Non solo uova e colomba. Ecco i 5 “dolci da bere” per stupire

Non solo uova e colomba. Ecco i 5 “dolci da bere” per stupire

La Pasqua è sempre stata caratterizzata dalle sue dolci tradizioni: dalla morbida pastiera napoletana alla soffice colomba pasquale, passando per le uova di cioccolato con sorpresa. In giro per lo Stivale sono diffuse diverse usanze regionali, come i biscotti con l’uovo sodo incastonato all’interno.
In occasione della Pasqua 2024, un panel di esperti bartender ha studiato una speciale drinklist da inserire nel menu pasquale per concludere il pasto con originalità, senza però perdere di vista il dolce costume italiano.

La nuova tendenza della Pasqua 2024

Che siano religiosi o nazionali, i giorni di festa in Italia sono spesso e volentieri accompagnati da grandi mangiate con amici e parenti: un momento di riunione familiare che rappresenta una speciale occasione conviviale tra persone care.
La Pasqua, per via del suo classico menù che non lascia scampo a molte interpretazioni, è festività particolare che riunisce tutti gli italiani in un’unica grande tavola: dalla pasta fresca alla colomba, passando per l’agnello e le uova sode.
Ma anche tradizioni regionali, come il casatiello campano, i cudduraci calabresi o l’impanata ragusana, che oramai vengono assaporate in tutto lo Stivale.
La grande particolarità, però, del pranzo pasquale è il dulcis in fundo: le uova di cioccolato, la colomba, i biscotti glassati e la pastiera sono i dessert più gettonati che in questi giorni si trovano in quasi tutte le case italiane.
Quest’anno però arriva una novità per stupire tutti gli invitati: i “dessert cocktail”.
Come riportato recentemente da Forbes, questo trend internazionale è perfetto per chi desidera qualcosa di sfizioso al termine di un ricco pasto festivo ma non ha più spazio per fare un altro boccone.
Non solo tra le mura domestiche, Nation’s Restaurant News suggerisce che queste varianti saranno sempre più spesso proposte anche nei ristoranti per rendere “drinkable” un classico dessert, soprattutto per chi non vuole investire calorie extra nell’ultima portata.
E così, un’equipe di esperti drinksetter ha creato 5 “dolci da bere” a Pasqua, una drinklist per concludere il pranzo più importante della settimana santa con originalità e con creatività.

Il dolce da bere, tendenza dell’anno

Dall’unione dello sciroppo alla cannella e del whisky Brave New Spirits Lighthouse Peated, con l’aggiunta di succo di mela e di melograno, nasce il “Cinnamon Wheaster”, un drink fresco e servito in coppa martini e guarnito con una scorza d’arancia che gli conferisce quel gusto agrumato tipico di alcuni dolci pasquali, come la pastiera napoletana.
La sofficità della panna liquida shakerata è la protagonista del “Choco Bunny”, un drink a base di rum Autentico Nativo, sciroppo alla nocciola e garnish di cacao che conquisterà i palati di amici e parenti con la sua cremosità.
Per realizzare questo cocktail, gli esperti di Anthology consigliano di adottare la tecnica detta “double strain”, che consiste nell’utilizzare contemporaneamente due strainer durante il versamento del mix dallo shaker al bicchiere, al fine di filtrarlo in modo ottimale dalle impurità o dal ghiaccio in eccesso. In questo modo si ottiene un cocktail più liscio e armonico.
L’armonia dei fiori edibili in polvere è indicata come garnish del drink “Purple Spring”, in cui l’asprezza del succo di limone e la dolcezza del miele si incontrano in un cocktail a base di Iovem, il liquore creato da Bruno Vanzan e aromatizzato con miele, zenzero e limone.
Sorso dopo sorso, questo drink farà innamorare tutti i commensali con la sua fragranza primaverile, arricchita dal whisky torbato vaporizzato sul bordo del bicchiere.
Non poteva mancare il cocktail “Easter Egg”, che “sorprende” grazie alla sua essenza: si presenta come un drink trasparente che sembra essere rinfrescante come un bicchiere d’acqua ma che in verità nasconde un’anima cremosa.
Il whisky M&H New Make, l’acido citrico e lo sciroppo speculoos si uniscono in un mix perfetto per concludere il pranzo pasquale con creatività. Infine lo “Springtail”, il cocktail della primavera: ananas, fragola, lime e granatina amalgamati insieme a rhum Damoiseau Gold, il liquore Damoiseau Shrubb (che presenta sentori di arancia candita, uva sultanina, miele e radici) e bitter rosso grazie alla tecnica “throwing”, che consente di emulsionare il drink mescolando in modo meno aggressivo rispetto alla classica shakerata e conferendogli una maggiore ossigenazione.
Ecco quindi le 5 ricette per preparare a casa i cocktail protagonisti della Pasqua 2024, i “dolci da bere” con cui sorprendere amici e parenti:


1 – Cinnamon Wheaster

10 ml succo di mela chiaro;
10 ml succo di melograno;
20 ml Bacanha sciroppo cannella;
Scorza d’arancia per guarnire.
Per realizzare il Cinnamon Wheaster, cominciate versando tutti gli ingredienti in uno shaker già raffreddato. Riempitelo per 3/4 con il ghiaccio e shakerate vigorosamente per circa 10 secondi.
Versate e
filtrate il contenuto in una coppetta precedentemente raffreddata. Infine, guarnite con una scorza
d’arancia.


2 – Choco Bunny

20 ml panna liquida;
10 ml Bacanha sciroppo nocciola;
Spolverata di cacao per guarnire.
Per preparare il Choco Bunny, versate tutti gli ingredienti in uno shaker precedentemente raffreddato e filtrate con tecnica double strain in una coppetta ben fredda. Come guarnizione, spolverate a piacimento il
cacao sul drink prima di servirlo.


3 – Purple Spring

30 ml succo di limone;
20 ml miele;
Vaporizzata di whisky Brave New Spirits Lighthouse Peated;
Polvere di fiori eduli per guarnire.
Aggiungete tutti gli ingredienti in uno shaker precedentemente raffreddato e agitate per circa 10 secondi.
Versate e filtrate in un tumbler basso, aggiungendovi un cubo di ghiaccio. Per un tocco finale, vaporizzate delicatamente il whisky torbato utilizzando uno spray sul bordo del bicchiere. Infine, guarnite con polvere
di fiori eduli.


4 – Easter Egg

25 ml acido citrico;
20 ml Bacanha sciroppo speculoos.
L’Easter Egg richiede un procedimento semplice. Iniziate versando tutti gli ingredienti nello shaker già raffreddato, quindi shakerate per circa 10 secondi. Filtrate in un tumbler basso con un cubo di ghiaccio. Da
servire senza guarnizioni.
Per preparare la soluzione di acido citrico: sciogliete 200 ml di acqua, 12 gr di acido citrico e 1,2 gr di acido
malico. Gli acidi si sciolgono anche in acqua fredda, mescolandoli delicatamente con uno spoon.


5 – Springtail

20 ml liquore Damoiseau Shrubb;
20 ml succo di ananas;
10 ml bitter rosso;
10 ml succo di lime;
10 ml Bacanha sciroppo granatina;
Fette di ananas e fragola per guarnire.
Inserite tutti gli ingredienti in uno shaker precedentemente raffreddato e shakerate con tecnica throwing per emulsionare il drink. Successivamente, versate il mix in un tumbler alto contenente i cubetti di ghiaccio.
Per completare il cocktail, aggiungete una fetta di ananas e fragola come guarnizione.

“Aristory”, nasce la drinklist che celebra gli iconici conduttori del festival

“Aristory”, nasce la drinklist che celebra gli iconici conduttori del festival

I presentatori del Festival di Sanremo sono figure rimaste nella storia della musica e della televisione del Bel Paese tanto quanto le canzoni in gara.
Icone che nel corso degli anni hanno ispirato stili e tradizioni di milioni di italiani attraverso il piccolo schermo. In occasione dell’edizione 2024, un panel di esperti bartender ha creato “Aristory”, la prima drinklist per celebrare con la mixology i 10 conduttori che hanno segnato la kermesse: dalla prima edizione con Nunzio Filogamo, passando per Raffaella Carrà e Mike Bongiorno, fino alle ultime edizioni di Amadeus.
“Nel corso degli anni siamo stati ispirati da queste storiche figure della televisione italiana: perché non farlo in compagnia di un drink?” afferma Alessia Bigolin, drinksetter di un’azienda che importa e distribuisce distillati, spirits e champagne.


I presentatori iconici rimasti nella storia

Così come artisti e canzoni restano nella storia della musica italiana, anche i conduttori del Festival di Sanremo segnano ogni edizione con il loro inconfondibile stile e il loro unico carisma: da Mike Bongiorno Fabio Fazio, passando per Raffaella CarràPippo Baudo e Paolo Bonolis.
Con la loro professionalità e il loro carattere hanno lasciato un’
impronta indelebile in tutte le edizioni della più famosa e importante kermesse dedicata alla musica italiana.
Capita spesso, infatti, di definire una specifica edizione con il nome del conduttore che l’ha presentata: si tratta di 
figure iconiche che hanno segnato la storia dello spettacolo e della cultura nazionale e che, anche grazie al Festival, hanno raggiunto la consacrazione definitiva.
Milioni di famiglie aspettano per tutto l’anno questa kermesse, simbolo dell’Italia in tutto il mondo. I conduttori spesso sono tanto importanti quanto le canzoni: gli abiti eleganti, gli sketch, gli annunci degli artisti e i monologhi che sono rimasti nella memoria di tutti noi.

10 cocktail per 10 presentatori

Quindi, quale modo migliore per omaggiare questi storici conduttori se non con un drink?
Così nasce
Niente Pizzi, uno speciale Moscow Mule dedicato all’immortale Nunzio Filogamo il conduttore della prima edizione del Festival di Sanremo, che ha visto trionfare Nilla Pizzi con il suo brano Grazie dei fior. I fiori di lavanda invece sono la guarnizione del drink Piña Colata dedicato all’inconfondibile eleganza di Antonella Clerici, una rivisitazione del noto cocktail sudamericano con il succo di lime al posto dell’ananas. Per ricordare poi la forza e l’energia dell’immortale Raffaella Carrà le è stato dedicato il Purple Tonic”, con aria di sale e Iovem, il liquore creato da Bruno Vanzan aromatizzato con miele, zenzero e limone.
Se si parla di icone nazionali non si può non citare 
Mike Bongiorno e il suo “Allegria!”: il caldo cocktail SuperMike con rum, sciroppo di cocco e cioccolato è il mix perfetto per ricordare un volto storico della televisione italiana.
Così come 
Pippo Baudo, recordman del Festival con ben 13 edizioni condotte, al quale è stato dedicato il drinkIl Clarinetto composto da tequila, maraschino e vermouth, il tutto aromatizzato all’arancia.
Quando si pensa a 
Claudio Cecchetto, si pensa freschezza: per questo motivoLe Jouer, con un mix di succhi di frutta e rhum è il cocktail ideale per brindare a questa icona della musica italiana.
E per una figura più decisa come quella di 
Paolo Bonolis? Ecco che c’è il Coffee Smoking e il suo mix di bourbon, bitter e liquore al caffè con una guarnizione di soffice zucchero a velo alle fragole.
La dolcezza della pesca non poteva che essere associata all’animo gentile ed educato di 
Fabio Fazio nel drink Che pesca che fa che omaggia il suo storico programma TV: succo di lime e sciroppo di pesca amalgamati insieme al rum sono l’insieme perfetto per vivere serate all’insegna dell’eleganza e della musica.
Per i più romantici, invece, il drink dedicato a 
Claudio Baglioni ribattezzato “Tuttocuore, in grado di far innamorare già dal primo sorso.
Per concludere con il conduttore protagonista questa settimana sul palco dell’Ariston:
Così fan tutti è il cocktail giusto per raccontare l’animo scherzoso e irriverente di Amadeus, arrivato quest’anno alla 5  ͣ edizione consecutiva.

Ecco infine le 10 ricette per preparare a casa i cocktail protagonisti di “Aristory” e godersi appieno la    74  ͣ edizione del Festival celebrando i conduttori che hanno fatto la storia della kermesse:

La  drinlist

  • NIENTE PIZZI: Nunzio Filogamo
  • PIÑA COLATA: Antonella Clerici
  • COSÌ FAN TUTTI: Amadeus
  • PURPLE TONIC con aria di sale: Raffaella Carrà
  • COFFEE SMOKING: Paolo Bonolis
  • CHE PESCA CHE FA: Fabio Fazio
  • TUTTOCUORE: Claudio Baglioni
  • LE JOUER: Claudio Cecchetto
  • IL CLARINETTO: Pippo Baudo
  • SUPERMIKE: Mike Bongiorno
Cocktail di Natale: tre idee per stupire gli ospiti

Cocktail di Natale: tre idee per stupire gli ospiti

Bruno Vanzan porta “sotto l’albero” i sapori della tradizione natalizia in versione cocktail. Amarettipandoro e panettone ispirano tre ricette inedite ed esclusive firmate dal barman, due volte campione del mondo.
Sono Whisky&Soda Klaus EditionGin Fizz al pandoro e Negroni al panettone, i cocktail che ingolosiranno i palati di amici durante le feste con un aperitivo frizzante ed elegante, creato con pochi ingredienti e realizzato in casa grazie all’uso dei gasatori che, con un semplice tocco, trasformano e rendono magico il Natale.


Whisky&Soda Klaus edition

Cocktail per gli amanti degli aromi, che cercano il perfetto connubio tra il gusto intenso del whisky aromatizzato alle mandorle e l’effervescenza della soda.
Whisky & Soda Klaus edition si ispira agli amaretti natalizi per offrire un’esperienza intensa e frizzante, a portata di bicchiere.
Ingredienti
Whisky infuso agli amaretti
8 cl di soda (realizzata con SodaStream)
Chuck di ghiaccio
Guarnizione: amaretto
Tecnica Build: versare gli ingredienti in un bicchiere con il ghiaccio e il drink è pronto


Gin Fizz al pandoro

Per la versione natalizia del Gin Fizz, tra i long drink più classici, Bruno Vanzan si è ispirato al pandoro, dolce veronese immancabile durante le feste.
Nasce così il Gin Fizz al pandoro dal gusto fresco e inebriante, adatto alla tavola delle feste.
Basterà shakerare gli ingredienti per ottenere il giusto grado di “frizzantezza”.
Ingredienti
5 cl di gin premium
2 cl di succo di limone
1,5 cl di sciroppo di zucchero al pandoro (tecnica home made)
Soda q.b. realizzata con SodaStream
Tecnica Shake and Strain: riempire di ghiaccio il mixing glass e farlo raffreddare con il bar spoon, shakerare il tutto, togliere l’acqua in eccesso, aggiungere gli ingredienti e mescolare il tutto con il bar spoon.


Negroni al panettone

Se è vero che non c’è Natale senza panettone, da quest’anno è possibile gustarlo anche in formato cocktail con il nuovo Negroni al panettone di Bruno Vanzan.
Un drink in cui il sapore agrumato della storica bevanda fiorentina incontra il gusto unico del dolce natalizio milanese.
Ingredienti
4 cl di bitter infuso al panettone classico
4 cl di vermouth rosso
2 cl di gin London dry
Soda q.b. realizzata con SodaStream
Guarnizione: arancia nel cioccolato
Tecnica Stir and Strain. Riempi di ghiaccio il mixing glass e raffreddalo con il bar spoon, butta via l’acqua in eccesso, aggiungi gli ingredienti e mescola il tutto con il bar spoon: ecco il tuo cocktail natalizio.

Mixoloween, i 6 cocktail da gustare durante la “notte degli spirtis”

Mixoloween, i 6 cocktail da gustare durante la “notte degli spirtis”

Conto alla rovescia per la notte più spaventosa dell’anno. La Festa di Halloween, così come la conosciamo oggi, si è affermata negli Stati Uniti solamente nel XX secolo.
In realtà, la notte delle streghe ha origini tutte europee.
Halloween rimanda infatti alla tradizione celtica di Samhain, la cosiddetta “fine dell’estate” e “inizio dell’anno nuovo”, il momento che segnava l’ultimo raccolto prima dell’arrivo della stagione fredda.
In quell’occasione, era credenza comune che le barriere tra il mondo dei vivi e quello degli spiriti si assottigliassero tanto da permetter loro di tornare sulla terra.
Da qui il costume di lasciare davanti alle porte delle abitazioni dei dolcetti, in modo da ingraziarsi le anime dei defunti, e di appendere lanterne ricavate dalle zucche, le famose jack-o-lantern, per guidarne il cammino.
A seconda dei tempi e dei luoghi, la ricorrenza ha subito moltissime trasformazioni culturali, fino a diventare la festa dalle tinte macabre che tutti oggi conosciamo. Dal trick or treat irlandese alla Festa di Qingming in Cina, dal Giorno dei Santi in Germania al Día de los muertos in Messico, dalla Seleenwoche austriaca all’Obon Festival giapponese, a ciascuno il suo Halloween.

Film horror e cocktail a tema

La risonanza non manca anche in Italia, visto che, per gli amanti dell’horror, il 31 ottobre è l’occasione perfetta per immergersi nel mood.
Tra travestimenti da brividi e fiotti di sangue (finto, si spera), quale modo migliore per trascorrere la serata di una maratona film in compagnia, riscoprendo classici a tema come “Profondo rosso” e “L’esorcista”.
Meglio ancora se accompagnati dal cocktail giusto. Ecco che i drinksetter di Anthology by Mavolo che hanno creato la drinklist Mixoloween selezionando 6 film dell’orrore per tutti i gusti, abbinandoli ad altrettanti drink in cui la tensione è ad alta gradazione.
Ogni pellicola diventa un cocktail e ogni regista un mixologist. Il set è un tumbler e dentro ci finiscono le parole della sceneggiatura, le scenografie, le interpretazioni degli attori, le luci e i suoni. “Per gli appassionati del genere horror la «notte degli spirits» è l’occasione perfetta per riscoprire il brivido delle pellicole più amate. Anche per i meno cinefili, grazie alla Mixology, il divertimento è assicurato – spiega Alessia Bigolin, drinksetter di Anthology by Mavolo – La festa di Halloween è un’occasione per godersi l’entusiasmo di stare in compagnia, per questo abbiamo consigliato un elenco di sei cocktail per scoprire distillati esclusivi guardando il film perfetto”.
E allora, Ciak si mixa! Si mescola, si scuote, si agita. Sei film, sei cocktail. Niente paura. Andrà tutto benissimo (forse)…

I sei cocktail di halloween

IT (1990), regia di Tommy Lee Wallace, abbinato al Cosmopolitan, un classico americano, aspro e dolce, un ottimo rimedio all’angoscia continua e alla tristezza spaventosa del film.
Ecco la ricetta del Cosmopolitan:
40 ml Vodka
15 ml Cointreau
15 ml di succo di limone fresco
30 ml di succo di mirtillo

Profondo rosso (1975), diretto da Dario Argento, ideale con un Negroni, un cocktail psicoanalitico, che nasconde nell’ultimo sorso il suo segreto, da sorseggiare anche ad occhi chiusi limitandosi ad ascoltare la musica dei Goblin.
Ecco la ricetta del Negroni:
30 ml di Gin
30 ml di bitter Campari
30 ml di vermouth rosso

Nosferatu il principe della notte (1979), regia di Werner Herzog, binomio perfetto insieme al Bloody Mary.
Mai richiamo è stato così facile: sangue chiama sangue. Sarebbero ideali anche cocktail gelati (daiquiri) o nebbiosi (martini, mojito).
Ecco la ricetta del Bloody Mary:
45 ml di Vodka

90 ml di succo di pomodoro
15 ml di succo di limone fresco
2 spruzzi di salsa Worcestershire
Tabasco, sale, sedano, pepe a piacere

Non aprite quella porta (1974), diretto da Tobe Hooper, abbinato al Mint Julep.
Per paradosso, qui c’è bisogno di rinfrescarsi con un cocktail meridionale che sta bene con il Texas. Naturalmente uno non basterà. Ecco la ricetta del Mint Julep:
60 ml Bourbon Whiskey

4 rametti d menta fresca
1 cucchiaino di zucchero velo
2 cucchiaini d’acqua

Donnie Darko (2001), regia di Richard Kelly, da vedere sorseggiando un Dark ‘n’ Stormy.
Si tratta di un film pieno di nuvole scure, averne di più intense nel bicchiere è un potente contravveleno alla paura. Ecco la ricetta del Dark ‘n’ Stormy:
60 ml di Rum

100 ml di Ginger 

L’esorcista (1973), di William Friedkin, associato alla Caipirinha.
Perché ci vuole qualcosa di solare per allontanare il maligno e poi dove credete che vadano gli esorcisti a riposarsi (se sono ancora vivi) dopo la battaglia: a Rio de Janeiro, no?! Ecco la ricetta della Caipirinha:
60 ml di Cachaça

1 lime tagliato in piccoli spicchi
4 cucchiaini di zucchero di canna

Al via la Torino cocktail week. C’è tempo fino al 25 settembre

Al via la Torino cocktail week. C’è tempo fino al 25 settembre

migliori Bartender nazionali e internazionali ospiti sotto la Mole, e non solo. Dal 15 al 25 settembre, dieci giorni di degustazioni e divertimento aperti al pubblico di appassionati del settore e non, vedrà protagonisti i  migliori locali e cocktail bar di Torino e – per la prima volta – anche del Piemonte. 


I numeri importanti di un grande evento

Sfide fra bartender, masterclass, degustazioni di cocktail innovativi, spirits nights ed eventi all’interno di oltre 40 cocktail bar della città insieme ai bartender di fama internazionale in arrivo. Alla sua sesta edizione Torino Cocktail Week coinvolge oltre 30 brand di spirits e per la prima volta si estende anche al Piemonte, con la partecipazione di 10 cocktail bar scelti, tra cui Radici di Asti, Green Beach, Officine Pulp e tanti altri.
Dopo il grande successo della quinta edizione, durante la quale sono stati serviti un totale di 19mila cocktail con la presenza di oltre 25mila partecipanti, Torino Cocktail Week diventa anche Piemonte Cocktail Week, pronta ad inebriare il pubblico dell’intera regione e puntando a inserirsi nel palinsesto di appuntamenti nazionali dedicati al mondo del bere bene e di qualità. 


Un programma sontuoso

Un ricco calendario di eventi, degustazioni, masterclass e night esclusive, in aggiunta alla creazione di nuovi cocktail dedicati e creati per l’occasione.
Da Quadrilatero a Vanchiglia, fino a Sansalvario ogni locale proporrà il suo personalissimo e distinto signature cocktail, trasformandosi per una settimana nella location di guest bartending, con masterclass e degustazioni di prodotti promossi dai brand partecipanti all’evento, con una vera e propria competizione dove verrà premiato il miglior cocktail di Torino,  fra gli  oltre 40 locali della Città coinvolti.
Un’occasione unica per scoprire gli ultimi trend del settore con momenti dedicati alla scoperta delle nuove frontiere del gusto, fra Spirits&Beverage e della Liquoristica, come della sostenibilità e alla ricerca di idee sempre più internazionali e innovative.
L’unica regola è lasciarsi sorprendere dal gusto dei cocktail più iconici e insoliti come quelli proposti da alcune delle migliori firme in arrivo a Torino, come Federico Mastellari, Andrea Dracos, Giuseppe Mancini, Livio Buscaglia, fra i principali formatori sul tema del bartending e delle professioni legate alla bar industry.


Le novità 2023

Non solo spirits.
Novità di quest’anno
 rispetto alle passate edizioni è anche il food pairing con i principali ristoranti di Torino: uno spirit in abbinamento a un piatto nei tantissimi ristoranti della città come Osteria Rabezzana, San Giors e Cubique.
Torino Cocktail Week cambia e si rinnova infatti, anno dopo anno, presentando un format in continuo divenire per andare incontro alle esigenze dei brand e del pubblico.
Un intinerario che coinvolge quindi  l’intera città, anche attraverso un contest.
Il 
percorso ‘mixology’ si snoda attraverso i migliori cocktail bar della città con il ‘Cocktail Grand Tour’, il contest diffuso creato dalla Torino Cocktail Week. Durante tutta la settimana il pubblico potrà quindi votare – attraverso un QR Code – le originali creazioni dei locali aderenti ed eleggere il vincitore della gara di miscelazione.

Durante le speciali One Night verrà inoltre proposta una drinklist selezionata di brand corrispondenti allo spirits protagonista della serata. Scopri prodotti di alta qualità, e divertiti con l’intrattenimento proposto in sinergia con i principali locali e cocktail bar della città.
Fra i nomi della giuria, un comitato tecnico composto quest’anno dal torinese Andrea Dracos, che si è aggiudicato il titolo di Campari Barman of The Year con il suo cocktail Torino – Milano Via Novara, e Branka Vukasinovic barlady con esperienza internazionale e titolare del Civico 1 di Torino, insieme al Direttore della Torino Cocktail Week e responsabile commerciale del Salone del Vino Emanuele Romagnoli.


Gli appuntamenti più attesi

Tanti gli appuntamenti attesi di questa sesta edizione, a partire dal Grand Opening da Eataly venerdi 15 settembre, con cocktail e tapas al tramonto per salutare l’estate: una grande festa in terrazza per dire arrivederci alla bella stagione, ricordando i cocktail sulla spiaggia con le fresche proposte di cocktail e le tapas ideate dall’Executive Chef Patrik Lisa.
Da non perdere anche l’evento Vanchiglietta Mixology Night sabato 16, la serata in cui tre locali Lumeria, Il Monomono e Ca’ Maìs, si uniscono per creare un’esperienza unica di intrattenimento. Mixology, dj-set e tante altre sorprese coinvolgeranno e animeranno Vanchiglietta tutta la notte.
Si prosegue domenica 17 con Spritz Sunday all’Imbarco Perosino. Fresco di riapertura, Al Pero – Imbarco sul Po aspetta il pubblico per una domenica di fine estate in riva al Po tra Select Spritz, live band, dj-set e tante altre sorprese. Ai giradischi la selezione musicale di Discomoderni per godersi il tramonto sul fiume tra bella musica, good vibes e freschi drink.
Da Porto Urbano in programma lunedi 18 una delle giornate principali della Cocktail Week: con Cocktail Academy Day una giornata dedicata agli operatori del settore e ai protagonisti della mixology, fra bartender internazionali, masterclass e competition, per svelare tutti i segreti della mixology raccontati direttamente dai protagonisti internazionali. A seguire, anche un tour dei cocktail bar e serata di networking per la bar industry. Fra gli ospiti: Federico Mastellari e la sua Drink Factory, Beppe Mancini, Flavio Esposito, Andrea Dracos e molti altri.
Martedi 19, nel cortile di Combo anche l’esclusiva Cocktail Olympic Game, una sfida a colpi di cocktail dei migliori bartender della città, per vederli all’opera nella fase di miscelazione dei drink. I cocktail bar proporranno inoltre una creazione studiata appositamente per la serata, e la presenteranno in un’autentica maratona.
Al centro del programma di Torino Cocktail Week anche il sakè, con la serata di giovedì 21 in una Sake Night da Azotea che dà il via a una speciale serata in compagnia di Sake Company insieme ad Andrea Dracos.
Gran finale, per chiudere e festeggiare insieme questa sesta edizione ricca di ospiti, giovedì 21 la Festa Stock di Fine Estate a cura di Pazza Idea al Perosino, per seguire il giorno dopo, venerdì 22, con l’apertura straordinaria del Castello di Moncalieri a cura di Ozio Intelligente insieme ai prodotti di Cocchi, e il grand closing di Una Notte a Casa Martini a cura di Club Silencio sabato 23 settembre.