Fenomeno Nizza Docg: si chiude un 2023 da record che celebra la denominazione piemontese come astro nascente dei grandi rossi italiani
Con un incremento di vendite del +27% rispetto al 2022 e una produzione totale di bottiglie di 1.050.000, l’Associazione Produttori del Nizza chiude un 2023 indimenticabile.
Grande è il clima di soddisfazione generale che si respira tra le aziende, a maggior ragione se si pensa che quello che sta per terminare è stato un anno molto complesso per i rossi italiani che hanno visto, in modo pressoché unanime lungo la Penisola, una flessione se non addirittura una brusca frenata.
2023: l’anno del trionfo
“Il Nizza DOCG – spiega il Presidente dell’Associazione Stefano Chiarlo – rappresenta in questo contesto una delle pochissime denominazioni italiane che sta invece vivendo un vero e proprio boom e una continua ascesa che premia e da valore agli sforzi e all’impegno dei produttori del territorio che da ormai lungo tempo portano avanti un sistema di collaborazione inclusivo all’insegna del lavoro di squadra”. Solo sette anni fa, nel 2016, le bottiglie vendute erano 315.000: da allora si è registrata una costante crescita annua che oscilla tra il 10 e il 15% fino al clamoroso risultato di quest’anno.
“Si tratta di un successo che ha origine sia nell’attività di promozione che come Associazione stiamo portando avanti con convinzione e impegno, sia nel meticoloso lavoro che le aziende stanno conducendo per innalzare costantemente il livello qualitativo dei vini attraverso una costante condivisione e confronto”.
I numeri di questa escalation non possono che destare attenzione: dei 35 produttori che nel 2016 facevano parte dell’Associazione, oggi se ne contano 100 che rivendicano la denominazione, 85 dei quali fanno parte dell’Associazione stessa per una produzione di circa 150 etichette tra Nizza Docg, Nizza Riserva Docg e Cru.
Una denominazione da record
“Quello verso il Nizza DOCG – continua Chiarlo – è un interesse che travalica i confini nazionali, basti pensare che il mercato italiano pesa il 45% mentre il restante viene venduto in oltre 55 paesi del mondo. Anche l’azione svolta per innalzare e consolidare il posizionamento del prodotto è stato fondamentale: oggi siamo orgogliosi di dire che la denominazione, per quanto “recente”, si trova già nelle enoteche di qualità e nelle carte dei vini di ristoranti di alto livello, non avendo nulla da temere dal confronto con denominazioni di ben più lunga storia e tradizione”.
Il quadro complessivo ben giustifica quindi il clima di ottimismo e fiducia che anima oggi i produttori del Nizza DOCG che, forti dell’evoluzione positiva registrata, hanno in programma l’ampliamento della gamma dei prodotti a partire dal Nizza Riserva e del Nizza Cru. “Nuovi prodotti ma anche grande valorizzazione delle vecchie annate. – continua Chiarlo – I produttori dispongono infatti di una serie di annate attualmente in commercio come la 2021 che è ritenuta a ragione un’annata da 5 stelle. Vi è poi il Nizza Riserva 2020 che si caratterizza per grande equilibrio e morbidezza e il 2019, annata di grande struttura, carattere e longevità. Inoltre, le prossime annate 2022 e 2023, seppure scarse da un punto di vista di resa si stanno confermando di ottimo livello qualitativo.”
Cresce anche l’interesse verso l’Associazione, con nuove aziende che comprendono l’importanza di far parte di un contesto il cui valore aggiunto sta proprio nella capacità di fare squadra e amplificare conoscenze, know-how e massa critica.
“Durante questo anno così importante – conclude Chiarlo – anche in collaborazione e sinergia con l’Enoteca Regionale del Nizza, abbiamo voluto celebrare al meglio la denominazione attraverso i due eventi clou per il nostro territorio:
“Il Nizza è” e il “Forum Nizza” che si è svolto a Torino nel mese di novembre e che ha visto il coinvolgimento di oltre 1000 persone tra operatori, stampa, wine lovers che hanno potuto degustare professionalmente e approfondire le sfumature della denominazione attraverso Walk Around tasting e Masterclass dedicate. Il 2024 ormai alle porte ci vedrà oltremodo impegnati in svariate attività che avranno tutte come minimo comune denominatore la valorizzazione e promozione dell’eccellenza della denominazione Nizza per confermare se non accrescere ancora di più questa storia di successo.”
Alla scoperta del Nizza Docg
Prodotto con il 100% di uve Barbera, il Nizza DOCG è un vino che nasce nel cuore del Monferrato, tra il torrente Belbo e il Rio Nizza, in un’area che racchiude ben 18 comuni che rappresentano l’eccellenza nell’ambito della vasta area di produzione della Barbera d’Asti.
Dal 2002, l’Associazione Produttori del Nizza si impegna per tutelare e promuovere questa ricchezza enogastronomica.