Isola d’Elba: L’isola arriva in città

[:it]e1aadd13faedbfa76fca5d833c7e8b4db67d5ae9di redazione –  Dal 20 gennaio al 17 marzo un gemellaggio tra gli chef dell’Isola d’Elba e 8 ristoranti del capoluogo toscano che proporrà un “assaggio” dell’isola sulla terraferma

Per chi non ha mai avuto il piacere di vivere le atmosfere uniche e magiche fra vento, mare e sole della principale isola dell’Arcipelago toscano ecco l’occasione per svelare l’Elba e i suoi molti prodotti culinari e vinicoli senza dovere allontanarsi dalla città e prendere il traghetto.
Cosa ci spinge a viaggiare e a scegliere una meta? Cosa sollecita la nostra curiosità di visitare un luogo? Spesso sono proprio il passaparola e la capacità di fascinazione dell’esperienza condivisa, l’abilità di un territorio di raccontarsi.

Il nostro racconto parte dalla tavola per condurci in un viaggio che ci immerga nell’atmosfera dell’isola pur restando sulla terraferma.
Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che valorizzano i prodotti del territorio invita ad un piccolo assaggio dell’Elba con l’auspicio che questa “narrazione” si possa trasformare in un’esperienza diretta.

Il racconto scaturirà dalla viva voce e dalle mani di ristoratori e produttori elbani che per l’occasione di sono “gemellati” con i colleghi dell’area fiorentina.

Per 2 mesi il capoluogo toscano ospiterà delle cene con ricette, prodotti e vini elbani in cui lo chef dell’isola sarà protagonista nella cucina del collega fiorentino, con spazi per “interpretazioni” a quattro mani.

Ogni cena sarà incentrata su un prodotto locale e su un vino del territorio selezionati da ElbaTaste, il consorzio d’imprese che si occupa di promozione dell’enogastronomia dell’Isola d’Elba e delle Isole dell’Arcipelago Toscano.

Tra i piatti protagonisti non potranno mancare alcuni grandi classici del repertorio della cucina elbana come la palamita sott’olio o in umido, il polpo all’elbana, la zuppa di granchi, lo stoccafisso alla riese, la sburrita di baccalà, la polenta con gli zeri, le penne in barca, il cinghiale alla bracconiera, oltre alle tante preparazioni a base di erbe spontanee.

Ad accompagnarli gli emergenti vini elbani quali l’Ansonica, il Vermentino, l’Elba bianco, il Sangioveto e l’Elba rosso per finire con i passiti: il Moscato e il famoso Aleatico dell’Elba, il vino preferito da Napoleone.
Alcune pietanze a base di pesce saranno innaffiate da un nuovo prodotto: la Birra dell’Elba.
Per finire in bellezza un vasto assortimento di dolci della tradizione tornati in auge di recente grazie a un lavoro di ricerca basato su appunti e ricette storiche come la Schiaccia briaca, il Panficato, l’Imbollita di fichi, la Schiacciunta.

L’obiettivo è quello di valorizzare la cucina e i prodotti dell’enogastronomia elbana poco conosciuti al di fuori dell’isola.

Ecco il calendario di questi gustosi appuntamenti:
20 gennaio  Paolo Gori di “Burde” ospita Massimo Poli de “La Taverna dei Poeti”
27 gennaio Claudio Vicenzo de “La Limonaia di Villa Rospigliosi” ospita Umberto Giacomelli de “Il Gallo Nero”
3 febbraio Filippo Saporito de “La leggenda dei Frati” ospita Marco Olmetti di “Pepenero”

11 febbraio Claudio Bianchi de “I Ghibellini” ospita Giuseppe Sisillo de “L’Amandolo”
17 febbraio Barbara Guarnieri di “Gustavino” ospita  Luigi Muti di “Vento in Poppa”
25 febbraio Claudio Catalani de il “Pesce Rosso” ospita Mirko Lanari del “Belmare”
3 marzo Luca Cai de “Il magazzino” ospita Amos Rota di “Emanuel”
9 marzo Silvia Miniera della “Sosta del Rossellino” ospita Danilo Ferrara di “Capo Nord”.

Il ciclo di serate dedicate all’Elba si chiuderà il 17 marzo alle ore 15,30 all’Accademia dei Georgofili con il convegno: “Vino in anfora fra ricerca archeologica e produzione”.
Fin dall’antichità, infatti, il vino è stato un elemento molto importate per lo sviluppo dell’Isola.
Tra i relatori ci sarà Franco Cambi, Professore di Metodologia della ricerca archeologica dell’Università di Siena che ha condotto, in collaborazione con l’Associazione “Aithale – Terra mare e uomini dell’Arcipelago Toscano”, gli scavi nella zona del Parco Archeologico della Villa Romana delle Grotte dove sono state ritrovate antiche anfore vinarie dell’epoca romana.

Un viaggio enogastronomico non di sola andata, il ritorno è previsto per il periodo che va da aprile ad ottobre quando i cuochi fiorentini saranno invitati a ricambiare la visita.

“Iniziative come queste – afferma l’assessore al Turismo della Regione Toscana Stefano Ciuoffo – sono il tentativo di valorizzare sempre di più l’Elba e l’arcipelago toscano facendone conoscere uno degli aspetti peculiari, anche se forse meno noti, di sicuro appeal per il turista come l’enogastronomia.
Il turista vuole vivere esperienze autentiche, personalizzate, tangibili, memorabili e condivisibili. E per immergersi nell’ambiente che visita la cucina è senz’altro elemento fondamentale. Dobbiamo quindi trasmettere storie, emozioni, sapori… e fare dello story-telling elemento di comunicazione turistica 2.0,  insomma,  per far sì che i turisti visitino un luogo, se ne innamorino e tornino. Come ho avuto modo di dire a Portoferraio quando ho incontrato le istituzioni e le categorie elbane a dicembre, l’isola ha ancora delle potenzialità inespresse e come Regione ci impegneremo a comunicarle e a svilupparle”[:en]e1aadd13faedbfa76fca5d833c7e8b4db67d5ae9Dal 20 gennaio al 17 marzo un gemellaggio tra gli chef dell’Isola d’Elba e 8 ristoranti del capoluogo toscano che proporrà un “assaggio” dell’isola sulla terraferma

Per chi non ha mai avuto il piacere di vivere le atmosfere uniche e magiche fra vento, mare e sole della principale isola dell’Arcipelago toscano ecco l’occasione per svelare l’Elba e i suoi molti prodotti culinari e vinicoli senza dovere allontanarsi dalla città e prendere il traghetto.
Cosa ci spinge a viaggiare e a scegliere una meta? Cosa sollecita la nostra curiosità di visitare un luogo? Spesso sono proprio il passaparola e la capacità di fascinazione dell’esperienza condivisa, l’abilità di un territorio di raccontarsi.

Il nostro racconto parte dalla tavola per condurci in un viaggio che ci immerga nell’atmosfera dell’isola pur restando sulla terraferma.
Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che valorizzano i prodotti del territorio invita ad un piccolo assaggio dell’Elba con l’auspicio che questa “narrazione” si possa trasformare in un’esperienza diretta.

Il racconto scaturirà dalla viva voce e dalle mani di ristoratori e produttori elbani che per l’occasione di sono “gemellati” con i colleghi dell’area fiorentina.

Per 2 mesi il capoluogo toscano ospiterà delle cene con ricette, prodotti e vini elbani in cui lo chef dell’isola sarà protagonista nella cucina del collega fiorentino, con spazi per “interpretazioni” a quattro mani.

Ogni cena sarà incentrata su un prodotto locale e su un vino del territorio selezionati da ElbaTaste, il consorzio d’imprese che si occupa di promozione dell’enogastronomia dell’Isola d’Elba e delle Isole dell’Arcipelago Toscano.

Tra i piatti protagonisti non potranno mancare alcuni grandi classici del repertorio della cucina elbana come la palamita sott’olio o in umido, il polpo all’elbana, la zuppa di granchi, lo stoccafisso alla riese, la sburrita di baccalà, la polenta con gli zeri, le penne in barca, il cinghiale alla bracconiera, oltre alle tante preparazioni a base di erbe spontanee.

Ad accompagnarli gli emergenti vini elbani quali l’Ansonica, il Vermentino, l’Elba bianco, il Sangioveto e l’Elba rosso per finire con i passiti: il Moscato e il famoso Aleatico dell’Elba, il vino preferito da Napoleone.
Alcune pietanze a base di pesce saranno innaffiate da un nuovo prodotto: la Birra dell’Elba.
Per finire in bellezza un vasto assortimento di dolci della tradizione tornati in auge di recente grazie a un lavoro di ricerca basato su appunti e ricette storiche come la Schiaccia briaca, il Panficato, l’Imbollita di fichi, la Schiacciunta.

L’obiettivo è quello di valorizzare la cucina e i prodotti dell’enogastronomia elbana poco conosciuti al di fuori dell’isola.

Ecco il calendario di questi gustosi appuntamenti:
20 gennaio  Paolo Gori di “Burde” ospita Massimo Poli de “La Taverna dei Poeti”
27 gennaio Claudio Vicenzo de “La Limonaia di Villa Rospigliosi” ospita Umberto Giacomelli de “Il Gallo Nero”
3 febbraio Filippo Saporito de “La leggenda dei Frati” ospita Marco Olmetti di “Pepenero”

11 febbraio Claudio Bianchi de “I Ghibellini” ospita Giuseppe Sisillo de “L’Amandolo”
17 febbraio Barbara Guarnieri di “Gustavino” ospita  Luigi Muti di “Vento in Poppa”
25 febbraio Claudio Catalani de il “Pesce Rosso” ospita Mirko Lanari del “Belmare”
3 marzo Luca Cai de “Il magazzino” ospita Amos Rota di “Emanuel”
9 marzo Silvia Miniera della “Sosta del Rossellino” ospita Danilo Ferrara di “Capo Nord”.

Il ciclo di serate dedicate all’Elba si chiuderà il 17 marzo alle ore 15,30 all’Accademia dei Georgofili con il convegno: “Vino in anfora fra ricerca archeologica e produzione”.
Fin dall’antichità, infatti, il vino è stato un elemento molto importate per lo sviluppo dell’Isola.
Tra i relatori ci sarà Franco Cambi, Professore di Metodologia della ricerca archeologica dell’Università di Siena che ha condotto, in collaborazione con l’Associazione “Aithale – Terra mare e uomini dell’Arcipelago Toscano”, gli scavi nella zona del Parco Archeologico della Villa Romana delle Grotte dove sono state ritrovate antiche anfore vinarie dell’epoca romana.

Un viaggio enogastronomico non di sola andata, il ritorno è previsto per il periodo che va da aprile ad ottobre quando i cuochi fiorentini saranno invitati a ricambiare la visita.

“Iniziative come queste – afferma l’assessore al Turismo della Regione Toscana Stefano Ciuoffo – sono il tentativo di valorizzare sempre di più l’Elba e l’arcipelago toscano facendone conoscere uno degli aspetti peculiari, anche se forse meno noti, di sicuro appeal per il turista come l’enogastronomia. Il turista vuole vivere esperienze autentiche, personalizzate, tangibili, memorabili e condivisibili. E per immergersi nell’ambiente che visita la cucina è senz’altro elemento fondamentale. Dobbiamo quindi trasmettere storie, emozioni, sapori… e fare dello story-telling elemento di comunicazione turistica 2.0,  insomma,  per far sì che i turisti visitino un luogo, se ne innamorino e tornino. Come ho avuto modo di dire a Portoferraio quando ho incontrato le istituzioni e le categorie elbane a dicembre, l’isola ha ancora delle potenzialità inespresse e come Regione ci impegneremo a comunicarle e a svilupparle”[:]

Isola d’Elba e il suo tesoro in passarella

Isola d’Elba e il suo tesoro in passarella

[:it]IMG_2835di redazione – Un fine settimana di eventi quello del 18 e 19 aprile sull’isola d’Elba con un protagonista d’eccezione: il vino Aleatico.

Sabato 18 aprile si terrà la prima edizione dell’AleatiCup: una veleggiata all’insegna dei “piaceri del buon vivere organizzata dallo Yacht Club Portoferraio e dalla Lega Navale Italiana sez. di Portoferraio.
Il 19 aprile torna a Portoferraio Elba Aleatico che quest’anno vedrà la concomitanza con la tappa elbana del 1° Tuscany Bike Challenge, in collaborazione con Vetrina Toscana.
La V edizione di Elba Aleatico e l’Anteprima dei vini Elba DOC si svolgerà nel chiostro del Centro Culturale De Laugier a Portoferraio. La rassegna è organizzata dall’AIS delegazione Isola d’Elba e dal Consorzio di Tutela dei Vini Elba DOC con il patrocinio della Provincia di Livorno e del Comune di Portoferraio.

La mattina saranno presentati i vini 2015 del Consorzio Elba Doc accompagnati  dalla degustazione dei prodotti e delle  specialità della gastronomia elbana proposte da produttori e ristoratori che fanno parte di ElbaTaste. Nel pomeriggio verrà presentato l’Aleatico Passito delle sedici aziende che aderiscono al consorzio.

 

In questa giornata alcuni ristoranti dell’isola che fanno parte della rete di Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove i ristoranti e le botteghe che utilizzano i prodotti del territorio, incoronano l’Aleatico come protagonista dei loro menù.

 

Proprio in onore di questo grande vino, la Gran Fondo dell’Isola d’Elba cambia il nome in: Gran Fondo Elbaleatico. Ciclismo, Turismo, enogastronomia, promozione del territorio uniti per rendere omaggio al “vino dell’imperatore”.

Si racconta, infatti, che Napoleone, in attesa al largo nella rada di Portoferraio, prima di sbarcare studiasse con attenzione il nuovo piccolo regno che l’avrebbe accolto: l’isola d’Elba.

Il 4 maggio 1814 il cannocchiale si soffermò su di una grande vigna cinta da mura. Era “La Chiusa” gestita dalla stirpe dei Foresi fin dal Seicento.
Secondo la tradizione, il generale fece ammarare una scialuppa e raggiunse il luogo dove assaggiò un vino dolce rosso rubino che subito gli tirò su il morale. Aveva scoperto l’Aleatico che diventò il suo vino preferito.

Nell’immaginario collettivo tutte le isole hanno un tesoro, per l’Elba è di sicuro l’Aleatico: il 18 e 19 Il vino dell’imperatore regnerà davvero incontrastato.[:en]IMG_2835di redazione – Un fine settimana di eventi quello del 18 e 19 aprile sull’isola d’Elba con un protagonista d’eccezione: il vino Aleatico.

Sabato 18 aprile si terrà la prima edizione dell’AleatiCup: una veleggiata all’insegna dei “piaceri del buon vivere organizzata dallo Yacht Club Portoferraio e dalla Lega Navale Italiana sez. di Portoferraio.
Il 19 aprile torna a Portoferraio Elba Aleatico che quest’anno vedrà la concomitanza con la tappa elbana del 1° Tuscany Bike Challenge, in collaborazione con Vetrina Toscana.
La V edizione di Elba Aleatico e l’Anteprima dei vini Elba DOC si svolgerà nel chiostro del Centro Culturale De Laugier a Portoferraio. La rassegna è organizzata dall’AIS delegazione Isola d’Elba e dal Consorzio di Tutela dei Vini Elba DOC con il patrocinio della Provincia di Livorno e del Comune di Portoferraio.

La mattina saranno presentati i vini 2015 del Consorzio Elba Doc accompagnati  dalla degustazione dei prodotti e delle  specialità della gastronomia elbana proposte da produttori e ristoratori che fanno parte di ElbaTaste. Nel pomeriggio verrà presentato l’Aleatico Passito delle sedici aziende che aderiscono al consorzio.

 

In questa giornata alcuni ristoranti dell’isola che fanno parte della rete di Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove i ristoranti e le botteghe che utilizzano i prodotti del territorio, incoronano l’Aleatico come protagonista dei loro menù.

 

Proprio in onore di questo grande vino, la Gran Fondo dell’Isola d’Elba cambia il nome in: Gran Fondo Elbaleatico. Ciclismo, Turismo, enogastronomia, promozione del territorio uniti per rendere omaggio al “vino dell’imperatore”.

Si racconta, infatti, che Napoleone, in attesa al largo nella rada di Portoferraio, prima di sbarcare studiasse con attenzione il nuovo piccolo regno che l’avrebbe accolto: l’isola d’Elba.

Il 4 maggio 1814 il cannocchiale si soffermò su di una grande vigna cinta da mura. Era “La Chiusa” gestita dalla stirpe dei Foresi fin dal Seicento.
Secondo la tradizione, il generale fece ammarare una scialuppa e raggiunse il luogo dove assaggiò un vino dolce rosso rubino che subito gli tirò su il morale. Aveva scoperto l’Aleatico che diventò il suo vino preferito.

Nell’immaginario collettivo tutte le isole hanno un tesoro, per l’Elba è di sicuro l’Aleatico: il 18 e 19 Il vino dell’imperatore regnerà davvero incontrastato.[:]

Firenze: l’Isola d’Elba sbarca in città

Firenze: l’Isola d’Elba sbarca in città

10426069_764346156936494_7249072882946747331_nNovembre, mese di Biennale Enogastronomica Fiorentina in città. Col primo week-end nella bellissima serra del Tepidarium del giardino dell’Orticoltura che ospita la Biennale è di scena l’Isola d’Elba.

Sabato 15 novembre dalle 12 alla mezzanotte la più grande delle 7 perle dell’Arcipelago Toscano, l’Isola d’Elba, sbarca in città con le sue preziose specialità.
Un sabato speciale per scoprire le specialità enogastronomiche seguendo un percorso di degustazione fatto di show cooking, con chef elbani che portano in città alcune ricette sia tradizionali che tipiche reinterpretate. Il tutto annaffiato da ottimi nettari isolani. L’Isola d’Elba vanta infatti ottimi vini, poco noti e realizzati con uve uniche come il Sangioveto, l’Ansonica, il Procanico, il Moscato.
Presente ovviamente anche il prodotto più conosciuto e apprezzato in bicchiere: l’Aleatico, unica DOCG passita della Toscana.
Nel piatto la regina sarà invece la Palamita sott’olio, presidio Slow Food ed eccellenza che sta riscuotendo (finalmente) un grande e meritato successo.
Non mancheranno poi a disposizione dei buongustai fiorentini l’olio extravergine, il miele, i dolci della tradizione locale, le marmellate, le conserve di verdure, le erbe aromatiche.
Ingresso libero.
Giardino dell’Orticoltura – Via Bolognese 17, ingresso anche da Via Vittorio Emanuele

Isola d’Elba: dopo 200 anni Napoleone torna sull’isola toscanaIsland of Elba: Napoleon returns to the island after 200 years Tuscan

di redazione – Era il 4 maggio del 1814 quando l’Imperatore sbarcò sull’isola per il suo soggiorno forzato che si trasformò per l’Elba in dieci mesi da ricordare. Tantissimi eventi in questo 2014 per il Bicentenario, un motivo in più per conoscere questa meravigliosa isola toscana.

A duecento anni di distanza, per ricordare quei dieci mesi dell’Imperatore sull’isola, in tutti i comuni elbani, fra il 2014 e il 2015, sarà un susseguirsi di eventi culturali, spettacoli, rievocazioni storiche, concerti, convegni, mostre, rassegne cinematografiche e percorsi tematici ambientali e sportivi.
Il Bicentenario Napoleonico rappresenta infatti un’occasione straordinaria per scoprire la terza più grande isola italiana e le sue bellezze naturali incontaminate non solo marine; per riscoprire storie, luoghi, tradizioni e curiosità con la possibilità di farlo anche attraverso percorsi tutti da personalizzare collegati alle varie iniziative.

Le celebrazioni ufficiali sono state anticipate l’11 aprile scorso a Portoferraio da un convegno, organizzato dal Centro Studi Napoleonici in collaborazione con il Lions Club Isola d’Elba, dedicato al Trattato di Fontainebleu, (documento con cui si sancisce la prima vera sconfitta di Napoleone ma gli si assegna la sovranità dell’Isola, trasformandola in Principato) a cui è seguita una rappresentazione teatrale presso il teatrino della Villa dei Mulini.
Il 4 maggio si è svolta la rievocazione dello sbarco di Napoleone a Portoferraio alle ore 16.00.
L’Imperatore sbarcò sull’isola, a Portoferraio, il 4 maggio 1814, anche se raggiunse la costa il giorno precedente. Ci furono una serie di preparativi per accoglierlo in modo adeguato.
Uno degli aspetti più interessanti è che, ancora prima di mettere piede a terra, Napoleone fece preparare una bandiera, l’attuale bandiera elbana, che il giorno del suo sbarco fu collocata sul Forte Stella.
La bandiera fu realizzata con fondo bianco e una banda rossa obliqua con rappresentate sopra tre api d’oro che volano verso l’alto.

Ma la figura di Napoleone, le cui conseguenze sullo scenario europeo sono andate ben oltre l’aspetto politico- militare, è stata tale da lasciare importanti segni nella legislazione, nella organizzazione anche dell’isola d’Elba e di Portoferraio, perché l’imperatore si è occupato delle strade, delle miniere, dell’agricoltura, di una città che doveva acquisire le funzioni ed i simboli della rivoluzione borghese della fine del settecento, dal teatro, all’ospedale e ad altro ancora.
Le celebrazioni del bicentenario si occupano anche di questo, ma non dimenticano neppure che l’imperatore, a dimostrazione delle sue capacità, è stato ed è ancora un tema interessante per la drammaturgia e la cinematografia.

L’anno napoleonico è ricchissimo di balli, mercati, spettacoli, gare veliche, concerti, proiezioni cinematografiche, giochi pirotecnici a Portoferraio per il genetliaco del 15 agosto preceduto dal palio dell’antenna di PortoAzzurro il 14, la rievocazione dell’incontro con Maria Waleska alla Madonna del Monte di Marciana, e via via fino al 26 febbraio 2015, quando l’Imperatore salpa per S.Juan per andare incontro al proprio definitivo destino di esule nel volgere di trionfi travolgenti fino a Parigi e di una radicale sconfitta a Waterloo.

Ma quella è già un’altra storia per l’isola d’Elba. Un’isola che rimane legata all’Imperatore perché dopo 200 anni l’Imperatore continua ad essere occasione di crescita ed innovazione da Portoferraio alle miniere di Rio e Capoliveri, e poi ancora al granito del Capanne.

by redaction – It was May 4 , 1814 , when the Emperor landed on the island for his forced stay that turned to Elba in ten months to remember. Many events in this 2014 for the Bicentennial , one more reason to get to know this gorgeous Tuscan island .

Two hundred years later, to remember those ten months of the emperor on the island of Elba in all municipalities , between 2014 and 2015 , will be a series of cultural events , shows, pageants , concerts , conferences, exhibitions, film and theme paths environmental and sports .
The Bicentennial Napoleonic represents an extraordinary opportunity to discover the third largest Italian island and its unspoiled natural beauty , not only marine to rediscover stories, places , traditions and curiosity with the ability to do so even through all connected to customize the various initiatives .

The official celebrations have been anticipated on April 11 in Portoferraio from a conference organized by the Centre for Studies in collaboration with the Napoleon Lions Club Isola d’Elba , dedicated to the Treaty of Fontainebleau ( document which establishes the first real defeat of Napoleon but you assign the sovereignty of the island, transforming it into a principality ) which was followed by a play at the theater of the Villa Mills .
On May 4, there was the re-enactment of the landing of Napoleon at Portoferraio at 16.00.
The Emperor landed on the island , in Portoferraio , May 4, 1814 , although he reached the coast the previous day. There were a number of preparations to welcome him properly.
One of the most interesting aspects is that , even before setting foot on land , Napoleon had to prepare a flag, the current flag of Elba , that the day of his landing was placed on the Forte Stella .
The flag was made ​​with a white and a red band with oblique represented above three golden bees flying upwards.

But the figure of Napoleon , whose consequences on the European scene have gone well beyond the political – military , was such as to leave important signs in legislation, organization and even the island of Elba Portoferraio , because the emperor was busy roads, mines , agriculture, a city that was to acquire the functions and symbols of the bourgeois revolution of the late eighteenth century , the theater, hospital and more.
The bicentennial celebrations also take care of this, but do not forget that even the emperor , a demonstration of its capabilities, has been and still is an interesting theme for the drama and cinematography.

The Napoleonic year is full of dancing, markets , shows, sailing events , concerts , film screenings, fireworks in Portoferraio for the birthday of August 15, preceded by the giving away of PortoAzzurro antenna 14 , the re-enactment of the meeting with Maria Waleska Our Lady of Mount Marciana , and so on up to 26 February 2015, when the Emperor set sail for S.Juan to go meet his final fate of exile in the space of overwhelming triumph to Paris and a radical defeat at Waterloo.

But that is another story for the island of Elba. An island that remains bound to the Emperor because after 200 years , the Emperor continues to be an opportunity for growth and innovation from Portoferraio to the mines of Rio and Capolivieri , and then again to the granite of Tabernacles.

Arcipelago toscano: Pianosa si apre a percorsi subacquei

di Nadia Fondelli – L’Isola di Pianosa, ai tempi del carceri di massima sicurezza chiamata “isola del diavolo” dallo scorso 17 luglio è diventata (finalmente) fruibile per i subacquei.

Il Parco dell’Arcipelago Toscano facendo sua la giusta considerazione che un parco ha senso di esistere se può essere fribile, ha aperto ai diving la fruizione subacquea contingentata per la scoperta dei fondali più belli dell’area protetta dell’isola. 

Un risultato frutto di una proficua collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine e operatori del settore e del consorzio elbano diving.
I magnifici fondali dell’arcipelago toscano fino a pochi giorni fa “proibiti” saranno finalmente visibili a subacquei esperti e a piccoli gruppi accompagnati da guide ambientali subacquee.
E’ una fruizione sperimentale che è stata preceduta da un monitoraggio scientifico, ma è pur sempre un grande passo avanti rispetto al proibizionismo di ieri.
Definiti con cura e attenzione i percorsi di immersione e le regole di accesso e inoltre chi vuole fare le immersioni a Pianosa deve contattare solo uno dei seguenti diving autorizzati:

www.divinginelba.com, www.riodiving.it, www.subacquea.com, www.elbadiving.it

I diving che vogliono essere accreditati e autorizzati dovranno essere iscritti alla Camera di Commercio, specificare le caratteristiche dei natanti utilizzati, (che dovranno rispondere a dei requisiti di sostenibilità ambientali), pagare un abbonamento annuale e un ticket a immersione per ogni barca.

Per l’accredito contattare: parco@islepark.it

La fruizione sperimentale è consentita al momento con quattro boe, due boe sono di servizio riservate ai mezzi di soccorso e sorveglianza. La quinta boa, sp5, sarà usata solo successivamente a seguito del completamento definizione del percorso subacqueo. Troverete nel disciplinare tutto quello che c’è da sapere.

Un occasione unica, dimenticherete le mete tropicali immergendovi nel mare incontaminato dell’Arcipelago toscano.

by Nadia Fondelli –  The Island of Pianosa, at the time vigrx of maximum security prisons called “Devil’s Island” from July 17 has become (finally) accessible to divers.

The Park of the Tuscan Archipelago doing its due consideration that the park has a reason to exist if it can be fribile, opened to the enjoyment underwater diving quota for the discovery of the most beautiful backdrops of the protected area of the island.

This is the result of a fruitful collaboration between institutions, law enforcement and the industry and the consortium Elba diving.

The stunning scenes of the Tuscan archipelago until a few days ago “forbidden” will finally be visible to experienced divers and small groups accompanied by environmental guides diving.

It ‘an experimental use which was preceded by a scientific monitoring, but it’s still a big step forward compared to the prohibition of yesterday.

Defined with care and attention the paths of immersion and access rules and also those who want to dive in Pianosa should contact only one of the following authorized diving:

www.divinginelba.com, www.riodiving.it, www.subacquea.com, www.elbadiving.it

The diving who want to be accredited and licensed must be registered with the Chamber of Commerce, specify the characteristics of the vessels used, (which must meet the requirements of environmental sustainability), to pay an annual subscription and a ticket to dive for each boat.

To deduct contact: parco@islepark.it

The experimental use is permitted at the time with four buoys, two buoys service are reserved for emergency vehicles and surveillance. The fifth buoy, sp5, will only be used subsequently as a result of the completion of path definition underwater. You will find in regulating everything there is to know.

A unique opportunity, forget the tropical destinations immersing yourself in the pristine sea of the Tuscan Archipelago.