Polonia, alla scoperta di una gastronomia pluristellata

Polonia, alla scoperta di una gastronomia pluristellata

Torniamo a vistare la Polonia, questa bella nazione di cui vi abbiamo già raccontato qualcosa andando ad esplorare i suo castelli e le sue fortezze (leggi qui).
Oggi vediamo un altro lato del paese quello del panorama gastronomico che si arricchisce sempre più, portando a 6 la rosa dei ristoranti stellati entrati a far parte della prestigiosa Guida Michelin 2024, a seguito dell’inserimento di 3 nuove realtà – a cui è stata assegnata 1 stella – in Pomerania, regione settentrionale, con le città di Danzica, Gdynia e Sopot, che si aggiungono alle già presenti (e riconfermate) Varsavia, Cracovia e Poznan.


Una gastronomia di tutto rispetto

Quella polacca è certamente una gastronomia di tutto rispetto, in cui si fondono sapientemente prodotti, utilizzi e ricette frutto non solo di questa terra ma anche della profonda contaminazione lasciata in dono dalle numerose etnie che, nel corso dei secoli, hanno qui convissuto facendo sì che ogni Regione abbia, oggi, una propria storia e una forte identità gastronomica.
Questi nuovi riconoscimenti lo dimostrano. Sono in tutto 77 i ristoranti inclusi nella Guida Michelin Polonia (erano 49 lo scorso anno): 3 nuovi premiati con una stella Michelin (a Danzica, a Varsavia e a Koscielisko, nella zona montana di Zakopane, a sud di Cracovia) che si aggiungono ai tre già presenti, 9 nuovi con il titolo Bib Gourmand che portano così a 16 le insegne riconosciute con questo titolo e ben 55 raccomandati dalla Guida Michelin (16 in più rispetto al 2023).
Viaggiare in Polonia, andando alla scoperta dei suoi sapori e delle sue pietanze, significa compiere un vero e proprio viaggio storico-degustativo, dando vita ad un’esperienza culinaria che attraversa tutte le Regioni del Paese e che, oggi, in Pomerania, può contare sulla prima Stella Verde Michelin insignita al ristorante Eliksir di Danzica, per il suo impegno ecologico.


Le nuove stelle di Polonia

Una nota di merito va data a Bottiglieria 1881 di Cracovia, lo scorso anno primo ristorante in Polonia a ricevere due Stelle Michelin, riconfermate anche quest’anno, così eleggerlo a ristorante migliore del Paese.
Con uno sguardo alle new entry, sono 3 i nuovi ristoranti con una Stella Michelin ad ampliare la scena gastronomica di qualità polacca.
Di particolare rilievo è Arco di Paco Pérez, il primo ristorante Stella Michelin a Danzica. Arco combina ingredienti polacchi con sapori spagnoli in piatti che mostrano sia una grande ambizione che l’attenzione ai dettagli, oltre all’originalità dello chef italiano Antonio Arcieri.
Varsavia, il nuovo ristorante stellato è Rozbrat 20: sotto la supervisione dello chef-proprietario Bartosz Szymczak, ciò che ha impressionato gli ispettori Michelin è il modo in cui si è evoluto e maturato negli ultimi anni, proponendo una combinazione di sapori studiata magnificamente, utilizzando ingredienti della migliore qualità come base per piatti davvero deliziosi.
L’ultimo ristorante incoronato quest’anno con una Stella Michelin è Giewont, situato a Koscielisko nei pressi di Zakopane, la capitale delle montagne polacche, a sud di Cracovia; lo chef Przemek Sieradzki combina prodotti e tecniche polacchi e francesi con risultati brillanti, offrendo piatti ben bilanciati che mettono in risalto sapori audaci e un equilibrio eccellente.
Oltre, quindi, alle due stelle di Bottiglieria 1881, sono 5 i ristoranti con una stella in Polonia, poiché Muga a PoznanNuta a Varsavia hanno entrambi meritatamente mantenuto le loro distinzioni per un altro anno.
Con la Stella Verde Michelin vengono premiati i ristoranti che sono all’avanguardia per quanto riguarda pratiche sostenibili. Quest’anno, l’Eliksir di Danzica è diventato il primo ristorante in Polonia a ricevere questo riconoscimento.
Il team di Eliksir è molto attivo per ridurre l’impatto sul pianeta e al centro di tutto c’è una filosofia a basso spreco che include il recupero dell’olio da cucina da utilizzare come combustibile e l’utilizzo di bucce di agrumi per liquori e sciroppi.
Anche i prodotti locali sono fondamentali per l’etica di Eliksir, così come l’uso di fonti energetiche rinnovabili e l’impegno a lavorare con fornitori che condividono l’approccio sostenibile del ristorante.
Oltre alle nuove Stelle Michelin e Green Star, sono stati annunciati 9 nuovi Bib Gourmand per la Polonia (premio che viene assegnato ai ristoranti che offrono una cucina di grande qualità e di grande valore), portando così il numero totale di Bib Gourmand a 16.
Treinta y Tres è un ristorante spagnolo che offre deliziosi piatti classici e un’ampia lista di vini spagnoli. Hewelke, invece, è un omaggio al famoso birraio e astronomo della città Johannes Hevelius, con una cucina fortemente incentrata su elementi panasiatici.
La vicina Sopot ospita anche 2 nuovi “Bib”. La cucina del ristorante 1911 rinuncia alla pignoleria e si impegna maggiormente a regalare ai commensali un sapore intenso ad ogni boccone.  Al ristorante Vinissimo è il vino a giocare un ruolo importante, mentre la cucina propone piatti semplici e ben ideati. L’ultimo Bib Gourmand nella regione della Pomerania è Luneta & Lorneta Bistro Club, un ristorante elegante situato nel villaggio di Ciekocinko.
Nella capitale polacca, Varsavia, ci sono 2 nuovi ristoranti Bib Gourmand: Kontakt è un bistrot cool ai margini della città che offre piatti mediterranei e un’ampia carta dei vini; per i sapori sudamericani, il Ceviche Bar serve come piatto principale il ceviche, naturalmente, insieme ad altri piatti dal sapore fresco.
C’è anche un nuovo ristorante Bib Gourmand a Poznan, Spot, che propone un’ampia selezione di vini ed è specializzato in ingredienti affumicati in casa, con una splendida terrazza con vista su un vigneto. Infine, a Cracovia, Folga è stato riconosciuto per i suoi piatti a buon prezzo che traggono ispirazione da una vasta gamma di cucine globali.
I ristoranti Bib Gourmand polacchi già presenti nella guida hanno mantenuto le loro caratteristiche distintive: Molam a Cracovia; Fromazeria e Tu Restaurant a Poznan;Alewino, Kieliszki na Proznej, Koneser GrilleLe Braci a Varsavia.


Varsavia, città Vegan Friendly

Nella capitale polacca fiorisce anche la scena vegana, posizionandosi al 12° posto quale città più vegan-friendly del mondo nella classifica di Happy Cow, la guida internazionale per i ristoranti vegan. Sono circa 270 i locali sparsi per la città, tra cui fast-food e kebab bar, ma anche pizzerie e ristoranti con piatti regionali polacchi in chiave moderna e diverse pasticcerie, in risposta ad un tipo di alimentazione che sta diventando sempre più popolare, alcuni completamente vegani altri con proposte sia vegane che vegetariane, dai classici piatti polacchi come i pierogi rigorosamente senza carne, alle polpette di verdure e spinaci e zuppe con verdure di stagione.

 

Tre buoni motivi per visitare Danzica, il gioiello del Baltico

Tre buoni motivi per visitare Danzica, il gioiello del Baltico

Dalle splendide città, luoghi pieni di maestosi edifici e ricchi di storia e cultura – tra cui Danzica, adagiata lungo la costa polacca, magnifica dal punto di vista naturalistico.
Per ben 770 km, la Polonia viene bagnata dalle acque del Mar Baltico che sa regalare spazi liberi e senso di libertà: spiagge e dune selvatiche, insenature profonde e tanta, tanta storia.  

Rive di Danzica

Capitale della cultura polacca

Basta un weekend per innamorarsi di Danzica e qualche giorno in più per immergersi nella cultura polacca visitando la Pomerania, regione ricca di storia e tradizione ma anche impreziosita da spiagge sabbiose e una natura esuberante.
Conosciuta anche come Gdańsk in polacco, è la vera perla del nord della Polonia, situata sulle sponde del Mar Baltico.
Danzica è una città affascinante e accogliente, orgogliosa del suo passato ma allo stesso tempo moderna. Ad ogni passo si respira la libertà, quella libertà segnata da secoli di traffici marittimi, quindi dal ruolo cruciale che ebbe durante la Seconda Guerra Mondiale e dalla nascita del movimento sindacale Solidarność.
Dinamica e raffinata, ciò che attrae di questa città polacca affacciata sul Mar Baltico è il suo patrimonio storico-culturale e la bellezza architettonica degli edifici.
Passeggiando per il centro storico, caratterizzato da strade lastricate in pietra e ricco di splendidi palazzi d’epoca, salta subito all’occhio la piazza del mercato che si sviluppa lungo due larghi corsi-piazze principali, via Długa e via Długi Targ(letteralmente “mercato lungo”).
Da qui ha inizio il Tratto Reale, che costeggia il fiume Motlawa, racchiuso da ambo i lati da due imponenti porte – Porta d’Oro e Porta Verde.
Percorrendolo troverete la seicentesca fontana di Nettuno e la Corte di Artù, sede un tempo dei principali eventi della vita cittadina, la cosiddetta “colonna meteorologica”, dotata di barometro e termometro, posizionata nei pressi della casa natale di Daniel Fahrenheit e la Zuraw, caratteristica gru in legno, la più grande gru portuale dell’Europa del Medioevo, costruita nel 1444.
Via Mariacka vi condurrà alla Basilica di Santa Maria, la più grande chiesa in mattoni di Polonia (la terza del Nord Europa) con una torre alta 80 metri che offre uno spettacolare panorama dell’intera città.
Danzica è conosciuta anche per gli oggetti di ambra; non vi sarà difficile scorgere i negozietti dove poterli acquistare, ma se volete vederne la collezione più impressionante (oltre mille pezzi) dovete visitare il Museo dell’Ambra posto oggi nel Grande Mulino (è il più grande mulino dell’Europa medievale, eretto dai Cavalieri Teutonici intorno al 1350).
Per un salto nel passato, non perdetevi il Centro Europeo di Solidarietà (Europejskie Centrum Solidarności), un museo interattivo dedicato alla storia del sindacato polacco Solidarność situato all’interno di un edificio la cui costruzione recente assomiglia allo scafo di una nave e il museo dedicato alla Seconda Guerra Mondiale, la cui esposizione principale si sviluppa su un’area di 5mila metri quadrati (rendendola una delle mostre storiche più grandi al mondo).

Mercatini di Natale a Danzica

La tripla Città: Danzica, Gdynia e Sopot

La visita non è completa senza una puntata a Sopot e Gdynia che, con Danzica, formano un unico agglomerato urbano (Trójmiasto, Tripla Città), facilmente raggiungibili in bicicletta percorrendo la pista ciclabile lungomare.
Con il molo in legno più lungo d’Europa, Sopot è un piccolo centro balneare, da visitare a piedi percorrendo la pittoresca strada Monciak (come viene chiamata dai suoi abitanti) fino a raggiungere – al civico 53 – una casetta storta costruita nel 2004, un particolare esempio di architettura contemporanea e uno dei posti più fotografati di Sopot.
Gdynia, invece, è la cittadina più giovane, fondata negli anni Venti del XX secolo, nota per il suo caratteristico lungomare, dove sono ormeggiate navi monumentali cariche di storia, tra cui il cacciatorpediniere degli anni trenta “Błyskawica” (il più antico nel suo genere ancora conservato) ed il famoso veliero “Dar Pomorza”, cui si aggiungono i cimeli della flotta polacca esposti del Museo della Marina Militare. Non perdetevi però una visita al Museo Oceanografico con l’Acquario di Gdynia, dove sono esposti enormi acquari, vetrine e diorami, la fauna e la flora dei mari e degli oceani del mondo.

Gdansk

Un tuffo nella storia, alla scoperta della Regione Pomerania

Se potete prolungare di qualche giorno il vostro viaggio, unite la visita della Regione Pomerania, una delle più interessanti della Polonia da un punto di vista naturalistico, per le sue bellissime spiagge sabbiose, i laghi e i fiumi, meta perfetta per gli amanti degli sport acquatici ma anche da chi ama il suo ricco patrimonio storico-culturale, dove castelli, corti e palazzi antichi raccontano di un passato di padroni e sovrani di quello che fu un tempo il  Ducato di Pomerania.
Di particolare interesse il castello medievale di Malbork, il più grande del mondo costruito in mattoni, edificato nei secoli XIII-XV dall’Ordine teutonico (Patrimonio dell’Umanità UNESCO), raggiungibile da Danzica in un’ora di macchina o in mezz’ora con treno diretto ad alta velocità.
La regione dei laghi della Casciubia, abitata dalla minoranza casciuba appunto – fedelissimi alla loro cultura e al loro dialetto – è costellata da boschi verdi, terre brune, laghi e fiumi blu ed è qui che si trova Szymbark, villaggio situato nel cuore del Parco Paesaggistico della Casciubia dove potrete conoscere la storia, la cultura e la lingua casciubiana, e  Wesiory, un antico insediamento della Pomerania dove si trova una sorta di Stonehenge polacco, formato da 4 cerchi di pietre (con diametro dai 10 ai 30 metri) e 20 tumuli (ndr. prima della Seconda Guerra Mondiale si potevano ammirare ben 11 cerchi e oltre 30 tumuli in questa zona, ma di essi non c’è più traccia).
Da inserire nel programma di viaggio anche una sosta al Parco Nazionale Slowinski (Riserva della Biosfera UNESCO), conosciuto per le dune mobili (la più alta è di 40 metri) che si estendono su di una superficie di alcuni chilometri quadrati, un vero e proprio spettacolo della natura, che si forma, si trasforma e si modella con il vento.