Reggello: 43 edizione per la rassegna dell’olio

intervista_l-annata-nera-dell-olio-extravergine-di-olivadi redazione – Dal 29 ottobre al 1° novembre torna a Reggello la rassegna dell’olio extravergine d’oliva, che giunge quest’anno alla 43a edizione.

Quattro giorni interamente dedicati al prezioso prodotto della terra e della cultura toscana, l’occasione per assaggiare il pregiato ‘olio novo’ che rinasce dopo l’anno zero 2014.
Reggello è il luogo che più è identificato come centro di produzione d’olio toscano – dice il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani nel corso della conferenza stampa che si è tenuta per presentare l’evento–. L’olio, con gli oliveti che lo producono, è la tipicità della bellezza toscana nel mondo, nasce dalla coltivazione minuta del popolo. La rassegna di Reggello è cresciuta nel tempo, l’invito che rivolgo a tutti i toscani è di andare a visitarla”, ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale.

“Per noi il nostro olio è perfetto – ha spiegato il sindaco di Reggello, Cristiano Benucci –, i dati sulle caratteristiche organolettiche ce lo confermano. Torniamo a presentarlo nella nostra rassegna, tra le più longeve e le più prestigiose della Toscana, perché per Reggello olio vuol dire eccellenza e storia: la coltivazione, la raccolta, la frangitura delle olive segnano il ritmo della nostra vita”.
Molte le aziende locali che parteciperanno alla rassegna, ma ci sarà anche, come accade da cinque anni a questa parte, l’olio prodotto e imbottigliato direttamente dal Comune, che sarà poi distribuito nelle mense comunali.

bread and oil

bread and oil

Olio da apprezzare, valorizzare e tutelare. “Di fronte ai rischi di contaminazione”, ha aggiunto Giani, “serve una Santa Alleanza tra le nostre istituzioni per la difesa della purezza dell’autentico olio toscano”.
Al suo fianco, la consigliera regionale Fiammetta Capirossi, ha voluto ricordare con orgoglio “il valore dell’olio toscano e in particolare dell’olio di Reggello, e i tanti usi oltre a quello alimentare, che ne fanno una espressione della nostra cultura popolare: dalla cosmesi, alla medicina, all’edilizia”.
La consigliera regionale Serena Spinelli ha inviato un messaggio di saluto: “Un grazie – scrive la consigliera – va ai nostri produttori e olivicoltori e al Comune”, perché “è bello vedere come ogni anno la comunità reggellese torna a stringersi, nella propria festa”. L’olivo e l’olio “come fattore culturale e elemento distintivo per la Toscana, scrive ancora Serena Spinelli, “con le tradizioni legate al lavoro collettivo”.

Alla conferenza stampa sono intervenuti anche gli assessori del Comune di Reggello, Adele Bartolini e Giacomo Banchetti, che hanno ricordato anche le iniziative collaterali alla rassegna, a cominciare dalla 41a corsa dell’olio, competizione podistica sulle colline da Firenze a Reggello, in programma il primo novembre, che quest’anno ha superato le seicento iscrizioni

San Polo in Chianti: dentro il frantoio

[:it]20151120_104516di Nadia Fondelli – Dell’olio extra vergine d’oliva si parla molto, forse troppo e anche a sproposito specie dopo l’anno orribile 2014 che di fatto, in Toscana ha azzerato la produzione e fatto piangere lacrime amare a tanti.

Questo raccolto 2015 era quindi atteso più di una sposa all’altare. Abbiamo iniziato a parlarne i primi di ottobre prima bisbigliando sottovoce poi, piano 20151120_110351piano più forte fino all’apoteosi di questi giorni quando i frantoi lavorano a pieno regime 24 ore su 24.

Previsioni, anteprime e discorsi, tanti. Difficile però che le porte molto girevoli in questi giorni dei frantoi si aprano ai ficcanaso giornalisti. C’è da lavorare e meglio non averli fra i piedi.

Non sempre è così però perché a San 20151120_121043Polo in Chianti, i fratelli Gionni e Paolo Pruneti, nonostante le occhiaie e i riccioli ribelli di molte notti insonni passate in frantoio ci hanno accolto per raccontarsi e raccontare il loro essere, orgogliosamente, artigiani del gusto.

Qui l’extra vergine d’oliva è il prodotto, non il fratello minore del vino. E’ il prodotto voluto, cercato, sognato e realizzato da due giovani visionari dell’agricoltura 2.0 che fanno qualità dell’eccellenza e che, come se già non fosse eroico il loro lavoro per il frutto dell’olivo, si dilettano anche a ridare splendore alla produzione dell’iris e dello zafferano.

Ma torniamo all’extra vergine che davanti ai nostri occhi in pochi passaggi si trasforma da oliva a olio.
Con coraggio e passione Gionni e Paolo rappresentano l’oggi e il domani di un’azienda dalla tradizione centenaria. Coraggio e passione con cui seguono personalmente ogni fase di lavorazione, coraggio e passione con cui immettono sul mercato monocultivar, cru e blend scelti e selezionati in prima persona per regalare agli appassionati un top di gamma e ai neofiti la possibilità di scoprire la differenza fra un grande extravergine e un anonimo equivalente da supermercato.

Oggi alcuni colleghi stranieri hanno avuto la possibilità di avvicinarsi a questo mondo. Hanno provato l’esperienza particolare di frangere in campo da un olivo e di fare poi degustazione d’olio anche al bicchiere. Hanno provato la sensazione di sentirsi graffiare la gola dai polifenoli, di sentire al naso e in bocca sentori di campo balsamici.

Leccino, Moraiolo e Frantoio i monocultivar 2015 degustati.
Si confermano l’eccellenza degli extravergini dei Pruneti. Leggero, delicato, equilibrato e dolce con i suoi sentori di lattuga e insalate il Leccino. Sentore di erba di campo, rucola, mela verde e finale di pepe nero intenso per il Moraiolo e caratteristico carciofo, rucola e pepe verde per il Frantoio.
Un’annata che promette bene. Il 2015 Pruneti pare davvero essere in linea con i sogni visionari di Gionni e Paolo che per essere compiuti devono solo veder diventare il consumatore un fruitore sempre più consapevole.[:en]20151120_104516 20151120_11035120151120_121043di Nadia Fondelli – Dell’olio extra vergine d’oliva si parla molto, forse troppo e anche a sproposito specie dopo l’anno orribile 2014 che di fatto, in Toscana ha azzerato la produzione e fatto piangere lacrime amare a tanti.

Questo raccolto 2015 era quindi atteso più di una sposa all’altare. Abbiamo iniziato a parlarne i primi di ottobre prima bisbigliando sottovoce poi, piano piano più forte fino all’apoteosi di questi giorni quando i frantoi lavorano a pieno regime 24 ore su 24.

Previsioni, anteprime e discorsi, tanti. Difficile però che le porte molto girevoli in questi giorni dei frantoi si aprano ai ficcanaso giornalisti. C’è da lavorare e meglio non averli fra i piedi.

Non sempre è così però perché a San Polo in Chianti, i fratelli Gionni e Paolo Pruneti, nonostante le occhiaie e i riccioli ribelli di molte notti insonni passate in frantoio ci hanno accolto per raccontarsi e raccontare il loro essere, orgogliosamente, artigiani del gusto.

Qui l’extra vergine d’oliva è il prodotto, non il fratello minore del vino. E’ il prodotto voluto, cercato, sognato e realizzato da due giovani visionari dell’agricoltura 2.0 che fanno qualità dell’eccellenza e che, come se già non fosse eroico il loro lavoro per il frutto dell’olivo, si dilettano anche a ridare splendore alla produzione dell’iris e dello zafferano.

Ma torniamo all’extra vergine che davanti ai nostri occhi in pochi passaggi si trasforma da oliva a olio.
Con coraggio e passione Gionni e Paolo rappresentano l’oggi e il domani di un’azienda dalla tradizione centenaria. Coraggio e passione con cui seguono personalmente ogni fase di lavorazione, coraggio e passione con cui immettono sul mercato monocultivar, cru e blend scelti e selezionati in prima persona per regalare agli appassionati un top di gamma e ai neofiti la possibilità di scoprire la differenza fra un grande extravergine e un anonimo equivalente da supermercato.

Oggi alcuni colleghi stranieri hanno avuto la possibilità di avvicinarsi a questo mondo. Hanno provato l’esperienza particolare di frangere in campo da un olivo e di fare poi degustazione d’olio anche al bicchiere. Hanno provato la sensazione di sentirsi graffiare la gola dai polifenoli, di sentire al naso e in bocca sentori di campo balsamici.

Leccino, Moraiolo e Frantoio i monocultivar 2015 degustati.
Si confermano l’eccellenza degli extravergini dei Pruneti. Leggero, delicato, equilibrato e dolce con i suoi sentori di lattuga e insalate il Leccino. Sentore di erba di campo, rucola, mela verde e finale di pepe nero intenso per il Moraiolo e caratteristico carciofo, rucola e pepe verde per il Frantoio.
Un’annata che promette bene. Il 2015 Pruneti pare davvero essere in linea con i sogni visionari di Gionni e Paolo che per essere compiuti devono solo veder diventare il consumatore un fruitore sempre più consapevole.[:]

Extra vergine d’oliva toscano: fra eventi e qualità

di Nadia Fondelli – L’autunno in Toscana dopo le grandi fatiche della vendemmia è stagione di grandi frutti della terra: castagne, tartufo e olio extra vergine d’oliva.
L’olivo è uno dei simboli stessi del paesaggio toscano, insieme ai cipressi e alle dolci colline. E proprio in questi giorni in cui nelle campagne è iniziata la raccolta e la frangitura delle olive, un rito antichissimo che si ripete da migliaia di anni, nei borghi antichi si celebra con feste ad hoc questo grande prodotto.
Fino a dicembre moltissime sono le occasioni di festa in Toscana per celebrare la raccolta dei frutti di questo albero.

Grande evento quello che si celebrerà nelle Crete Senesi, a San Quirico d’Orcia, dove nasce uno degli extravergine più ricercati della Toscana, realizzato ancora oggi con le macine in pietra. Dal 5 all’8 dicembre si potranno gustare insieme all’olio tutte le specialità locali: dalla carne chianina autentica ai formaggi. Per chi lo vorrà l’occasione è ghiotta per iscriversi a corsi di degustazione, fare trekking negli oliveti, ascoltare musica e i curiosi spettacoli degli artisti di strada. E domenica 8 dicembre, chi riuscirà a prenotare potrà arrivare nel borgo con lo storico Treno Natura, in partenza da Siena, e godersi i panorami mozzafiato della Valdorcia a bordo delle carrozze d’epoca.
Oro verde protagonista anche sul Monte Amiata, dove con la prima neve della sttagione arrivano anche le degustazioni di prodotti a chilometri zero, le sfide culinarie tra chef della zona e gli assaggi di olio nuovo a Semproniano il weekend del 23 e 24 novembre.

Ma come sarà l’extra vergine d’oliva toscano 2013?
Qualita’ superba e raccolto generoso in poche parole, finalmente aggiungiamo… dopo due annate inferiori alle aspettative, i primi dati (quantitativi) di questa nuova stagione confermano le previsioni di una produzione medio-buona che si aggirerà intorno ai 160.000 quintali con un aumento, se pur disomogeneo, tra il 5% ed il 10%.
La produzione potenzialmente certificabile come olio Toscano Igp, la principale denominazione d’origine a livello nazionale con oltre 11mila soci, potrebbe raggiungere il 45% (produzione con tracciabilità), mentre il prodotto effettivamente controllato e certificato si stima raggiungerà i 35-40.000 quintali.
A confermare la buona annata per l’olivicoltura sono Coldiretti Toscana e Consorzio di Tutela per l’Olio Toscano Igp nel corso dell’apertura ufficiale della stagione olivicola 2013 che si e’ tenuta al Podere Carrai a Traquanda (Siena) con l’assaggio del primo olio dell’anno.
L’abbondante fioritura della passata primavera, malgrado sia stata seguita da abbondanti piogge, ha dato – analizzano Coldiretti e Consorzio Tutela Olio Toscano Igp – una buona allegazione e attualmente possiamo osservare una maturazione leggermente in ritardo rispetto agli anni precedenti.
”Grazie alle favorevoli condizioni meteo l’olio sarà di ottima qualità sia sotto il profilo dell’acidità che delle caratteristiche organolettiche”, afferma Coldiretti Toscana.
E allora ancora pochi giorni e poi potremo tutti portare sulle nostre tavole il pregiato oro verde toscano.by Nadia Fondelli – Autumn in Tuscany after the great labors of the harvest season of the fruits of the earth : chestnuts , truffles and extra virgin olive oil.
The olive tree is one of the very symbols of the Tuscan landscape , together with cypresses and rolling hills . And in these days when campaigns began collecting and pressing of the olives , an ancient ritual that is repeated for thousands of years , in ancient villages is celebrated with feasts ad hoc this great product.
Until December, there are very many festive occasions in Tuscany to celebrate the harvest of the fruits of this tree.

Great event that will be celebrated in the Crete Senesi , in San Quirico d’ Orcia , where he was born one of the most sought virgin of Tuscany, made ​​today with the millstones . From December 5 to 8 can be tasted together with the oil all the local specialties : from Chianina beef authentic cheese. For those who want the opportunity is tempting to sign up for tasting courses , hiking in the olive groves , listening to music and the curious performances of street artists . And Sunday, December 8 , who will be able to book will arrive in the village with the historic Train Nature, from Siena, and enjoy the breathtaking views of the Orcia Valley aboard vintage carriages .
Green Gold also starred on Monte Amiata , where the first snow of the sttagione came the tasting of zero kilometers , the challenges between local chefs and culinary tastings of new oil in Semproniano the weekend of 23 and 24 November .

But how will the extra virgin olive oil from Tuscany 2013
Quality ‘ superb and generous harvest in a few words , finally add … after two years below expectations , the first data (quantitative) of this new season confirm the predictions of a medium- good production that will be about 160,000 tons , an increase , albeit uneven, between 5% and 10% .
The production potentially certifiable as oil Toscano PGI , the main denomination of origin at the national level with over 11 thousand members, could reach 45 % ( with production traceability) , while the product actually inspected and certified is estimated to reach 35-40,000 tons .
To confirm the good year for olive growing are Coldiretti Tuscany and the Consortium for the Olio Toscano PGI during the official opening of the olive season 2013 to be ‘held at the farm in Traquanda Carras (Siena ) with the taste of oil first year.
The abundant flowering of last spring, despite being followed by heavy rains , gave – analyze Coldiretti and Consorzio Tutela Olio Toscano PGI – a good allegation and we can currently observe a ripening slightly later than in previous years .
” Thanks to the favorable weather conditions the oil will be of excellent quality both in terms of the acidity that the organoleptic characteristics ,” said Coldiretti Tuscany .
And then a few more days and then we can all bring to our tables the prized gold green Tuscan .

Versilia: Enolia per conoscere l’olio d’oliva di qualità Versilia: Enolia for discoverng extra virgin olive oil top quality

di redazione – Quattordicesima edizione per questa manifestazione che si terrà sabato 20 e domenica 21 Aprile nella Villa Medicea e nel centro storico di Seravezza.
I più importanti oli di qualità della Toscana, i prodotti tipici del territorio, la valorizzazione delle eccellenze delle altre regioni italiane, insieme a degustazioni, arte e musica.

Sono questi i motivi che anche hanno portato la Fondazione Terre Medicee ed il Comune di Seravezza ad organizzare Enolia.
In una Versilia identificata prevalentemente come terra di mare, Seravezza, vera e propria porta delle Apuane e già luogo di vacanza estiva prescelto dai Medici, conferma la formula per un fine settimana con un nutrito programma di eventi e degustazioni dislocate tra la Villa Medicea e il suo centro storico.

Protagonista, quest’anno più che mai, l’olio extra vergine d’oliva che è possibile degustare e confrontare presso gli stand provenienti da diverse località e regioni italiane.
Si possono poi assaggiare tantissimi prodotti provenienti da tutta Italia e come ogni anno verranno presentati alcuni prodotti eno-gastronomici da scoprire o ri-scoprire.

Il successo di Enolia è dovuto, in parte, anche al suo essere “contenitore” di una serie di eventi collaterali importanti che vedono protagonista anche il centro storico divenuto ormai a pieno titolo parte integrante della rassegna.
L’edizione di quest’anno, si preannuncia particolarmente ricca di eventi tesi a promuovere e far conoscere il territorio comunale di Seravezza e le sua peculiarità:

Sabato 20 aprile, subito dopo l’inaugurazione, la Fondazione Terre Medicee in collaborazione con Galatea Versilia lancerà l’itinerario in bicicletta: Pedalando tra gli ulivi: alla scoperta della storia e delle architetture della piana, mentre domenica mattina, alle ore 10,30 il ritrovo sarà proprio nella piazza del capoluogo comunale per la presentazione dell’itinerario culturale: Passeggiando a Seravezza: il centro storico e i suoi tesori nascosti. Per l’occasione giornalisti e blogger di settore che potranno commentare e proporre questi itinerari.

Informazioni : www.terremedicee.itwww.enolia.it

by redaction – Fourteenth edition for this event to be held on Saturday 20 and Sunday, April 21 at the Villa Medici, and in the center of Seravezza.
The most important quality oils of Tuscany, the typical products of the territory, the promotion of excellence in other Italian regions, along with tastings, art and music.

These are the reasons that led the Fondazione Medicea and the Municipality of Seravezza to organize Enolia.
In Versilia identified primarily as a land of sea, Seravezza, true gateway of the Apuan Alps and already summer vacation spot chosen by the Medici, confirms the formula for a weekend with a full program of events and tastings located in the Villa Medici and the Its historic center.

The protagonist, this year more than ever, the extra virgin olive oil that you can taste and compare the stands from different localities and regions Italian.
You can then try lots of products from all over Italy and like every year will present some food and wine to discover or re-discover.

The success of Enolia is due, in part, to his being a “container” for a series of important events that also partakes in the old town which has become a fully-fledged part of the show.
This year, promises to be particularly rich in events aimed at promoting and raising awareness of the municipality of Seravezza and its peculiarities:

Saturday, April 20, immediately after the inauguration, the Foundation in collaboration with the Medicean Galatea Versilia will launch the route by bike: Riding through the olive trees: to discover the history and architecture of the plain, while on Sunday morning at 10:30 am the meeting will be in the square of the capital city for the cultural presentation of the itinerary: Walking in Seravezza: the old town and its hidden treasures. For the occasion, journalists and bloggers in the sector who will comment and suggest these routes.

Information: www.terremedicee.it – www.enolia.it

Gli 007 alimentari. Quelli che garantiscono l’eccellenzaThe food spies. Guaranteeing excellence

In principio c’erano i formaggi e i salumi, poi la longa manus della contraffazione alimentare ha allungato i suoi tentacoli su altri prodotti dell’eccellenza made in Tuscany, dall’olio fino al vino, dal latte alla pasta (e il pomodoro per condirla) fino alle verdure. Secondo un’indagine di Coldiretti, quasi la metà dei nostri prodotti da tavola, anche se sull’etichetta “batte” ufficialmente bandiera tricolore, proviene in realtà dall’estero oppure viene lavorata con materie prime provenienti da oltre confine.
In questo modo, il nostro Paese – e soprattutto la Toscana, che vanta un alto numero di Dop (Denominazioni di origine protetta) e Igp (Indicazione geografica protetta) – inonda i mercati mondiali di prodotti “taroccati”. Un giro d’affari da svariati miliardi, che taglia le gambe alle imprese nostrane che scelgono di operare nel rispetto delle regole.
Tra i prodotti più taroccati, in Toscana spiccano i casi del Brunello di Montalcino, del lardo di Colonnata o dell’olio spacciato per extra-vergine.
Ecco perchè consorzi e associazioni di categoria hanno pensato di passare al contrattacco, mettendo su autentiche squadre di 007 anti-tarocchi. E’ il caso di Coldiretti o dei diversi consorzi di tutela dei prodotti, che hanno affidato questo compito di verifica a analisi agli “agenti vigilatori”, figure professionali che operano in stretto contatto con le forze dell’ordine: basti pensare che la qualifica di agenti di pubblica sicurezza viene rilasciato dalla locale prefettura.
In genere si tratta di laureati in Scienze agrarie o agronomi, con particolari competenze (in primis il potere sanzionatorio) e in grado di verificare se ciò che viene presentato come “made in Tuscany” lo è davvero.

Una di questi 007 è Fiammetta Nizzi Grifi, che lavora per il consorzio dell’olio extra-vergine d’oliva Chianti Classico: “Mi occupo di controlli su prodotti confezionati – racconta – e intervengo direttamente alla vendita, sugli scaffali, per verificare la rispondenza tra la qualità effettiva di un olio e il contenuto dell’etichetta. Acquisto le bottiglie come un normale consumatore ed eseguo una serie di verifiche sulla tracciabilità, attraverso le informazioni presenti nella fascetta numerata presente sulle etichette per capire se il contenuto della bottiglia corrisponde a quanto effettivamente riportato in etichetta. Un altro aspetto del mio lavoro – aggiunge Nizzi Grifi, che opera sia in Italia che all’estero – consiste nell’andare a rintracciare sul mercato prodotti che richiamano alla mente una determinata denominazione senza che le materie prime siano state coltivate dai soci del consorzio, oppure olio che non sia stato imbottigliato nei luoghi appositi. Si tratta di prodotti che agli occhi del consumatore distratto possono facilmente essere confusi per altri sottoposti invece a tutela”. In genere, sui controlli effettuati – specie nei luoghi nevralgici dell’import alimentare, come frontiere o porti – si registra circa un 10% di prodotti che mostra lacune su almeno uno degli aspetti evidenziati.

E se qualche tempo fa al Brennero e al Frejus sono stati scoperte quasi 15mila cosce di maiale provenienti da Olanda, Danimarca e Germania e destinate a diventare prosciutti italiani, proprio il consorzio del prosciutto toscano Dop – il primo a dotarsi di un agente vigilatore – è attivo con un proprio 007, Walter Giorgi, per garantire il massimo della tutela. “Possiamo agire in fase di commercializzazione – conferma Giorgi – per verificare ciò che avviene prima della vendita: controlliamo il cartellino, la marchiatura a fuoco e tutto ciò che un prosciutto deve avere per essere in regola. Compriamo anche prodotti similari da un punto di vista del nome, e quando riscontriamo irregolarità emettiamo verbali e multe che poi vengono riscosse dal ministero. L’ultima frontiera? Le vendite di prosciutto online: in questi casi inviamo segnalazioni ai venditori avvisandoli che quei prodotti non hanno i requisiti e potrebbero incorrere in sanzioni”.
Marco Gemelli
In the beginning, there were cheeses and cured meats, then the long hand of food falsification extended its tentacles to other prestigious, Tuscan made products including oil, wine, milk, pasta (and the tomatoes with which it’s served) and vegetables. According to a survey by Coldiretti, almost half of our food products actually comes from abroad or is processed with ingredients from outside Italy, although the Italian flag is officially shown on the label.
Our country – and Tuscany in particular, which boasts a high number of PDOs (Protected Designation of Origin) and PGIs (Protected Geographical Indication) – floods the world markets with “pimped” products. It’s a business worth many billions, which brings to their knees our companies that choose to work according to the regulations.
In Tuscany, Brunello di Montalcino, Lardo di Colonnata and oil made out to be extra-virgin are some of the products that are pimped the most.
That’s why consortia and trade associations decided to go on the counter-attack, setting up real anti-pimping spy teams. This is the case of Coldiretti and the various product protection consortia, which have entrusted this check to the analysis of supervisory agents, professional figures who work in close contact with the forces of order. Just consider that the qualification of the public safety agents is issued by the local prefecture.
They are usually graduates in Farm Sciences or agronomists with special competencies (the power to issue fines first and foremost) and capable of checking whether products claiming to have been made in Tuscany are just that.

Fiammetta Nizzi Grifi is one of these spies. She works for the Chianti Classico extra-virgin olive oil consortium. “I check packaged products and intervene directly in sales and on the shelves to check the correspondence between the effective quality of oil and the contents on the label. I buy a bottle like a normal consumer and carry out a series of traceability checks using the information on the numbered band on the label to understand whether the contents in the bottle correspond to what is actually stated on the label.” Fiammetta Nizzi Grifi works in Italy and abroad. She adds, “Another aspect of my work consists in tracing products on the market that bring a certain designation to mind, but whose ingredients were not grown by the members of the consortium or oil that wasn’t bottled in the designated places. These are products that can easily be mistaken for others subject to protection in the eyes of the distracted consumer.” About 10% of products that fall short of at least one of the highlighted aspects are generally seen during the checks, especially in the nerve centres of food import, like frontiers and ports.

If almost 15,000 pork shoulders were discovered some time ago in Brenner and Frejus that had come from Holland, Denmark and Germany and which were destined to become Italian hams, it was down to the PDO Tuscan ham consortium – the first to employ a supervisory agent – and its own spy, Walter Giorgi, who guarantees the utmost protection. “We can act during the marketing stage,” confirms Giorgi, “to check what happens before the sale. We check the labelling, branding and everything that a ham must have to be within the norm. We also buy similar products from the point of view of the name and when we discover irregularities, we issue reports and fine that are paid to the ministry. What’s the last frontier? The sale of hams online. In that case, we send notices to retailers, warning them that those products do not have the requisites and they might have to pay a fine.”
Marco Gemelli