Set 27, 2024 | Territori
I parchi nazionali sono aree naturali protette, dichiarate tali da ogni Paese, che vengono tutelate attraverso norme specifiche per preservarne la fauna selvatica e l’ambiente naturale. In Europa ci sono più di 500 parchi nazionali, di cui una dozzina sono protetti dall’Unesco e considerati Patrimonio dell’Umanità. Sono luoghi in cui si possono trovare cime granitiche, sterminate foreste di faggi, sorgenti sotterranee, cascate spettacolari, animali selvatici allo stato brado e un silenzio e una pace inusuale. Sono i luoghi perfetti per una piacevole passeggiata o per una sfida sportiva… e dove poter scattare centinaia di foto capaci di far invidia agli amici.
Ecco i 15 parchi nazionali più attraenti di tutta Europa scelti dagli utenti del motore di ricerca Jetcost.it:

Parco nazionale di Plitvice – Lika (Croazia)
Conosciuto come il Paradiso acquatico, è costituito da un gruppo di 16 laghi profondi, ognuno dei quali cambia colore a seconda dell’ora del giorno – dal turchese intenso al verde menta, fino al grigio e al blu – collegati tra loro da bellissime cascate e incantevoli ruscelli.
Scorrendo tra rocce dolomitiche e calcaree, le acque di questo parco hanno creato nel corso dei millenni delle dighe naturali che hanno portato alla formazione di tutta una serie di laghi, grotte e cascate di incredibile bellezza.
Vale la pena visitarlo anche in inverno, quando le cascate sono ghiacciate e i laghi con la loro superficie specchiata di ghiaccio assumono la tonalità del cielo. Dal 1979 questo parco è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

Parco Nazionale delle Isole Atlantiche – Galizia (Spagna)
Condiviso dalle province galiziane di A Coruña e Pontevedra, nell’angolo Nord-occidentale della Spagna, il Parco Nazionale delle Isole Atlantiche della Galizia è situato nel cuore delle Rías Baixas.
In questo luogo particolarissimo, in cui si incontrano acqua dolce e acqua salata, si crea un ecosistema unico, ricco di vita marina e terrestre.
Se da una parte, infatti, spiccano i sistemi di dune, le scogliere e i boschetti di ginestre ed eriche, dall’altra, nell’ambiente marino, con fondali rocciosi, è possibile ammirare colonie di alghe brune che ospitano una grande varietà di esseri viventi. Questo trio di isole (Illa de Monteagudo, Illa do Faro e la meridionale Illa do San Martiño), che combinano le loro spiagge bianchissime e le lagune cristalline con ripide scogliere e punti panoramici rocciosi, sono prive di traffico, cosa che enfatizza la sensazione per il visitatore di essere alla “fine del mondo”.
Inoltre, insieme formano un frangiflutti che protegge la città costiera di Vigo dalla furia dell’Atlantico.

Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Italia)
È incredibile pensare che a sole due ore d’auto da Roma si possano trovare l’orso bruno marsicano, la lince selvatica, il lupo appenninico e l’aquila reale che vivono tra cime granitiche e boschi di faggio, in valli e prati pieni di nontiscordardime, con una natura dominante e selvaggia che ospita solo una serie di villaggi collinari sparsi qua e là.
Il Parco Nazionale d’Abruzzo, visitato da due milioni di persone all’anno, è il più antico d’Italia e si estende per 50.000 ettari nel cuore degli Appennini.
Le antiche faggete, con alberi di oltre 500 anni, sono Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. All’interno del parco si possono fare escursioni a piedi, a cavallo, si possono praticare birdwatching, mountain bike, sci alpino o di fondo in inverno.
La rete di percorsi escursionistici comprende più di 150 sentieri per un totale di 750 chilometri e il panorama è mozzafiato, oltre che la tranquillità che vi si respira solo entrandovi.

Situato a Huelva, in Andalusia, il Parco di Doñana occupa la riva destra dell’estuario del fiume Guadalquivir, vicino alla sua foce nell’Atlantico a Sanlúcar de Barrameda.
È degno di nota per la grande varietà dei suoi biotopi: lagune, paludi, macchia mediterranea e dune mobili e fisse.
È l’habitat naturale di cinque specie di uccelli a rischio estinzione e di alcune specie emblematiche come la lince iberica e l’aquila imperiale, anch’esse in pericolo.
La palude è un luogo di passaggio, di riproduzione e di svernamento per migliaia di uccelli europei e africani, rappresenta quindi un ecosistema di altissimo valore ecologico.
I variegati paesaggi che compongono Doñana comprendono anche il sistema di dune fossili che corre tra Matalascañas e la foce del Guadalquivir, più di 25 chilometri di spiaggia vergine e sabbie bianche; la duna fossile di Asperillo è alta più di 30 metri e la scogliera di Asperillo è uno spettacolare taglio formato da arenaria di colore arancione e ocra a causa delle acque ricche di ossido di ferro che scorrono nei cosiddetti “chorritos de la pared” (piccoli ruscelli nella parete).

Parco nazionale di Dartmoor – Devon – (Inghilterra)
Selvaggia brughiera aperta e profonde vallate fluviali, con una ricca storia, leggende e una fauna rara: Dartmoor è un luogo unico.
È riconosciuto come uno dei paesaggi più belli del Regno Unito. Il granito è un importante elemento unificante di questo scenario; modellato nei millenni dall’azione degli eventi atmosferici, forma i caratteristici tors, delle scoscese collinette rocciose.
È una zona molto interessante dal punto di vista anche archeologico: ci sono castelli, abbazie e numerosi monumenti preistorici che includono il Beardown Man, alto 3,5 metri, vicino a Devil’s Tor e 5.000 capanne di pietra.
Qui ci sono tra i sentieri escursionistici migliori della Gran Bretagna.

Parco nazionale di Peneda-Gerês – Región Nord (Portogallo)
Nell’estremo Nord-Ovest del Portogallo, tra l’Alto Minho e Trás-os-Montes, la Serra da Peneda, insieme alla Serra de Gerês, è l’unica area protetta portoghese a essere dichiarata Parco Nazionale.
Presenta paesaggi abbaglianti tra montagne e dighe, dove specie uniche come il cavallo selvatico garrano corrono liberamente tra le montagne.
La sua vegetazione è eclettica, con diverse tonalità di verde che ricoprono le catene montuose, evidenziando una foresta di agrifogli, unica a livello nazionale, e specie endemiche come il giglio di Gerês, che illumina i campi con i suoi toni blu-violetti. Il terreno, molto montagnoso, è attraversato da fiumi e argini che scorrono rapidamente e si trasformano in cascate. Sembra un mondo a parte dove la natura la fa da padrona.

Parco nazionale della Valle di Lauterbrunnen – Berna (Svizzera)
La Valle di Lauterbrunnen, nella regione di Berna, tra Interlaken e il massiccio della Jungfrau, è di una bellezza spettacolare. Lauterbrunnen riunisce quasi tutto ciò che rende speciale la Svizzera.
Qui si può ammirare lo spettacoli naturale fornito dalle Alpi, passeggiare attraverso villaggi da cartolina, esplorare sentieri escursionistici e praticare gli sport invernali più belli della Svizzera, ammirando da vicino la Jungfrau,
Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
Le scogliere scolpite dai ghiacciai si ergono sopra campi verdi di pini e capanne di legno. Circa 72 cascate scendono da queste pareti scoscese, la più impressionante delle quali è la cascata di Staubbach.
La sua bellezza è tale che Goethe e Lord Byron ne furono ispirati per scrivere poesie.Da non perdere inoltre le cascate di Trummelbach, originate da un ghiacciaio e con accesso sotterraneo, sono le uniche del genere in Europa, sono collegate via ascensore, con gallerie, tunnel, piattaforme e sentieri: vederle da vicino è un’esperienza imperdibile.

Parco nazionale della Foresta Nera (Germania)
Nascosto nel Sud-Ovest della Germania, il Parco Nazionale della Foresta Nera sembra uscito da una fiaba dei Fratelli Grimm. Il suo paesaggio naturale è unico, ricco di valli, antiche rocche, brughiere punteggiate di erica, laghi cristallini, fattorie e scure foreste di abeti rossi; è un’area boschiva montuosa che si estende per 160 km e la sua diversità di paesaggio si riflette anche nella varietà della flora e della fauna.
Le foreste di abeti e faggi dominano lo scenario. Una caratteristica particolare del parco sono le aree erbose, chiamate Grinden, nelle zone più alte.
Qui si può passeggiare o andare in bicicletta e spesso si sentono e si vedono picchi e cuculi (piccola curiosità: la regione è il luogo di nascita dell’orologio a cucù).

Parco nazionale del Vatnajökull (Islanda)
Questo sito naturale di 1.400.000 ettari copre un’iconica regione vulcanica dell’Islanda ed è il più grande d’Europa.
Il territorio del parco nazionale è spettacolare, modellato dall’interazione tra fuoco e ghiaccio.
Il Parco Vatnajökull ospita dieci vulcani principali, otto dei quali subglaciali, tra cui due dei più attivi di tutta l’Islanda.
Gran parte del parco si trova al di sotto della calotta glaciale del Vatnajökull, ma i suoi paesaggi sono vari e comprendono sorgenti geotermiche, canyon, montagne innevate, lagune, vulcani sepolti e incredibili grotte di ghiaccio.

Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed Alburni – Campania (Italia)
La regione del Cilento ospita un paesaggio culturale di eccezionale qualità.
È una Riserva della Biosfera dal 1997 e nel 2010 è stato il primo parco nazionale italiano a diventare un Geoparco.
Si tratta del secondo parco protetto più grande dItalia, che si estende dalla costa tirrenica, con le due aree marine protette di “Santa Maria di Castellabate” e della “Costa degli Infreschi e della Masseta”, fino ai piedi dell’Appennino campano e lucano.
In questo territorio eterogeneo e ricco dal punto di vista naturalistico sono state censite circa 1.800 specie vegetali e 25 habitat differenti. Il parco ospita betulle, abeti bianchi e rossi. Inoltre, sono presenti 254 delle 319 specie di orchidee selvatiche presenti in tutta Europa.
Il vasto territorio offre alle specie animali una grande varietà di ambienti, per cui è possibile incontrare volpi, lepri, cervi, caprioli, cinghiali, martore e moltissimi uccelli.
Tra le altre cose, è possibile visitare i siti archeologici della città di Paestum e Velia e la Certosa di San Lorenzo a Padula, oltre a numerose città e borghi antichi che vi sono compresi. Un viaggio, insomma, tra natura e storia.

Parco nazionale del Teide – Isole Canarie (Spagna)
Nel cuore dell’isola di Tenerife si trova uno dei parchi nazionali più visitati d’Europa. Qui la vera star è il vulcano Teide, il “tetto” della Spagna, con i suoi 3.718 metri di altitudine.
Questa struttura vulcanica si erge a 7.500 metri dal fondo dell’oceano e si stima che sia la terza più alta del mondo.
La neve quasi perenne sulla vetta e le colate di lava che si riversano sulle sue pendici formano una combinazione unica e irripetibile.
In primavera si può ammirare il meraviglioso tajinaste rosso, che può crescere fino a tre metri di altezza e ha migliaia di piccoli fiori rossi brillanti.
Un altro tesoro unico al mondo è la violetta del Teide, emblema e orgoglio del Parco, che si trova solo al di sopra dei 2.500 metri di altitudine. Nelle notti limpide e senza luna, il Parco Nazionale offre senza dubbio uno dei migliori luoghi per l’osservazione delle stelle nell’emisfero settentrionale.

Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi – Veneto (Italia)
Il Parco è situato al margine meridionale delle Dolomiti e rappresenta un settore delle Alpi Sud-orientali di notevole e riconosciuto interesse ambientale, con una grande varietà di ambienti: dalle zone più riparate di fondovalle alle alte pareti rocciose, dai boschi di latifoglie alle foreste di conifere, fino alla macchia d’alta quota, tra pascoli e ghiaioni.
Come l’intera catena dolomitica, il parco è uno dei tesori protetti dall’Unesco.
Un territorio che rappresenta l’habitat perfetto per speci come camosci, cervi e caprioli, ma anche volpi e marmotte, tassi e scoiattoli, ermellini e martore. I grandi carnivori che vi si possono incontrare sono orsi, linci e lupi.

Parco nazionale degli Écrins (Francia)
Le Alpi francesi danno il meglio di sé nel secondo parco nazionale più grande della Francia, il Parc National des Écrins, un paradiso per escursionisti e alpinisti, anello di congiunzione tra le Alpi meridionali e quelle settentrionali.
Situato tra Gap, Grenoble e Briançon, il massiccio deve la sua fama alle 150 cime che superano i 3.000 metri di altezza.
Il modo migliore per scoprire gli Écrins, destinazione di alta montagna con sole tutto l’anno, è percorrerlo a piedi.
Ci sono oltre 700 km di sentieri segnalati che permettono di esplorarne le cime impervie, i ghiacciai, i vasti pascoli alpini, i laghi di montagna e i torrenti.
Un’occasione per scoprire paesaggi magnifici e una biodiversità eccezionale, con oltre 4.000 specie animali e vegetali censite.

Parco nazionale dei Picos de Europa – Asturie, Cantabria e Castiglia e León (Spagna)
Condiviso dalle province di Asturie, Cantabria e León, il Parco nazionale dei Picos de Europa è un perfetto esempio di ecosistema atlantico ed è uno dei primi due parchi nazionali della Spagna.
Ricco di boschi di querce e faggi, prende il nome dalle impressionanti formazioni rocciose che vi si trovano. Decine di sentieri escursionistici ben segnalati collegano prati, laghi cristallini, gole e imponenti picchi calcarei che offrono un rifugio sicuro per la fauna selvatica che comprende gatti selvatici, orsi bruni e lupi iberici.
Distribuito su 11 villaggi, il Picos de Europa è l’unico Parco Naturale abitato della Spagna e offre al viaggiatore un’esperienza unica.
Da non perdere sicuramente l’impressionante Picu Urriellu, di 2.519 metri, noto anche come El Naranjo de Bulnnes, incredibile montagna calcarea di origine paleozoica che attrae come una calamita gli scalatori più esperti che si arrampicano sulle sue pareti o camminano fino alla sua base per godersi il panorama.

Parco nazionale del Durmitor (Montenegro)
Modellato dai ghiacciai e attraversato da fiumi e falde acquifere, il Parco Nazionale del Durmitor è di una bellezza mozzafiato. Lungo il corso del fiume Tara, che presenta le gole più profonde d’Europa, si trovano fitte foreste di conifere con un’importante flora endemica e laghi cristallini.
Uno dei punti salienti è il Lago Crno Jezero, il Lago Nero, lago glaciale a più di 1.400 metri di altitudine, che nonostante il nome, non è affatto nero: in realtà si tratta di due laghi dalle acque trasparenti e dalle suggestive tonalità smeraldo e turchesi, completamente circondati da alte montagne e foreste lussureggianti; un vero paradiso della natura.
Altrettanto suggestivo è il canyon del fiume Tara, il più lungo d’Europa e il secondo al mondo, lungo 78 chilometri e con un salto di quasi 1.000 metri nel punto più profondo.
Questa caratteristica naturale è stata inserita nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO prima dello stesso Parco nazionale del Durmitor.
Fonte: Jetcost.it
Lug 10, 2024 | Enogastronomia, Territori
Ci sono luoghi in Spagna meno turistici dove ci si può godere una bella vacanza in pace e relax senza folle e lunghe code per i monumenti.
Si va dall’ottava isola delle Canarie ai Pirenei, fino alle Asturie. Tralasciando dunque le mete più famose quali: Ibiza, Formentera, Barcellona, Loret de Mar o addirittura la Costa del Sol, chi vuole scoprire davvero la Spagna, ammirarne i paesaggi e toccare con mano usi e costumi, deve assolutamente spostarsi in altre località meno popolari, ma comunque dotate di grande fascino. Tra di esse ve ne sono alcune davvero imperdibili che potranno rivelarsi un’ottima meta per le vacanze estive.
Niente resse o code per ammirare quel monumento o per recarsi in spiaggia, niente folla nei locali, niente turisti in ogni dove, ma tanta pace e tranquillità.
Ci sono posti in Spagna dotati di grande magia e fascino assolutamente da scoprire.

La Graciosa. Image by lapping from Pixabay
1 – La Graciosa, l’ottava isola delle Canarie
E’ una delle isole più piccole sicuramente meno conosciute delle Canarie ed è situata a nord di Lanzarote. Solo nel 2018, La Graciosa è stata ufficialmente riconosciuta come l’ottava isola abitata delle Canarie, consolidando il suo status all’interno dell’arcipelago.
Nonostante le dimensioni ridotte, offre paesaggi spettacolari, spiagge incontaminate e un’atmosfera tranquilla, lontana dal turismo di massa.
Pace, silenzio, calma e tranquillità la fanno da padrone.
Fa parte dell’arcipelago Chinijo, che comprende anche alcune isole e isolotti disabitati come Alegranza, Montaña Clara, Roque del Este e Roque del Oeste ed è abitata da poco più di 700 persone. Storicamente è rimasta relativamente isolata fino agli inizi del XX secolo, quando le attività di pesca e la produzione di sale cominciarono a svilupparsi. Oggi, la pesca rimane un’attività economica importante, insieme al turismo. La si raggiunge col traghetto dopo un viaggio di una mezz’oretta che parte regolarmente da Órzola, un porto situato sulla punta settentrionale di Lanzarote.
Caleta de Sebo è il principale e unico centro abitato dell’isola ma splendide sono le spiagge fra cui playa de las Conchas, playa Francesa e playa de la Cocina. La Graciosa fa parte peraltro della Riserva Marina dell’Arcipelago Chinijo, la più grande riserva marina d’Europa.
Una curiosità: sull’isola non ci sono strade asfaltate. Tutti i percorsi sono di sabbia o terra battuta, contribuendo a mantenere il suo fascino rustico e naturale.

Huesca. Image by David Lahuerta from Pixabay
2 – Huesca, una gemma nascosta ai piedi dei Pirenei
Siamo poco lontani dai Pirenei, la catena montuosa che divide la Spagna dalla Francia e qui si trova Huesca, capitale della provincia omonima situata a circa 70 chilometri a nord-est di Saragozza.
Una città dalla storia antica e travagliata che risale ai tempi dei romani, quando era conosciuta come Osca. Durante l’epopea romana fu un importante centro culturale e amministrativo poi con la caduta dell’Impero Romano, passò sotto il dominio dei Visigoti e successivamente dei Mori, fino a quando fu riconquistata dai cristiani nel 1096 durante la Reconquista.
Durante il Medioevo, Huesca divenne un importante centro religioso e culturale, ospitando l’Università Sertoriana, una delle più antiche d’Europa.
Fra le meraviglie da ammirare la gotica Catedral de Santa María costruita tra il XIII e il XVI secolo con la facciata principale decorata con magnifiche sculture. Da visitare anche il romanico Monastero di San Pedro el Viejo che risale all’XI secolo ed è uno dei più antichi della Spagna, famoso per il suo chiostro ben conservato e le tombe dei re aragonesi Alfonso I e Ramiro II. Imperdibile la Muralla de Huesca ovvero le mura medievali che offrono un’affascinante testimonianza del passato difensivo della città. Passeggiando lungo le mura, si possono godere splendide viste panoramiche sulla città e sui Pirenei.

Uno scorcio dell’area de La Vera. Info:spain.info
3 – La Vera, un angolo incantato dell’Estremadura
Un’altra località della Spagna da visitare senza che vi sia ‘ressa’?
Ecco a voi la comarca di La Vera, un angolo incantato della Spagna, con paesaggi naturali davvero magnifici, monumenti e grandi possibilità di respirare appieno la cultura del luogo.
La Vera è una regione situata nel nord-est della provincia di Cáceres, nella comunità autonoma dell’Estremadura e ai piedi della Sierra de Gredosin.
La regione è attraversata da numerosi torrenti e fiumi che scendono dalle montagne, creando valli fertili e paesaggi lussureggianti per questo è rinomata per i suoi paesaggi pittoreschi, il clima mite e la ricchezza di patrimonio storico e culturale. Numerosi in zona castelli e chiese testimoniano la sua importanza strategica e religiosa. Qui peraltro l’imperatore Carlo V trascorse dopo la sua abdicazione i suoi ultimi anni nel Monastero geronimita di Yuste.
Da vivere a pieni polmoni a La Vera anche le numerose gargantas (gole) e pozze naturali di acqua cristallina per cui la regione è nota. Luoghi come la Garganta de los Infiernos e la Garganta de Alardos sono perfetti anche per nuotate lontani dalla pazza folla. Da visitare infine i tanti villaggi tradizionali di cui la regione è costellata come Jarandilla de la Vera, Valverde de la Vera e Villanueva de la Vera. Questi villaggi offrono un’architettura tipica, strade acciottolate e un’atmosfera autentica.

Cudillero. Image by javier alamo from Pixabay
4 – I borghi marinari delle Asturie
Tra i luoghi meno turistici ma bellissimi da visitare in Spagna vi sono i borghi marinari delle Asturie: Cudillero, Ribadesella, Llanes, Lastres, Luarca e Tazones sono i principali.
Ideali per chi ama le vacanze avventurose, regalano la possibilità di adrenaliniche discese in canoa.
Cudillero, pittoresco villaggio di pescatori, uno dei più fotografati delle Asturie, è noto per le sue case colorate che si arrampicano sulle colline che circondano il porto. Llanes è un altro bellissimo borgo marinaro, famoso per le sue splendide spiagge (su tutte Playa de Toro e Playa de Gulpiyuri, quest’ultima famosa per essere una spiaggia interna formata da un piccolo buco nel terreno) e il centro storico ben conservato. Situata alla foce del fiume Sella si trova invece Ribadesella nota per le sue grotte preistoriche che contengono pitture rupestri risalenti al Paleolitico e le colorite feste locali. Conosciuta come “la villa bianca della Costa Verde”, Luarca è un borgo affascinante con un porto peschereccio dove si trova la Mesa de Mareantes y Navegantes, un antico tavolo in pietra dove i marinai pianificavano i loro viaggi. Poi c’è Tazones, altro piccolo e pittoresco villaggio di pescatori noto per le sue case tradizionali e le ville che costruirono gli asturiani tornati ricchi dall’America; Lastres con le sue viste spettacolari sull’oceano e infine il tranquillo Puerto de Vega.

La Ronda. Image by Makalu from Pixabay
5 – Ronda, dove scoprire la cultura moresca
Ronda è una città spettacolare situata su un altopiano roccioso, famosa per il suo ponte Puente Nuevo che offre viste mozzafiato sulla gola del Tajo. E’ una delle città più pittoresche e storicamente ricche dell’intera Spagna e si trova nella provincia di Málaga, in Andalusia.
Origini antichissime, con tracce di insediamenti risalenti addirittura all’età del bronzo fu occupata dai Celti, Fenici e Romani e fu durante il dominio di quest’ultimi che diventò un importante centro commerciale. Con l’arrivo degli Arabi (nel VIII secolo) fiorì come centro culturale e commerciale e sotto il dominio moresco che durò per quasi 800 anni la città ha sviluppato una parte significativa della sua architettura e della sua cultura. Con la Reconquista dei cristiani del 1485 la città si trasformò con l’edificazione di nuovi edifici e in epoca moderna è stata celebrata da scrittori, poeti e artisti come Ernest Hemingway e Orson Welles, che hanno contribuito a diffondere la sua fama.
Da visitare indubbiamente tutta d’un fiato per i suoi spettacolari edifici moreschi e cristiani; da non perdere i bagni arabi, fra i meglio conservati di tutta la Spagna risalenti al XIII secolo e vicino al fiume Guadalevín l’opportunità di scoprire un’ affascinante esempio dell’ingegneria idraulica moresca.

Albarracìn. Image by Siggy Nowak from Pixabay
6 – Albarracìn, uno dei borghi più belli di Spagna
Albarracín è un borgo medievale che sembra uscito da una fiaba. Un gioiello nascosto nel cuore dell’Aragona, che offre una combinazione unica di storia, cultura e bellezze naturali.
Con le sue mura medievali, le stradine pittoresche, i paesaggi mozzafiato è una destinazione imperdibile per chiunque voglia scoprire l’autenticità e il fascino della Spagna rurale.
Considerato uno dei borghi più belli della Spagna ha origini antichissime, ma prosperò durante l dominio musulmano a partire dal X secolo. Fu parte del Regno di Taifa di Albarracín e successivamente un importante avamposto della famiglia Banu Razin, da cui deriva il nome attuale. Riconquistata dai cristiani nel corso del XII secolo diventando parte del regno d’Aragona conservò notevole autonomia e parte della sua architettura medievale moresca e cristiano che l’ha portata a noi come fulgido esempio di questo stile e la fa oggi essere visitata e ammirata dai viaggiatori meno distratti.
Da ammirare a bocca aperta le casas colgadas “case appese” costruite nella roccia e che sembrano sospese sul vuoto offrendo viste spettacoli sulla vallata sottostante.
Da non perdere infine nei dintorni i numerosi siti di arte rupestre, con dipinti che risalgono al Neolitico.

Garroxta. Foto: spain.info
7 – Garrotxa: un parco e 40 vulcani
Della serie la Catalogna che non ti aspetti, quella che non è Barcellona, Barcelloneta o Lloret de Mar ma quella del Parco Naturale della Garrotxa, una zona vulcanica che offre paesaggi unici con oltre 40 coni vulcanici e una vasta rete di sentieri escursionistici che permettono di esplorare crateri e flussi di lava di vulcani estinti, colline e boschi rigogliosi. Volcà del Croscat, Volcà de Santa Margarida (con una piccola cappella nel cratere) e la Fageda d’en Jordà, una foresta di faggi unica nel suo genere perché si è sviluppata su un’antica colata lavica (particolarmente suggestiva in autunno).i punti più celebri da visitare.
La cittadina di Olot, “capitale” della Garrotxa, è un importante centro culturale con un interessante Museu dels Volcans ed è nota anche per la sua scuola di scultura religiosa. Altri luoghi da visitare sono Besalù borgo medievale ben conservato e per questo spesso usato come set cinematografico ha un ponte romanico sul fiume Fluvià davvero notevole mentre Santa Pau altro piccolo borgo di origine medievale è famoso per la sua produzione di fagioli, conosciuti come “fesols de Santa Pau”, che sono una delizia locale.

Truijllo. Image by Enrique from Pixabay
8 – Trujillo, la figlia prediletta del “siglo de oro”
Città ricca di storia e monumenti, con il centro storico dominato da un imponente castello. La sua Plaza Mayor, circondata da palazzi rinascimentali, è una delle piazze più belle della Spagna.
Famosa per aver dato i natali a Francisco Pizarro conquistador del Perù e a Francisco de Orellana esploratore del Rio delle Amazzoni.si trova nella comunità autonoma dell’Estremadura, nella provincia di Cáceres.
Trujillo, una delle città più affascinanti della Spagna, con radici che risalgono all’epoca romana, che durante il periodo islamico dal VIII secolo fino al XII secolo prosperò e fu fortificata con mura e un castello ha avuto un’importanza particolare durante il periodo della Reconquista e il Siglo de Oro spagnolo dato che i grandi conquistadores qui nati hanno fatto confluire a Trujillo molte delle ricchezze provenienti dalle Americhe che hanno contribuito e non poco al suo sviluppo e alla costruzione di numerosi palazzi e chiese.

Uno dei villaggi di Alpujarras. Image by Paco Benítez de la Lama from Pixabay
9 – Alpujarras, i villaggi bianchi d’Andalusia
Le Alpujarras sono una regione montuosa situata ai piedi della Sierra Nevada. Siamo nelle province di Granada e Almería.
Un’affascinante angolo di Andalusia noto per i suoi paesaggi spettacolari, i pittoreschi villaggi bianchi e la sua ricca storia culturale.
Dopo la Reconquista, le Alpujarras divennero l’ultimo rifugio per molti Mori che rifiutavano di convertirsi al cristianesimo e la regione fu teatro di numerose ribellioni morisca. Dopo la cacciata dei Mori, la regione fu ripopolata da coloni cristiani provenienti da altre parti della Spagna ma l’area ha mantenuto molte delle sue tradizioni moresche, che contribuiscono al fascino unico.
Famosi i suoi villaggi bianchi Capileira, Bubión e Pampaneira situati nella parte alta della Valle del Poqueira meravigliosi con le loro case bianche, le stradine strette e tortuose, e le splendide viste panoramiche. Pampaneira ospita una fontana famosa in tutta la Spagna, la “Fuente de San Antonio”, che secondo la leggenda aiuta i single a trovare l’amore. Da visitare anche Lanjaròn conosciuta come la porta d’ingresso alle Alpujarras e famosa per le sue acque termali; Trevélez che essendo a oltre 1.400 metri sul livello del mare, è uno dei villaggi più alti della Spagna e Órgiva considerata la capitale non ufficiale delle Alpujarras grazie anche alla sua ricca comunità internazionale di artisti, scrittori e persone in cerca di uno stile di vita alternativo.

Ejea de los Caballeros- Foto: spain.info
10 – Las Cinco Villas dall’architettura Mudajer
Regione ricca di storia, cultura e bellezze naturali con i suoi affascinanti villaggi medievali, i castelli imponenti, le chiese romaniche e le tradizioni ben conservate, offre un’esperienza unica e autentica per i visitatori meno distratti.
Che tu sia un amante della storia, un appassionato di architettura o un cercatore di avventure all’aria aperta, le Cinco Villas hanno qualcosa da offrirti con la loro atmosfera accogliente e il patrimonio culturale ricco, sono una destinazione imperdibile nell’Aragona.
Qui trova la sua massima espressione l’architettura Mudejar, la fusione di stili cristiani e islamici che è visibile nelle chiese e nelle torri.
La regione anche se di chiara impronta romana (numerosi resti archeologici che testimoniano la presenza di insediamenti antichi) ha conosciuto il suo periodo d’oro nel corso del Medioevo quando acquisì il nome di “Cinque Ville” (Cinco Villas) in riferimento alle cinque città principali: Sos del Rey Católico, Uncastillo, Sádaba, Ejea de los Caballeros e Tauste. Città che divennero importanti centri commerciali e militari pur conservando fino ai giorni nostri un ricco patrimonio architettonico e artistico che riflette la sua storia e trova la massima espressione nell’architettura Mudejar.
Le Cinco Villas sono: Sos del Rey Católico che conserva il suo aspetto medievale e nota per essere il luogo di nascita di Ferdinando II d’Aragona, conosciuto come Ferdinando il Cattolico; Uncastillo che vanta un impressionante castello e numerose chiese romaniche; Sádaba famosa per il suo castello, le sue torri e le sue mura imponenti che rappresentano uno degli esempi meglio conservati di architettura militare medievale nella regione; Ejea de los Caballeros la città più grande delle Cinque Ville oggi importante centro economico e culturale e affascinante di storia medievale e modernità e infine Tauste conosciuta per la sua architettura Mudejar che ricordiamo essere esempio di architettura islamica influenzata dalla tradizione cristiana.

Luco, le mura romane. Foto: spain.info
11 – Lugo e le sue mura romaniche uniche al mondo
Lugo è una città storica galiziana fondata dai Romani nel 13 a.C. con il nome di Lucus Augusti, in onore dell’imperatore Augusto che era un’importante centro amministrativo e militare della provincia romana della Gallaecia.
Oggi conserva una delle più imponenti mura romane conservate al mondo, che circondano il centro storico e che sono patrimonio dell’Umanità Unesco. Costruite tra il 263 e il 276 d.C. si estendono per oltre due chilometri e includono 71 torri.
Ovviamente sono l’attrazione principale della città ed è possibile camminare lungo l’intero suo percorso godendo di viste panoramiche sulla città. Sono molto imponenti perchè alte tra 8 e 12 metri e dotate di dieci porte. Da visitare anche la cattedrale dedicata a Santa Maria e costruita tra il XII e il XIII secolo in stile romanico con influenze gotiche e barocche e il ponte romano che attraversa il fiume Miño lungo le cui rive sono ancora visibili le antiche terme romane. Da segnalare che la città si trova lungo una tappa del Cammino di Santiago, il famoso pellegrinaggio che porta alla cattedrale di Santiago de Compostela.

Cabo de gata. Info: spain.info
12 – Cabo de Gata, deserto, spiagge e mare cristallino
Il Parco Naturale di Cabo de Gata è una delle aree costiere più incontaminate della Spagna. Eppure siamo in Andalusia, una delle zone turisticamente più note, ma con le informazioni giuste si può scoprire luoghi quasi inesplorati…
Se sognate spiagge isolate, acque cristalline e paesaggi desertici li troverete tutti insieme qui. Un autentico paradiso per gli amanti della natura e gli appassionati di snorkeling e immersioni in questo parco di oltre 49.000 ettari di terra e 12.000 ettari di mare protetti e l’unica regione desertica dell’Europa continentale con la combinazione di ambienti desertici e marini. Cabo de Gata e una vegetazione unica.
Una delle spiagge più iconiche e la playa di Monsul famosa per le sue dune di sabbia e le formazioni rocciose uniche utilizzata come location per numerosi film, tra cui “Indiana Jones e l’ultima crociata”; bellissima anche la playa di Los Genoveses incontaminata e circondata da colline con acqua cristallina e sabbia finissima; da non perdere una visita al Faro di Cabo de Gata situato all’estremità meridionale del parco e costruito su una scogliera vulcanica che offre viste panoramiche mozzafiato sul Mar Mediterraneo, specie durante le ore del tramonto; infine non perdere Las Salinas deliziose saline naturali importante habitat per uccelli migratori, tra cui fenicotteri rosa.
Per immergersi nella cultura della Spagna rivierasca più autentica fermatevi a cena in uno dei villaggi lungo la costa, come San José e Las Negras, che offrono un’affascinante combinazione di tradizioni locali, cucine deliziose e un’atmosfera rilassata.