Castagna e marroni, i frutti dell’autunno

Castagna e marroni, i frutti dell’autunno

Le castagne e i marroni sono frutti dell’albero di castagno (Castanea sativa) e sono tra i simboli più riconoscibili dell’autunno italiano.
Per secoli, sono stati una fonte preziosa di nutrimento, in alcuni casi l’unico sostentamento, particolarmente nelle zone montane e collinari, dove questi frutti venivano chiamati “il pane dei poveri” grazie alla loro ricchezza nutritiva e alla loro versatilità in cucina.
In questo articolo, nel mese in cui a questo frutto straordinario si dedicano feste in tutta Italia esploreremo la storia, le curiosità, i valori nutrizionali, i principali usi culinari, vi regaleremo una ricetta tradizionale e le elencheremo le sagre e le feste più importanti dedicate alle castagne in Italia.

Foto di Federico Maderno da Pixabay

Facciamo chiarezza fra castagne e marroni

La differenza tra castagna e marrone è spesso confusa, ma si tratta di due varianti del frutto del castagno (Castanea sativa), che si distinguono principalmente per caratteristiche botaniche, estetiche e commerciali.
Le principali differenze sono nel colore e nell’aspetto. La c
astagna è di solito più piccola e ha una forma più irregolare, leggermente piatta da un lato e arrotondata dall’altro. Il pericarpo (la buccia esterna) è più scuro e più difficile da rimuovere. I marroni sono di conseguenza generalmente più grandi, con una forma più tondeggiante e simmetrica con buccia più chiara, liscia e uniforme che presenta spesso delle striature.
Un’altra differenza importante e nel numero dei frutti all’interno del riccio. Nella castagna si trovano solitamente tre o più frutti di dimensioni più piccole mentre il
riccio di un marrone contiene di solito uno o due frutti che hanno quindi più spazio per svilupparsi, risultando più grandi e meglio formati.
Analizzando l’interno del frutto risulta che
la castagna ha una pellicina più aderente alla polpa cosa che rende difficile la sbucciatura; nei marroni invece la pellicina è meno aderente alla polpa, il che rende più facile sbucciarli, specialmente dopo la cottura.
Venendo al gusto si può affermare che la polpa della castagna è generalmente meno dolce e farinosa rispetto al marrone che risulta di conseguenza più dolce
con una consistenza più farinosa; cosa che li rende particolarmente apprezzati in cucina e nella produzione di dolci.
Quanto all’uso la castagna viene più utilizzata nelle
preparazioni rustiche come ad esempio le caldarroste, le castagne bollite o per fare farina di castagne. Vengono inoltre spesso vendute fresche nei mercati e utilizzate per zuppe o polente. I marroni invece grazie alla loro dimensione, alla dolcezza e facilità di sbucciatura, sono preferiti per le preparazioni più raffinate, come i marron glacé e altri dolci. Sono anche usati in ricette che richiedono una maggiore delicatezza del sapore.
Quanto all’origine e alla coltivazione i castagneti sono generalmente
 selvatici o non selezionati e il frutto cresce naturalmente sui castagni senza particolari interventi di selezione varietale. Il marrone di contrappasso deriva invece da varietà selezionate di castagni coltivati per ottenere i frutti più pregiati. Una coltivazione vera e propria che vede di conseguenza alberi curati proprio per garantire la qualità del frutto, ed è per questo che i marroni hanno un valore commerciale più elevato essendo un frutto di qualità superiore molto ricercato dall’industria dolciaria che gli fa avere sul mercato un prezzo più elevato delle comuni castagne.
In sintesi, la castagna è un frutto “naturale” più rustico e diffuso, mentre il marrone è una varietà pregiata.

Foto di congerdesign da Pixabay

Una storia millenaria

La sua storiai inizia con il castagno europeo (Castanea sativa), una pianta originaria dell’area mediterranea e asiatica, che si è diffusa in tutta Europa, in particolare nelle regioni montane. Il castagno era già conosciuto in epoca preistorica, come dimostrano ritrovamenti fossili, e veniva coltivato dai Greci e dai Romani. I Romani furono tra i primi a diffondere la coltivazione del castagno riconoscendo il valore alimentare dato che il frutto divenne un’importante fonte di nutrimento, soprattutto nelle zone collinari e montane. Tuttavia, fu durante il Medioevo con l’espansione dei castagneti in Italia, Francia e Spagna che la sua selezione e il miglioramento delle varietà portarono alla nascita poi del marrone, la variante più grande, più dolce e di qualità superiore rispetto alle castagne selvatiche. A partire dal XV secolo, la coltivazione dei marroni divenne particolarmente sviluppata in Italia, dove si formò una tradizione secolare di cura dei castagneti; le regioni che più si specializzarono nella produzione di marroni furono Toscana, Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto e Campania. Il marrone del Mugello ad esempio, divenne famoso in tutta Italia per la sua qualità e lo stesso accadde per i marroni di San Zeno di montagna in Veneto e i marroni di Marradi in Toscana.
Durante il periodo medievale e successivo i castagneti e la produzione di marroni furono fondamentali per l’economia rurale, specialmente nelle zone montuose dove la coltivazione di cereali era difficile.
I marroni, insieme alle castagne, costituivano una risorsa preziosa; non solo erano consumati freschi o secchi ma venivano anche trasformati in farina di marroni, che era utilizzata per preparare polente, pani e dolci.
La farina di marroni divenne un alimento base in molte aree d’Italia fino all’inizio del XX secolo, tanto che il castagno veniva spesso chiamato “albero del pane” proprio per l’importanza che aveva nell’alimentazione quotidiana delle comunità rurali.
Nel corso dei secoli, i marroni mantennero la loro importanza e, con l’inizio della commercializzazione più estesa dei prodotti agricoli, iniziarono a essere considerati un prodotto di pregio. Già dal XVII secolo, i marroni erano utilizzati per produrre il famoso marron glacé, una delle preparazioni più sofisticate che valorizzavano la dolcezza naturale di questo frutto.
Con l’arrivo della modernità, la produzione di marroni si concentrò sempre più sulla qualità, e le zone di produzione si affinarono ulteriormente. A

Foto di Ylanite Koppens da Pixabay

Le principali varietà di marroni italiani

Per dare valore al prodotto i marroni più pregiati sono stati tutelati e riconosciuti con le certificazioni di qualità come la Dop (Denominazione di Origine Protetta) e la Igp (Indicazione Geografica Protetta), proteggendo così la loro unicità e il legame con il territorio.
I più famosi in Italia sono il marrone del Mugello IGP (Toscana) particolarmente apprezzato per la sua polpa soda e dolce; vene coltivato da secoli nei boschi toscani che confinano con la Romagna del Mugello e sono apprezzati per la qualità. Il marrone di San Zeno DOP (Veneto) proveniente dalle pendici del Monte Baldo, vicino a Verona ed è famoso per la sua dolcezza e per la facilità di sbucciatura. Tornando in Toscan sempre in alto Mugello ma con IGP tutta sua è il marrone di Marradi IGP (Toscana) che è un’altra pregiata varietà di marrone che ha radici antiche e che è strettamente legata al comune montano di Marradi, noto per la sua storica Sagra delle Castagne. Di là dell’Appennino è il marrone di Castel del Rio IGP (Emilia-Romagna), varietà emiliana è conosciuta per la sua qualità e la sua tradizione secolare e infine tornando al Veneto ecco il marrone di Combai IGP (Veneto) che cresce nelle colline di Combai, un’area nota per la lunga tradizione di coltivazione del castagno e per le sagre che lo celebrano.

Foto di Marc Pascual da Pixabay

Le principali sagre in Italia

In molte regioni italiane, l’arrivo dell’autunno è segnato da feste popolari dedicate alle castagne e al marrone, dove è possibile gustare il frutto in tutte le sue forme e partecipare a eventi folkloristici.
Sagra del marrone a Villar Focchiardo (Piemonte): Il 19 e 20 ottobre 2024, nel cuore della Valle di Susa, questa sagra celebra il pregiato Marrone della Valle di Susa IGP. La manifestazione, giunta alla 62ª edizione, include una gara in cui si premiano i marroni di maggiore pezzatura e la mostra mercato locale
Sagra della marrone di Cuneo (Piemonte). Dal 18 al 20 ottobre la provincia di Cuneo è rinomata per la produzione di castagne e marroni. Durante la sagra, vengono organizzati mercatini, degustazioni e spettacoli folkloristici.
Sagra della castagna di San Zeno di Montagna (Veneto):19 e 20, 26 e 27 ottobre 2024. In questa località veronese, la sagra è famosa per il suo marrone di San Zeno DOP, considerato uno dei migliori marroni d’Italia
Sagra della castagna e del marron buono di Marradi (Toscana):
Una delle più celebri in Italia, si svolge a Marradi, nel cuore del Mugello e nella patria di uno dei migliori marroni nazionali. Qui si possono degustare i famosi marroni del Mugello, insieme a piatti tipici locali e prodotti artigianali.
Festa della castagna di Vallerano (Lazio).
Si è svolta nel solo week end del 12 al 13 ottobre 2024, nel borgo di Vallerano (Viterbo). Qui, oltre alle castagne DOP, la festa offre pranzi nelle cantine tufacee e diverse attività culturali.
Sagra della castagna di Soriano nel Cimino (Lazio).
Ad ottobre tutti i fine settimana. Questo evento offre rievocazioni medievali, spettacoli e, naturalmente, tante caldarroste e prodotti tipici​
Sagra della castagna di Montemonaco (Marche).
Ultimo weekend di ottobre, con stand gastronomici, musica e mercatini.
Sagra della castagna di Trecchina (Basilicata).
Si tiene dal 12 al 27 ottobre 2024, nei weekend. Qui, le tradizioni e i sapori locali si incontrano in un borgo incantevole dell’entroterra lucano​.

Foto di falco da Pixabay

Tutte le cose curiose da sapere

Simbolo di abbondanza: In alcune culture, la castagna è associata a prosperità e abbondanza.
Antiche tradizioni popolari vedevano la raccolta delle castagne come un segno di buona fortuna per l’inverno
Un’altra specie botanica, l’ippocastano, produce i cosiddetti “marroni” o “castagne matte”, che assomigliano a quelle vere però non sono commestibili. Venivano una volta usati per scopi medicinali e per nutrire gli animali, ma non devono essere confusi con le castagne dolci.
Le piante di castagni sono molto longeve e possono vivere centinaia di anni. Uno degli esempi più famosi in tal senso è il Castagno dei Cento Cavalli, un albero plurisecolare situato sull’Etna, considerato uno dei più antichi al mondo.

Foto di Isa KARAKUS da Pixabay

Il frutto che sfamava i popoli di montagna 

Il frutto considerato come “pane” in passato per tanti popoli di montagna è un alimento molto nutriente e sano ed è diverso dagli altri tipi di frutta secca come noci e mandorle perché sono più ricco di carboidrati e con un contenuto di grassi molto più basso. Fonte eccellente di energia e particolarmente indicato per chi ha bisogno di un alimento che fornisca calorie in maniera bilanciata; inoltre essendo naturalmente privo di glutine è ideali per chi soffre di celiachia.
Per tutti questi preziosi motivi e per la versatilità ampio e il suo uso in cucina dove diventa protagonista sia di piatti dolci che salati.
La classica e più conosciuta modalità di consumo e la “caldarrosta” ovvero quando il frutto viene rrostito sulla brace o sul fornello, un simbolo delle passeggiate autunnali. Ottime anche  le castagne bollite, dette anche “ballotte” che vengono cotte in acqua salata con foglie di alloro e a volte un pizzico di finocchio.
La farina di castagne è invece molto utilizzata nelle ricette tradizionali, soprattutto in Toscana e in Liguria per preparare piatti come il famoso castagnaccio, un dolce semplice e rustico arricchito con pinoli, uvetta e rosmarino. Ottime anche consumate in aggiunte a zuppe o minestre per dare consistenza e un tocco dolce, come nella zuppa di castagne e ceci.
Capitolo a parte per il marron glacé, una delle preparazioni più raffinate e ricercate. Trattasi di una castagna candita cotta in uno sciroppo di zucchero, tipica delle festività natalizie.

Photo credit: Fraenzi. on VisualHunt.com

Una ricetta: il castagnaccio

Il castagnaccio è un dolce tipico della tradizione toscana, fatto con pochi e semplici ingredienti, che esalta il sapore della farina di castagne. Ecco come prepararlo.

Ingredienti

300 g di farina di castagne
500 ml di acqua
50 g di uvetta
30 g di pinoli
1 rametto di rosmarino
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
Sale q.b.

Preparazione

Metti l’uvetta in ammollo in acqua tiepida per circa 10 minuti. Setaccia la farina di castagne in una ciotola grande e aggiungi poco alla volta l’acqua, mescolando con una frusta per evitare la formazione di grumi. Aggiungi un pizzico di sale e 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva. Amalgama bene fino a ottenere un composto liscio e omogeneo. Aggiungi l’uvetta strizzata e i pinoli al composto. Versa il composto in una teglia unta con olio e livellalo con una spatola. Distribuisci sopra il rosmarino e un altro cucchiaio di olio. Cuoci in forno preriscaldato a 180°C per circa 30-40 minuti, fino a quando la superficie non risulterà ben dorata. Lascia raffreddare e servi il castagnaccio, semplice o accompagnato da ricotta fresca o miele.

Le principali Sagre della Castagna in Italia

In molte regioni italiane, l’arrivo dell’autunno è segnato da feste popolari dedicate alle castagne, dove è possibile gustare il frutto in tutte le sue forme e partecipare a eventi folkloristici.

  1. Sagra della Castagna di Marradi (Toscana): Una delle più celebri sagre italiane, si svolge a Marradi, nel cuore del Mugello. Qui si possono degustare i famosi marroni del Mugello, insieme a piatti tipici locali e prodotti artigianali.
  2. Sagra della Castagna di Cuneo (Piemonte): La provincia di Cuneo è rinomata per la produzione di castagne e marroni. Durante la sagra, vengono organizzati mercatini, degustazioni e spettacoli folkloristici.
  3. Festa della Castagna di Vallerano (Lazio): Nel cuore della Tuscia, questa sagra celebra la castagna di Vallerano DOP con eventi enogastronomici e visite guidate ai castagneti.
  4. Sagra della Castagna di San Zeno di Montagna (Veneto): In questa località veronese, la sagra è famosa per il marrone di San Zeno DOP, considerato uno dei migliori marroni d’Italia.
  5. Sagra della Castagna di Arpaise (Campania): Un piccolo comune del beneventano che organizza una festa dove è possibile gustare non solo caldarroste e dolci di castagne, ma anche piatti tipici della tradizione contadina.

Conclusione

Le castagne sono molto più che un semplice frutto autunnale: rappresentano una parte fondamentale della tradizione gastronomica e culturale italiana. Ricche di storia, curiosità e sapore, le castagne continuano a essere apprezzate e celebrate in tutto il paese, dalle tavole di casa alle sagre popolari.

Keschtnriggl a Lana in Alto Adige, quasi un mese per onorare la castagna

Keschtnriggl a Lana in Alto Adige, quasi un mese per onorare la castagna

Nella regione di Lana in Alto Adige, in autunno, oltre al Törggelen, arriva anche Keschtnriggl, la Festa della castagna.
Dal 15 ottobre al 5 novembre, infatti, a Tesimo-Prissiano, Foiana e Lana da ben 26 anni si festeggia la castagna con delizie culinarie in cui è ingrediente protagonista.


Castagno: fra paesaggio e cultura

Antiche ricette a base di castagne vengono riproposte in chiave moderna e un programma di eventi culturali, escursioni a tema e usanze tradizionali rende questa manifestazione un momento di grande attrattiva.
In questa parte di Alto Adige il castagno e il suo frutto fanno da sempre parte del paesaggio e della cultura locali.
Per tutta la durata della manifestazione, l’immancabile contadino Hans Laimer cuocerà le castagne provenienti dai suoi castagneti sul fuoco vivo davanti all’ufficio turistico di Lana, offrendole ai passanti.


Gli appuntamenti

Tra gli appuntamenti principali della Festa della castagna si segnala:
La Festa e mercatino della castagna nel centro di Foiana di domenica 15 ottobre, dalle 11 alle 18, che dà il via ufficiale alla Festa della castagna con musica tradizionale, un mercatino dedicato alle castagne e alle specialità contadine a base di castagne, ed escursioni guidate con Guardie Forestali lungo il sentiero didattico sul castagno.
Culinaria alle castagne, martedì 24 ottobre, dalle 10 alle 16, giornata dedicata alla degustazione di castagne presso il maso Törggelehof di Lana e di vino nel maso vitivinicolo bio Zollweghof, con escursioni nella natura e visita a antiche cantine, e pic nic in un castagneto. Costo a persona: 30 €.
Bagno nella foresta ed energia del castagno, venerdì 27 ottobre, dalle 9 alle 12, per rilassarsi nella natura e con la natura, attivando tutti i sensi e utilizzando il potere del castagno, che dona pace, equilibrio e nuova creatività. Costo a persona: 35 €.

Lebenberg_Frühling. Foto lanaregion.it | Patrick Schwienbacher

Le specialità da provare assolutamente

Con il nome Keschtnriggl, inoltre, sono state create delle specialità a base di castagna, da parte degli esercizi del territorio: pralina e panettone a base di castagna della pasticceria Mair Andreas di Nalles; Cuori di castagna originali del maso “Wieserhof” di Pavicolo/Lana; birra a base di castagna del birrificio Pfefferlechner di Lana; panettone a base di marron glacé, fetta a base di castagna e cuori di castagna del panificio Schmiedl di Lana.

Conosciamo Lana e dintorni

Lana, insieme ai paesi limitrofi di Cermes, Pavicolo, Postal, Monte San Vigilio, Foiana e Gargazzone, si trova in una zona soleggiata dell’Alto Adige in cui la flora mediterranea si unisce e confonde con quella alpina, grazie al clima favorevole creato dalla barriera naturale del Gruppo di Tessa, che impedisce al gelo del nord di penetrare.
Meli, ciliegi, orchidee e palme convivono così con castagni, larici e faggi, in armonioso concerto anche con la storia, la cultura ben radicata e le peculiarità dei vivaci centri abitati. Perché Lana unisce, rendendo ospiti e residenti un tutt’uno in un luogo dove ogni giorno è vacanza.
Qui si trova pieno relax e massimo piacere in strutture eccellenti, ma si può anche scoprire il fascino della vita rurale sul maso di montagna.
Qui si possono provare i sapori di cucine gourmet e nello stesso tempo i gusti della cucina tradizionale dell’Alto Adige, spesso rivisitata in chiave moderna, ma sempre con ingredienti locali freschi e genuini.
Qui è possibile cimentarsi in difficili escursioni o passeggiare piacevolmente lungo percorsi in piano fra i meleti.
Infine, ricco è il programma di attività estive per bambini e numerosi glu eventi culturali, artistici, musicali e gastronomici che rendono Lana la meta ideale in cui vivere o soggiornare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lana, insieme ai paesi limitrofi di Cermes, Pavicolo, Postal, Monte San Vigilio, Foiana e Gargazzone, si trova in una zona soleggiata dell’Alto Adige in cui la flora mediterranea si unisce e confonde con quella alpina, grazie al clima favorevole creato dalla barriera naturale del Gruppo di Tessa, che impedisce al gelo del nord di penetrare.

Meli, ciliegi, orchidee e palme convivono così con castagni, larici e faggi, in armonioso concerto anche con la storia, la cultura ben radicata e le peculiarità dei vivaci centri abitati. Perché Lana unisce, rendendo ospiti e residenti un tutt’uno in un luogo dove ogni giorno è vacanza. Qui trovi pieno relax e massimo piacere in

strutture eccellenti, ma scopri anche il fascino della vita rurale sul maso di montagna; qui provi sinestesie di sapori di cucine gourmet e nello stesso tempo gusti la cucina tradizionale dell’Alto Adige, spesso rivisitata in chiave moderna, ma sempre con ingredienti locali freschi e genuini; qui puoi cimentarti in difficili escursioni o passeggiare piacevolmente lungo percorsi in piano fra i meleti. Infine, un programma di attività estive per bambini ricco e vario e i numerosi eventi culturali, artistici, musicali e gastronomici, rendono Regione Lana la meta ideale in cui vivere o soggiornare da single, in coppia o con tutta la famiglia. 

 

 

 

Chiusa / Klausen. In autunno tutto il bello è qui

Chiusa / Klausen. In autunno tutto il bello è qui

Temperature autunnali straordinariamente miti, mille appuntamenti ed eventi golosi in uno scenario in cui la natura offre il suo spettacolo migliore tingendo di colori meravigliosi la vallata per uno dei fenomeni cromatici più fotografati al mondo: il foliage.
 Una vacanza autunnale a Chiusa / Klausen nel cuore dell’Alto Adige è una vera immersione nel piacere tra natura, cultura e buon cibo, alla scoperta dei boschi di castagni più rinomati e dei vini bianchi della Cantina Valle Isarco, la più giovane cooperativa vitivinicola dell’Alto Adige.

Filari di vite in val d’Isarco

L’Alto Adige d’autunno: natura, cultura e buon cibo

Un laboratorio di sostenibilità contemporanea per accogliere un turismo meditativo e consapevole, alla ricerca dei piaceri della tavola, benessere ai massimi livelli e luoghi dal fascino intramontabile. Chiusa e i suoi dintorni sono un condensatore di bellezza senza tempo.
La meta ideale per un soggiorno in stretta connessione con la natura da vivere circondati da spazi immensi e silenziosi.
Chiusa, Barbiano, Velturno e Villandro, borghi arroccati sulle colline altoatesine e poi il Monastero di Sabiona, le cascate di Barbiano e tanti filari coltivati a vigneti si alternano a vaste aree verdi che si estendono a perdita d’occhio.
Qui inizia il sogno, qui parte la vacanza più autentica e “gustosa” dell’Alto Adige tra escursioni, attività outdoor, eventi enogastronomici e giri nelle cantine.
Un soggiorno immersivo, fatto di trekking, di buon cibo, di ottimo vino, ma, soprattutto, di cultura.
L’autunno in montagna è infatti per molti sinonimo di libertà, un momento per immergersi nella vita del posto, per scoprire come si vive nei borghi rurali, a contatto con i personaggi ineguagliabili che trascorrono le giornate a raccontare la loro storia. In questi contesti non mancano i risvolti gourmet.

Il Törggelen

Arriva la festa dei Törggelen

Dopo aver celebrato nella prima metà del mese la prugna di Barbiano (dal 2 al 17 settembre) dove le prugne diventano parte integrante della cucina e iristoranti propongono piatti con nuove interpretazioni del frutto blu, così come i negozi di prodotti tipici propongono pane alle prugne, marmellata alle prugne e prugne secche. Non mancano poi le escursioni guidate con visita alle fattorie ecco arrivare il vero clou dell’autunno: la festa del Törggelen dal 15 al 17 settembre.
Un invito a passare una giornata intorno a un tavolo bevendo vino novello e mangiando castagne appena arrostite, oltre a degustare piatti tipici della tradizione come speck, schlachtplatte e lo sußer – il mosto d’uva con meno dell’1% di alcol.
Il “Törggelen” è una consuetudine altoatesina tipica del periodo autunnale quando arrivano a maturazione frutti come l’uva e la castagna, che consiste nel ritrovarsi la sera con gli amici nelle cantine o sotto le pergole dei giardini, nei ristoranti o nei masi a gustare vino novello, specialità locali, speck e castagne.

castagneto

Arriva la castagna!

A dominare le scene dell’autunno, c’è anche la castagna nelle sue declinazioni culturali, turistiche ed enogastronomiche, con una serie di appuntamenti e di itinerari che ne narrano la loro storia.
A Velturno si parla infatti di oltre 3mila castagni censiti che danno vita all’avventuroso Sentiero del castagno (Keschtnweg) che parte dall’Abazia di Novacella e raggiunge il paese delle castagne, Velturno e si snoda attraverso i bellissimi vigneti fino alla Valle d’Adige, a Terlano.
Il sentiero, lungo più di 90 km, può essere suddiviso in tratti più brevi, per singole escursioni giornaliere.

Dal 1997 l’evento più interessante è il Keschtnigl, un insieme di escursioni e di visite guidate, degustazioni, concerti che culminano con il “Niglsunntig”, una grande festa nel centro di Velturno dove le associazioni locali offrono specialità a base di castagne.

I sapori dell’Alto Adige

A passeggio per Chiusa

A Chiusa e il suo borgo tra passeggiate e degustazioni di piatti tipici. Oltre a una delle cittadine più interessanti dell’Alto Adige per le sue peculiarità, è stato inserito anche tra i “Borghi più Belli d’Italia”. Protagonisti indiscussi della vacanza: i piatti della tradizione, i vini del territorio e la natura da assaporare a piccole dosi con tutti i sensi tra passeggiate e visite nei luoghi della cultura.
Proprio Chiusa ha ancorato la tradizione del vino a un’enologia eroica in quanto i molti fattori ambientali combinati hanno decretato queste produzioni delle ottime etichette a prezzi competitivi, bottiglie che sono un tripudio all’enologia moderna unita ai vecchi insegnamenti, quelli più tradizionali.
Chiusa e i suoi dintorni, sono costituiti dai paesi di Barbiano, Velturno e Villandro, luoghi dal fascino senza tempo.
Borghi che rappresentano il vero cuore dell’Alto Adige – Südtirol: un vero e proprio concentrato di piaceri e di sapori, in grado di sorprendere e far tornare in equilibrio corpo e spirito prendendo tutti per la gola, tra piatti a base di erbe aromatiche e buonissimi vini.
Il programma degli eventi autunnali propone le passeggiate nelle malghe, aperte fino ai primi di novembre.
I rifugi e gli alpeggi offrono prelibatezze da degustare come i canederli allo Speck, il Kaiserschmarren – la classica frittata dell’imperatore o gli Schlutzkrapfen, – traducibili in italiano come mezzelune, nella loro ricetta più tipica, ripiene di spinaci e ricotta.

Alpe di Villandro


Nell’alpeggio più grande d’Europa

AImperdibile in autunno e nelle immediate vicinanze di Chiusa l’ (Villanderer Alm), uno degli alpeggi più grandi e più belli d’Europa.
Questo verde altopiano è una delle zone più ricche di sentieri, tutti ben segnalati e situati tra i 1.700 e i 2.500 metri d’altezza, con vista panoramica sulle Dolomiti occidentali, da qui si può ammirare lo Sciliar, il Gruppo delle Odle, il Gruppo del Sella, l’Alpe di Siusi, le Alpi della Zillertal.
Un percorso composto da un fitto reticolo di cammini e di rifugi adatti alla famiglia, che si snoda tra prati alpini, pascoli, laghetti, ruscelli e acquitrini, costellato da baite e chiesette.
Immersiva è l’escursione a Bad Dreikirchen, tre graziose cappelle gotiche (Santa Gertrude, San Nicola e Santa Maddalena), poste una accanto all’altra, diventate una meta alternativa per una passeggiata semplice, ricca di suggestioni.
Chi desidera assistere a un emozionante spettacolo della natura le Cascate di Barbiano, che scendono dal Corno del Renon, formate dal Rio Gonda che precipita a valle con otto salti, di cui uno di 85 metri.
Molto apprezzato il Sentiero Pino Mugo con la sua distilleria dove testare e acquistare le essenze dall’aroma intenso e dagli effetti benefici.

Sopra Chiusa il monastero benedettino che risale al XVII secolo, arroccato su di una rupe, abitato dalle monache di clausura fino a poco tempo fa. Il complesso, circondato dalle mura, in buona parte non è visitabile, ma percorribile nel sentiero ad anello di tre chilometri che parte dal borgo di Chiusa e raggiunge il monastero percorrendo i campi coltivati ad alberi da frutto, vigneti e castagni.
Il romantico centro storico di Chiusa è un concentrato di piccoli negozi dove è possibile acquistare i prodotti tipici: succo di mela, speck altoatesino, Schüttelbrot e dolci tipici del territorio. Un calendario degli eventi in continuo addivenire da seguire quotidianamente per non perdersi le novità.

 

Castagna e marroni, i frutti dell’autunno

San Godenzo: Castagno d’Andrea 2 domeniche dedicate ai marroni ed ai frutti del bosco

[:it]Due domeniche dedicate ai marroni e ai prodotti del bosco. Domenica prossima 22 e il 29 ottobre a Il Castagno D’Andrea andrà in scena la 48^ Ballottata, la ormai celebre sagra del marrone, che nasce e cresce nei boschi del comune di San Godenzo.

Come consuetudine saranno molte le occasioni per conoscere e gustare questo particolare prodotto autunnale, in entrambe le giornate, infatti, sarà aperto fin dalla prima mattina il mercato dei Marroni del Mugello I.G.P e prodotti tipici. E per le vie del paese si potranno fare assaggi di bruciate, ballotte, bruciate briache, vin brulè, castagnaccio ed altre specialità di marroni.

Per quanto riguarda domenica prossima si potrà conoscere da vicino i boschi con un percorso guidato ad una marroneta con seccatoio acceso, che partirà alle 11 con ritrovo al bar Falterona. Sempre dalla mattina si svolgeranno le prove di tiro con l’arco a cura della compagna Arceri “La Compagnia della Ballottata” in collaborazione con la “Compagnia 09 Wolf” i Lupi dell’ARPA e dalle 15 esibizione di artisti di strada “Luana Primavera”.

Domenica 29 ottobre i bambini potranno viaggiare per il paese a dorso d’asino, mentre per i più grandi ci sarà l’escursione guidata sul “Sentiero Natura” a cura del Centro Visita del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi (info e prenotazioni al cell.3487375663).
Inoltre proseguiranno le prove di tiro con l’arco. Alle 11 al Centro Visite del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi si svolgerà l’incontro “Sentiero dell’Architettura rurale ed Oratorio delle Valli: obiettivo recupero, viabilità ed architetture abbandonate nel territorio del Parco.
Il progetto le Valli” al quale parteciperanno il Sindaco di San Godenzo Alessandro Manni, l’autore del Progetto “Le Valli” Andrea Papi ed un rappresentante del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Nel pomeriggio dalle 14,30 ci sarà l’esibizione del Gruppo Musicale Suonatori del “La leggera”.

In entrambe le giornate al Centro Visite del Parco Nazionale ci sarà “Il Parco ci osserva” esposizione fotografica delle opere che partecipano all’omonimo concorso, la premiazione è prevista per domenica 29 ottobre alle 17.
Sempre al Centro Visite è prevista anche “L’Oratorio delle Valli” mostra dedicata all’Oratorio della Madonna del Carmine situata nella località “Le Valli”, i rilievi grafici e le foto sono tratte da il progetto “Le Valli” di Andrea Papi. Sono previste anche visite guidate agli affreschi di Pietro Annigoni e allievi nella Chiesa di San Martino, sarà anche aperto l’Oratorio di Santa Maria delle Grazie con all’interno le opere di Antonio Ciccone.[:en]Due domeniche dedicate ai marroni e ai prodotti del bosco. Domenica prossima 22 e il 29 ottobre a Il Castagno D’Andrea andrà in scena la 48^ Ballottata, la ormai celebre sagra del marrone, che nasce e cresce nei boschi del comune di San Godenzo.

Come consuetudine saranno molte le occasioni per conoscere e gustare questo particolare prodotto autunnale, in entrambe le giornate, infatti, sarà aperto fin dalla prima mattina il mercato dei Marroni del Mugello I.G.P e prodotti tipici. E per le vie del paese si potranno fare assaggi di bruciate, ballotte, bruciate briache, vin brulè, castagnaccio ed altre specialità di marroni.

Per quanto riguarda domenica prossima si potrà conoscere da vicino i boschi con un percorso guidato ad una marroneta con seccatoio acceso, che partirà alle 11 con ritrovo al bar Falterona. Sempre dalla mattina si svolgeranno le prove di tiro con l’arco a cura della compagna Arceri “La Compagnia della Ballottata” in collaborazione con la “Compagnia 09 Wolf” i Lupi dell’ARPA e dalle 15 esibizione di artisti di strada “Luana Primavera”.

Domenica 29 ottobre i bambini potranno viaggiare per il paese a dorso d’asino, mentre per i più grandi ci sarà l’escursione guidata sul “Sentiero Natura” a cura del Centro Visita del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi (info e prenotazioni al cell.3487375663).
Inoltre proseguiranno le prove di tiro con l’arco. Alle 11 al Centro Visite del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi si svolgerà l’incontro “Sentiero dell’Architettura rurale ed Oratorio delle Valli: obiettivo recupero, viabilità ed architetture abbandonate nel territorio del Parco.
Il progetto le Valli” al quale parteciperanno il Sindaco di San Godenzo Alessandro Manni, l’autore del Progetto “Le Valli” Andrea Papi ed un rappresentante del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Nel pomeriggio dalle 14,30 ci sarà l’esibizione del Gruppo Musicale Suonatori del “La leggera”.

In entrambe le giornate al Centro Visite del Parco Nazionale ci sarà “Il Parco ci osserva” esposizione fotografica delle opere che partecipano all’omonimo concorso, la premiazione è prevista per domenica 29 ottobre alle 17.
Sempre al Centro Visite è prevista anche “L’Oratorio delle Valli” mostra dedicata all’Oratorio della Madonna del Carmine situata nella località “Le Valli”, i rilievi grafici e le foto sono tratte da il progetto “Le Valli” di Andrea Papi. Sono previste anche visite guidate agli affreschi di Pietro Annigoni e allievi nella Chiesa di San Martino, sarà anche aperto l’Oratorio di Santa Maria delle Grazie con all’interno le opere di Antonio Ciccone.[:]

Mugello: scatta l’ora del marrone

[:it]marronedi redazione – Da Marradi a Dicomano, da Palazzuolo sul Senio a Barberino. Ovunque in ottobre è tutto un festeggiare il frutto del bosco appennininico: il marrone che quest’anno festeggia il ventennale del suo IGT.
Ecco il lungo elenco di appuntamenti per scoprire il prodotto al naturale e nelle sue mille declinazioni in cucina.

La pezzatura è medio-grossa, la forma ellissoidale, è piatto da una parte e convesso dall’altra, la polpa è bianca, croccante e dal dolce sapore.
Così è il prelibato Marrone del Mugello Igp che come ogni anno d’autunno è celebrato in Mugello con numerose iniziative e manifestazioni.

Tutta la bontà del marrone in tante varianti per deliziare i palati: tortelli, marmellate, torte e dolci, castagnaccio, bruciate, marron glacé, biscotti, birra…
E ottobre è peraltro un mese ideale per visitare il Mugello pennellato dai colori autunnali e approfittare delle occasioni golose che riserva.
La zona di produzione comprende per intero il territorio dei comuni di Marradi, Palazzuolo sul Senio e Dicomano e parte del territorio dei comuni di Borgo Lorenzo, Firenzuola, Londa, Rufina, San Godenzo, Scarperia e San Piero, Vicchio.

La certificazione europea Igp garantisce al consumatore origine, qualità del prodotto e confor­mità ai parametri stabiliti dal disciplinare di produzione. Anche per il pro­dotto secco, la farina e i derivati. L’intera filiera deve rispondere a precisi requisiti ed è controllata: dalle marronete fino al prodotto confezionato e pronto per la vendita.
Paese che vai… marrone che trovi

Fiera di ottobre
Dicomano – 8 e 9 ottobre
sabato 8 ottobre- Fiera del bestiame e delle merci
domenica 9 ottobre- Fiera dei marroni e antichi mestieri, sfilata del corteo storico con carro dell’uva.
Info: 055 8385426 – www.comune.dicomano.fi.it

53° Sagra delle Castagne e del Marron Buono
Marradi  – 9, 16, 23 e 30 ottobre
Anche quest’anno a Marradi si svolgerà la tradizionale manifestazione che giunge alla sua
53° edizione. Stand gastronomici con tradizionali con leccornie del famoso frutto “il marrone di Marradi” quali: i tortelli di marroni, la torta di marroni, il castagnaccio, le marmellate di marroni, i marrons glacés, le “bruciate” (caldarroste). E ancora: prodotti del bosco e sottobosco, prodotti artigianali e commerciali. Animazione e intrattenimento, mostre e visite al Centro culturale Dino Campana. Annullo filatelico.
Info: l’Ufficio Turistico di Marradi: 055 8045170, info@pro-marradi.it, www.pro-marradi.it.
Come sempre, in occasione della sagra si può raggiungere Marradi facendo un tuffo nel passato a bordo di un treno a vapore sulla ferrovia Faentina:
9 ottobre : Pistoia, Prato, Firenze, Marradi
23 ottobre. Rimini, Cesena, Forlì, Faenza, Marradi
Info: tel. 0573 367158

Sagra del Marrone e dei frutti del sottobosco
Palazzuolo sul Senio  – 9, 16, 23 e 30 ottobre
Ogni domenica di ottobre, a partire dal 9 ottobre, a Palazzuolo sul Senio, si terrà la tradizionale mostra mercato del Marrone Igp fresco e lavorato, dei frutti dimenticati, e poi funghi porcini, le marmellate di lampone, mirtillo e more, prodotti tipici gastronomici e artigiani. Intrattenimento.
Info: http://www.palazzuoloturismo.it

Festa dei Marroni
Vicchio – 9 e 16 ottobre
Tre domeniche all’insegna del marrone e dei prodotti tipici mugellani. I produttori locali di marrone IGP  Mugello avranno uno spazio tutto per loro sotto il loggiato di piazza della Vittoria mentre attorno ai giardini sarà disposto il mercato degli ambulanti.
Info:  055 8439225 – www.comune.vicchio.fi.it 

Festa del Marrone e dei prodotti tipici                                                                                                                      San Piero a Sieve  (Area Feste ) – 9 e 16 ottobre                            
Marroni, prodotti tipici, mercatino dell’artigianato nelle due domeniche centrali del mese di Ottobre, domenica 9 e 16, per  la tradizionale Festa del Marrone e dei Prodotti Tipici, all’8° edizione. L’Area Feste sarà uno spazio dedicato al gusto, all’artigianato e al divertimento.
Info: www.prolocosanpieroasieve.it

Dal bosco e dalla pietra
Firenzuola – 16 e 23 ottobre
XXI Edizione Mostra mercato del marrone, della pietra lavorata e padiglione gastronomico. Stand dei produttori locali e mercato dell’artigianato
A cura della Pro Loco e del Comune di Firenzuola
Info: 055 8199477 – 366 3963584
proloco@comune.firenzuola.fi.it – museopietraserena@comune.firenzuola.fi.it 

Smarronando e svinando
Pietramala area sportiva (Firenzuola) – 16 e 23 Ottobre 
XXVII edizione degustazione di marroni, e specialità a base dei frutti di stagione.
a cura della Pro Loco Pietramala
Info: veragiannasi@libero.it

E dopo il marrone… il tartufo

Mostra mercato del tartufo bianco e nero
29-30 ottobre – Barberino di Mugello
Mostra mercato del tartufo e di molti altri prodotti di qualità , con vendita di prodotti alimentari tipici locali e non solo.
Info: www.comunebarberino.it

 [:en]marronedi redazione – Da Marradi a Dicomano, da Palazzuolo sul Senio a Barberino. Ovunque in ottobre è tutto un festeggiare il frutto del bosco appennininico: il marrone che quest’anno festeggia il ventennale del suo IGT.
Ecco il lungo elenco di appuntamenti per scoprire il prodotto al naturale e nelle sue mille declinazioni in cucina.

La pezzatura è medio-grossa, la forma ellissoidale, è piatto da una parte e convesso dall’altra, la polpa è bianca, croccante e dal dolce sapore.
Così è il prelibato Marrone del Mugello Igp che come ogni anno d’autunno è celebrato in Mugello con numerose iniziative e manifestazioni.

Tutta la bontà del marrone in tante varianti per deliziare i palati: tortelli, marmellate, torte e dolci, castagnaccio, bruciate, marron glacé, biscotti, birra…
E ottobre è peraltro un mese ideale per visitare il Mugello pennellato dai colori autunnali e approfittare delle occasioni golose che riserva.
La zona di produzione comprende per intero il territorio dei comuni di Marradi, Palazzuolo sul Senio e Dicomano e parte del territorio dei comuni di Borgo Lorenzo, Firenzuola, Londa, Rufina, San Godenzo, Scarperia e San Piero, Vicchio.

La certificazione europea Igp garantisce al consumatore origine, qualità del prodotto e confor­mità ai parametri stabiliti dal disciplinare di produzione. Anche per il pro­dotto secco, la farina e i derivati. L’intera filiera deve rispondere a precisi requisiti ed è controllata: dalle marronete fino al prodotto confezionato e pronto per la vendita.
Paese che vai… marrone che trovi

Fiera di ottobre
Dicomano – 8 e 9 ottobre
sabato 8 ottobre- Fiera del bestiame e delle merci
domenica 9 ottobre- Fiera dei marroni e antichi mestieri, sfilata del corteo storico con carro dell’uva.
Info: 055 8385426 – www.comune.dicomano.fi.it

53° Sagra delle Castagne e del Marron Buono
Marradi  – 9, 16, 23 e 30 ottobre
Anche quest’anno a Marradi si svolgerà la tradizionale manifestazione che giunge alla sua
53° edizione. Stand gastronomici con tradizionali con leccornie del famoso frutto “il marrone di Marradi” quali: i tortelli di marroni, la torta di marroni, il castagnaccio, le marmellate di marroni, i marrons glacés, le “bruciate” (caldarroste). E ancora: prodotti del bosco e sottobosco, prodotti artigianali e commerciali. Animazione e intrattenimento, mostre e visite al Centro culturale Dino Campana. Annullo filatelico.
Info: l’Ufficio Turistico di Marradi: 055 8045170, info@pro-marradi.it, www.pro-marradi.it.
Come sempre, in occasione della sagra si può raggiungere Marradi facendo un tuffo nel passato a bordo di un treno a vapore sulla ferrovia Faentina:
9 ottobre : Pistoia, Prato, Firenze, Marradi
23 ottobre. Rimini, Cesena, Forlì, Faenza, Marradi
Info: tel. 0573 367158

Sagra del Marrone e dei frutti del sottobosco
Palazzuolo sul Senio  – 9, 16, 23 e 30 ottobre
Ogni domenica di ottobre, a partire dal 9 ottobre, a Palazzuolo sul Senio, si terrà la tradizionale mostra mercato del Marrone Igp fresco e lavorato, dei frutti dimenticati, e poi funghi porcini, le marmellate di lampone, mirtillo e more, prodotti tipici gastronomici e artigiani. Intrattenimento.
Info: http://www.palazzuoloturismo.it

Festa dei Marroni
Vicchio – 9 e 16 ottobre
Tre domeniche all’insegna del marrone e dei prodotti tipici mugellani. I produttori locali di marrone IGP  Mugello avranno uno spazio tutto per loro sotto il loggiato di piazza della Vittoria mentre attorno ai giardini sarà disposto il mercato degli ambulanti.
Info:  055 8439225 – www.comune.vicchio.fi.it 

Festa del Marrone e dei prodotti tipici                                                                                                                      San Piero a Sieve  (Area Feste ) – 9 e 16 ottobre                            
Marroni, prodotti tipici, mercatino dell’artigianato nelle due domeniche centrali del mese di Ottobre, domenica 9 e 16, per  la tradizionale Festa del Marrone e dei Prodotti Tipici, all’8° edizione. L’Area Feste sarà uno spazio dedicato al gusto, all’artigianato e al divertimento.
Info: www.prolocosanpieroasieve.it

Dal bosco e dalla pietra
Firenzuola – 16 e 23 ottobre
XXI Edizione Mostra mercato del marrone, della pietra lavorata e padiglione gastronomico. Stand dei produttori locali e mercato dell’artigianato
A cura della Pro Loco e del Comune di Firenzuola
Info: 055 8199477 – 366 3963584
proloco@comune.firenzuola.fi.it – museopietraserena@comune.firenzuola.fi.it 

Smarronando e svinando
Pietramala area sportiva (Firenzuola) – 16 e 23 Ottobre 
XXVII edizione degustazione di marroni, e specialità a base dei frutti di stagione.
a cura della Pro Loco Pietramala
Info: veragiannasi@libero.it

E dopo il marrone… il tartufo

Mostra mercato del tartufo bianco e nero
29-30 ottobre – Barberino di Mugello
Mostra mercato del tartufo e di molti altri prodotti di qualità , con vendita di prodotti alimentari tipici locali e non solo.
Info: www.comunebarberino.it

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