Dove fare il bagno… non al mare

Dove fare il bagno… non al mare

Dove fare il bagno… non al mare? Non solo acqua di mare. Fiumi, laghi, cascate, forre, canyon. Tante le alternative al bagno al mare. Per chi vuole evitare la folla e il caos del bagnasciuga ecco alcune mete perfette per refrigerarsi e immergersi nella natura e fare il bagno. In luoghi di straordinaria bellezza dal nord al sud dell’Italia e che rispondono alla domanda di dove fare il bagno… non al mare.

Laghi

Evitando di soffermarci sui grandi laghi italiani iniziamo questo nostro viaggio da nord a sud della penisola. Dai laghi naturali a quelli artificiali, da quelli vulcanici a quelli alpini. Tante scelte per bagnarsi nelle acque lacustri. Dove fare il bagno… non al mare? Iniziamo dal Trentino.

Lago di Caldaro

Siamo in Trenino Alto Adige a pochi chilometri da Bolzano e nel bel mezzo dei vigneti. Quello di Caldaro è il lago balneabile più grande della regione. Attenzione però, l’acqua non è per tutti perché essendo nel cuore delle Alpi, è fresca e non supera mai i 18 gradi.

Lago-Cavazzo. Foto Mario-jr-Nicorelli

Lago di Cavazzo

Leggenda vuole che questo lago friulano si sia formato con le lacrime scese dal cielo sotto forma di pioggia. Romanticismo a parte, il lago è perfetto per bagni rilassanti ma anche per fare surf e pescare. Da non perdere nelle vicinanze la Casa delle Farfalle, da visitare soprattutto se siete insieme a bambini.

Lago del Predil (o di Raibl)

Dove fare il bagno… non al mare sulle Alpi al confine fra Italia e Slovenia?
Nell’estremo lembo nord orientale d’Italia a pochi passi da Tarvisio e la sua millenaria foresta e dal confine sloveno c’è questa conca glaciale incastonata in un paesaggio mozzafiato. Acque cristalline di un incredibile colore azzurro-verde intenso e al centro un’isoletta. C’è anche un attrezzato stabilimento balneare con spiaggia attrezzato; proprio accanto a quel che resta di un fronte austro-ungarico che ricorda che qui cento anni fa il silenzio del bosco era interrotto dal rumore delle bombe.

Lago Predil / Rabl

Lago dell’Accesa

In una delle zone più autentiche della Maremma, vicino a Massa Marittima è questo lago misterioso. Cannicci e prati dove prendere il sole, una area archeologica da visitare nei paraggi e un’acqua limpidissima dagli strani effetti calmanti. Ebbene sì. Raccontano i bagnanti abituali che bagnandosi in queste acque si dorme di più e meglio…

Lago di Bracciano

Dove fare il bagno… non al mare poco a nord di Roma? Siamo all’interno del Parco regionale Bracciano-Martinano e qui si trova questo ampio e celebre lago facilmente raggiungibile da molte località del centro Italia.
Molte le spiagge, anche attrezzate adatte anche alle famiglie con bambini.

Lago di Bracciano

Lago Alimini

In Puglia sei chilometri di sabbia molto fine, bandiera e vela blu e acqua cristallina. Il mare è lì a due passi e i laghi in realtà sono due.  Alimini Grande alimentato dall’acqua di mare e Alimini Piccolo fatto di acqua dolce. Una volta il lago era uno solo e oggi invece i due sono paralleli al mare e sono separati fra di loro solo da dune. Dopo un bagno rinfrescante nel Salento meno chiassoso consigliamo anche di osservare bene la natura circostante. Non a caso siete in una zona naturalisticamente protetta.

Lago Alimini. Foto Paolo Margari

Fiumi

Il bagno di fiume spesso considerato un ripiego al bagno a mare oggi sta vivendo un grande successo. I fiumi che proponiamo sono un campionario di bellezze e natura incredibile, spesso poco nota. Ecco allora dove fare il bagno… non al mare, ma al fiume?

Fiume Verzasca

Anche se in questo caso abbiamo appena sconfinato in Svizzera vale la pena fare un tuffo in queste acque considerate fra le più cristalline d’Europa. Bellissimo il fondale e tutto l’ambiente boscoso circostante fatto di betulle larici e piccole piscine naturali.

Torrente Fer

Per gli inglesi è il luogo più bello d’Italia dove fare il bagno. Siamo nel Piemonte più selvaggio in uno scenario fiabesco tagliato in due dalle acque color smeraldo di questo torrente in cui s’immergeva per rilassanti bagni rinfrescanti anche Camillo Benso Conte di Cavour. Continuiamo il nostro viaggio su dove andare a fare il bagno… non al mare.

Guje di Garavot

In Valchiusella a solo un’ora da Torino sono queste gole raggiungibili da un solo sentiero. La difficoltà a raggiungerle rende speciale e “isolato” il luogo dove domina la natura il Salto del Pis. 14 metri di salto e una conca di 30 metri di larghezza per rilassarsi in cerca di pace e tranquillità.

Pozze Smeraldine

Pozze Smeraldine

Il fiume Meduna poco lontano dalla località di Tramonti di Sopra crea queste straordinarie e profonde piscine naturali. Siamo nel cuore del Parco delle Dolomiti Friulane in uno degli scenari naturalistici più intonsi del paese. Non a caso non è facilissimo nemmeno raggiungerle ma la loro bellezza è tutta lì. In quella natura selvaggia di montagna di rara bellezza.

Torrente Resia

Torrente Resia

Nella zona di confine Italo-Slovena, conosciuta anche come “Slavia Friulana”, non si può rimanere indifferenti alla vista di un torrente dalle acque cristalline che solca una delle vallate più suggestive delle Alpi Giulie.
Il Resia origina alle pendici meridionali del massiccio del Monte Canin, che svetta a quasi 2600 metri, e percorre circa 20 chilometri ricevendo il tributo di numerosi rii prima di mescolare le sue acque a quelle del fiume Fella, del quale è il principale affluente.
Il torrente è quasi ovunque intatto in quanto non attraversa centri abitati e si mostra particolarmente scenografico tra il Ponte Rop e il Ponte di Tesa, dove un restringimento della valle e la presenza di blocchi ciclopici in alveo creano meravigliose piscine naturali ammirate da turisti e pescatori.

Fiume Trebbia

Dove fare il bagno non al mare senza allontanarsi troppo dalla città? Le acque di questo fiume emiliano – ma non troppo lontano da Milano – sono considerate le più pulite d’Europa e sono perfette. Trasparenti, dalle sfumature incredibili che cambiano colore fra gole e insenature sono un vero must per gli amanti del genere del nord-centro Italia.

Fiume Trebbia

Fiume Santerno

Dove fare il bagno non al mare fra Emilia e Toscana? Nel cuore dell’Appennino, scorre placido il Santerno. Un fiume ricco di angoli nascosti e segreti. Basta scegliere quello giusto anche se il consiglio è di fermarsi in località Moraduccio, proprio sul confine delle due regioni. Qui il fiume forma una bellissima cascata di venti metri fra rocce bianche e lisce dove è comodo fermarsi. Il consiglio è ammirarlo anche dall’alto andando a visitare, un chilometro oltre il fiume il misterioso borgo abbandonato di Castiglioncello ancora visibile nel bosco, come se la vita si fosse fermata.

Fiume Santerno

Torrente Lima

Il torrente Lima è l’unico luogo a sud delle Alpi dove è possibile fare rafting. Non a caso. Anche se siamo vicino all’Abetone in questa zona di Toscana il cuore è molto montano.
Fare il bagno nelle strette di Cocciglia o nella “laguna blu” è esperienza indimenticabile. Si tocca con mano il lavoro della natura in queste gole scavate dai secoli nella roccia calcarea. La laguna blu è una piscina naturale con un azzurro mai visto e un acqua sempre fresca e rinfrescante.

Torrente Lima

Fiume Cecina

Tanto toscani associano questo nome a quello di una località balneare che dal fiume prende il nome. Il Cecina in realtà, risalendolo oltre Volterra offre un punto straordinario dove fare bagni fantastici e tranquillo lontano dal mare. Basta andare a Pomarance al Masso delle Fanciulle.  Un nome evocativo legato a una leggenda locale. La gola tutta ricoperta da florida macchia mediterranea regala un fiume pulito, placido e ricco di pesci davvero invitante per immergersi al fresco.

Rio Pitriscioni

In Sardegna si va per il mare, ma a volte vale la pena voltare le spalle alla spiaggia e avventurarsi all’interno. Incredibile se qualcuno solo vi chiedesse dove fare il bagno… non al mare in Sardegna non sapreste cosa rispondere e vi scapperebbe da ridere. Invece, non distante da San Teodoro, in Gallura è questo fiume che si trova nel massiccio del Monte Nieddu. Alte pareti di granito scolpiscono un paesaggio straordinario scavato dal letto del fiume che per The Guardian è uno dei migliori d’Italia. Luogo perfetto oltre che per il bagno anche per chi vuole praticare canyoning e torrentismo.

Rio Pitriscioni

Gola dell’Alacantara

Un fiume antichissimo nel cuore della Sicilia che regala bagni indimenticabili in un parco geologico e botanico.
Celebre la spiaggetta dove soffermarsi ad ammirare la colata lavica che ha dato origine alla gola. Acqua freddissima e non adatta a tutti.

Cascate

Sono forse i luoghi più suggestivi dove fermarsi a fare un bagno. Magari anche solo per una semplice “doccia” naturale.

Cascata Fermona

Vicino a Varese, nel piccolissimo territorio di Ferrera sono le Cascata Fermona ottimo luogo dove fare il bagno… non al mare. . Tre cascate in successione, la prima di oltre trenta metri e in fondo una vasca perfetta per rilassarsi. Spettacolare la vegetazione rigogliosa circostante fatta tutta di meravigliose felci.

Cascata Kozjak

Appena un salto fuori dai confini italiani per entrare in Slovenia e scoprire una delle cascate più belle d’Europa. Siamo a Caporetto località per noi italiani tristemente famosa per una delle sconfitte più famose della storia. Un salto di 15 metri lungo la gola del torrente Kozjak, appena sopra il fiume Isonzo (Soča in sloveno) famoso nel mondo per il suo incredibile color smeraldo. Questa cascata è un vero angolo naturale spettacolare. Famosa in Europa per il suo fascino. Facile arrivarci con pochi passi nel bosco risalendo il corso dell’Isonzo appena fuori il paese. Le sue pareti calcaree imponenti, le sue grotte carsiche è la sua acqua cristallina  sono indimenticabili. Attenzione però alla balneazione che è proibita nel tonfano sotto le cascate. Siamo in un area naturale protetta. Per un bagno rinfrescante consigliamo le zone balneabili dell’Isonzo e del Natisone. Facile trovare ampi piazzale in cui potersi immergere e rinfrescarsi.

Cascate-Kozjak. Foto di Stefano Merli

Stretti di Giaredo

Nell’estremo lembo della Lunigiana, fra Toscana, Emilia Romagna e Liguria esiste una strepitosa gola scavata dall’acqua del fiume Gordana e dal vento che scende dai monti e si insinua nella gola.
Una forra straordinaria da esplorare a piedi fra i massi delle pareti e il letto del fiume che scorre fra strette pareti rocciose che quasi chiudono il cielo sulla testa. L’acqua in alcuni tratti profonda vira dall’azzurro al verde a seconda del riflesso che i pochi raggi del sole filtrano sulle pareti. In alcuni tratti per attraversare il canyon è necessario nuotare ma attenzione, l’acqua è freddissima!

Stretti di Giaredo

Cascata di Malbacco

Vicino a Seravezza, alle spalle della modaiola Versilia scorre un fiume limpido che dà origine a una cascata unica. La forza erosiva del fiume Malbacco qui ha scavato per secoli, goccia dopo goccia la roccia creando uno straordinario scivolo naturale da dove i più coraggiosi osano tuffarsi. Per i più timidi consigliamo un bagno nelle tante vasche naturali e cascatelle oppure camminare e fotografare la straordinaria natura circostante.

Cascate Acquacheta

Cascata Acquacheta

Sempre in Toscana, ma nel cuore dell’Appennino sono queste cascate già citate e descritte nei minimi dettagli da Dante nella Divina Commedia.
Siamo nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e sono raggiungibili solo dai più avventurosi dato che per arrivarci c’è da camminare abbastanza.

Cascata Capelli

In un piccolo paesotto della provincia di Salerno, nel cuore del Cilento, sono queste cascate che sembrano essere uscite direttamente da un libro di fiabe.
Il nome esteso delle cascate sono Capelli di Venere e si generano dalle acque del Rio Bussentino. Le piante attorno a cui scorre l’acqua creando ricami incredibili sono non a caso il tipo di felce chiamato Capelvenere. Attenzione però alla temperatura dell’acqua. Siamo in un bosco fitto, il sole filtra poco e l’acqua difficilmente supera la temperatura di 10 gradi.

Cascate Cappelli

Le 15 cascate dove fare il bagno in Molise

Le 15 cascate dove fare il bagno in Molise

Con la bella stagione e il gran caldo cresce il desiderio di avventurarsi in escursioni lungo i sentieri nei boschi, alla scoperta di luoghi poco conosciuti ma ricchi di fascino dove magari fare un bel bagno lontano dall’affollamento delle spiagge.

Molise, terra d’acqua e di natura

Tra le mete perfette per gli amanti delle passeggiate e della natura c’è sicuramente il Molise, una Regione tutta da scoprire e poco conosciuta che esiste davvero!
Scopriamola in estate con un itinerario fresco alla scoperta di quindici cascate, una più bella dell’altra. 


Il tour delle cascate nei dintorni d’Isernia

Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta delle cascate molisane partendo dalla provincia di Isernia dov’è possibile visitarne addirittura dieci tra cui quella del Rio di Roccamandolfi, nota per il ponte tibetano sospeso sul fiume e sul borgo, tra le montagne.
Sempre in provincia di Isernia, imperdibile la cascata del Carpinone, un vero spettacolo della natura immersa nel bosco e raggiungibile solo attraverso dei
sentieri ben segnalati. Il tour prosegue con le cascate del Verrino di Agnone uno dei siti naturali più selvaggi e incontaminati del Molise.
A Castel San Vincenzo ci sono le cascate del Volturno, dal fascino fiabesco e i colori spettacolari.
Nel piccolo borgo di Santa Maria del Molise famoso per i numerosi corsi d’acqua è poi possibile ammirare le romantiche cascatelle nel Parco dei Mulini
Il viaggio nelle chiare e fresche acque delle cascate molisane prosegue con quelle immerse nel verde lussureggiante di Santa Maria dell’Altopede che formano delle piscine naturali e giochi d’acqua nei pressi del Santuario davvero incredibili.
Altre quattro cascate naturali possono essere ammirate a Campo Sacco nel comune di Monteroduni, luogo incantevole e spesso set ideale per matrimoni e ricevimenti.
Le più famose sono sicuramente le incontaminate cascate Verrino che si trovano nelle valli incontaminate di Capracotta.
Le ultime due cascate in provincia di Isernia sono le “Zumpatur” a Frosolone e le Foci a Cerro al Volturno, queste ultime da visitare però all’inizio della primavera, quando l’acqua è abbondante.


Le cinque cascate imperdibili vicino a Campobasso

Spostandosi in provincia di Campobasso sono altre cinque le cascate da inserire nel nostro itinerario e che devono essere assolutamente visitate.
La prima è quella dei Pioppi, a Bonefro, a circa 40 minuti in auto dal capoluogo molisano.
Poco distante a San Giuliano di Puglia, meritano una visita le cascate San Lorenzo, immerse in un bellissimo bosco.
Spostandosi più a sud, a Montagano troviamo le cascate “Lo Schiaffaturo” e, infine, a Sepino, quelle della Castagna.

Non resta quindi che indossare le scarpe da trekking, mettere nello zaino le scarpine da scoglio e immergersi alla scoperta di questa splendida regione e delle sue meravigliose cascate.

 

Caldo e voglia di fresco. Ecco le 10 migliori cascate dove rinfrescarsi

Caldo e voglia di fresco. Ecco le 10 migliori cascate dove rinfrescarsi

Il caldo è sempre più intenso e talvolta nemmeno le fresche acque del mare ci bastano. Oppure, per chi il mare proprio non lo ama trovare refrigerio altrove diventa più difficile.
Ecco allora per affrontare alla meglio la settimana più calda dell’anno il nostro consiglio di viaggio.
Immergersi sotto le acque fresche di una cascata e immergersi nella sua cascatella è esperienza fantastica sia dal punto di vista naturalistico che per il senso di freschezza che ci rimetterà in pace col mondo.


Cascate del Serio (Lombardia)

Situate nella Valbondione, sono le cascate più alte d’Italia dato che sono situate a 1750 metri di altitudine (testa delle cascate). Spettacolare l’imponente cascata d’acqua formata dall’omonimo fiume pochi chilometri dopo la sua nascita. Siamo nelle Alpi Orobiche in provincia di Bergamo e qui è possibile fare il bagno nelle piscine naturali sottostanti.
Attenzione però a quando dato che anche se cascate naturali dal 1931 con la costruzione della diga di Barbellino il normale scorrere delle acque è interrotto per alimentare la diga e produrre energia per cui ogni anno il comune di Valbondione e Enel che gestisce la diga si accordano sugli orari d’apertura turistica delle cascate.


Cascate delle Marmore (Umbria)

Situate a pochi chilometri da Terni e nei pressi della Valnerina Terni, sono senza ombra di dubbio tra le cascate più famose d’Europa che offrono diversi percorsi di vista fra cascate e laghetti dove è possibile fare anche il bagno durante specifici orari prestabiliti.
Formate dal fiume Velino che, in prossimità della frazione di Marmore, immissario del lago di Piediluco defluendo da questo si tuffa con impeto, attraverso tre salti, nella sottostante gola del Nera.
Il nome oltre che dal caratteristico centro medievale, deriva dai sali di carbonato di calcio che si sedimentano sulle rocce della montagna, il cui riflesso della luce del sole li fa assomigliare a cristalli di marmo bianco.
Il dislivello totale, dato dai letti dei due fiumi, è di circa 165 metri, che rende le cascate anche tra le più alte del Vecchio Continente.
Avrete solo il problema di trovarle molto affollate ma voi defilatevi e cercate il “terrazzino degli innamorati” che si trova in
castonato nella roccia di travertino a pochi centimetri dalla cascata.


Cascate del Monte Gelato (Lazio)

Situate nei pressi di Roma regalano un ambiente naturale suggestivo e la possibilità di fare il bagno nelle acque fresche dei fiumi Treja e Mignone.
Sono parte di un complesso naturalistico e storico che comprende la torre medievale, l’antico mulino ad acqua e le cascate che costituisce un polo di attrazione turistica per tutto il territorio circostante. Frequentato dall’uomo fin dall’età preistorica, il sito conserva tracce dei molti insediamenti succedutisi nel tempo.
Oggi il sito è particolarmente amato dagli sceneggiatori di cinema e pubblicità che usano spesso queste cascate come set.


Cascate del Cittiglio (Lombardia)

Siamo ancora in Lombardia all’interno del Parco del Campo dei Fiori in provincia di Varese dove il fiume disegna tre cascate maestose e la possibilità di fare il bagno nelle piscine naturali circostanti.
Le tre cascate sono raggiungibili da un facile sentiero che parte dalla parte antica del borgo di Cittiglio, sono formate dal torrente San Giulio e si trovano tra i 324 e i 474 metri d’altezza in un ambiente naturale boschivo di suggestiva bellezza.
Sono l’ideale per rinfrescarsi dalla calura estiva. Il percorso del torrente, prima di raggiungere il paese, si snoda attraverso linee tortuose, che invitano l’acqua a salti improvvisi.
Per raggiungere la prima cascata come detto il percorso e semplice e breve ma non fatevi ingannare….perché per raggiungere le altre cascate bisogna essere escursionisti esperti…


Cascate del Rutor (Valle d’Aosta)

Situate nella Valgrisenche a La Thuile e generate dall’omonimo torrente che scende dal Ghiacciaio del Rutor sono fra le più vaste e spettacolari della valle d’Aosta.
Geograficamente si tratta di tre cascate facilmente raggiungibili da un sentiero ad anello percorribile in circa due ore e mezzo e offrono una spettacolare cascata immersa in un ambiente alpino incantevole.
Per arrivarvi si percorre per buona parte del tempo un percorso dentro il bosco e questo rende gradevole anche la camminata in andata e ritorno.


Cascate di Barbiano (Trentino Alto Adige)

Siamo in Alto Adige nella Valle Isarc in queste spettacolari cascate circondate da una splendida vegetazione e dov’è possibile fare il bagno nelle acque fresche.
Le cascate di Barbiano sono una serie di cascate che si trovano sopra a Ponte Gardena.
Prendono forma dal Rio Ganda, che nasce ad una quota di 2000 metri sul corno del Renon per poi precipitare verso valle, con ben otto cascate da un gradone di roccia alto 200 metri.
La cascata inferiore, di 85 metri, è la più alto e la piú spettacolare. Lungo un romantico sentiero è possibile salire a piedi fino alla cascata superiore.


Cascate di Sa Spendula (Sardegna)

Facciamo un salto in Sardegna dove in provincia di Nuoro è questa cascata famosissima per la sua spettacolarità e per le sue acque cristalline perfette per il bagno.
Praticamente è una lama d’acqua che fende la roccia e trapassa una foresta rigogliosa che la natura ha dipinto a meno di un chilometro da Villacidro, nel Medio Campidano.
Trattasi di una delle rare cascate sarde che impressionò anche il vate D’Annunzio al punto da fargliela decantare in un sonetto composto durante una sua visita nell’Isola.
Sa Spendula significa proprio ‘la cascata’: è generata dal rio Coxinas, che prende origine dalle punte di Santu Miali, nell’area protetta di Monti Mannu, e compie, a partire dall’altura omonima, tre salti consecutivi per un’altezza complessiva di 60 metri di dislivello.
L’ultimo balzo, di circa 30 metri, s’infrange fragoroso su rocce granitiche per poi precipitare dentro una gola dominata da una guglia detta Campanas de Sisinni Conti dove si può fre un bellissimo bagno rinfrescante.


Cascate di Bivongi (Calabria)

Situate nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, queste cascate sono immerse in un paesaggio incantevole e offrono la possibilità di fare il bagno nelle acque pulite dei fiumi.
Note anche come cascate del Marmarico con un salto di 114 metri, sono le più alte non solo tra le cascate in Calabria, ma di tutto l’Appennino meridionale.
Il fiume Stilaro dà origine al corso d’acqua che, con tre grandi salti, affronta il vallone Folea; la corsa termina in un laghetto davvero invitante!
Forse la temperatura non sarà molto tiepida, ma vale la pena di affrontarla per godere la bellezza di uno specchio circondato dal verde dei boschi, specie con questo caldo…


Cascate del Verde (Abruzzo)

Situate nella Riserva Naturale Regionale Cascate del Verde si trovano in una Zona Speciale di Conservazione nel Comune di Borrello in provincia di Chieti.
In un’area suggestiva di particolare bellezza si trovano le più alte cascate dell’Appennino che dominano la media valle del Sangro, scorrendo fra bastioni di roccia, torrioni e pinnacoli calcare.
Sono raggiungibili attraverso un sentiero panoramico e offrono piscine naturali dove poter fare bagni rinfrescanti.