25 ottobre Champagne Day: le 5 migliori cantine per celebrarlo

25 ottobre Champagne Day: le 5 migliori cantine per celebrarlo

Con 247,9 milioni di fatturato e 10 milioni di bottiglie (+11,5%), l’Italia nel 2022 è stato il 5° mercato globale per le prestigiose bollicine francesi.
Ma è tutto il mondo ad apprezzare sempre di più l’iconico vino d’oltralpe, che ha saputo far innamorare intere generazioni e riprendersi brillantemente dopo lo stop della pandemia.

Boom champagne

Le previsioni per il futuro sono decisamente positive con il business che, secondo le stime di GlobeNewswire, toccherà quota 12,5 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni.
“Da sempre è protagonista dei momenti più gioiosi delle nostre vite, un simbolo di riuscita e condivisione, emblema di soddisfazione e contentezza privata, sigillo del tempo sociale più meritevole ed eccitante   –  A confermarlo sono i numeri che hanno accompagnato di pari passo l’euforico trend di vendita dello Champagne e la crescita di Anthology, che nell’ultimo anno ha registrato un aumento a tripla cifra nel fatturato, contando un +205,4% nelle vendite.” spiega Stefano Ceccarel, Head of Sales di Anthology by Mavolo..


Champagne day

Dalla Francia all’Italia, fino agli USA e non solo, il 25 ottobre si celebra lo Champagne Day.
La ricorrenza, lanciata nel 2009 dal wine expert californiano Chris Oggenfuss, è stata poi riconosciuta e promossa dal Comité Champagne, l’interprofessione con sede a Epernay che riunisce oltre 16mila Vigneron della celeberrima regione vitivinicola transalpina.
Per tutti gli appassionati, il quarto venerdì di ottobre è il momento tanto atteso per celebrare le bollicine più famose del mondo.
La storia dello Champagne è un’epopea di oltre 300 anni, che affonda le sue radici nel Medioevo francese, quando, nei pressi della piccola cittadina di Reims, si inizia a produrre un vino raffinato ed esclusivo, riservato alle celebrazioni religiose e ai banchetti delle famiglie nobili.
Attraverso i secoli, da Napoleone a Marylin Monroe, dalla Regina Elisabetta fino a Brad Pitt, in tantissimi lo hanno amato, e altrettanti continuano a farlo.
Dopotutto, che festa sarebbe senza un calice di ottimo spumante?
Sì, perché da che mondo è mondo, lo Champagne è il grande vino dei festeggiamenti. 

Cantiina. Foto Visualhunt.com

Il 10% di chi beve bollicine al mondo beve champagne

Lo Champagne si conferma anche dunque quest’anno re delle icone francesi, dal forte respiro internazionale.
Secondo gli ultimi dati forniti dal Comité Champagne, le bollicine più amate del mondo rappresentano oggi il 10% del consumo mondiale di vini spumanti in volume e il 21% in valore.
Con oltre 300 milioni di bottiglie raccolte, la vendemmia 2023 lascia ben sperare che si possa tornare a un trend che risponda con sempre più efficacia alle richieste degli appassionati.
L’obiettivo è quello di tenere sotto controllo i prezzi, cavalcando l’onda di un paio di annate estremamente positive: il 2021, stagione di riaperture post-Covid di bar e ristoranti e il 2022, quando lo Champagne, con oltre 325 milioni di unità commerciate, ha registrato le più alte vendite degli ultimi 15 anni.
I volumi dello Champagne promettono così di passare dai 253,5 milioni di litri del 2023 ai 311,1 milioni di litri entro il 2028. Il fatturato dello Champagne ha raggiunto un valore globale di circa 7,3 miliardi di dollari nel 2022 e si prevede che voli, secondo le stime di GlobeNewswire, a quota 12,5 miliardi nel 2032. Anche l’Italia ama lo Champagne. Il Belpaese è infatti il 5° mercato al mondo per la spumeggiante eccellenza d’oltralpe, con oltre 10 milioni di bottiglie vendute lo scorso anno e un business da 247,9 milioni di euro, posizionandosi davanti a Germania e Australia, con una crescita del 19% rispetto al 2021 secondo quanto riportato dal Comité Champagne. Già, perché gli italiani si confermano grandi conoscitori delle bollicine francesi: dalle bottiglie più classiche a quelle più esclusive, nel 2023 è stata registrata una crescita del 25% in fatturato e del 16% in quantità di bottiglie commerciate.

Cantina-Meteyer

Viva le bollicine, ma quante sono?

Nello champagne ci sono in media circa 49 milioni di bollicine per bottiglia!
Questo numero varia leggermente in base alla temperatura, alla qualità del vino, al bicchiere e alla pressione all’interno della bottiglia.
Ma perchè si formano? La fermentazione dello champagne avviene in bottiglia secondo il méthode champenoise, o metodo classico, che consiste nel far rifermentare il vino con l’aggiunta di lieviti e zucchero. Durante questa seconda fermentazione, i lieviti producono anidride carbonica, responsabile delle bollicine.
La pressione all’interno di una bottiglia di champagne è generalmente intorno alle 5-6 atmosfere (equivalente a circa tre volte quella di uno pneumatico per auto), permettendo la formazione e la persistenza delle bollicine.
Ma come devono essere le bollicine ideali?
Fini e numerose: le bollicine piccole e persistenti sono considerate un segno di qualità superiore. Continue: devono formare un “filo” continuo, risalendo dalla base del bicchiere. Delicate: non devono esplodere rapidamente, ma risalire con grazia, aggiungendo una texture cremosa al sorso.

La tradizione del sabrage

La pratica di sciabolare le bottiglie di champagne, o sabrage, ha origini leggendarie e una storia affascinante. Questo spettacolare metodo di apertura che prevede di usare una sciabola per stappare la bottiglia con un colpo netto, viene spesso associato a celebrazioni e vittorie.
La tradizione viene fatta risalire all’epoca napoleonica, ovvero agli inizi del XIX secolo. Secondo la leggenda, furono proprio i soldati dell’esercito di Napoleone Bonaparte a rendere popolare questa pratica.
Dopo una battaglia vinta i soldati francesi celebravano stappando le bottiglie di champagne con le sciabole, l’arma simbolo della cavalleria.
Si narra che Napoleone avesse dichiarato: “Nella vittoria meritiamo lo champagne, nella sconfitta ne abbiamo bisogno”.
La verità è che la pratica è nata perché montati a cavallo e spesso senza avere con loro un apribottiglie i soldati fecero di necessità virtù e scoprirono che con un colpo di sciabola ben assestato potevano stappare le bottiglie rapidamente e in modo spettacolare.
Molti ufficiali dell’esercito che provenivano dall’aristocrazia francese usavano il sabrage anche come segno di eleganza e potenza, soprattutto durante ricevimenti e banchetti.
Oggi il sabrage rimane un mito ed è utilizzato soprattutto durante eventi e celebrazioni prestigiose, come matrimoni, compleanni e feste di lusso per fare spettacolo.
Sciabolare lo champagne è diventato anche una forma d’arte dato che richiede pratica e precisione: l’obiettivo è colpire il collo della bottiglia esattamente sul punto di giunzione tra vetro e tappo, staccando il collo senza frantumare la bottiglia.
Ma come si fa il sabrage? Una bottiglia di champagne ha una pressione interna di circa 5-6 atmosfere, quasi tre volte quella di uno pneumatico! Ed è questa pressione che permette al collo della bottiglia di staccarsi in modo netto, grazie alla tensione interna che spinge il vetro verso l’esterno.
La sciabola scorre lungo il corpo della bottiglia verso il collo, colpendo la piccola cresta sotto il tappo, punto in cui la bottiglia è più debole. Il colpo netto fa sì che la forza della sciabola e la pressione interna spezzino il collo in un punto preciso. La pressione spinge fuori immediatamente qualsiasi scheggia, rendendo il contenuto della bottiglia sicuro da bere.
 Tra i professionisti del sabrage, alcuni utilizzano non solo sciabole, ma anche oggetti curiosi come coltelli da cucina, bicchieri, anelli, o persino telefoni cellulari, trasformando il sabrage in una sfida di creatività.

Le 5 migliori cantine di champagne

Ecco infine le migliori 5 cantine dove brindare in occasione dello Champagne Day secondo gli esperti di Anthology by Mavolo.

Maison Météyer , Trelou-Sur-Marne 
L’azienda ha conservato dopo ben sei generazioni i valori di autenticità appassionata dei viticoltori indipendenti, specializzandosi nella coltivazione delle tre varietà di uva della Champagne, Pinot Meunier, Pinot Noir e Chardonnay, delle quali è possibile organizzare delle degustazioni esperienziali ad hoc. Il cavallo di battaglia della cantina è il Météyer Expression Noir, un Pinot Nero adatto ad ogni occasione: aperitivo, antipasti, carni bianche, piatti gourmet.

Cantina-Diligent

Maison Saint Réol, Ambonnay
Erede ideale delle grandi famiglie dello Champagne, di cui perpetuano con estro, sapienza ed esperienza l’inclinazione all’eccellenza. La volontà feroce di perseguire la qualità più alta e la benedizione di poterlo fare con le uve dei migliori terroir della Champagne fanno dell’ampia e ricca gamma di Saint-Réol un magnifico racconto di scoperte e incontri decisamente deliziosi.
La famiglia presenta, come compagno perfetto di questo Champagne Day, un bicchiere di Saint-Réol Brut, che deriva dall’assemblaggio di due vitigni chiave di questa regione vitivinicola, il Pinot Noir e Chardonnay, entrambi provenienti dalle montagne de Reims. Il vino ideale per gli aperitivi più esclusivi.

Maison Diligent, Buxeuil 
È nel sud della regione dello Champagne, nel cuore della Côte des Bar, che si trovano i vigneti della famiglia Diligent, per l’80% di Pinot Noir, per il 17% di Chardonnay e per il 3% di Pinot Blanc.
I viticoltori della maison perpetuano il lavoro delle molte generazioni che li hanno preceduti e si impegnano a tramandare tutte le loro conoscenze ai loro figli.
Continuità e miglioramento restano il loro proposito quotidiano e il loro obiettivo per il futuro. L’eccellenza di famiglia è l’André Diligent Véhémence Brut, che al naso sprigiona aromi di frutta matura, mentre all’assaggio si presenta fruttato e fresco con intense note agrumate.

Cantina-Jeeper

Maison Jeeper, Faverolles et Coëmy
Jeeper è un nome piuttosto insolito per uno champagne e sebbene Armand Goutorbe lo abbia scelto per distinguersi dai numerosi viticoltori della regione con il suo stesso cognome, jeeper resta insolito e unico. La scelta è un omaggio alla Jeep Willys abbandonata da quelle parti dall’esercito degli Stati Uniti alla fine della guerra e dimostratasi utilissima per risalire i vigneti.
Le cantine di Champagne Jeeper sono vicino a Reims, nel nord-ovest della Regione dello Champagne, e agli appassionati è offerta l’opportunità di scoprire i segreti del metodo di produzione dello Champagne, visitando i vigneti e scoprendo i segreti della coltura delle viti.
Una bottiglia di Jeeper Cuvée Grand Assemblage o di Cuvée Grand Rosé è la proposta della cantina per questo giorno di festa. Si tratta di vini fruttati, corposi ed equilibrati, ideali per l’aperitivo.

Maison Loriot Pagel, Festigny 
I Loriot sono una delle famiglie storiche di Festigny. Le generazioni si sono infatti susseguite tra questi vigneti, tramandandosi grappoli e sapere, fino ai giorni nostri.
Gli champagne di Jean-Philippe sono rotondi e pieni di gusto, caratterizzati da un Pinot Meunier, espressione più tipica del terroir di Festigny, lavorato in maniera magistrale.
La cantina apre al pubblico solo in via ufficiale, con un tour organizzato da un operatore del settore. Non può mancare per il brindisi un calice di Loriot Pagel Spécial Club Vintage 2015.
Questo champagne millesimato, creato in esclusiva per il Club Trésors de Champagne, è una rapsodia della freschezza dolce e fruttata del Meunier, la firma del vitigno del vigneto di Festigny.
Lo Spécial Club deve essere degustato con piatti raffinati e delicati, come il salmone marinato nel succo di pompelmo o il filetto di maiale dolcemente speziato.

I 15 parchi naturali più amati in Europa

I 15 parchi naturali più amati in Europa

I parchi nazionali sono aree naturali protette, dichiarate tali da ogni Paese, che vengono tutelate attraverso norme specifiche per preservarne la fauna selvatica e l’ambiente naturale. In Europa ci sono più di 500 parchi nazionali, di cui una dozzina sono protetti dall’Unesco e considerati Patrimonio dell’Umanità. Sono luoghi in cui si possono trovare cime granitiche, sterminate foreste di faggi, sorgenti sotterranee, cascate spettacolari, animali selvatici allo stato brado e un silenzio e una pace inusuale. Sono i luoghi perfetti per una piacevole passeggiata o per una sfida sportiva… e dove poter scattare centinaia di foto capaci di far invidia agli amici.
Ecco i 15 parchi nazionali più attraenti di tutta Europa scelti dagli utenti del motore di ricerca Jetcost.it:

Parco nazionale di Plitvice – Lika (Croazia)

Conosciuto come il Paradiso acquatico, è costituito da un gruppo di 16 laghi profondi, ognuno dei quali cambia colore a seconda dell’ora del giorno – dal turchese intenso al verde menta, fino al grigio e al blu – collegati tra loro da bellissime cascate e incantevoli ruscelli.
Scorrendo tra rocce dolomitiche e calcaree, le acque di questo parco hanno creato nel corso dei millenni delle dighe naturali che hanno portato alla formazione di tutta una serie di laghi, grotte e cascate di incredibile bellezza.
Vale la pena visitarlo anche in inverno, quando le cascate sono ghiacciate e i laghi con la loro superficie specchiata di ghiaccio assumono la tonalità del cielo. Dal 1979 questo parco è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

Parco Nazionale delle Isole Atlantiche – Galizia (Spagna)

Condiviso dalle province galiziane di A Coruña e Pontevedra, nell’angolo Nord-occidentale della Spagna, il Parco Nazionale delle Isole Atlantiche della Galizia è situato nel cuore delle Rías Baixas.
In questo luogo particolarissimo, in cui si incontrano acqua dolce e acqua salata, si crea un ecosistema unico, ricco di vita marina e terrestre.
Se da una parte, infatti, spiccano i sistemi di dune, le scogliere e i boschetti di ginestre ed eriche, dall’altra, nell’ambiente marino, con fondali rocciosi, è possibile ammirare colonie di alghe brune che ospitano una grande varietà di esseri viventi. Questo trio di isole (Illa de Monteagudo, Illa do Faro e la meridionale Illa do San Martiño), che combinano le loro spiagge bianchissime e le lagune cristalline con ripide scogliere e punti panoramici rocciosi, sono prive di traffico, cosa che enfatizza la sensazione per il visitatore di essere alla “fine del mondo”.
Inoltre, insieme formano un frangiflutti che protegge la città costiera di Vigo dalla furia dell’Atlantico.

Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Italia)

È incredibile pensare che a sole due ore d’auto da Roma si possano trovare l’orso bruno marsicano, la lince selvatica, il lupo appenninico e l’aquila reale che vivono tra cime granitiche e boschi di faggio, in valli e prati pieni di nontiscordardime, con una natura dominante e selvaggia che ospita solo una serie di villaggi collinari sparsi qua e là.
Il Parco Nazionale d’Abruzzo, visitato da due milioni di persone all’anno, è il più antico d’Italia e si estende per 50.000 ettari nel cuore degli Appennini.
Le antiche faggete, con alberi di oltre 500 anni, sono Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. All’interno del parco si possono fare escursioni a piedi, a cavallo, si possono praticare birdwatching, mountain bike, sci alpino o di fondo in inverno.
La rete di percorsi escursionistici comprende più di 150 sentieri per un totale di 750 chilometri e il panorama è mozzafiato, oltre che la tranquillità che vi si respira solo entrandovi.

Situato a Huelva, in Andalusia, il Parco di Doñana occupa la riva destra dell’estuario del fiume Guadalquivir, vicino alla sua foce nell’Atlantico a Sanlúcar de Barrameda.
È degno di nota per la grande varietà dei suoi biotopi: lagune, paludi, macchia mediterranea e dune mobili e fisse.
È l’habitat naturale di cinque specie di uccelli a rischio estinzione e di alcune specie emblematiche come la lince iberica e l’aquila imperiale, anch’esse in pericolo.
La palude è un luogo di passaggio, di riproduzione e di svernamento per migliaia di uccelli europei e africani, rappresenta quindi un ecosistema di altissimo valore ecologico.
I variegati paesaggi che compongono Doñana comprendono anche il sistema di dune fossili che corre tra Matalascañas e la foce del Guadalquivir, più di 25 chilometri di spiaggia vergine e sabbie bianche; la duna fossile di Asperillo è alta più di 30 metri e la scogliera di Asperillo è uno spettacolare taglio formato da arenaria di colore arancione e ocra a causa delle acque ricche di ossido di ferro che scorrono nei cosiddetti “chorritos de la pared” (piccoli ruscelli nella parete).

Parco nazionale di Dartmoor – Devon – (Inghilterra)

Selvaggia brughiera aperta e profonde vallate fluviali, con una ricca storia, leggende e una fauna rara: Dartmoor è un luogo unico.
È riconosciuto come uno dei paesaggi più belli del Regno Unito. Il granito è un importante elemento unificante di questo scenario; modellato nei millenni dall’azione degli eventi atmosferici, forma i caratteristici tors, delle scoscese collinette rocciose.
È una zona molto interessante dal punto di vista anche archeologico: ci sono castelli, abbazie e numerosi monumenti preistorici che includono il Beardown Man, alto 3,5 metri, vicino a Devil’s Tor e 5.000 capanne di pietra.
Qui ci sono tra i sentieri escursionistici migliori della Gran Bretagna.

Parco nazionale di Peneda-Gerês – Región Nord (Portogallo)

Nell’estremo Nord-Ovest del Portogallo, tra l’Alto Minho e Trás-os-Montes, la Serra da Peneda, insieme alla Serra de Gerês, è l’unica area protetta portoghese a essere dichiarata Parco Nazionale.
Presenta paesaggi abbaglianti tra montagne e dighe, dove specie uniche come il cavallo selvatico garrano corrono liberamente tra le montagne.
La sua vegetazione è eclettica, con diverse tonalità di verde che ricoprono le catene montuose, evidenziando una foresta di agrifogli, unica a livello nazionale, e specie endemiche come il giglio di Gerês, che illumina i campi con i suoi toni blu-violetti. Il terreno, molto montagnoso, è attraversato da fiumi e argini che scorrono rapidamente e si trasformano in cascate. Sembra un mondo a parte dove la natura la fa da padrona.


Parco nazionale della Valle di Lauterbrunnen – Berna (Svizzera)

La Valle di Lauterbrunnen, nella regione di Berna, tra Interlaken e il massiccio della Jungfrau, è di una bellezza spettacolare. Lauterbrunnen riunisce quasi tutto ciò che rende speciale la Svizzera.
Qui si può ammirare lo spettacoli naturale fornito dalle Alpi, passeggiare attraverso villaggi da cartolina, esplorare sentieri escursionistici e praticare gli sport invernali più belli della Svizzera, ammirando da vicino la Jungfrau,
Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
Le scogliere scolpite dai ghiacciai si ergono sopra campi verdi di pini e capanne di legno. Circa 72 cascate scendono da queste pareti scoscese, la più impressionante delle quali è la cascata di Staubbach.
La sua bellezza è tale che Goethe e Lord Byron ne furono ispirati per scrivere  poesie.Da non perdere inoltre le cascate di Trummelbach, originate da un ghiacciaio e con accesso sotterraneo, sono le uniche del genere in Europa, sono collegate via ascensore, con gallerie, tunnel, piattaforme e sentieri: vederle da vicino è un’esperienza imperdibile. 

Parco nazionale della Foresta Nera (Germania)

Nascosto nel Sud-Ovest della Germania, il Parco Nazionale della Foresta Nera sembra uscito da una fiaba dei Fratelli Grimm. Il suo paesaggio naturale è unico, ricco di valli, antiche rocche, brughiere punteggiate di erica, laghi cristallini, fattorie e scure foreste di abeti rossi; è un’area boschiva montuosa che si estende per 160 km e la sua diversità di paesaggio si riflette anche nella varietà della flora e della fauna.
Le foreste di abeti e faggi dominano lo scenario. Una caratteristica particolare del parco sono le aree erbose, chiamate Grinden, nelle zone più alte.
Qui si può passeggiare o andare in bicicletta e spesso si sentono e si vedono picchi e cuculi (piccola curiosità: la regione è il luogo di nascita dell’orologio a cucù).

Parco nazionale del Vatnajökull (Islanda)

Questo sito naturale di 1.400.000 ettari copre un’iconica regione vulcanica dell’Islanda ed è il più grande d’Europa.
Il territorio del parco nazionale è spettacolare, modellato dall’interazione tra fuoco e ghiaccio.
Il Parco Vatnajökull ospita dieci vulcani principali, otto dei quali subglaciali, tra cui due dei più attivi di tutta l’Islanda.
Gran parte del parco si trova al di sotto della calotta glaciale del Vatnajökull, ma i suoi paesaggi sono vari e comprendono sorgenti geotermiche, canyon, montagne innevate, lagune, vulcani sepolti e incredibili grotte di ghiaccio. 

Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed Alburni – Campania (Italia)

La regione del Cilento ospita un paesaggio culturale di eccezionale qualità.
È una Riserva della Biosfera dal 1997 e nel 2010 è stato il primo parco nazionale italiano a diventare un Geoparco.
Si tratta del secondo parco protetto più grande d’Italia, che si estende dalla costa tirrenica, con le due aree marine protette di “Santa Maria di Castellabate” e della “Costa degli Infreschi e della Masseta”, fino ai piedi dell’Appennino campano e lucano.
In questo territorio eterogeneo e ricco dal punto di vista naturalistico sono state censite circa 1.800 specie vegetali e 25 habitat differenti. Il parco ospita betulle, abeti bianchi e rossi. Inoltre, sono presenti 254 delle 319 specie di orchidee selvatiche presenti in tutta Europa.
Il vasto territorio offre alle specie animali una grande varietà di ambienti, per cui è possibile incontrare volpi, lepri, cervi, caprioli, cinghiali, martore e moltissimi uccelli.
Tra le altre cose, è possibile visitare i siti archeologici della città di Paestum e Velia e la Certosa di San Lorenzo a Padula, oltre a numerose città e borghi antichi che vi sono compresi. Un viaggio, insomma, tra natura e storia.


Parco nazionale del Teide – Isole Canarie (Spagna)

Nel cuore dell’isola di Tenerife si trova uno dei parchi nazionali più visitati d’Europa. Qui la vera star è il vulcano Teide, il “tetto” della Spagna, con i suoi 3.718 metri di altitudine.
Questa struttura vulcanica si erge a 7.500 metri dal fondo dell’oceano e si stima che sia la terza più alta del mondo.
La neve quasi perenne sulla vetta e le colate di lava che si riversano sulle sue pendici formano una combinazione unica e irripetibile.
In primavera si può ammirare il meraviglioso tajinaste rosso, che può crescere fino a tre metri di altezza e ha migliaia di piccoli fiori rossi brillanti.
Un altro tesoro unico al mondo è la violetta del Teide, emblema e orgoglio del Parco, che si trova solo al di sopra dei 2.500 metri di altitudine. Nelle notti limpide e senza luna, il Parco Nazionale offre senza dubbio uno dei migliori luoghi per l’osservazione delle stelle nell’emisfero settentrionale. 

Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi – Veneto (Italia)

Il Parco è situato al margine meridionale delle Dolomiti e rappresenta un settore delle Alpi Sud-orientali di notevole e riconosciuto interesse ambientale, con una grande varietà di ambienti: dalle zone più riparate di fondovalle alle alte pareti rocciose, dai boschi di latifoglie alle foreste di conifere, fino alla macchia d’alta quota, tra pascoli e ghiaioni.
Come l’intera catena dolomitica, il parco è uno dei tesori protetti dall’Unesco.
Un territorio che rappresenta l’habitat perfetto per speci come camosci, cervi e caprioli, ma anche volpi e marmotte, tassi e scoiattoli, ermellini e martore. I grandi carnivori che vi si possono incontrare sono orsi, linci e lupi. 

Parco nazionale degli Écrins (Francia)

Le Alpi francesi danno il meglio di sé nel secondo parco nazionale più grande della Francia, il Parc National des Écrins, un paradiso per escursionisti e alpinisti, anello di congiunzione tra le Alpi meridionali e quelle settentrionali.
Situato tra Gap, Grenoble e Briançon, il massiccio deve la sua fama alle 150 cime che superano i 3.000 metri di altezza.
Il modo migliore per scoprire gli Écrins, destinazione di alta montagna con sole tutto l’anno, è percorrerlo a piedi.
Ci sono oltre 700 km di sentieri segnalati che permettono di esplorarne le cime impervie, i ghiacciai, i vasti pascoli alpini, i laghi di montagna e i torrenti.
Un’occasione per scoprire paesaggi magnifici e una biodiversità eccezionale, con oltre 4.000 specie animali e vegetali censite. 

Parco nazionale dei Picos de Europa – Asturie, Cantabria e Castiglia e León (Spagna)

Condiviso dalle province di Asturie, Cantabria e León, il Parco nazionale dei Picos de Europa è un perfetto esempio di ecosistema atlantico ed è uno dei primi due parchi nazionali della Spagna.
Ricco di boschi di querce e faggi, prende il nome dalle impressionanti formazioni rocciose che vi si trovano. Decine di sentieri escursionistici ben segnalati collegano prati, laghi cristallini, gole e imponenti picchi calcarei che offrono un rifugio sicuro per la fauna selvatica che comprende gatti selvatici, orsi bruni e lupi iberici.
Distribuito su 11 villaggi, il Picos de Europa è l’unico Parco Naturale abitato della Spagna e offre al viaggiatore un’esperienza unica.
Da non perdere sicuramente l’impressionante Picu Urriellu, di 2.519 metri, noto anche come El Naranjo de Bulnnes, incredibile montagna calcarea di origine paleozoica che attrae come una calamita gli scalatori più esperti che si arrampicano sulle sue pareti o camminano fino alla sua base per godersi il panorama.

Parco nazionale del Durmitor (Montenegro)

Modellato dai ghiacciai e attraversato da fiumi e falde acquifere, il Parco Nazionale del Durmitor è di una bellezza mozzafiato. Lungo il corso del fiume Tara, che presenta le gole più profonde d’Europa, si trovano fitte foreste di conifere con un’importante flora endemica e laghi cristallini.
Uno dei punti salienti è il Lago Crno Jezero, il Lago Nero, lago glaciale a più di 1.400 metri di altitudine, che nonostante il nome, non è affatto nero: in realtà si tratta di due laghi dalle acque trasparenti e dalle suggestive tonalità smeraldo e turchesi, completamente circondati da alte montagne e foreste lussureggianti; un vero paradiso della natura.
Altrettanto suggestivo è il canyon del fiume Tara, il più lungo d’Europa e il secondo al mondo, lungo 78 chilometri e con un salto di quasi 1.000 metri nel punto più profondo.
Questa caratteristica naturale è stata inserita nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO prima dello stesso Parco nazionale del Durmitor.
Fonte: Jetcost.it
I 10 luoghi più romantici d’Europa

I 10 luoghi più romantici d’Europa

Alla ricerca di una fuga romantica?
Sia che vogliate trascorrere i momenti magici a San Valentino, in luna di miele o semplicemente scappare in una fiaba romantica con la persona amata senza una ragione specifica, l’Europa è piena di luoghi straordinari che indubbiamente aumentano il romanticismo.
E mentre tutti sappiamo che città come Parigi e Roma continuano a tenere il titolo di destinazioni più romantiche, abbiamo deciso di presentarvi luoghi meno turistici e più autentici.

Provenza, Francia

Crediamo che abbiate immediatamente immaginato gli infiniti campi di lavanda bagnati dalla luce del sole – una scena davvero romantica, giusto?
La Provenza è una grande via di fuga dai centri turistici che offrono una vera atmosfera mediterranea in molte piccole città come Aix-en-Provence, Roussillon, Avignone, Gordes, Venasque e anche Marsiglia.
L’incantevole architettura medievale, i bellissimi paesaggi e le affascinanti strade di questi luoghi storici renderanno il vostro soggiorno indimenticabile. Inoltre, la posizione della regione rende il cielo chiaro con la luce più incredibile, specialmente al tramonto e all’alba, il che non può essere visto ovunque e non c’è da stupirsi perché sia stato dipinto da artisti famosi come Van Gogh.
Alla fine gustate anche la straordinaria cucina locale.

Verona. Italia

C’è qualcosa di più romantico che visitare una città dove accadde la tragedia più famosa di Romeo e Giulietta?
Anche se la famosa destinazione romantica di Venezia è a solo un’ora di distanza, c’è qualcosa di Verona che persino Shakespeare aveva riconosciuto.
Il grande vantaggio è probabilmente che sulla cittadina che sorge sulle rive dell’Adige potete sfuggire alla grande folla di Venezia e godersi una vacanza più intima.
Il suo centro antico e la maestosa arena vi conquisterà. Così come sarà piacevole esplorare le sue strade e godersi una lunga pausa caffè in Piazza delle Erbe degustando un buon bicchiere di amarone.

Bled, Slovenia

Il lago magico e pittoresco con il suo iconico isolotto in mezzo al lago. Un gioiello delle Alpi e un’attrazione riconosciuta a livello mondiale.
Se avete visto per una volta anche una sola foto di Bled, sapete di cosa stiamo parlando.
Le coppie adorano questa destinazione per la sua incredibile bellezza e le tante leggende e storie di quest’angolo di Slovenia.
Una gita in barca a remi sull’isolotto è un’esperienza romantica perfetta e una volta raggiunta l’isola inevitabile la visita alla Chiesa di Maria Assunta che leggenda narra che ascoltando il suono delle sue campane tutti i vostri sogni si avvereranno!
Oltre a questo, potete godervi anche un giro lago in carrozza, oppure rilassarvi nelle piscine termali e scoprire favolosi racconti su questo posto.

La Valletta, Malta

Il suo cuore mediterraneo unito all’eleganza british sono le caratteristiche che rendono questa città una meta romantica con i suoi affascinanti luoghi barocchi, tanto sole,una bellissima costa e cibo incredibile.
Anche se piccola vale davvero la pena scoprite La Valletta perché ogni singola parte nasconde il cuore di una città vibrante e moderna dietro a tutta la sua splendida architettura storica.
Passeggiate per i giardini Barrakka e godetevi le romantiche vedute del tramonto sulla baia di St. George dato che Malta insieme a Gozo e Comino (le altre due isole dell’arcipelago maltese) nasconde il romanticismo in ogni angolo e alcuni dei luoghi che dovreste assolutamente visitare come le Tre città, la Blue Lagoon, Mdina e Marsaxlokk.

Corfù, Grecia

Visitare un’isola greca suona come visitare un paradiso romantico, ma abbiamo scelto Corfù perché è un vero smeraldo che sale dal mare preservandone la bellezza naturale.
Forse avete sentito parlare della famosa vita notturna di Kavos, ma l’isola offre molto più relax e fuga romantica di una semplice festa.
La sua bella e lunga costa nasconde splendide spiagge con viste incredibili di cui il più attraente è Paleokastritsa. La pittoresca città di Corfù vi farà innamorare dei suoi meravigliosi posti dove mangiare, affascinanti strade e un’architettura bella e ricca di storia.

Siviglia, Spagna

Molte persone pensano che Siviglia sia la città più romantica della Spagna, se non nel mondo intero. Questa affascinante capitale andalusa offre infatti romanticismo in ogni angolo.
Tutti i simboli spagnoli per eccellenza come il flamenco, la corrida, le tapas si possono trovare a Siviglia!
Esplorate le stradine della romantica Santa Cruz, godetevi il bellissimo tramonto e le incredibili viste da Las Setas, scoprite l’Aire de Seville e rilassatevi nei bagni arabi e guardate un autentico spettacolo di flamenco. 

Zara, Croazia

Zara è forse una piccola città all’ombra di quelli più grandi croate come Dubrovnik, ma il romanticismo che nasconde è qualcosa che dovete sentire.
Prima di tutto, Zara è meno affollata di altri posti turistici in Croazia quindi potete esplorare in pace e senza fretta il suo affascinante centro storico.
Quando il sole inizia a scendere, dirigitevi verso il luogo più romantico della città, l’Organo Marino. Da qui potete vedere i tramonti più spettacolari sull’Adriatico che sono sempre diversi, a seconda del tempo e della stagione.
Da provare nel centro storico i migliori piatti della cucina mediterranea.

Bruges, Belgio

Bruges è anche chiamata Venezia del Belgio, che già spiega molto. Questa affascinante città è ricca di chiese e musei che conservano perfettamente il suo aspetto e l’atmosfera medievale.
Il centro è nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco, quindi c’è molto da vedere, ma ci vuole anche un po’ di coraggio a salire i 366 gradini del Belfry per una vista mozzafiato.
Ma la natura straordinaria, i canali e l’architettura non sono tutto, ricordatevi che siete in Belgio, il che significa tanto cioccolato delizioso da provare.
La sera, Bruges non è una città affollata, quindi potrebbe sembrare incredibilmente tranquilla e ideale per godere le passeggiate romantiche, sentendosi come se foste soli in città.

Cinque Terre, Italia

Le Cinque Terre sono sicuramente una delle destinazioni romantiche più famose e popolari d’Europa. Stiamo parlando del complesso di cinque villaggi sulla riviera ligure che sono sia un parco nazionale che una parte del patrimonio mondiale dell’Unesco.
Se volete per la vostra fuga romantica un autentico scenario italiano e mediterraneo, lo troverete qui. Case colorate, mare cristallino e montagne verdi alle spalle che vi permettono di avere tutto durante la tua visita, dalle giornate di relax al mare all’arrampicata nella natura.

Cappadocia, Turchia

Gli splendidi paesaggi sono solo alcune delle cose che rendono la Cappadocia una destinazione romantica unica.
Per il massimo relax da non perdere ma da prenotare in anticipo i bagni turchi o l’hammam, un modo tradizionale di purificare e coccolarsi. Ricordate però che gli hammamm sono separati da uomini e donne.

 

Da Parigi a Le Havre. in crociera fluviale sulle orme di Monet

Da Parigi a Le Havre. in crociera fluviale sulle orme di Monet

Claude Monet descrive, nelle poche parole di sopra riportate, quello che è il principio cardine del suo modo di intendere l’analisi e la riproduzione in arte di quanto percepiamo e osserviamo intorno a noi: viene definita Impressionismo, la corrente pittorica che ebbe sull’arte che va dell’Ottocento ai giorni nostri un effetto dirompente.
La città di Parigi, ad appena tre primavere dalla tragica conclusione dell’esperienza della Commune, è alla ricerca di una nuova identità nel contesto di un dopoguerra che segue un doppio conflitto, quello contro la Germania, prima, quello civile poi.
Una situazione di crisi e incertezza, ma anche di fermento e spinta creativa, che muove alcuni giovani artisti alla ricerca di nuove vie. Si cominciano a ritrarre scene di vita quotidiana all’aperto o en plein air, come si dice sempre più spesso, ottenendo risultati straordinari esposti, per la prima volta, proprio nell’aprile del 1874 in quella che è passata alla storia come la prima mostra del gruppo.
Tra le opere esposte, all’atelier del fotografo Nadar in Boulevard des Capucines 35, sarà l’opera Impression, soleil levant di Claude Monet a dare il nome all’intero movimento. Impressionismo.
Era il 1874. Un vero e proprio anno 0, per le arti figurative.

La rivoluzione impressionista tutta in crociera

Sono passati 150 anni da quando Monet, Pissarro, Degas, Morisot, Renoir e colleghi rivoluzionarono il modo di concepire l’opera d’arte e il ruolo stesso dell’artista all’interno della società.
Avalon Waterways omaggia questa straordinaria stagione con tre crociere a regola d’arte lungo il corso della Senna, che dal cuore di Parigi taglia il nord-ovest della Francia fino a sfociare in Normandia.
Durante la sua lunga vita, Monet ebbe modo di ritrarre diverse località affacciate su questo fiume, in quelle che sono diventate alcune delle sue opere e serie più famose e amate.
Le crociere 
Avalon Waterways ne ripercorrono le orme, dando agli appassionati un punto di vista privilegiato: quello del fiume, di quella Senna tante volte ritratta nelle opere impressioniste, in cui si entra, insieme alla nave Avalon Waterways, a far parte del paesaggio. Lungo le sue rive, costeggiate lentamente e senza fretta, si possono ancora vedere, con un po’ di fantasia, tela, cavalletto, berretto e pipa del grande maestro della luce.


E come non partire da Parigi?

La Ville Lumière, le cui luci con il fiume che gli fa da specchio scintillante, è il porto d’imbarco delle crociere lungo la Senna.
Di luoghi legati a Monet e all’Impressionismo, qui, nel centro culturale più importante della Francia e del Continente, ce ne sono una miriade. Dall’Orangerie, che conserva alcune delle tele più famose dell’artista, fino alla mostra tematica ospitata dal Musée d’Orsay a un secolo e mezzo di distanza da quella del 1874: quest’anno si respira Impressionismo tra le strade di Parigi, da Montmartre alla Senna, passando per il Moulin de la Galette e per il Folies Bergère.
Ma i luoghi più significativi dell’esperienza di vita e di arte di Claude Monet sono sicuramente quelli che si incontrano a bordo sui due fianchi della Senna, fuori dalla Capitale: da Vernon Giverny, dove il pittore visse per 40 anni e coltivò la sua grande passione per il giardinaggio (avete presente le ninfee? Lo stagno del pittore è ancora visitabile in tutto il suo splendore insieme alla sua casa-museo!), fino alla Cattedrale di Rouen, che Monet ritrasse per 30 volte alle diverse ore del giorno nell’omonima serie.
La crociera si conclude nel luogo in cui l’Impressionismo è cominciato: proprio a Le Havre, dove la Senna incontra l’Oceano, Monet aveva realizzato quell’ Impression, soleil levant che nel 1874 aveva battezzato questa nuova corrente pittorica.


Non di solo impressionismo…5 spunti per vivere la crociera

Ma questo non è che uno spunto: ecco 5 altri motivi per partire con Avalon Waterways alla scoperta della Senna.
Se i più golosi hanno aguzzato la vista alla lettura di questa parola, ci hanno visto giusto! Tra le attività del terzo giorno di crociera, in cui la nave sarà ancorata a Conflans, c’è anche una visita alla località dove la deliziosa crema Chantilly è nata.
All’interno del castello, i pasticceri della Cofrérie des Chevaliers Fouetteurs de crème Chantilly vi insegneranno tutti i segreti della ricetta.
In alternativa alla visita a Chantilly, è possibile visitare un luogo simbolo dell’arte di fin de siècleAuvers, che si trova sull’Oise, affluente della Senna. Qui terminò la tormentata esistenza di Vincent Van Gogh, tra l’auberge Ravoux, la chiesa di Notre Dame e i corvi dei campi di grano: come attraversare la cornice e camminare nei suoi più celebri dipinti.
Il recente successo cinematografico del Napoleone di Ridley Scott ha senz’altro, semmai ce ne fosse bisogno, riacceso i riflettori sull’intramontabile figura dell’Imperatore. Ma molto, molto di più, sul fascino misterioso della sua prima moglie Giuseppina: donna di intelligenza e carisma fuori dal comune, Giuseppina trascorse gli ultimi anni della sua vita nel Castello di Malmaison, opulenta residenza alle porte di Parigi dove tutto parla dell’Imperatrice, del suo rapporto con Bonaparte e, sicuramente, anche del suo gusto. Avalon Waterways propone questo Castello tra le attività facoltative del terzo giorno di crociera.


Rivivere a Rouen gli ultimi giorni di Giovanna d’Arco

Aveva appena 19 anni, Giovanna d’Arco, di gran lunga la figura femminile più celebre, amata e studiata del Medioevo, quando un giorno di maggio del 1431 fu condotta al rogo della place du Vieux-Marché a Rouen.
Era l’epilogo di una vicenda umana che ha sbalordito i contemporanei e continua ad affascinare chi si approccia oggi alle gesta di questa giovane donna del Quattrocento, che riuscì da sola (o meglio, con l’aiuto di Dio) a determinare le sorti della guerra dei Cent’Anni e dell’intera storia di Francia.
È un’ottima idea trascorrere il quinto giorno, durante la sosta a Rouen della nave Avalon Waterways, ripercorrendo i passi della pulzella d’Orléans, tra la Cattedrale, la Tour Jean d’Arc dove fu processata e tenuta prigioniera e la stessa place du Vieux-Marché.

Le spiagge dello sbarco in Normandia

Tra i momenti decisivi dell’ultimo conflitto mondiale, uno di quelli maggiormente entrati nell’immaginario comune, grazie anche a una vasta produzione letteraria e cinematografica, è senza dubbio lo sbarco in Normandia.
Per il sesto giorno di crociera, ecco un tour di un’intera giornata nei luoghi più significativi dello sbarco alleato tra cui Omaha Beach, il monumento di Pointe du Hoc e il cimitero americano, o in alternativa una visita guidata dei siti commemorativi britannici e canadesi, tra cui il cimitero britannico, il Pegasus Memorial, la città balneare di Arromanches, il centro di Juno Beach e il cimitero di guerra canadese di Bény-sur-Mer.

Giro intorno al mondo delle ostriche nella loro giornata internazionale

Giro intorno al mondo delle ostriche nella loro giornata internazionale

Cibo (ritenuto) afrodisiaco, associato alla voluttà e al piacere, anche per la sua capacità di creare perle, le ostriche sono anche alleate dell’ambiente e tra i motivi legati alla decisione di dedicare loro, il 5 maggio, una giornata internazionale, c’è proprio questa caratteristica: sono preziose per la biodiversità e con il loro guscio “catturano” anidride carbonica. 

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Le perle del mare

Ma cosa sono le ostriche? Sono molluschi bivalvi appartenenti alla famiglia degli Ostreidae e hanno un guscio duro composto da due valve, spesso irregolare e dalla forma appiattita o arrotondata.
Sono eccellenti filtratori, il che significa che si nutrono filtrando piccoli organismi, come il plancton, dall’acqua circostante.
Diverse sono le specie di ostriche presenti sul pianeta, ognuna con le proprie caratteristiche distintive. Alcune delle più comuni includono: ostriche Pacifiche (Crassostrea gigas), ostriche Atlantiche (Crassostrea virginica), ostriche Kumamoto (Crassostrea sikamea) e ostriche Belon (Ostrea edulis).
Conosciute e amate per il sapore unico e complesso, che può variare a seconda della specie e dell’ambiente in cui sono cresciute, vengono spesso sommariamente descritte come sapide e dolci, con una consistenza carnosa e succosa, ma le sfumature al gusto sono davvero molte.
Sono infine grandi alleate della salute e fonte eccellente di proteine, vitamine del gruppo B, zinco e altri nutrienti essenziali.

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Tesori di gusto alleati dell’ambiente

Alcuni studi parlano di oltre due milioni di tonnellate all’anno di anidride carbonica sottratte all’ambiente dalle ostriche allevate in circa 40 paesi.
E come sottolinea una recente ricerca del Trinity College: L’allevamento di ostriche e altri molluschi è quanto di più sostenibile si possa immaginare e in molti luoghi è effettivamente rigenerante dal punto di vista ambientale. Si prospetta inoltre come una preziosa potenziale risorsa per alleviare la pressione sulle fonti proteiche terrestri ed è un ottimo esempio di come ottenere più cibo dall’oceano”.
Tutto ciò perché una singola ostrica può filtrare fino a 190 litri di acqua al giorno, rimuovendo particelle e sostanze inquinanti e contribuendo così alla qualità dell’acqua.
Le barriere di ostriche e le formazioni di barriere artificiali possono inoltre creare habitat vitali per molte specie marine, inclusi pesci, granchi e altri organismi contribuendo così alla biodiversità marina.
In sintesi, le ostriche possono svolgere un ruolo importante nella sostenibilità ambientale quando coltivate e consumate in modo responsabile.

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Le migliori ostriche del mondo

Le ostriche vengono coltivate in molte parti del mondo, ma alcune regioni sono particolarmente famose per la loro produzione.
L’area di più antico allevamento, almeno secondo i documenti è l’Irlanda dove vengono allevate in prevalenza lungo la Wild Atlantic Way; la Francia con la
regione di Charente-Maritime in Francia, nota per le ostriche Belon, le ostriche Marennes-Oléron e quelle coltivate nella baia di Arcachon; gli Stati Uniti con le famose ostriche pacifiche della baia di Tomales in California e infine il Giappone con le famose ostriche Kumamoto.
Andiamo nel dettaglio partendo dall’Irlanda che si mette in evidenza per tradizione (ci sono documenti del 1461 che parlano della loro importanza economica), dove ricca e evidente è la qualità e la salute delle acque in cui vengono allevate in prevalenza lungo la Wild Atlantic Way, l’area della fascia costiera ad ovest del paese, bagnata da un Atlantico particolarmente incontaminato anche per l’attenzione che l’Irlanda pone alla salvaguardia del suo prezioso habitat marino.
La produzione di ostriche è eccellente anche in Irlanda del Nord, dove vengono allevate soprattutto nella zona di Coney Island, vicino a Killough.
Passando alla Francia, che forse ha contribuito a rendere celebre nel mondo questo mollesco le principali regioni produttrici sono concentrate lungo la costa atlantica, dove le condizioni ambientali sono ideali per la loro coltivazione. Alcune delle regioni più importanti includono Charente-Maritime regione famosa per le ostriche Belon originarie della Bretagna e della zona intorno alla foce del fiume Belon conosciute per il loro sapore salato e metallico e quelle Marennes-Oléron particolarmente rinomate per il loro sapore distintivo, dovuto alla presenza di alghe verdi nelle acque dove vengono coltivate e quelle della baia di Arcachon apprezzate per la loro carne succosa e saporita.
Passando negli Stati Uniti il luogo delle ostriche è la California dove le ostriche pacifiche (le più coltivate ala mondo) vengono coltivate nella zona nord lungo la baia di Tomales e la baia di Humboldt.
Quelle della baia di Tomales che si trova nella contea di Marin sono conosciute per la loro carne succosa e il loro sapore salato; quelle della contea di Humboldt invece sono apprezzate per la loro dolcezza e il loro sapore cremoso.
Infine sosta d’obbligo nel paese del Sol Levante
famoso per la produzione di ostriche della regione di Miyagi che si trova nella parte settentrionale di Honshu, la più grande isola del Giappone con le sue ostriche di alta qualità, conosciute come “Miyagi oysters” dalla carne tenera e saporita, con note di nocciola e una finitura dolce. La prefettura di Hiroshima, situata nella parte occidentale di Honshu, è un’altra importante area di produzione di ostriche giapponesi; quelle di Hiroshima sono apprezzate per il sapore dolce e la loro consistenza succosa. Infine una nota di merito per le ostriche di Kumamoto (Crassostrea sikamea) varietà originaria dell’omonima regione che si trova nella parte meridionale del Giappone e che si differenziano per il guscio piccolo e appuntito e per la carne dolce e succosa.


Festival unici al mondo

Sono sempre di più i gastronauti che si mettono in viaggio per visitare gli allevamenti di ostriche e gustarsi i prelibati molluschi.
Celeberrimo in Irlanda (n
el 2024 è in calendario dal 27 al 29 settembre) il festival di Galway che celebra le ostriche indigene (la piatta di Galway) e che offre un programma ricco di appuntamenti per tutti con degustazioni e tour. Uno degli eventi più famosi di Francia è invece la Fête de l’Huître (Festa delle Ostriche) che si tiene ogni anno in varie città lungo la costa atlantica.
Anche negli Stati Uniti non mancano gli eventi dedicati a questo prezioso mollusco, tra i più noti c’è il Tomales Bay Oyster Festival, che si tiene ogni anno nella baia di Tomales e offre una vasta selezione di ostriche locali e piatti a base di frutti di mare.
Per finire anche il Giappone celebra le ostriche in vari eventi e festival gastronomici lungo le coste. Tra i più noti c’è il Miyagi Oyster Festival, che si tiene ogni anno nella prefettura di Miyagi e offre una vasta selezione di ostriche locali e piatti a base di frutti di mare.