Selezione oli evo DOP e IGP toscani, in arrivo 6 ricette filmate e firmate da tre chef

Selezione oli evo DOP e IGP toscani, in arrivo 6 ricette filmate e firmate da tre chef

Se l’olio è buono, i piatti “volano”. Ce lo dimostrano tre chef toscani che donano al pubblico una loro ricetta “filmata” e firmata in cui è presente l’indispensabile ingrediente, messer olio d’oliva DOP e IGP.

Dalla zuppa lombarda alla melanzana dell’orto, dalla panzanella moderna alla battuta di capriolo, passando per un piatto chiamato “Tutto fumo e niente arrosto” fino al cremoso al cioccolato: sono le sei videoricette realizzate con altrettanti oli della “Selezione degli oli extravergine di oliva DOP e IGP della Toscana 2021” che saranno diffuse grazie alla sinergia tra il progetto regionale della “Selezione” stessa e “Vetrina Toscana”, con la realizzazione di Fondazione Sistema Toscana.

I sei oli utilizzati per le video ricette sono stati individuati tra i 71 della Selezione, privilegiando i tre che hanno ottenuto il riconoscimento come migliori delle rispettive DOP e IGP e altri tre oli scelti tra quelli che hanno conseguito Menzioni speciali.

“Abbiamo dato vita a questa iniziativa – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – per promuovere gli oli della Selezione innanzitutto, e per sviluppare i collegamenti tra il mondo dell’olio, quello della ristorazione regionale, quindi quello del turismo. Non solo, l’obiettivo a cui teniamo maggiormente è diffondere la cultura e l’impiego degli oli extravergini di oliva di qualità certificata in abbinamento con cibi che possano valorizzarne le caratteristiche peculiari: mangiare bene è sinonimo di salute, oltre che un elemento culturale e gli oli toscani, quando sono di qualità certificata e usati con sapienza, consentono di vivere un’esperienza di gusto, di salute, di bellezza.  Le sei videoricette  celebrano questi concetti al meglio e sono suggerimenti utili per la nostra cucina”.

I ristoranti presso i quali sono state realizzate le riprese sono stati individuati tra quelli aderenti al progetto regionale “Vetrina Toscana”, in base ai criteri di attenzione per gli oli di elevata qualità e di prossimità ai territori di produzione degli oli.

Gli chef dei ristoranti individuati, dopo aver assaggiato gli oli, hanno scelto gli abbinamenti con cibi in grado di valorizzare al massimo le diverse caratteristiche organolettiche di ciascun olio. Le ricette sono state realizzate da Salvatore Cristofaro del ristorante Particolare di Siena, Andrea Perini di  Al 588 di Bagno a Ripoli, Renato Bernardeschi de La Baracchina di Sant’Andrea in Percussina.

Alle riprese delle video ricette hanno partecipato, oltre agli chef, anche i rappresentanti delle aziende produttrici degli oli illustrando le caratteristiche dell’azienda e dell’olio.

Le video ricette saranno diffuse sui social e attraverso i canali di Intoscana, Vetrina Toscana e Buy Food.

Per maggiori informazioni sui ristoranti e chef coinvolti, sugli oli utilizzati e sulle aziende produttrici, si rimanda al prospetto riepilogativo delle videoricette.

I magnifici 23 dell’olio extravergine toscano

[:it]podere-le-melie-dei-cavallini-olio-extravergine-di-oliva-toscano-olio-1La selezione, bandita nel febbraio 2017 dalla Regione Toscana con Promo Firenze, azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze, è stata presentata nel capoluogo toscano ed è il frutto del lavoro della commissione regionale di assaggio che ha scelto tra i campioni presentati dai produttori di oli extravergini certificati in una delle 5 Dop e Igp registrate per la Toscana.

“Questa iniziativa – ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi in un messaggio ai premiati – ha lo scopo da una parte di individuare quegli oli che per le loro caratteristiche possono rappresentare al massimo livello tutta la nostra produzione e dall’altra, di stimolare lo sforzo delle imprese olivicole al continuo miglioramento della qualità del prodotto.” “Inoltre – ha aggiunto – la selezione, che è riservata agli oli certificati DOP e IGP, vuol incentivare l’uso di questi strumenti di valorizzazione che garantiscono il consumatore quanto a qualità e legame col territorio”.

Gli oli selezionati sono la punta di diamante di un settore che conta 50mila aziende in tutta la regione e che da 15 milioni di piante ricava in media 180mila quintali di olio per un fatturato di 132 milioni di euro.
Nello specifico, alla selezione hanno potuto partecipare tutti i produttori toscani di oli extravergini di oliva presentando campioni di olio appartenenti a un lotto unico ed omogeneo di almeno 10 quintali.
Ogni impresa aveva la possibilità di partecipare con un massimo di 3 oli. Il tutto, tra l’altro, a fronte di un’annata piuttosto scarsa per la produzione di olio.

Guardando ai numeri, il patrimonio olivicolo regionale è formato da oltre 15 milioni di piante, delle quali più del 90% è costituito da poche varietà: Frantoio, Moraiolo, Leccino, Maurino, e Pendolino. Negli oliveti toscani sono comunque presenti anche numerose altre varietà minori che sono state censite e studiate attraverso approfondite indagini. Si tratta di un immenso patrimonio genetico, selezionato e riprodotto localmente nel corso dei secoli, che forma con l’ambiente naturale un insieme inscindibile.

Ora il compito di portare alto il nome della Toscana spetta alla selezione dei 23 oli extravergine, descritti anche in un catalogo predisposto in due lingue.[:en]La selezione, bandita nel febbraio 2017 dalla Regione Toscana con Promo Firenze, azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze, è stata presentata nel capoluogo toscano ed è il frutto del lavoro della commissione regionale di assaggio che ha scelto tra i campioni presentati dai produttori di oli extravergini certificati in una delle 5 Dop e Igp registrate per la Toscana.

“Questa iniziativa – ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi in un messaggio ai premiati – ha lo scopo da una parte di individuare quegli oli che per le loro caratteristiche possono rappresentare al massimo livello tutta la nostra produzione e dall’altra, di stimolare lo sforzo delle imprese olivicole al continuo miglioramento della qualità del prodotto.” “Inoltre – ha aggiunto – la selezione, che è riservata agli oli certificati DOP e IGP, vuol incentivare l’uso di questi strumenti di valorizzazione che garantiscono il consumatore quanto a qualità e legame col territorio”.

Gli oli selezionati sono la punta di diamante di un settore che conta 50mila aziende in tutta la regione e che da 15 milioni di piante ricava in media 180mila quintali di olio per un fatturato di 132 milioni di euro.
Nello specifico, alla selezione hanno potuto partecipare tutti i produttori toscani di oli extravergini di oliva presentando campioni di olio appartenenti a un lotto unico ed omogeneo di almeno 10 quintali.
Ogni impresa aveva la possibilità di partecipare con un massimo di 3 oli. Il tutto, tra l’altro, a fronte di un’annata piuttosto scarsa per la produzione di olio.

Guardando ai numeri, il patrimonio olivicolo regionale è formato da oltre 15 milioni di piante, delle quali più del 90% è costituito da poche varietà: Frantoio, Moraiolo, Leccino, Maurino, e Pendolino. Negli oliveti toscani sono comunque presenti anche numerose altre varietà minori che sono state censite e studiate attraverso approfondite indagini. Si tratta di un immenso patrimonio genetico, selezionato e riprodotto localmente nel corso dei secoli, che forma con l’ambiente naturale un insieme inscindibile.

Ora il compito di portare alto il nome della Toscana spetta alla selezione dei 23 oli extravergine, descritti anche in un catalogo predisposto in due lingue.[:]

Chiusi: con Eccell’olio la città di Porsenna debutta nel circuito dell’evo

[:it]di redazione – Anche l’etrusca lucumonia debutta con Eccell’olio nel calendario dell’evo toscano. Un week end quello del 19 e 20 novembre a Chiusi che è anche la tappa regionale di Girolio 2016.

“Una bella occasione di lancio per l’olio nuovo, ma anche un modo intelligente di coniugare il nostro ‘oro verde’, con il territorio da cui proviene”.
Così l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi ha sintetizzato il valore di Eccell’olio, la manifestazione in programma sabato 19 e domenica 20 a Chiusi (Siena).

bottle pouring virgin olive oil in a porcelain spoon

bottle pouring virgin olive oil in a porcelain spoon

“Eventi come quello di Chiusi – ha proseguito Remaschi – sono fondamentali. Permettono di valorizzare al massimo il nostro olio, attraverso una quantità di iniziative molto diverse, dalle visite ai frantoi ai laboratori ai cooking show e connettono l’olio con la cultura locale mettendolo al centro di itinerari che coinvolgono anche le retei dei musei.

E questo è di grande aiuto per i produttori, che vedono il loro lavoro adeguatamente valorizzato, e in questo modo fronteggiano meglio anche le difficoltà di un settore, che per avversità varie (in testa gli attacchi della mosca dell’olivo) negli ultimi anni ha registrato produzioni complessive spesso inferiori alla media”.


santa-mustiola-2Eccell’olio
 è anche la tappa regionale di Girolio 2016, il tour dell’extravergine promosso dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio.
Protagonisti della due giorni di eventi sono i produttori dei Comuni di Chiusi, Sarteano, Cetona e San Casciano dei Bagni in Valdichiana Senese che con le loro eccellenze.

Ricchissimo il programma di attività previsto nella due giorni di : degustazioni di olio in abbinamento ai piatti della tradizione e ai prodotti dell’eccellenza gastronomica locale, mostre dedicate alle civiltà dell’olivo, convegni scientifici e divulgativi, visite ai frantoi, eventi musicali, mercatini di arti e mestieri, cooking show e corsi di assaggio, menù a tema nei ristoranti, spazi per il coinvolgimento dei bambini.[:en]chiusidi redazione – Anche l’etrusca lucumonia debutta con Eccell’olio nel calendario dell’evo toscano. Un week end quello del 19 e 20 novembre a Chiusi che è anche la tappa regionale di Girolio 2016.

“Una bella occasione di lancio per l’olio nuovo, ma anche un modo intelligente di coniugare il nostro ‘oro verde’, con il territorio da cui proviene”.
Così l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi ha sintetizzato il valore di Eccell’olio, la manifestazione in programma sabato 19 e domenica 20 a Chiusi (Siena).

bottle pouring virgin olive oil in a porcelain spoon

bottle pouring virgin olive oil in a porcelain spoon

“Eventi come quello di Chiusi – ha proseguito Remaschi – sono fondamentali. Permettono di valorizzare al massimo il nostro olio, attraverso una quantità di iniziative molto diverse, dalle visite ai frantoi ai laboratori ai cooking show e connettono l’olio con la cultura locale mettendolo al centro di itinerari che coinvolgono anche le retei dei musei.

E questo è di grande aiuto per i produttori, che vedono il loro lavoro adeguatamente valorizzato, e in questo modo fronteggiano meglio anche le difficoltà di un settore, che per avversità varie (in testa gli attacchi della mosca dell’olivo) negli ultimi anni ha registrato produzioni complessive spesso inferiori alla media”.


santa-mustiola-2Eccell’olio
 è anche la tappa regionale di Girolio 2016, il tour dell’extravergine promosso dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio.
Protagonisti della due giorni di eventi sono i produttori dei Comuni di Chiusi, Sarteano, Cetona e San Casciano dei Bagni in Valdichiana Senese che con le loro eccellenze.

Ricchissimo il programma di attività previsto nella due giorni di : degustazioni di olio in abbinamento ai piatti della tradizione e ai prodotti dell’eccellenza gastronomica locale, mostre dedicate alle civiltà dell’olivo, convegni scientifici e divulgativi, visite ai frantoi, eventi musicali, mercatini di arti e mestieri, cooking show e corsi di assaggio, menù a tema nei ristoranti, spazi per il coinvolgimento dei bambini.[:]

Reggello: 43 edizione per la rassegna dell’olio

intervista_l-annata-nera-dell-olio-extravergine-di-olivadi redazione – Dal 29 ottobre al 1° novembre torna a Reggello la rassegna dell’olio extravergine d’oliva, che giunge quest’anno alla 43a edizione.

Quattro giorni interamente dedicati al prezioso prodotto della terra e della cultura toscana, l’occasione per assaggiare il pregiato ‘olio novo’ che rinasce dopo l’anno zero 2014.
Reggello è il luogo che più è identificato come centro di produzione d’olio toscano – dice il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani nel corso della conferenza stampa che si è tenuta per presentare l’evento–. L’olio, con gli oliveti che lo producono, è la tipicità della bellezza toscana nel mondo, nasce dalla coltivazione minuta del popolo. La rassegna di Reggello è cresciuta nel tempo, l’invito che rivolgo a tutti i toscani è di andare a visitarla”, ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale.

“Per noi il nostro olio è perfetto – ha spiegato il sindaco di Reggello, Cristiano Benucci –, i dati sulle caratteristiche organolettiche ce lo confermano. Torniamo a presentarlo nella nostra rassegna, tra le più longeve e le più prestigiose della Toscana, perché per Reggello olio vuol dire eccellenza e storia: la coltivazione, la raccolta, la frangitura delle olive segnano il ritmo della nostra vita”.
Molte le aziende locali che parteciperanno alla rassegna, ma ci sarà anche, come accade da cinque anni a questa parte, l’olio prodotto e imbottigliato direttamente dal Comune, che sarà poi distribuito nelle mense comunali.

bread and oil

bread and oil

Olio da apprezzare, valorizzare e tutelare. “Di fronte ai rischi di contaminazione”, ha aggiunto Giani, “serve una Santa Alleanza tra le nostre istituzioni per la difesa della purezza dell’autentico olio toscano”.
Al suo fianco, la consigliera regionale Fiammetta Capirossi, ha voluto ricordare con orgoglio “il valore dell’olio toscano e in particolare dell’olio di Reggello, e i tanti usi oltre a quello alimentare, che ne fanno una espressione della nostra cultura popolare: dalla cosmesi, alla medicina, all’edilizia”.
La consigliera regionale Serena Spinelli ha inviato un messaggio di saluto: “Un grazie – scrive la consigliera – va ai nostri produttori e olivicoltori e al Comune”, perché “è bello vedere come ogni anno la comunità reggellese torna a stringersi, nella propria festa”. L’olivo e l’olio “come fattore culturale e elemento distintivo per la Toscana, scrive ancora Serena Spinelli, “con le tradizioni legate al lavoro collettivo”.

Alla conferenza stampa sono intervenuti anche gli assessori del Comune di Reggello, Adele Bartolini e Giacomo Banchetti, che hanno ricordato anche le iniziative collaterali alla rassegna, a cominciare dalla 41a corsa dell’olio, competizione podistica sulle colline da Firenze a Reggello, in programma il primo novembre, che quest’anno ha superato le seicento iscrizioni

San Polo in Chianti: dentro il frantoio

[:it]20151120_104516di Nadia Fondelli – Dell’olio extra vergine d’oliva si parla molto, forse troppo e anche a sproposito specie dopo l’anno orribile 2014 che di fatto, in Toscana ha azzerato la produzione e fatto piangere lacrime amare a tanti.

Questo raccolto 2015 era quindi atteso più di una sposa all’altare. Abbiamo iniziato a parlarne i primi di ottobre prima bisbigliando sottovoce poi, piano 20151120_110351piano più forte fino all’apoteosi di questi giorni quando i frantoi lavorano a pieno regime 24 ore su 24.

Previsioni, anteprime e discorsi, tanti. Difficile però che le porte molto girevoli in questi giorni dei frantoi si aprano ai ficcanaso giornalisti. C’è da lavorare e meglio non averli fra i piedi.

Non sempre è così però perché a San 20151120_121043Polo in Chianti, i fratelli Gionni e Paolo Pruneti, nonostante le occhiaie e i riccioli ribelli di molte notti insonni passate in frantoio ci hanno accolto per raccontarsi e raccontare il loro essere, orgogliosamente, artigiani del gusto.

Qui l’extra vergine d’oliva è il prodotto, non il fratello minore del vino. E’ il prodotto voluto, cercato, sognato e realizzato da due giovani visionari dell’agricoltura 2.0 che fanno qualità dell’eccellenza e che, come se già non fosse eroico il loro lavoro per il frutto dell’olivo, si dilettano anche a ridare splendore alla produzione dell’iris e dello zafferano.

Ma torniamo all’extra vergine che davanti ai nostri occhi in pochi passaggi si trasforma da oliva a olio.
Con coraggio e passione Gionni e Paolo rappresentano l’oggi e il domani di un’azienda dalla tradizione centenaria. Coraggio e passione con cui seguono personalmente ogni fase di lavorazione, coraggio e passione con cui immettono sul mercato monocultivar, cru e blend scelti e selezionati in prima persona per regalare agli appassionati un top di gamma e ai neofiti la possibilità di scoprire la differenza fra un grande extravergine e un anonimo equivalente da supermercato.

Oggi alcuni colleghi stranieri hanno avuto la possibilità di avvicinarsi a questo mondo. Hanno provato l’esperienza particolare di frangere in campo da un olivo e di fare poi degustazione d’olio anche al bicchiere. Hanno provato la sensazione di sentirsi graffiare la gola dai polifenoli, di sentire al naso e in bocca sentori di campo balsamici.

Leccino, Moraiolo e Frantoio i monocultivar 2015 degustati.
Si confermano l’eccellenza degli extravergini dei Pruneti. Leggero, delicato, equilibrato e dolce con i suoi sentori di lattuga e insalate il Leccino. Sentore di erba di campo, rucola, mela verde e finale di pepe nero intenso per il Moraiolo e caratteristico carciofo, rucola e pepe verde per il Frantoio.
Un’annata che promette bene. Il 2015 Pruneti pare davvero essere in linea con i sogni visionari di Gionni e Paolo che per essere compiuti devono solo veder diventare il consumatore un fruitore sempre più consapevole.[:en]20151120_104516 20151120_11035120151120_121043di Nadia Fondelli – Dell’olio extra vergine d’oliva si parla molto, forse troppo e anche a sproposito specie dopo l’anno orribile 2014 che di fatto, in Toscana ha azzerato la produzione e fatto piangere lacrime amare a tanti.

Questo raccolto 2015 era quindi atteso più di una sposa all’altare. Abbiamo iniziato a parlarne i primi di ottobre prima bisbigliando sottovoce poi, piano piano più forte fino all’apoteosi di questi giorni quando i frantoi lavorano a pieno regime 24 ore su 24.

Previsioni, anteprime e discorsi, tanti. Difficile però che le porte molto girevoli in questi giorni dei frantoi si aprano ai ficcanaso giornalisti. C’è da lavorare e meglio non averli fra i piedi.

Non sempre è così però perché a San Polo in Chianti, i fratelli Gionni e Paolo Pruneti, nonostante le occhiaie e i riccioli ribelli di molte notti insonni passate in frantoio ci hanno accolto per raccontarsi e raccontare il loro essere, orgogliosamente, artigiani del gusto.

Qui l’extra vergine d’oliva è il prodotto, non il fratello minore del vino. E’ il prodotto voluto, cercato, sognato e realizzato da due giovani visionari dell’agricoltura 2.0 che fanno qualità dell’eccellenza e che, come se già non fosse eroico il loro lavoro per il frutto dell’olivo, si dilettano anche a ridare splendore alla produzione dell’iris e dello zafferano.

Ma torniamo all’extra vergine che davanti ai nostri occhi in pochi passaggi si trasforma da oliva a olio.
Con coraggio e passione Gionni e Paolo rappresentano l’oggi e il domani di un’azienda dalla tradizione centenaria. Coraggio e passione con cui seguono personalmente ogni fase di lavorazione, coraggio e passione con cui immettono sul mercato monocultivar, cru e blend scelti e selezionati in prima persona per regalare agli appassionati un top di gamma e ai neofiti la possibilità di scoprire la differenza fra un grande extravergine e un anonimo equivalente da supermercato.

Oggi alcuni colleghi stranieri hanno avuto la possibilità di avvicinarsi a questo mondo. Hanno provato l’esperienza particolare di frangere in campo da un olivo e di fare poi degustazione d’olio anche al bicchiere. Hanno provato la sensazione di sentirsi graffiare la gola dai polifenoli, di sentire al naso e in bocca sentori di campo balsamici.

Leccino, Moraiolo e Frantoio i monocultivar 2015 degustati.
Si confermano l’eccellenza degli extravergini dei Pruneti. Leggero, delicato, equilibrato e dolce con i suoi sentori di lattuga e insalate il Leccino. Sentore di erba di campo, rucola, mela verde e finale di pepe nero intenso per il Moraiolo e caratteristico carciofo, rucola e pepe verde per il Frantoio.
Un’annata che promette bene. Il 2015 Pruneti pare davvero essere in linea con i sogni visionari di Gionni e Paolo che per essere compiuti devono solo veder diventare il consumatore un fruitore sempre più consapevole.[:]