[:it]Massa: meccanismi e arte povera: le opere di Francesco Bocchini al Palazzo Ducale [:]

[:it]Massa: meccanismi e arte povera: le opere di Francesco Bocchini al Palazzo Ducale [:]

[:it]Lo scultore e artista visivo sarà protagonista della mostra “Il cattivo sogno” che si apre sabato 23 settembre alle ore 18. Aperta fino al 22 ottobre

 Opere che si concentrano su latte e ferri smaltati per produrre quadri-scultura animate da marchingegni elementari apparentemente ludici come quelli dei giochi per bambini ma che in realtà nei meccanismi si rivela la natura drammatica che nasce dal movimento convulso e poco armonioso, “vetrine” che come teche di un immaginario museo di scienze naturali conservano rarissimi elementi vegetali (la lamiera da materiale di scarto trasformata in materiale raro e prezioso), collage-disegni  su carta impreziosite dal disegno dell’artista.

E’ questa l’arte di Francesco Bocchini (Cesena 1969) artista eclettico che ha collaborato anche con la compagnia Teatro Valdoca e con la Societas Raffaello Sanzio (le sue mostre possono essere considerate non a torto delle rappresentazioni “teatrali” dove le opere dialogano tra di loro come attori ), che dal 23 settembre fino al 22 ottobre espone le sue opere nelle sale di Palazzo Ducale a Massa (Ms) in una mostra dal titolo “Il cattivo sogno” promossa dal Comune di Massa con la direzione artistica di Mauro Daniele Lucchesi dell’Associazione Quattro Coronati.

Il percorso espositivo della mostra di Bocchini comprende 15 opere, tra questi meccanismi a parete grandi e piccoli, una grande scultura di 5 metri appositamente realizzata per l’occasione “Crocefissione Grunewald” un enorme fiore in lamiera di ferro stagnata che riprende la drammaticità del famoso quadro di Grunewald, carte-collage  e una grande “vetrina” dal titolo “Blanco Psico Macrobio”  un grande reliquario dove le immagini create da Bocchini, in omaggio all’attività empirica di Ambrogio Teodosio Macrobio, proiettano lo spettatore all’interno di uno spazio scenico aperto a mille interpretazioni, divagazioni e fraintendimenti.

Il regno dell’artista sono le lamiere che nelle sue mani si colorano e si animano, rigenerate da uno spirito vitale in meccanismi e installazioni dal grande potere evocativo. L’approccio  pare ludico, divertente, disimpegnato in realtà le sue opere rivelano all’osservatore attento una poetica drammatica al cui fine contribuiscono i titoli, l’oggetto di scarto (le lamiere, le carte, gli scarti delle lavorazione metalliche), la materia, il saper fare (quello che una volta veniva chiamato il mestiere)  diventano il pretesto per realizzare opere estremamente concettuali dove il pensiero convive con la materia.
Con questo ennesimo evento Palazzo Ducale si sta sempre di più affermando come centro di riferimento per l’arte contemporanea con tutta una serie di mostre che si contraddistinguono per avere come filo conduttore il linguaggio contemporaneo e la comunicazione.

La mostra sarà aperta ad ingresso libero dal 23 settembre al  22 ottobre nel Palazzo Ducale di Massa (Ms), splendido palazzo tardo rinascimentale costruito dalla famiglia Cybo Malaspina, in Piazza Aranci 35 da martedì a sabato dalle ore 17 alle 20. Per informazioni: Comune di Massa, tel: 05854901
Info: web: www.comune.massa.ms.it

Francesco Bocchini breve biografia
Francesco Bocchini dal 1992 al 1995 lavora con il Teatro Valdoca di Cesena realizzando sculture e installazioni per gli spettacoli Antenata (tornare al cuore), Antenata (Enigma), Ossicine, Fuoco Centrale. Nel 1995 fonda il teatro REBU realizzando performance e installazioni visive. Collabora successivamente con Accademia Perduta e altre compagnie tra cui Rio Rose e Bjorn Teatre in Danimarca e Dei Calci Teatro a Bologna. Dalla metà degli anni ’90 il suo lavoro è stato esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero, in gallerie private e in spazi pubblici. Vive e lavora a Gambettola (Cesena).Nel 2017 è stato invitato a partecipare a Modus, Evento Collaterale della 57ª Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, a cura di Eleonora Frattarolo e Martina Cavallarin. Negli anni precedenti, tra le mostre collettive in spazi pubblici ricordiamo: Round the Clock, Evento Collaterale della 54ª Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, a cura di Martina Cavallarin Playstation, Kunstart, Merano, a cura di Valerio Dehò (2009); Steellife, Triennale di Milano, a cura di Elisabetta Pozzetti (2008); Frescobosco, Certosa di Padula, Salerno, a cura di Achille Bonito Oliva (2008); 15ª Quadriennale d’Arte, Roma (2008); Bologna Contemporanea 1975 – 2005, Galleria d’Arte Moderna, Bologna, a cura di Peter Weiermair (2005); XIV Quadriennale,Anteprima, Promotrice Belle Arti, Torino (2004).

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