Snow Volley Festival 2024. Le montagne piemontesi protagoniste dell’evento europeo dello snow volley

Snow Volley Festival 2024. Le montagne piemontesi protagoniste dell’evento europeo dello snow volley

Le vette innevate delle montagne piemontesi si preparano ad accogliere il culmine dell’emozione sportiva con la tappa finale del CEV Snow Volleyball European Tour, assieme al rinomato Snow Volley Festival. Dopo trionfali soste a Bakuriani in Georgia e Erzurum in Turchia, la scena è pronta per l’evento clou dal 29 marzo al 1° aprile, che consacrerà Prato Nevoso come l’epicentro dell’élite europea dello Snow Volley.


Pasqua a Prato Nevoso (Cuneo) con i campioni dello snow volley

Il Presidente di Snow Volley Italia, Matteo Carlon, condivide l’entusiasmo di questo riconoscimento: “Prato Nevoso, già teatro delle epiche finali del Campionato Italiano, è la culla dalla quale lo Snow Volley ha preso vita in Italia. Accogliere una tappa dell’Europeo CEV è un omaggio alla nostra storia e alla passione che anima la nostra comunità”.
Il tanto atteso Snow Volley Festival, in programma dal 29 marzo al 1° aprile, si conferma come un’esperienza entusiasmante che coinvolge sia gli appassionati atleti amatoriali che i campioni di livello europeo.
Fedele alla sua tradizione, il festival offre l’opportunità agli iscritti ai tornei di sperimentare l’emozione della competizione su vari campi di gioco. Le categorie amatoriali includono tornei 3vs3 maschile e femminile, 2vs2 maschile, femminile e misto, nonché il torneo 4vs4 misto.
Ciò che rende unico l’evento di quest’anno è la partecipazione dei campioni provenienti da tutta Europa, pronti a sfidarsi nell’ambito dell’evento CEV. Secondo Matteo Carlon, l’aggiunta di questa competizione di alto livello arricchisce ulteriormente il festival, offrendo agli appassionati giocatori amatoriali la possibilità non solo di competere nelle categorie dedicate, ma anche di assistere da vicino alle straordinarie performance degli atleti di élite che si sfideranno nei campi appositamente allestiti in conca.


Tante altre attività collaterali ad animare il festival

In questo modo, lo Snow Volley Festival diventa un connubio unico tra il talento amatoriale locale e l‘eccellenza europea nel volley sulla neve, creando un’atmosfera vibrante e coinvolgente che unisce la passione per lo sport e lo spirito di competizione.
Come da tradizione all’evento di Prato Nevoso, non solo snow volley ma tante attività collaterali animeranno il weekend. Il clou dell’evento, il 1° aprile, sarà ilKing & Queen of the Court, un format moderno che ha già conquistato il pubblico nella scorsa stagione e che assieme allo Spring Splash, una vasca a fine piste, promette di trasformare il Lunedì di Pasquetta in un’occasione di festa per atleti e spettatori.
Gli Apres-Ski, gli Snowers Night Party a tema ‘Angeli e Demoni’ e ‘Baywatch’, uniti al festival musical ad alta quota “La Rossa Music Festival”, completeranno un programma irresistibile per il weekend.
Prato Nevoso si staglia come destinazione di prestigio, protagonista dell’ascesa irresistibile dello Snow Volley. L’evento promette di catturare gli animi degli appassionati e di affermarsi come uno degli spettacoli sportivi più coinvolgenti e indimenticabili della stagione.


Cos’è lo snow volley

Lo snow volley è praticamente la versione invernale del beach volley che anziché sulle spiagge viene giocato sui campi di neve delle più note località sciistiche.
Le regole che vengono applicate sono esattamente le stesse regole del beach volley.
L’area di gioco è un rettangolo che misura 16x8m circondato da una zona libera larga almeno 3m; il campo è delimitato da linee di gioco larghe 5–8 cm mentre l’altezza e le caratteristiche della rete sono le stesse della pallavolo (2.24m per le donne e 2.43 per gli uomini).
Il numero di partecipanti per squadra è di due giocatori e non sono ammessi cambi; i giocatori sono liberi di disporsi all’interno del campo da gioco, eccezion fatta per il giocatore di servizio. Il fallo di posizione non è previsto, deve essere rispettato l’ordine del servizio e un membro della coppia riveste il ruolo di capitano. Si gioca con scarpe con un buon carro armato o con tacchetti che possano fornire una buona presa sul terreno, come ad esempio quelle da calcio o da trekking, a meno di specifiche e momentanee autorizzazioni.

 

Il Consorzio Barbera d ’Asti e Vini del Monferrato capofila di un progetto per preservare il patrimonio vitivinicolo astigiano minacciato dal cambiamento climatico

Il Consorzio Barbera d ’Asti e Vini del Monferrato capofila di un progetto per preservare il patrimonio vitivinicolo astigiano minacciato dal cambiamento climatico

Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato è da tempo in prima linea, al fianco dei viticoltori, per salvaguardare e tutelare il patrimonio vitivinicolo del territorio nel pieno rispetto della biodiversità e della sostenibilità.
Un doveroso cammino intrapreso per rispondere ai cambiamenti climatici e proseguito insieme a CREA-VE, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisidell’economia Agraria–Centro di Ricerca ViticolturaedEnologiadi Asti, all’Università Cattolicadel Sacro Cuoredi Piacenza, all’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore G. Penna e a dieci aziende agricole del territorio per dare vita al progetto AGEBA, del qualeil Consorzio è capo fila. Un’iniziativa virtuosa e volta al recupero e valorizzazione del germoplasma antico del vitigno Barbera per il suo adattamento ai cambiamenti climatici in corso che stanno investendo anche il mondo del vino.

In campo contro i cambiamenti climatici

“Nella zona dell’astigiano, assenza di precipitazioni temperature medie sempre più elevate, sono un problemareale etangibile. La vendemmia di quest’anno è stata una delle più asciutte degli ultimi secoli”- dichiara il Presidente del Consorzio, Filippo Mobrici – “Per queste ragioni il Consorzio ha voluto prendere in mano il tema della viticoltura del futuro e, insieme agli istituti di ricerca, cercare le risposte nel genoma delle vitiantiche più resistenti. È probabile infatti che queste viti, sopravvissute con resilienza e adattamento alle sfide del passato, saranno più facilmente in grado di affrontare le sfide future.”
Il progetto AGEBA, dunque, ha un approccio genetico volto a individuare dei genotipi con caratteristiche di maggior adattabilità al cambio climatico. Tali caratteristiche vanno ricercate nei singoli ceppi di Barbera, messi a dimora nel periodo di preselezione clonale (fino agli anni ’70 del secolo scorso) in quanto questi ceppi hanno dimostrato di essere incredibilmente adattivi e resistenti agli agenti biotici ed abiotici. Essendo sopravvissutiper diversi decenni, infatti, queste piante risultano essere anche esenti dalle principali virosi e dalla Flavescenza Dorata, un flagello che ancora oggi colpisce la Barbera.
Il Consorzio, dunque, sta agendo da autentico punto di contatto fra natura e impresa e oggi, una delle sfide principali che si trova ad affrontare, è proprio la minaccia che i cambiamenti  climatici su scala globale costituiscono per il Monferrato del vino sotto il punto di vista ambientale, sociale ed economico.
Continua il Presidente Mobrici “Il progetto AGEBA è sicuramente un progetto molto ambizioso. Ci troviamo ancora in fase preliminare e come sempre, quando si parla di ricerca sperimentale, non si può avere certezza di esito positivo. I presupposti però fanno ben sperare e il Consorzio continuerà a impegnarsi e a dare il suo contribuito, affrontando con ottimismo le sfide presenti e future.”

Il consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato

Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, fondato nel 1946, ha il compito di tutelare e promuovere le sue denominazioni per garantire la loro diffusione e la loro immagine sui mercati nazionali e internazionali, anche attraverso appositi marchi distintivi. Attualmente il Consorzio conta 390 aziende associate e 13 denominazione tutelate.