Nov 10, 2016 | Enogastronomia, Val d'Orcia | Val di Chiana
[:it]di redazione – Anche l’etrusca lucumonia debutta con Eccell’olio nel calendario dell’evo toscano. Un week end quello del 19 e 20 novembre a Chiusi che è anche la tappa regionale di Girolio 2016.
“Una bella occasione di lancio per l’olio nuovo, ma anche un modo intelligente di coniugare il nostro ‘oro verde’, con il territorio da cui proviene”.
Così l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi ha sintetizzato il valore di Eccell’olio, la manifestazione in programma sabato 19 e domenica 20 a Chiusi (Siena).

bottle pouring virgin olive oil in a porcelain spoon
“Eventi come quello di Chiusi – ha proseguito Remaschi – sono fondamentali. Permettono di valorizzare al massimo il nostro olio, attraverso una quantità di iniziative molto diverse, dalle visite ai frantoi ai laboratori ai cooking show e connettono l’olio con la cultura locale mettendolo al centro di itinerari che coinvolgono anche le retei dei musei.
E questo è di grande aiuto per i produttori, che vedono il loro lavoro adeguatamente valorizzato, e in questo modo fronteggiano meglio anche le difficoltà di un settore, che per avversità varie (in testa gli attacchi della mosca dell’olivo) negli ultimi anni ha registrato produzioni complessive spesso inferiori alla media”.
Eccell’olio è anche la tappa regionale di Girolio 2016, il tour dell’extravergine promosso dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio.
Protagonisti della due giorni di eventi sono i produttori dei Comuni di Chiusi, Sarteano, Cetona e San Casciano dei Bagni in Valdichiana Senese che con le loro eccellenze.
Ricchissimo il programma di attività previsto nella due giorni di : degustazioni di olio in abbinamento ai piatti della tradizione e ai prodotti dell’eccellenza gastronomica locale, mostre dedicate alle civiltà dell’olivo, convegni scientifici e divulgativi, visite ai frantoi, eventi musicali, mercatini di arti e mestieri, cooking show e corsi di assaggio, menù a tema nei ristoranti, spazi per il coinvolgimento dei bambini.[:en]
di redazione – Anche l’etrusca lucumonia debutta con Eccell’olio nel calendario dell’evo toscano. Un week end quello del 19 e 20 novembre a Chiusi che è anche la tappa regionale di Girolio 2016.
“Una bella occasione di lancio per l’olio nuovo, ma anche un modo intelligente di coniugare il nostro ‘oro verde’, con il territorio da cui proviene”.
Così l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi ha sintetizzato il valore di Eccell’olio, la manifestazione in programma sabato 19 e domenica 20 a Chiusi (Siena).

bottle pouring virgin olive oil in a porcelain spoon
“Eventi come quello di Chiusi – ha proseguito Remaschi – sono fondamentali. Permettono di valorizzare al massimo il nostro olio, attraverso una quantità di iniziative molto diverse, dalle visite ai frantoi ai laboratori ai cooking show e connettono l’olio con la cultura locale mettendolo al centro di itinerari che coinvolgono anche le retei dei musei.
E questo è di grande aiuto per i produttori, che vedono il loro lavoro adeguatamente valorizzato, e in questo modo fronteggiano meglio anche le difficoltà di un settore, che per avversità varie (in testa gli attacchi della mosca dell’olivo) negli ultimi anni ha registrato produzioni complessive spesso inferiori alla media”.
Eccell’olio è anche la tappa regionale di Girolio 2016, il tour dell’extravergine promosso dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio.
Protagonisti della due giorni di eventi sono i produttori dei Comuni di Chiusi, Sarteano, Cetona e San Casciano dei Bagni in Valdichiana Senese che con le loro eccellenze.
Ricchissimo il programma di attività previsto nella due giorni di : degustazioni di olio in abbinamento ai piatti della tradizione e ai prodotti dell’eccellenza gastronomica locale, mostre dedicate alle civiltà dell’olivo, convegni scientifici e divulgativi, visite ai frantoi, eventi musicali, mercatini di arti e mestieri, cooking show e corsi di assaggio, menù a tema nei ristoranti, spazi per il coinvolgimento dei bambini.[:]
Ago 25, 2016 | Arcipelago | Costa degli Etruschi, Arezzo, Argentario, Arte e cultura, Casentino, Chianti Classico, Città del Tufo | Colline Metallifere, Crete Senesi, Firenze, Garfagnana, Grosseto, Litorale pisano, Livorno, Lucca, Lunigiana, Maremma, Massa Carrara, Montagna Pistoiese, Montalbano, Monte Amiata, Monti Pisani, Mugello | Val di Sieve, Pisa, Pistoia, Prato, San Gimignano, Siena, Val Bisenzio, Val d'Elsa | Empolese, Val d'Elsa | Val di Merse, Val d'Orcia | Val di Chiana, Val di Cecina, Val di Cornia, Val Tiberina, Valdarno, Valdarno | Valdera | Colline Pisane, Valdinievole, Valle del Serchio | Piana Lucchese, Versilia
[:it]
di Nadia Fondelli – Sono rinviate le due manifestazioni per le Celebrazioni etrusche, previste per il 27 agosto nella sede del Consiglio regionale. Lo ha deciso il presidente dell’assemblea regionale, Eugenio Giani.
Il riconoscimento alle città di eccellenza nella tradizione etrusca (che era previsto per le 12) e l’inaugurazione della mostra sui reperti provenienti dallo scavo di Poggio Colle (in programma alle 17 di domani), sono rinviati a venerdì 2 settembre, rispettivamente alle 16 e alle 17.
Il 27 agosto si svolgono, per il primo anno, le “Celebrazioni Etrusche”. 20 comuni coinvolti in tutta la Toscana e tante iniziative: dalle escursioni, alle visite ai siti archeologici e aperture speciali di musei passando per spettacoli teatrali e musicali. Su tutto la grande mostra che aprirà le celebrazioni in consiglio regionale che svelerà per la prima volta gli scavi di Poggio Colla, Vicchio e il mondo degli Etruschi.
La Toscana celebra uno dei più grandi popoli che la storia ha conosciuto e che fa il VII e il VI secolo a.C. ha rappresentato una delle civiltà più evolute d’Europa: gli Etruschi.
Finalmente, verrebbe da aggiungere dato che è quantomeno incredibile che solo la grande sensibilità del
presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani abbia deciso di dare il giusto onore a questi nostri straordinari avi.
E la data non è casuale perché era proprio un 27 agosto, quello del 1589, quando Papa Pio V riconobbe al Signore di Firenze, Cosimo I, il titolo di Granduca di Toscana definendolo “Magnus Dux Etruriae” legittimando di fatto la radice storica del territorio che fu abitato dagli Etruschi.
E l’apertura delle celebrazioni non poteva essere più grande se non con l’apertura della mostra “Scrittura e culto a Poggio Colla: un santuario etrusco in Mugello” che rimarrà aperta fino al 31 dicembre 2016 realizzata con la Sovrintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio della città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato ed il concessionario unico di ricerca e scavo Mugello Valley Archaelogical Project.
Si tratta di un’anteprima assoluta. Saranno infatti esposti i reperti di grande valore rinvenuti a Poggio Colla vicino a Vicchio che permettono peraltro di poter far luce anche sulla misteriosa lingua etrusca.
Il progetto scientifico, elaborato dalla Sovrintendenza e MVAP è seguito dal professor Gregory Warden della Franklin University Switzerland e dall’archeologo Susanna Sarti della Sovrintendenza.
Tutte le opere in mostra provengono dallo scavo in corso a Poggio Colla (Vicchio) e sono oggi conservate al centro di restauro della Sovrintendenza, al museo di Dicomano e presso il museo Beato Angelico di Vicchio.
Ma prima dell’apertura della mostra che sarà alle 17, durante l‘apertura delle celebrazioni alle 12 saranno premiate con una pergamena le rappresentanze comunali di quelle che erano le dodecapoli della lega Etrusca tra cui Arezzo, Volterra, Cortona, Chiusi, Fiesole, Vetulonia (Castiglione della Pescaia), Populonia (Piombino) Roselle (Grosseto).
Gli Etruschi del resto sono una continua scoperta. La terra e la storia restituiscono infatti meraviglie a Chiusi dove è stata da poco svelata una nuova tomba a Roselle e Populonia dove le scoperte sono quasi quotidiane, a Gonfienti (Prato) dove un’intera città conferma l’esistenza di quella che risalendo il corso dell’Arno e scavalcando l’Appennino era considerata la “via dei due mari” dei tempi come testimoniano anche i ritrovamenti di Vicchio, la stele di Londa e il suggestivo lago degli Idoli sul Falterona.
E allora seguendo anche il suono della musica e il profumo del cibo scegliete dove andare a svelare i “genitori” dei Romani da cui il fiero popolo latino ha assorbito conoscenze in ogni campo.
ad Arezzo, Bibbiena, Cortona, Lucignano; nella zona di Grosseto a Castiglion della Pescaia; nella provincia di Firenze a Dicomano, Montaione, San Casciano Val di Pesa, Fiesole; sulla costa livornese nei Parchi della Val di Cornia; nell’estremo nord di Massa Carrara a Montignoso; nella provincia di Pisa a Montescudaio, Montopoli Valdarno e Volterra; a Prato e infine nel senese a Chianciano Terme, Chiusi, Murlo, Sinalunga e Trequanda.
Per il calendario completo e info:
http://www.consiglio.regione.toscana.it/default.aspx?nome=etruschi[:en]
di Nadia Fondelli –
Sono rinviate le due manifestazioni per le Celebrazioni etrusche, previste per il 27 agosto nella sede del Consiglio regionale. Lo ha deciso il presidente dell’assemblea regionale, Eugenio Giani.
Il riconoscimento alle città di eccellenza nella tradizione etrusca (che era previsto per le 12) e l’inaugurazione della mostra sui reperti provenienti dallo scavo di Poggio Colle (in programma alle 17 di domani), sono rinviati a venerdì 2 settembre, rispettivamente alle 16 e alle 17.
Il 27 agosto si svolgono, per il primo anno, le “Celebrazioni Etrusche”. 20 comuni coinvolti in tutta la Toscana e tante iniziative: dalle escursioni, alle visite ai siti archeologici e aperture speciali di musei passando per spettacoli teatrali e musicali. Su tutto la grande mostra che aprirà le celebrazioni in consiglio regionale che svelerà per la prima volta gli scavi di Poggio Colla, Vicchio e il mondo degli Etruschi.
La Toscana celebra uno dei più grandi popoli che la storia ha conosciuto e che fa il VII e il VI secolo a.C. ha rappresentato una delle civiltà più evolute d’Europa: gli Etruschi.
Finalmente, verrebbe da aggiungere dato che è quantomeno incredibile che solo la grande sensibilità del
presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani abbia deciso di dare il giusto onore a questi nostri straordinari avi.
E la data non è casuale perché era proprio un 27 agosto, quello del 1589, quando Papa Pio V riconobbe al Signore di Firenze, Cosimo I, il titolo di Granduca di Toscana definendolo “Magnus Dux Etruriae” legittimando di fatto la radice storica del territorio che fu abitato dagli Etruschi.
E l’apertura delle celebrazioni non poteva essere più grande se non con l’apertura della mostra “Scrittura e culto a Poggio Colla: un santuario etrusco in Mugello” che rimarrà aperta fino al 31 dicembre 2016 realizzata con la Sovrintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio della città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato ed il concessionario unico di ricerca e scavo Mugello Valley Archaelogical Project.
Si tratta di un’anteprima assoluta. Saranno infatti esposti i reperti di grande valore rinvenuti a Poggio Colla vicino a Vicchio che permettono peraltro di poter far luce anche sulla misteriosa lingua etrusca.
Il progetto scientifico, elaborato dalla Sovrintendenza e MVAP è seguito dal professor Gregory Warden della Franklin University Switzerland e dall’archeologo Susanna Sarti della Sovrintendenza.
Tutte le opere in mostra provengono dallo scavo in corso a Poggio Colla (Vicchio) e sono oggi conservate al centro di restauro della Sovrintendenza, al museo di Dicomano e presso il museo Beato Angelico di Vicchio.
Ma prima dell’apertura della mostra che sarà alle 17, durante l‘apertura delle celebrazioni alle 12 saranno premiate con una pergamena le rappresentanze comunali di quelle che erano le dodecapoli della lega Etrusca tra cui Arezzo, Volterra, Cortona, Chiusi, Fiesole, Vetulonia (Castiglione della Pescaia), Populonia (Piombino) Roselle (Grosseto).
Gli Etruschi del resto sono una continua scoperta. La terra e la storia restituiscono infatti meraviglie a Chiusi dove è stata da poco svelata una nuova tomba a Roselle e Populonia dove le scoperte sono quasi quotidiane, a Gonfienti (Prato) dove un’intera città conferma l’esistenza di quella che risalendo il corso dell’Arno e scavalcando l’Appennino era considerata la “via dei due mari” dei tempi come testimoniano anche i ritrovamenti di Vicchio, la stele di Londa e il suggestivo lago degli Idoli sul Falterona.
E allora seguendo anche il suono della musica e il profumo del cibo scegliete dove andare a svelare i “genitori” dei Romani da cui il fiero popolo latino ha assorbito conoscenze in ogni campo.
ad Arezzo, Bibbiena, Cortona, Lucignano; nella zona di Grosseto a Castiglion della Pescaia; nella provincia di Firenze a Dicomano, Montaione, San Casciano Val di Pesa, Fiesole; sulla costa livornese nei Parchi della Val di Cornia; nell’estremo nord di Massa Carrara a Montignoso; nella provincia di Pisa a Montescudaio, Montopoli Valdarno e Volterra; a Prato e infine nel senese a Chianciano Terme, Chiusi, Murlo, Sinalunga e Trequanda.
Per il calendario completo e info:
http://www.consiglio.regione.toscana.it/default.aspx?nome=etruschi[:]
Set 5, 2014 | Arcipelago | Costa degli Etruschi, Arezzo, Argentario, Arte e cultura, Casentino, Chianti Classico, Città del Tufo | Colline Metallifere, Crete Senesi, Firenze, Garfagnana, Grosseto, Litorale pisano, Livorno, Lucca, Lunigiana, Maremma, Massa Carrara, Montagna Pistoiese, Montalbano, Monte Amiata, Monti Pisani, Mugello | Val di Sieve, Pisa, Pistoia, Prato, San Gimignano, Siena, Val Bisenzio, Val d'Elsa | Empolese, Val d'Elsa | Val di Merse, Val d'Orcia | Val di Chiana, Val di Cecina, Val di Cornia, Val Tiberina, Valdarno, Valdarno | Valdera | Colline Pisane, Valdinievole, Valle del Serchio | Piana Lucchese, Versilia
di Nadia Fondelli – Domenica 7 settembre appuntamento mensile con l’iniziativa del Ministero dei beni culturali che permette l’ingresso gratuito nei luoghi della cultura. Da non perdere! “Domenica al Museo” questo il nome dell’iniziativa che apre gratuitamente le porte dei luoghi della cultura. Così come previsto dalla rivoluzione del piano tariffario voluto dal ministro Franceschini e degli orari d’apertura dei musei, ogni prima domenica del mese, oltre 430 tra musei, siti archeologici e monumenti in tutta Italia saranno accessibili senza dover pagare il biglietto. Nella nostra regione tantissimi i musei coinvolti. A Firenze ad esempio, si entrerà gratis alla Galleria degli Uffizi, al Giardino di Boboli, alle Cappelle Medicee, al Museo di San Marco, alla Galleria Palatina, ma anche al giardino della Villa di Castello, al Bargello, alla Chiesa di Orsanmichele e alla Galleria d’arte moderna. Porte aperte anche al Museo di Casa Vasari ad Arezzo, al Museo Archeologico di Chiusi, alla Pinacoteca Nazionale di Siena, alla Certosa Monumentali di Calci, all’Area archeologica di Vetulonia a Castiglione della Pescaia e e alle due residenze napoleoniche all’Isola d’Elba, la Palazzina dei Mulina e la Villa di San Martino. “Domenica al museo” è anche un’occasione da non perdere per visitare (gratuitamente) alcune tra le ville medicee, dichiarate recentemente dall’Unesco Patrimonio dell’umanità: la Villa della Petraia a Firenze, la Villa di Cerreto Guidi e la Villa di Poggio a Caiano. Per l’elenco completo dei luoghi della cultura aperti gratis in Toscana: http://www.beniculturali.it
Mag 5, 2012 | Arte e cultura, Val d'Orcia | Val di Chiana
di Giuseppe Raimondi – La città di Chiusi, i cui primi insediamenti risalgono all’Età del Ferro, fu una delle Lucumonie Etrusche.
La sua importanza è legata al carisma del leggendario re Porsenna, passato alla storia per l’intervento militare contro Roma alla fine del VI secolo a.C.
In ogni angolo della città si respira la presenza Etrusca e molte sono le suggestioni che rimandano a Porsenna – a partire dai numerosi cunicoli sotterranei che richiamano i labirinti descritti da Plinio il Vecchio.
Secondo le sue testimonianze, sotto la città di Chiusi vi erano quattro labirinti sotterranei – segrete vie d’accesso al grande mausoleo con il sepolcro di Porsenna. Il Lucumone sarebbe stato sepolto con un carro trainato da quattro cavalli in scultura d’oro, con un sarcofago, anch’esso d’oro, e una chioccia con 5000 pulcini d’oro.
Oggi sappiamo che i percorsi sotterranei fanno parte di un sistema di approvvigionamento idrico scavato dagli Etruschi – ma questo non diminuisce il loro fascino né l’atmosfera magica che vi si respira.
Consigliamo la visita del “Labirinto di Porsenna” – con accesso dal Museo della Cattedrale – che prevede anche il passaggio in una grande cisterna Etrusco-Romana e la possibilità di salire sulla Torre Campanaria per osservare dall’alto uno splendido panorama.
Un altro percorso sotterraneo, collegato al Museo Civico, parte dalle cantine di una nobile famiglia di Chiusi, i Bonci-Casuccini che, durante gli scavi per l’ampliamento delle cantine, scoprirono il dedalo di cunicoli e pensarono forse di essere a un passo dal mitico tesoro di Porsenna.
In questo suggestivo contesto è allestito un interessante museo epigrafico con centinaia di urne cinerarie etrusche e altrettante tegole scritte – che servivano per chiudere gli accessi alle tombe.
Durante il percorso, si trova un laghetto – a 25 metri di profondità – con un’acqua particolarmente pura.
Nel Museo Civico sono stati ricostruiti vari ambienti che documentano le attività artigianali, contadine e ittiche.
E’ d’obbligo una visita al Museo Archeologico Nazionale: uno dei più importanti in Italia per la conoscenza della civiltà e dell’arte etrusca.
E’ fra i più visitati della Toscana: si possono ammirare pezzi che vanno dall’età del bronzo, fino al periodo longobardo oltre ad una ricca collezione di reperti archeologici provenienti anche dalle vicine tombe – rinvenute sulla strada che porta al lago.
E proprio sul lago si conclude il nostro itinerario: un ambiente ancora selvaggio e molto rilassante dove si può osservare una grande varietà faunistica e praticare la pesca sportiva.
Per gli amanti della buona cucina, segnaliamo i ristoranti sul lago, che propongono alcune ricette della tradizione etrusca.
Consigliamo di venire a Chiusi l’ultima domenica del mese, quando il paese si anima con il mercatino di Porsenna. Quaranta banchi, con i prodotti tipici della terra e dell’artigianato locale,si danno appuntamento in Piazza del Duomo e in via Porsenna per una festa che promuove il territorio con iniziative collaterali di sicuro interesse.
di Giuseppe Raimondi – The town of Chiusi, whose early settlements date back to the Iron Age, was one of wisconsin pay day loans the Etruscan religious city states.
Its importance is associated with the charisma of the legendary king Porsenna, who went down in history for the military action against Rome at the end of the 6th century BC.
In every corner of the town you can breathe in the Etruscan presence and there are many details that refer to Porsenna, starting with the numerous underground tunnels that recall the labyrinths described by Pliny the Elder.
According to his testimonies, beneath the town of Chiusi there were four underground labyrinths – secret entrances into the great mausoleum with Porsenna’s burial place. The ruler would have been buried with a cart drawn by four horses in gold carving, with a sarcophagus, also gold, and a hen with 5,000 gold chicks.
We now know that the underground routes were part of a water supply system dug by the Etruscans, but this neither detracts from their charm nor the magical atmosphere here.
We recommend the tour of the Labirinto di Porsenna, accessed from the Cathedral Museum, which also involves passing through a large Roman Etruscan cistern and the chance to climb up the bell tower to enjoy a superb view from on high.
Another underground route, connected to the town museum, begins in the cellars of the home of a noble Chiusi family, the Bonci-Casuccini, who discovered the maze of tunnels during excavations to extend the cellars. They thought that they were perhaps just a step away from Porsenna’s mythical treasure.
In this lovely context there is an interesting epigraphic museum with hundreds of Etruscan funerary urns and just as many tiles with writing, which were used to close up entrances into the tombs.
Along the route you’ll find a small lake, which is 25 metres deep, with particularly pure water.
In the town museum various environments have been reconstructed, which document the craft, town and fishing activities.
A visit to the National Archaeological Museum is mandatory: one of the most important in Italy for its knowledge of Etruscan art and civilisation.
It is one of the most visited museums in Tuscany. You can admire pieces that range from the Bronze Age to the Longobard period, as well as a wide collection of archaeological exhibits from the nearby tombs, found on the road leading to the lake.
It is at this lake that our itinerary comes to an end: an environment that is still wild and very relaxing where you can observe a large variety of fauna and go fishing.
For food lovers, we recommend the restaurants by the lake, which offer a few traditional Etruscan recipes.
Go to Chiusi on the last Sunday of the month when the town comes alive with the Porsenna market. Forty stalls offering typical products of the land and local crafts, gather in Piazza del Duomo and in Via Porsenna for a festival that promotes the territory with other events that are just as interesting.