Il festival Franciacorta sbarca su quel ramo del lago di Como

Il festival Franciacorta sbarca su quel ramo del lago di Como

Settembre mese di ritorni, di fatica di riprendere i ritmi ma anche di cose bellissime come il Festival Franciacorta.
Un’occasione unica per scoprire e riscoprire il magnifico territorio in cui nasce il grande vino Franciacorta.
La Franciacorta è un luogo di storia antica e coinvolgente, un territorio unico e dalle molteplici anime, un’eccellenza italiana, un luogo in cui il vino è da sempre il grande protagonista


La collina delle grandi bollicine

La Franciacorta è un’area collinare e verdeggiante compresa tra Brescia e la sponda meridionale del lago d’Iseo, ideale per trascorrere le proprie vacanze tra natura, percorsi ciclabili, borghi storici e vini rinomati.
Franciacorta è sinonimo di bollicine, conosciute e apprezzate in tutto il mondo; perché non andare ad assaggiarle direttamente nella loro patria?
Approfitta così l’esplorazione della zona seguendo il percorso della
Strada del Vino che ti condurrà da una cantina all’altra, attraverso paesaggi spettacolari oppure immergendoti nel Festival della Franciacorta di settembre.
Il territorio della Franciacorta è costellato di decine di fortezze medievali quali l’Abbazia Olivetana di San Nicola, uno dei più grandi complessi monastici italiani; un luogo assolutamente particolare è poi la Riserva naturale delle Torbiere del Sebino: composta prevalentemente da canneti e specchi d’acqua circondati da campi coltivati. Gli amanti della natura e del birdwatching ne saranno entusiasti.

Foto di Guido Reimann da Pixabay

Due o tre cose da dire su questo grande vino

Siamo al cospetto di uno dei migliori spumanti italiani che nasce da uve principalmente Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco, varietà selezionate con cura per ottenere vini equilibrati e complessi.
Il Franciacorta è un vino spumante prodotto secondo il “Metodo Classico,” lo stesso metodo utilizzato per lo Champagne in Francia.
Questo significa che subisce una seconda fermentazione in bottiglia, creando bollicine naturali e una complessità aromatica distintiva.
La Franciacorta può essere prodotta in vari stili, dal Brut al Satèn, vino spumante leggermente più morbido e cremoso. La regione è anche nota per la produzione di “Riserva,” vini invecchiati più a lungo e caratterizzati da maggiore complessità e profondità.
I Franciacorta sono apprezzati per la loro freschezza, eleganza e complessità aromatica.
Si caratterizzano per sentori di frutta matura, agrumi, lievito e note minerali. Sono vini versatili che possono essere apprezzati come aperitivo o abbinati a una varietà di piatti.

Lago di Como, Cernobbio. Foto inlombardia.it

Il festival sulle rive del lago di Como

Tappa sul Lago di Como per il festival della Franciacorta. Presenti 31 cantine in un grande banco d’assaggio e due seminari di degustazione.
Sarà la magica cornice di Villa Erba a Cernobbio ad accogliere le aziende franciacortine, che anche in questo appuntamento racconteranno la propria passione facendo conoscere al pubblico una selezione ad hoc dei loro prodotti.
La giornata sarà suddivisa in due momenti: dalle 16.00 alle 18.00 l’evento sarà dedicato agli operatori e alla stampa.
L’ingresso per gli addetti al settore è gratuito; è comunque necessario accreditarsi al seguente link: https://franciacorta.eventbrite.it

Dalle ore 18.00 alle ore 21.00 il Festival Franciacorta aprirà le porte al grande pubblico: continueranno le degustazioni nei diversi banchi d’assaggio.
Il Festival sarà un’occasione per dialogare con i produttori e per conoscere più da vicino Franciacorta. 


Da provare: polenta e misultin

Siccome siamo sulle rive del lago di Como e abbiamo in mano un buon bicchiere di bollicine di Franciacorta per non restare a stomaco vuoto vi consigliamo un ottimo piatto locale, come la polenta con le sardine essiccate (presidio Slow Food), tipico pesce lacustre che ben si abbina al Franciacorta.
La polenta e misultin è in realtà la ricetta simbolo del lago di Como. Insieme alla polenta 
ben abbrustolita ecco i missolitini (misultin in dialetto) salati da saltare sulla piastra. Un pesce localmente chiamato sardina, ma che in realtà è un agone, che si pesca nelle acque dei laghi lombardi e viene lavorato in più fasi per poterlo conservare a lungo.
Il procedimento dura circa sei mesi e richiede l’eviscerazione e la salatura subito dopo la cattura. I pesci vengono poi essiccati all’aria aperta esposti al sole su particolari rastrelliere per alcuni giorni. Alla fine sono pressati dentro a contenitori di latta o legno assieme a foglie di alloro e ricoperti d’olio.
La ricetta dice che per gustarli al meglio dovete innanzitutto scottarli per pochi minuti e poi condirli con prezzemolo e aglio.
La stagione della pesca è regolamentata fin dal medioevo, ed è proibita nel periodo della riproduzione, a maggio. Da giugno le rive si riempiono di pescatori e di spaghi pronti per l’essicazione delle prede già all’alba.

 

Arriva a Torino ColtivaTO, prima edizione del Festival dell’Agricoltura

Arriva a Torino ColtivaTO, prima edizione del Festival dell’Agricoltura

Nascerà a Torino nella primavera ColtivaTo, il Festival dell’Agricoltura: tre giorni di incontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, visite guidate, interviste, spettacoli e concerti per raccontare l’agricoltura in un grande evento scientifico-divulgativo che prenderà l’avvio, con cadenza biennale, sotto l’egida della Regione Piemonte, del Comune di Torino e del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

Il Festival, nato da un’idea di Antonio Pascale, scrittore e ispettore presso il Ministero dell’Agricoltura, e di Maria Lodovica Gullino, fitopatologo e imprenditore, che ne saranno rispettivamente direttore artistico e responsabile scientifico, si propone di parlare della “vera” agricoltura, spesso diversa da quella immaginata, bucolica, in modo rigoroso, basato su fatti e numeri, in un’ottica di economia e lavoro, di innovazione, scienza e tecnologia, senza dimenticare i temi del cambiamento climatico e della sostenibilità che all’agricoltura sono strettamente (inter)connessi.
Il tutto con spirito critico ma aperto, rivolgendosi a un pubblico eterogeneo e affiancando a eventi di carattere strettamente scientifico, come seminari, interviste e tavole rotonde, momenti puramente divulgativi, come concerti e spettacoli, visite guidate, incontri tra giovani e imprenditori.

ColtivaTo si terrà dal 31 marzo al 2 aprile 2023 e sarà un festival diffuso in numerose sedi nella città di Torino, cornice ideale: Torino e il Piemonte sono infatti un importante punto di riferimento nel settore agroalimentare, da un punto di vista produttivo e scientifico.