Capri: l’sola gioiello italiana. 5 buoni motivi per visitarla d’estate

Capri: l’sola gioiello italiana. 5 buoni motivi per visitarla d’estate

L’Isola di Capri è un gioiello italiano di natura e storia incastonata nel prpfondo blu del Mar Tirreno. Celebre per la bellezza, le acque cristalline e l’atmosfera elegante è da secoli ambita da viaggiatori che provengono da ogni angolo del globo.
Ha affascinato poeti, artisti, cantori e celebrità di ogni dove e quest’anno è più splendida che mai dopo il recupero di via Krupp.

Via Krupp. Foto Twitter

La rinascita di via Krupp

È una notizia attesa da nove anni e finalmente a fine giugno, ha riaperto ufficialmente via Krupp l’iconica strada panoramica, unica nel suo genere che serpeggia fra le scogliere e la macchia mediterranea di Capri. Un percorso suggestivo oggi messo in sicurezza scavato nella roccia che profuma di salmastro che per un chilometro circa conduce il viandante dai Giardini di Augusto, che si trovano vicini alla celebre “Piazzetta” di Capri, fino a Marina Piccola. Percorrerla è un’esperienza che si ricorda per tutta la vita.
Fatta costruire tra il 1900 e il 1902 dall’imprenditore tedesco di cui porta il nome, Friedrich Alfred Krupp e realizzata dall’architetto Emilio Mayer, la strada è un capolavoro di ingegneria.

I Faraglioni. Foto di falco da Pixabay

Paesaggi incantevoli e vedute mozzafiato

Il primo motivo che rende Capri una destinazione irresistibile, un’isola che tutti almeno una volta nella vita dovrebbero visitare è la straordinaria bellezza dei suoi paesaggi.
Ogni angolo, ogni curva, ogni affaccio è una cartolina vivente che si apre davanti allo sguardo.
Una cartolina che pare quasi come quelle antiche in banco e nero dove poi il pennello dell’artista dipingeva ogni dettaglio con colori intensi, vivaci e contrasti di azzurri incredibili fra mare e scogliere.
La vista per eccellenza di Capri è ovviamente quella dei “Faraglioni”; tre imponenti rocce emergenti dal mare che formano uno degli scenari più celebri e celebrati a livello mondiale.
Oltre a questo, l’isola offre molti altri scorci panoramici indimenticabili come quello dal Monte Solaro raggiungibile con la seggiovia panoramica e dalla cui vetta lo sguardo si perde a 360 gradi in un mare blu profondo e bellissimo.
Passeggiare per il borgo di Anacapri, traboccante di stradine acciottolate e casette colorate offre l’opportunità di immergersi nella tradizione e nell’autenticità locale.
Ogni scorcio diventa una foto perfetta, ogni istante vissuto in questa atmosfera sarà un ricordo da custodire.

Grotta azzurra- Foto Isola di Capri portal

Grotte e spiagge uniche

Il secondo motivo che rende Capri una meta da non perdere è la straordinaria varietà di grotte e spiagge che punteggiano la sua costa lungo tutto il periplo. Da secoli, queste meraviglie naturali hanno attratto e affascinato i visitatori con la loro bellezza e mistero.
La grotta per eccellenza è ovviamente la celebre Grotta Azzurra vero spettacolo della natura dove l’acqua al suo interno risplende di un blu intenso e luminoso grazie alla luce del sole che filtrando attraverso la sua stretta apertura regala visioni incredibili e diverse a seconda dell’ora del giorno in cui la visitiamo.
Ma la Grotta Azzurra è solo la più famoso fra le tante meraviglie sotterranee di Capri.
La Grotta Verde, la Grotta Bianca e la Grotta del Sangue sono solo alcune delle altre grotte meno celebri ma altrettanto incredibili che attendono solo di essere scoperte.
Per gli amanti del mare e del sole Capri saprà stupirvi con alcune delle spiagge più affascinanti dell’intero Mediterraneo.
Le spiaggia di Marina Piccola e di Marina Grande sono mete perfette per rilassarsi e godersi il caldo e il sole estivo.
Chi è alla ricerca invece di una spiaggia più appartata il consiglio è di scegliere la spiaggia del Faro, incorniciata da alte scogliere, circondata da natura incontaminata e sferzata dal vento salmastro..

L’iconico negozio Cuccurullo. Foto isola di Capri portal

Eleganza e shopping esclusivo

Il terzo motivo che rende Capri irresistibile è la sua ineguagliabile atmosfera di eleganza e raffinatezza, che si riflette anche nei negozi di alta moda e nelle boutique di lusso presenti sull’isola.
Capri è da sempre sinonimo di stile e glamour e anche per questo ha sempre attirando visitatori in cerca di un’esperienza di shopping unica nel suo genere.
Le vie dello shopping, come la celebre Via Camerelle, sono costellate da boutique di designer italiani e internazionali. Qui è possibile trovare capi di alta moda, accessori esclusivi, gioielli raffinati e oggetti d’arte in un’ elegante che permea queste strade vero status symbol della moda italiana.
Da comprare assolutamente l’unico e inimitabile sandalo caprese, famoso in tutto il mondo e già ai piedi di celebri star hollywoodiane che rappresenta un’icona dell’artigianato locale e del lusso discreto di Capri.
Molte ancora oggi le botteghe artigianali che offrono la possibilità di personalizzare i propri sandali, scegliendo forme, materiali e dettagli per potersi portare a casa un pezzo unico e su misura.

Palazzo di Tiberio e Villa Jovis. Foto Ministero della Cultura

Patrimonio culturale e storia millenaria

Il quarto motivo che rende Capri è che essa è un’isola che non vive solo d’estate quando il sole italiano favorisce il godersi la natura e il mare.
Capri è luogo affascinante e unico da esplorare in ogni stagione grazie al suo ricco patrimonio culturale e alla storia millenaria che permea all’isola di svelarsi attraverso una serie di luoghi storici e culturali che raccontano la sua lunga evoluzione nel corso dei secoli.
La storia è viva nella celebre e imponente Villa Jovis maestosa residenza imperiale romana costruita sotto l’imperatore Tiberio che offre una vista panoramica straordinaria sull’isola e su tutto il Golfo di Napoli rappresentando la più fulgida testimonianza dell’antica grandezza di Capri.
Un altro luogo da visitare è la Certosa di San Giacomo monastero del XIV secolo che oggi ospita un museo dove si possono ammirare opere d’arte, affreschi e oggetti storici che raccontano la vita religiosa e culturale dell’isola nel corso dei secoli.
La Chiesa di San Michele a Anacapri celebre per il suo pavimento di maiolica che rappresenta l’Eden e il Peccato Originale è un capolavoro di artigianato locale che va sicuramente inserita in un ideale percorso culturale caprese.
Oltre ai monumenti storici va sottolineato che l’isola è stata spesso musa di artisti, poeti e scrittori. La bellezza di Capri ha affascinato personaggi come Axel Munthe, Pablo Neruda e Federico Fellini, ccntribuendo a consolidare la reputazione culturale dell’isola.

Rita Hayworth a Capri negli anni’ 50 del Novecento

Atmosfera magica e celebrità

Il quinto e ultimo motivo che rende Capri una meta affascinante da visitare è l’atmosfera magica e la lunga lista di celebrità che hanno scelto quest’isola come loro rifugio o luogo di ispirazione. Capri ha da sempre esercitato un fascino irresistibile su personaggi illustri provenienti da tutto il mondo, dando vita a storie, aneddoti e leggende che contribuiscono a renderla ancora più affascinante.
L’isola ha ospitato personaggi storici e celebrità tra cui l’Imperatore Tiberio che scelse Capri come sua dimora e l’imperatrice di Francia Maria Teresa d’Austria; ma è nel Novecento con la diffusione del turismo che Capri ha attirato l’attenzione del jet set internazionale e delle stelle del cinema.
Sophia Loren, Audrey Hepburn e Brigitte Bardot, Rita Hayworth e Jaqueline Kennedy sono solo cinque delle grandi star mondiali che hanno trascorso momenti indimenticabili sull’isola. Toto è stato un frequentatore così assiduo di Capri,da meritarsi il nomignolo di “Principe di Capri” dai suoi abitanti. Il noto stilista italiano Giorgio Armani qui possiede una bellissima villa simbolo di eleganza e lusso e anche lo scrittore Alberto Moravia e il regista premio Oscar Jean-Luc Godard hanno trascorso del tempo qui, catturati dalla bellezza e dall’atmosfera unica.

 

La ciliegia regina di Castello è un nuovo Presidio Slow Food

La ciliegia regina di Castello è un nuovo Presidio Slow Food

Arriva dalle pendici dei Monti Lattari, area pre-appenninica della Campania dove i prati stabili conferiscono ai prodotti caseari aromi unici. La ciliegia Somma dei Monti Lattari è un nuovo Presidio Slow Food, l’ultimo costituito in ordine di tempo e il numero 44 in Campania.
Un frutto antico e delizioso, reso inconfondibile dal colore rosso screziato da una punta di bianco.

foto Paola Viesi

Grande, soda e succosissima

Grande, soda e succosa, questa ciliegia è legata in maniera particolare al territorio in cui cresce.
Siamo nelle aree agricole di Gragnano e Pimonte, in provincia di Napoli, sulle colline a ridosso dei Monti Lattari, dove già all’inizio del 1600 alcuni documenti storici attestano la coltivazione di ciliegie.
Qui «l’origine vulcanica dei terreni contribuisce alla fertilità dei suoli e conferisce particolari caratteristiche organolettiche ai prodotti coltivati» spiega Simone Lucchisani, responsabile del neonato Presidio.
Se l’area bassa di Gragnano è tradizionalmente vocata alla produzione di pasta, la zona collinare a ridosso delle montagne è da sempre apprezzata per le produzioni ortofrutticole e per le ciliegie, che in particolare nel borgo medioevale di Castello, l’areale storico di coltivazione, trovano la perfetta esposizione, mite ma ventilata.
Un microclima peculiare «dovuto al fatto che la zona dove vengono coltivate le ciliegie, per sei mesi l’anno riceve pochissima luce. Da aprile in poi invece prende più sole possibile, dall’alba al tramonto» racconta l’agricoltore Francesco Scala. Insieme al papà Ciro, referente dei produttori del Presidio, è uno dei quattro aderenti al progetto che vuole incentivare proprio il ricambio generazionale tra gli agricoltori locali.

foto Paola Viesi

Dal rischio estinzione alla rinascita

Nota e apprezzata in tutta la regione, in particolare a Napoli e sulla costiera Amalfitana, la ciliegia dei Monti Lattari ha rischiato di scomparire soprattutto negli anni ‘80 del secolo scorso, quando le varietà migliorate di ciliegie provenienti dalla Turchia hanno soppiantato le produzioni locali, ridotte anche a causa dello spopolamento delle aree interne.
Pochi gli impianti specializzati di ciliegi, presenti in setti promiscui e tradizionali. Quelli storici sono caratterizzati da fusti alti, per la cui raccolta un tempo si usavano lunghe scale di legno. «Alcuni alberi hanno più di sessant’anni – prosegue Scala – e superano i 15 metri di altezza. È un problema per la raccolta, perché nessuno è più specializzato a farla».
Un sapere che, al pari del prodotto stesso, la comunità locale vuole tutelare grazie al Presidio, sostenuto dal Comune di Gragnano.

foto Paola Viesi


Una ciliegia “insaccata”

Unica e inconfondibile è pure la tradizione di “insaccare” le ciliegie, cioè di disporle a piramide per mantenerle più a lungo.
Se negli anni sono mutate le dimensioni – una volta si componevano grandi cumuli, oggi cassette di 4-5 chili o vaschette – invariata è l’arte di staccare i peduncoli di ciascuna ciliegia, a mano e con accortezza, prima di sistemare i frutti.

Le ciliegie così disposte si vendono da sempre sulla strada per scendere al mare, verso Castellamare di Stabia: «sono inconfondibili. Una volta assaggiate non le dimentichi» afferma Sabato Abagnale, presidente di Slow Food Monti Lattari Costa d’Amalfi.
Il gruppo locale di Slow Food è stato tra i promotori del rilancio della ciliegia e oggi spera che il Presidio «possa contribuire a promuovere la zona e aprirla a nuovi sviluppi turistici, puntando anche a fare rete con i ristoratori e i pasticcieri locali», conclude Abagnale.
La ciliegia Somma, buonissima fresca ma facilmente deperibile, è infatti tradizionalmente trasformata in confetture.
La raccolta della ciliegia va dalla terza decade di maggio fino ai primi di luglio. Il primo appuntamento per il nuovo Presidio è la festa annuale, in programma dal 14 al 16 giugno nel borgo di Castello.

Ciliegie d’Italia. Un itinerario fra le nove varietà più prelibate

Ciliegie d’Italia. Un itinerario fra le nove varietà più prelibate

Maggio è un mese speciale per gli amanti delle ciliegie, poiché rappresenta il periodo in cui queste gustose e succose bacche raggiungono la loro piena maturazione.
In Italia, ci sono diverse località rinomate per la produzione di ciliegie di alta qualità e doc. Ecco allora il nostro viaggio attraverso le capitali italiane delle ciliegie che non solo ci permette di assaporare i deliziosi frutti, ma ci offre anche l’opportunità di immergerci nella cultura e nelle bellezze naturali di queste località. Scopriamo insieme queste località seguendo il sapore di questo frutto di stagione.


1 – Vignola (Emilia Romagna)

Situata in Emilia-Romagna, Vignola è sicuramente la località più famosa per le sue ciliegie che portano il nome del paese e sono conosciute per la loro dolcezza e la consistenza succosa.
In realtà però sono numerose le varietà che si producono in loco come il piccolo Moro di Vignola o il corposo Durone Nero.
La zona di produzione della Ciliegia di Vignola IGP interessa alcuni comuni in provincia Modena e Bologna situati dai 30 fino ai 950 metri s.l.m.
Nel comune di Vignola, in provincia di Modena, tra la fine di maggio e l’inizio di giugno si organizzano spesso anche delle raccolte fai-da-te.
La Ciliegia di Vignola IGP si trova anche sulle colline bolognesi della Valle del torrente Samoggia, per esempio lungo i sentieri che partono da Zola Predosa.
Durante il mese la città organizza anche l’annuale “Sagra delle Ciliegie”, una festa tradizionale dedicata dove si possono gustare i frutti appena raccolte, partecipare a degustazioni, visite guidate alle piantagioni e scoprire le tecniche di coltivazione tramandate da generazioni.
Non dimenticate di visitare il suggestivo Castello di Vignola, che domina il paesaggio circostante.


2 – Cellano (Lazio)

Spostandoci nel Lazio, incontriamo Celleno noto come “paese delle ciliegie”, un pittoresco borgo noto per la produzione della varietà “Cellina”.
Queste ciliegie si distinguono per il loro sapore dolce e l’intenso colore rosso.
Durante il mese di maggio, Celleno celebra la “Sagra delle Ciliegie di Celleno”, un evento che attira visitatori da tutto il centro Italia nel paese.
Si potrà passeggiare per le strade medievali del centro storico, partecipare a spettacoli culturali e assaggiare una vasta gamma di prodotti a base di ciliegie, come marmellate, dolci e liquori.
Da non perdere la vista panoramica dalla Rocca Farnese, che offre uno sguardo mozzafiato sulla valle sottostante.


3 – Murgia (Puglia)

Scendiamo lungo la Penisola e fermiamoci nella splendida Puglia dov’è la regione della Murgia che vanta una ricca produzione di ciliegie.
Le ciliegie della Murgia si distinguono per la loro dolcezza e la consistenza succosa.
Questa zona è famosa oltreché per le sue ciliegie anche per i vasti uliveti, i trulli caratteristici e i paesaggi mozzafiato.
Durante il mese di maggio,si possono visitare le fattorie locali e partecipare alla raccolta delle ciliegie fresche direttamente dagli alberi.
Indimenticabile una passeggiata tra i suggestivi panorami della Murgia e lasciandosi conquistare dalla bontà delle ciliegie locali.


4 – Marostica (Veneto)

Situata in Veneto, Marostica è un’altra località italiana che si distingue per la sua produzione di ciliegie. Qui, le ciliegie . le prime in Italia ad avere ottenuto il marchio di Indicazione Geografica Protetta sono coltivate con cura e dedizione e il risultato è un frutto dalla forma quasi perfettamente rotonda, dalla polpa succosa e molto soda e dal sapore unico.
La zona di produzione e di raccolta comprende diversi territori nella provincia di Vicenza: Salcedo, Fara Vicentino, Breganze, Mason, Molvena, Pianezze e Maro.
Oltre alle deliziose ciliegie, Marostica è famosa per la sua piazza degli scacchi, dove ogni due anni si svolge una rappresentazione vivente di una partita su una scacchiera gigante.


5 – Ciliegie dell’Etna (Sicilia)

Provenienti dalle pendici dell’iconico vulcano siciliano, le ciliegie dell’Etna sono una vera delizia.
La loro coltivazione beneficia delle proprietà vulcaniche del terreno che conferiscono alle ciliegie un sapore intenso e una consistenza succosa.
Le ciliegie dell’Etna sono spesso raccolte a mano da agricoltori locali, che lavorano con passione per preservare la qualità del frutto.
Durante il mese di maggio, puoi visitare le piantagioni e partecipare alla raccolta delle ciliegie, sperimentando di persona l’autenticità di questa pregiata varietà.
Croccante all’esterno, dolce all’interno e dalla bassa acidità, la Ciliegia dell’Etna Dop sicontraddistingue per i lunghi tempi di maturazione e quindi è più facile da trovare a giugno e a luglio, piuttosto che a maggio.
Alle falde dell’Etna è possibile trovare dei ciliegi anche a 1.200 metri, il che è molto raro in altre parti d’Italia. La zona di coltivazione è solitamente caratterizzata da suoli che evolvono su substrati di origine vulcanica.
Per trovare la Ciliegia dell’Etna Dop è necessario recarsi presso i comuni di Giarre, Riposto, Mascali, Fiumefreddo di Sicilia, Piedimonte Etneo, Linguaglossa, Castiglione di Sicilia, Randazzo, Milo e Zafferana Etnea.


6 – Durone nero dell’Anella (Emilia Romagna)

Il Durone Nero dell’Anella è una varietà di ciliegia coltivata principalmente in Emilia-Romagna.
Questa ciliegia si contraddistingue per la sua grandezza, la polpa croccante e il sapore dolce e leggermente acidulo che la rendono perfetta per preparare deliziose confetture.
È un’antica varietà italiana diffusa nel bolognese e che solitamente fiorisce tardi rispetto alle ciliegie comuni
e solitamente fiorisce tardi rispetto alle ciliegie comuni.


7 – Durona nero del Monte (Campania)

Il Durone del Monte è una varietà di ciliegia tipica della Campania. Questa ciliegia è apprezzata per il suo sapore intenso e il colore rosso brillante.
La zona vesuviana, alle pendici del Monte Somma, è famosa per la Durona Del Monte, conosciuta per la sua buccia di colore giallo-rosato su un lato e rosso scuro dall’altro.
Il territorio interessato alla raccolta e alla produzione è compreso in alcuni comuni del Parco Nazionale del Vesuvio: Massa di Somma, Ottaviano, Pollena Trocchia, S. Anastasia e Somma Vesuviana.


8 – Ciliegia di Lari (Toscana)

La Ciliegia di Lari è una varietà di ciliegia coltivata in Toscana apprezzata per la sua dolcezza e il sapore aromatico.
Lari piccola frazione del comune di Casciana Terme è situata in provincia di Pisa ed è nota per la sua produzione di questa pregiata varietà di ciliegia.
In tutto il territorio ci sono circa 6000 piante curate con amore dagli agricoltori locali che hanno salvato la maggior parte delle sotto-varietà della Ciliegia di Lari (molto dolce e dal colore chiaro) dall’estinzione.

9 – More di Cazzano (Veneto)

Le More di Cazzano sono ciliegie selvatiche fra le più grandi d’Italia e appartengono alla categoria dei duroni. Sono piccole e dal sapore intenso e leggermente acidulo, colore scuro, una buccia spessa e un sapore molto intenso. Si trovano nel veronese, più precisamente nella zona della Valle di Illasi e della Valle di Cazzano di Tramigna, nella frazione di Campiano.