Giro intorno al mondo delle ostriche nella loro giornata internazionale
Cibo (ritenuto) afrodisiaco, associato alla voluttà e al piacere, anche per la sua capacità di creare perle, le ostriche sono anche alleate dell’ambiente e tra i motivi legati alla decisione di dedicare loro, il 5 maggio, una giornata internazionale, c’è proprio questa caratteristica: sono preziose per la biodiversità e con il loro guscio “catturano” anidride carbonica.
Le perle del mare
Ma cosa sono le ostriche? Sono molluschi bivalvi appartenenti alla famiglia degli Ostreidae e hanno un guscio duro composto da due valve, spesso irregolare e dalla forma appiattita o arrotondata.
Sono eccellenti filtratori, il che significa che si nutrono filtrando piccoli organismi, come il plancton, dall’acqua circostante.
Diverse sono le specie di ostriche presenti sul pianeta, ognuna con le proprie caratteristiche distintive. Alcune delle più comuni includono: ostriche Pacifiche (Crassostrea gigas), ostriche Atlantiche (Crassostrea virginica), ostriche Kumamoto (Crassostrea sikamea) e ostriche Belon (Ostrea edulis).
Conosciute e amate per il sapore unico e complesso, che può variare a seconda della specie e dell’ambiente in cui sono cresciute, vengono spesso sommariamente descritte come sapide e dolci, con una consistenza carnosa e succosa, ma le sfumature al gusto sono davvero molte.
Sono infine grandi alleate della salute e fonte eccellente di proteine, vitamine del gruppo B, zinco e altri nutrienti essenziali.
Tesori di gusto alleati dell’ambiente
Alcuni studi parlano di oltre due milioni di tonnellate all’anno di anidride carbonica sottratte all’ambiente dalle ostriche allevate in circa 40 paesi.
E come sottolinea una recente ricerca del Trinity College: “L’allevamento di ostriche e altri molluschi è quanto di più sostenibile si possa immaginare e in molti luoghi è effettivamente rigenerante dal punto di vista ambientale. Si prospetta inoltre come una preziosa potenziale risorsa per alleviare la pressione sulle fonti proteiche terrestri ed è un ottimo esempio di come ottenere più cibo dall’oceano”.
Tutto ciò perché una singola ostrica può filtrare fino a 190 litri di acqua al giorno, rimuovendo particelle e sostanze inquinanti e contribuendo così alla qualità dell’acqua.
Le barriere di ostriche e le formazioni di barriere artificiali possono inoltre creare habitat vitali per molte specie marine, inclusi pesci, granchi e altri organismi contribuendo così alla biodiversità marina.
In sintesi, le ostriche possono svolgere un ruolo importante nella sostenibilità ambientale quando coltivate e consumate in modo responsabile.
Le migliori ostriche del mondo
Le ostriche vengono coltivate in molte parti del mondo, ma alcune regioni sono particolarmente famose per la loro produzione.
L’area di più antico allevamento, almeno secondo i documenti è l’Irlanda dove vengono allevate in prevalenza lungo la Wild Atlantic Way; la Francia con la regione di Charente-Maritime in Francia, nota per le ostriche Belon, le ostriche Marennes-Oléron e quelle coltivate nella baia di Arcachon; gli Stati Uniti con le famose ostriche pacifiche della baia di Tomales in California e infine il Giappone con le famose ostriche Kumamoto.
Andiamo nel dettaglio partendo dall’Irlanda che si mette in evidenza per tradizione (ci sono documenti del 1461 che parlano della loro importanza economica), dove ricca e evidente è la qualità e la salute delle acque in cui vengono allevate in prevalenza lungo la Wild Atlantic Way, l’area della fascia costiera ad ovest del paese, bagnata da un Atlantico particolarmente incontaminato anche per l’attenzione che l’Irlanda pone alla salvaguardia del suo prezioso habitat marino.
La produzione di ostriche è eccellente anche in Irlanda del Nord, dove vengono allevate soprattutto nella zona di Coney Island, vicino a Killough.
Passando alla Francia, che forse ha contribuito a rendere celebre nel mondo questo mollesco le principali regioni produttrici sono concentrate lungo la costa atlantica, dove le condizioni ambientali sono ideali per la loro coltivazione. Alcune delle regioni più importanti includono Charente-Maritime regione famosa per le ostriche Belon originarie della Bretagna e della zona intorno alla foce del fiume Belon conosciute per il loro sapore salato e metallico e quelle Marennes-Oléron particolarmente rinomate per il loro sapore distintivo, dovuto alla presenza di alghe verdi nelle acque dove vengono coltivate e quelle della baia di Arcachon apprezzate per la loro carne succosa e saporita.
Passando negli Stati Uniti il luogo delle ostriche è la California dove le ostriche pacifiche (le più coltivate ala mondo) vengono coltivate nella zona nord lungo la baia di Tomales e la baia di Humboldt.
Quelle della baia di Tomales che si trova nella contea di Marin sono conosciute per la loro carne succosa e il loro sapore salato; quelle della contea di Humboldt invece sono apprezzate per la loro dolcezza e il loro sapore cremoso.
Infine sosta d’obbligo nel paese del Sol Levante famoso per la produzione di ostriche della regione di Miyagi che si trova nella parte settentrionale di Honshu, la più grande isola del Giappone con le sue ostriche di alta qualità, conosciute come “Miyagi oysters” dalla carne tenera e saporita, con note di nocciola e una finitura dolce. La prefettura di Hiroshima, situata nella parte occidentale di Honshu, è un’altra importante area di produzione di ostriche giapponesi; quelle di Hiroshima sono apprezzate per il sapore dolce e la loro consistenza succosa. Infine una nota di merito per le ostriche di Kumamoto (Crassostrea sikamea) varietà originaria dell’omonima regione che si trova nella parte meridionale del Giappone e che si differenziano per il guscio piccolo e appuntito e per la carne dolce e succosa.
Festival unici al mondo
Sono sempre di più i gastronauti che si mettono in viaggio per visitare gli allevamenti di ostriche e gustarsi i prelibati molluschi.
Celeberrimo in Irlanda (nel 2024 è in calendario dal 27 al 29 settembre) il festival di Galway che celebra le ostriche indigene (la piatta di Galway) e che offre un programma ricco di appuntamenti per tutti con degustazioni e tour. Uno degli eventi più famosi di Francia è invece la Fête de l’Huître (Festa delle Ostriche) che si tiene ogni anno in varie città lungo la costa atlantica.
Anche negli Stati Uniti non mancano gli eventi dedicati a questo prezioso mollusco, tra i più noti c’è il Tomales Bay Oyster Festival, che si tiene ogni anno nella baia di Tomales e offre una vasta selezione di ostriche locali e piatti a base di frutti di mare.
Per finire anche il Giappone celebra le ostriche in vari eventi e festival gastronomici lungo le coste. Tra i più noti c’è il Miyagi Oyster Festival, che si tiene ogni anno nella prefettura di Miyagi e offre una vasta selezione di ostriche locali e piatti a base di frutti di mare.