flag wavers from various Italian cities that has been held on the first Sunday in May for about twenty years.
Flowers, May and Florence are also the protagonists of the commemoration of a historical event that marked the transition of the city form the fifteenth to the sixteenth century. The “Fiorita” is held on 23rd May.
After a mass in the Cappella dei Priori in Palazzo Vecchio, a procession of Dominican monks and citizens, with the civil and religious authorities at the front, enters Piazza della Signoria to scatter rose petals and palm leaves on the circular tablet indicating the point where Fra’ Girolamo Savonarola was hanged and burned together with his two brother monks Fra’ Domenico Buonvicini from Pescia and Fra’ Silvestro Maruffi from Florence. This ceremony originates from the spontaneous popular initiative which covered place of death of the preacher with flowers.