Bolgheri. Un eccellenza fatta borgoBolgheri. A village of excellence

Bolgheri è soprattutto uno stato d’animo, un modo di vivere, un’atmosfera rarefatta di un mondo che si pensa estinto.
Perfetta questa frase per raccontare questo borgo e la sua terra e ci spiace solo di non averne la paternità perché questo semplice e centrato flash appartiene al Consorzio del Vino omonimo.

A volte bastano davvero poche parole per descrivere un luogo, per riassumere il tutto in poco più di una riga.

Difficile davvero dire Bolgheri e parlare di ciò che è speciale. Di un piccolissimo borgo che è solo la frazione di un comune ma che è più famose del comune a cui appartiene; di un luogo baciato dalla natura che si trova a metà strada fra le ultime propaggini delle Colline Metallifere lungo la costa maremmana livornese e che dallo sposalizio di questi due diversi fattori climatici sa trarne il meglio; del posto dove si trovano da secoli a silenti sentinelle quei rigogliosi cipressi resi immortali dai celebri versi di Giosuè Carducci nella poesia “Davanti a San Guido”; di quel luogo dov’è nata nel 1959 quella che è stata la prima oasi naturale privata d’Italia; dove sono quelle quattro vigne o poco più dov’è nato, quasi per scommessa, un vino che ha fatto la storia recente dell’enologia e che è oggi splende fra gli astri più lucenti nel firmamento della viticoltura mondiale.

Solo così si può parlare di Bolgheri, parlando di tutte le sue straordinarie unicità racchiuse fra le mura e le atmosfere rarefatte di quello che è un caratteristico borgo toscano sviluppatosi intorno a un castello più volte rimaneggiato nel corso dei secoli che si raggiunge dopo cinque chilometri di viale dove sono i famosi cipressi di cui sopra.
Una zona da svelarsi fra le frasche della sua oasi oggi del Wwf che mantiene inalterate le caratteristiche dell’antica Maremma con i ginepri, i pini domestici, i lecci, i frassini e dove si muovono sornioni i caprioli e gli scoiattoli fra i voli degli storni del falchi, dei germani reali.

Fermiamoci, siamo in un luogo magico. Alziamo il calice con quel vino unico, profumato, complesso e generoso che parla di un micro territorio e di una favola moderna che scopriremo piano piano.

 First and foremost, Bolgheri is a state of mind, a lifestyle, a rare atmosphere of a Levitra world that is thought to be extinct.
This is the best sentence to describe this village and its land. We’re only sorry that we didn’t come up with it ourselves as this simple and focused flash belongs to the wine consortium of the same name.

At times only a few words are needed to describe a place, to sum it all up in little more than one line.

It’s hard to explain what makes Bolgheri so special. It’s a tiny village that is merely the hamlet of a municipality, but which is more famous than the municipality to which it belongs; a place caressed by nature that is located halfway between the final foothills of the Colline Metallifere (metal-bearing hills) along the Livorno coast in the Maremma area and which knows how to get the best out of the union of these two different climatic factors; the place where the silent sentinels of those luxuriant cypress trees have stood for centuries, made immortal in the famous verses of Giosuè Carducci in the poem Davanti a San Guido; that place where what was the first private nature park in Italy was created in 1959; where those four vines or more gave rise to a wine as if by accident that has gone down in recent wine-making history and still shines out as one of the brightest stars in world oenology.

This is the only way to talk about Bolgheri, about all of its extraordinary unique features contained within its walls and the rare atmosphere of a typical Tuscan village built up aroud a castle that has been reworked several times over the centuries, where you arrive after three miles of a wide road lined with the famous cypress trees.

Discover this area with the branches of its WWF oasis, which keeps the features of old Maremma intact with the juniper, domestic pine, oak and ash and where the deer and squirrels move craftily amidst the flight of the starlings, hawks and wild ducks.

That’s enough; this is a magical place. Let’s raise our glasses with this uniquely perfumed, full-bodied and generous wine that speaks of a small land and a modern-day fairytale that we discover a little at a time.