Firenze: Un giardino tropicale nel cuore della citt

di Nadia Fondelli –  Esistono a Firenze tanti luoghi poco noti e quasi “segreti” anche per i nativi e sicuramente, il giardino tropicale dell’Istituto agronomico Oltremare è uno di questi.

Pochi lo conoscono, tanti non sanno neanche dove si trova e quasi nessuno lo ha visitato, ma noi di The Tuscany lo abbiamo fatto per voi.

In zona stadio, sulla strada che conduce a Fiesole, a soli 15 minuti dal centro storico c’è questa collezione di oltre 200 specie botaniche rappresentative della flora dei paesi della fascia intertropicale, coltivate in serra e all’aperto.

Una collezione speciale cresciuta anno dopo anno in una realtà, l’Istituto Agronomico dell’Oltremare, nato all’inizio del Novecento sull’onda lunga delle colonizzazioni e che si trova nella sede odierna dal 1940.
L’Italia aveva un impero, la voglia e spirito di conoscenza per specie botaniche diverse da quelle note alle nostre latitudini era fortissimo anche per poter indirizzare l’immigrazione verso paesi “d’appartenenza” anziché verso le Americhe: servivano giardinieri, agronomi e forestali specializzati.
Una storia lunga, per certi versi pionieristica, sognatrice e ricca d’entusiasmo quella nata e cresciuta al di là di quell’edificio imponente in perfetto stile razionalista la cui facciata si apre maestosa sull’angolo fra via Fibonacci e via Antonio Cocchi.

Oggi l’Istituto Agronomico Oltremare ha una storia e un indirizzo diverso ovviamente, le colonie non esistono più, ma la cooperazione internazionale e la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali sono e devono essere sempre più un volano dell’economia internazionale in anni di crisi.
Oggi l’Istituto, la cui sede si affaccia su Via Cocchi  (oggi vi si accede dal centro didattico in Via Baldesi 14) è aperta per questo motivo a studiosi di ogni dove, a studenti di corsi post laurea e a quanti altri che, in tempi di spending review che ha colpito a mannaia anche la laurea in scienze forestali tropicali, si avvicinano a questa disciplina da cui può dipendere parte del futuro del nostro pianeta.

La visita del giardino tropicale lascia letteralmente a bocca aperta.
Le piante allevate in tre serre calde e una fredda e in piccola parte nel giardino (quelle arbustive e della fascia mediterranea che servono anche d’estate come ombrario) hanno tutte finalità educative e sono raggruppate per una facile lettura in base alla loro utilizzazione: piante da frutto, da fibra, forestali, ornamentali, da spezie, stimolanti, medicinali, da essenza e profumo, da gomma e resina, coloranti, alimentari, pesticide, da olio e saccarifere.

Entrare nella serra respirando l’aria umida filtrata dal sole e sentendo il rumore del vento che sibila fra le finestre e smuove nell’area mille aromi diversi emoziona tutti i sensi così come la vista di arbusti e foglie dalle forme strane e bizzarre e dai colori intensi e insoliti che ci donano frutti che utilizziamo anche quotidianamente, ma di cui ignoravamo il “nido”.

Non capita altrimenti, senza prendere un aereo e fare almeno sei ore di viaggio,  poter toccare con mano il rosso frutto tondo da cui si estrae il caffè o la mandorla bislunga che genera il cacao tanto per fare due esempi.
Vi conquisterà anche la pianta del cotone, il papiro col suo fascino millenario, l’intenso aroma della pianta della canfora e tanto altro ancora….
Per ognuno il suo odore, il suo gusto e la sua emozione.

Il giardino è visitabile ogni giorno dal lunedì al venerdì gratuitamente su prenotazione. Per prenotare una visita (anche guidata) chiamate al 055 5061 / 701, ma meglio inviate una mail di richiesta a: giardino@iao.florence.it. Potete consultare il sito www.iao.florence.itdi xenical hgh phentermine quit smoking detox Nadia Fondelli –

Esistono a Firenze tanti luoghi poco noti e quasi “segreti” anche per i nativi e sicuramente, il giardino tropicale dell’Istituto agronomico Oltremare è uno di questi.

Pochi lo conoscono, tanti non sanno neanche dove si trova e quasi nessuno lo ha visitato, ma noi di The Tuscany lo abbiamo fatto per voi.

In zona stadio, sulla strada che conduce a Fiesole, a soli 15 minuti dal centro storico c’è questa collezione di oltre 200 specie botaniche rappresentative della flora dei paesi della fascia intertropicale, coltivate in serra e all’aperto.

Una collezione speciale cresciuta anno dopo anno in una realtà, l’Istituto Agronomico dell’Oltremare, nato all’inizio del Novecento sull’onda lunga delle colonizzazioni e che si trova nella sede odierna dal 1940.
L’Italia aveva un impero, la voglia e spirito di conoscenza per specie botaniche diverse da quelle note alle nostre latitudini era fortissimo anche per poter indirizzare l’immigrazione verso paesi “d’appartenenza” anziché verso le Americhe: servivano giardinieri, agronomi e forestali specializzati.
Una storia lunga, per certi versi pionieristica, sognatrice e ricca d’entusiasmo quella nata e cresciuta al di là di quell’edificio imponente in perfetto stile razionalista la cui facciata si apre maestosa sull’angolo fra via Fibonacci e via Antonio Cocchi.

Oggi l’Istituto Agronomico Oltremare ha una storia e un indirizzo diverso ovviamente, le colonie non esistono più, ma la cooperazione internazionale e la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali sono e devono essere sempre più un volano dell’economia internazionale in anni di crisi.
Oggi l’Istituto, la cui sede si affaccia su Via Cocchi  (oggi vi si accede dal centro didattico in Via Baldesi 14) è aperta per questo motivo a studiosi di ogni dove, a studenti di corsi post laurea e a quanti altri che, in tempi di spending review che ha colpito a mannaia anche la laurea in scienze forestali tropicali, si avvicinano a questa disciplina da cui può dipendere parte del futuro del nostro pianeta.

La visita del giardino tropicale lascia letteralmente a bocca aperta.
Le piante allevate in tre serre calde e una fredda e in piccola parte nel giardino (quelle arbustive e della fascia mediterranea che servono anche d’estate come ombrario) hanno tutte finalità educative e sono raggruppate per una facile lettura in base alla loro utilizzazione: piante da frutto, da fibra, forestali, ornamentali, da spezie, stimolanti, medicinali, da essenza e profumo, da gomma e resina, coloranti, alimentari, pesticide, da olio e saccarifere.

Entrare nella serra respirando l’aria umida filtrata dal sole e sentendo il rumore del vento che sibila fra le finestre e smuove nell’area mille aromi diversi emoziona tutti i sensi così come la vista di arbusti e foglie dalle forme strane e bizzarre e dai colori intensi e insoliti che ci donano frutti che utilizziamo anche quotidianamente, ma di cui ignoravamo il “nido”.

Non capita altrimenti, senza prendere un aereo e fare almeno sei ore di viaggio,  poter toccare con mano il rosso frutto tondo da cui si estrae il caffè o la mandorla bislunga che genera il cacao tanto per fare due esempi.
Vi conquisterà anche la pianta del cotone, il papiro col suo fascino millenario, l’intenso aroma della pianta della canfora e tanto altro ancora….
Per ognuno il suo odore, il suo gusto e la sua emozione.

Il giardino è visitabile ogni giorno dal lunedì al venerdì gratuitamente su prenotazione. Per prenotare una visita (anche guidata) chiamate al 055 5061 / 701, ma meglio inviate una mail di richiesta a: giardino@iao.florence.it. Potete consultare il sito www.iao.florence.it

Firenze: il fiore di Firenze fa bella mostra di se!The flower of Florence makes a good show of itself!

di Nadia Fondelli – Dal 25 aprile e fino al 20 maggio, come tradizione primaverile fiorentina, tornano a schiudersi le porte, al Piazzale Michelangelo del Giardino dell’Iris.

Due ettari e mezzo in una tenuta ad oliveto con affaccio mozzafiato sulla città per il fiore simbolo di Firenze chiamato popolarmente giaggiolo (dal latino gladius = spada) per la sua struttura spatiforme delle foglie.
Coloratissimi vialetti selciati in pietra serena, piazzole, scalette e saliscendi che ospitano una mostra permanente di Iris di infinite varietà che hanno partecipato alle varie edizioni del Concorso Internazionale dell’Iris.

Un fiore che in questo periodo offre la sua esplosiva fioritura e che da sempre è simbolo di Firenze: una sua rappresentazione stilizzata appare nei soldi d’argento della repubblica fiorentina fin del XII secolo; e, successivamente, nel potentissimo fiorino d’oro.

Il “giglio” appare anche nel gonfalone della città fin dal 1250, anche se in realtà all’epoca era un’iris bianca della varietà alba florentina – che cresceva spontaneamente nella valle dell’Arno. E’ dal 1266, dopo la cacciata dei Ghibellini, che i Guelfi vincitori invertirono i colori dello stemma cittadino, creando l’insegna che è rimasta fino ad oggi: un’iris rossa – mai esistita in natura! – su sfondo bianco.

Per confermare il ruolo di Firenze come “Capitale dell’Iris”, ecco, come da tradizione fin dal 1954, anche per quest’anno il Concorso Internazionale che premia le migliori varietà di iris e ne conserva, anno dopo anno, una traccia storica bulbosa in questo inimitabile Giardino del Podere dei Bastioni, sul lato est del Piazzale Michelangelo.
Ogni anno il Concorso richiama gli ibridatori di tutto il mondo, che propongono varietà sempre nuove ed originali nei colori e nelle forme.

Iris barbate, alte, da bordura, spontanee ed ornamentali di ogni tipo si contendono il premio assegnato da una qualificata giuria internazionale e quello del Comune che assegna il premio “Città di Firenze” al fiore il cui colore più si avvicina al rosso del gonfalone.
E’ rimasta negli annali a tal proposito – per curiosità storica – la vittoria nel 1973 dell’americano George Specht con “Rosso Fiorentino” la prima Iris ibridata in Italia ad aggiudicarsi entrambi i premi.
Non perdete l’occasione di ammirare questo giardino unico!

Info:
Giardino dell’Iris
Piazzale Michelangelo, balcone est
Orario d’apertura:  10,00-12,30 / 15,00-19,00
Ingresso: gratuito
Per prenotazioni e informazioni: 055.483112 (martedì/venerdì ore 10/12,30)
www.irisfirenze.it.by Nadia Fondelli – From 25 April until 20 May, as a Florentine springtime tradition, the Iris Garden opens its doors again in Piazzale Michelangelo male enhancements viagra and cialis.

Two and a half hectares in an olive estate with a breathtaking view over the city for the flower, the symbol of Florence commonly known as the giaggiolo (from the Latin gladius meaning sword) due to the sword-like structure of the leaves.

Colourful little streets paved in pietra serena, large squares, steps and ups and down that are home to a permanent exhibition of infinite varieties of iris that took part at the various editions of the International Iris Competition.
It’s a flower that offers an explosive blossoming at this time of year and which has always been the symbol of Florence. A stylised representation appeared on the silver coins of the Florentine republic since the 12th century and, later, on the powerful golden florin.

The “giglio” has also appeared on the city’s banner since 1250, although it was actually a white iris of the alba florentina variety at the time – which grew wild in the Arno valley. It was in 1266, after driving out the Ghibellines, that the victorious Guelphs inverted the colours of the city’s coat of arms, creating the flag that has remained to the present day: a red iris – which has never existed in nature – on a white background.

To confirm the role of Florence as the capital of the iris, as tradition has it since 1954, this year the international competition that awards the best varieties of iris will also take place in this inimitable Podere dei Bastioni garden, on the eastern side of Piazzale Michelangelo, as well as preserving a bulbous historical outline year after year.
The competition appeals to hybrid gardeners from all over the world every year, who propose new and original varieties in terms of colour and shape.

Tall, bearded, border, wild and ornamental iris of every type contend for the prize awarded by a highly qualified international jury and the City Council prize that awards the Città di Firenze prize for the flower whose colour is closest to the red of the banner.

The 1973 victory by the American George Specht with Rosso Fiorentino, the first hybrid iris in Italy winning both prizes, went down in the history books for this very reason.
Don’t miss out on a chance to enjoy this unique garden!
Info:
Giardino dell’Iris
Piazzale Michelangelo, east balcony
Opening times:  10 am-12:30/3-7 pm
Free entry
Per prenotazioni e informazioni: 055.483112 (martedì/venerdì ore 10/12,30)
www.irisfirenze.it.