Pistoia: Burri, la Collezione Gori e le fotografie di Amendola in mostra

[:it]12-Alberto-Burri-Grande-ferro-Celle-1986-foto-Aurelio-Amendoladi redazione –  Il 10 maggio a Pistoia, a Palazzo Sozzifanti, apre al pubblico fino al 26 luglio la mostra “Burri e Pistoia. La Collezione Gori e le fotografie di Amendola”, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e curata da Bruno Corà, con opere della Collezione Gori, della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri di Città di Castello e fotografie di Aurelio Amendola.

A cento anni dalla nascita, molti Paesi – e su tutti gli Stati Uniti – renderanno omaggio al grande artista umbro che ha demolito e riconfigurato la pittura occidentale. Un anniversario che anche la città di Pistoia si appresta a celebrare con una grande mostra.
Il percorso espositivo presenta un nucleo significativo di lavori appartenente alla collezione di Giuliano Gori, grande amico di Burri fin dagli anni Sessanta, decennio in cui appaiono i “Legni” le “Combustioni”, i “Ferri”, le “Plastiche” che definiscono in modo emblematico il rapporto di Burri con ‘la materia’ da trasformare in pittura.

Le opere in mostra sono affiancate da un ricco repertorio di fotografie di Aurelio Amendola, a lungo collaboratore e testimone dell’azione artistica del Maestro. Istantanee che forniscono un fedele ritratto dell’artista e dell’uomo. L’immagine più celebre di Burri proviene proprio dall’obiettivo di Amendola: parte di una spettacolare serie di scatti delle “Combustioni” realizzate nell’atelier di Morra nel 1976.

Le opere di Burri, in un ideale dispiegamento dei suoi più significativi esiti, dai Catrami alle Muffe, dai Sacchi alle Combustioni e ai Legni, dai Cretti fino ai Cellotex, rendono emblematica la grande lezione di questo Maestro che con la città di Pistoia ebbe un particolare e amichevole rapporto, tuttora testimoniato dal Grande Ferro Celle, scultura progettata espressamente dall’artista nel 1986 per lo spazio aperto lungo la strada che unisce Montale a Pistoia, nel punto di accesso alla Fattoria di Celle di Santomato, sede della Collezione Gori. Perfettamente inserita nell’ambiente circostante, la scultura, attraverso l’incrocio di ogive metalliche, dà origine a differenti inquadrature e punti d’osservazione del paesaggio. Fa parte della serie di sculture che Burri soleva realizzare in occasione di avvenimenti straordinari quali la Biennale di Venezia o Kassel.

In mostra, oltre ai notevoli pezzi della collezione Gori, riferibili in gran parte agli anni Cinquanta, si potrà ammirare l’opera di rilevante valenza storica Sacco, del 1952, prestata dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri di Città di Castello. I Sacchi – considerati la risposta dell’arte italiana ai linguaggi dell’informale – rappresentano un pezzo importante della storia di Burri e dell’Italia dopo l’ultima guerra.

In occasione dell’apertura della mostra, il 10 maggio, dalle 11 alle 17 sarà realizzato l’annullo speciale di un francobollo del Centenario (serie SZ1 1949 emesso il 12 marzo), e saranno stampate tre cartoline (Il grande ferro / Legno bruciato della collezione Gori / una delle foto delle combustioni di Amendola), che potranno essere raccolte in un apposito cofanetto.
Tra maggio e luglio saranno inoltre organizzate visite guidate gratuite, a cura di Artemisia Associazione Culturale, tra queste anche un percorso pensato apposta per i più piccoli.
La mostra s’inserisce nell’ambito dell’iniziativa Piccoli Grandi Musei 2015. Toscana ‘900. Musei e Percorsi d’arte.

Burri e Pistoia. La collezione Gori e le fotografie di Amendola
Pistoia, Palazzo Sozzifanti, ingresso Vicolo dei Pedoni, 1
9 maggio – 26 luglio 2015
Orari: Martedì-Venerdì dalle 14.30 alle 19.30; Sabato e Domenica dalle 10 alle 18
In mattinata aperto per scolaresche o visite guidate, su prenotazione
Ingresso: € 3,00 – gratuito per studenti, over 65 e possessori dei biglietti del festival Pistoia – Dialoghi sull’uomo
Info e prenotazioni: +39 0573 974226 (Lunedì – Venerdì dalle 8.30 alle 13.30)
eventi@fondazionecrpt.it, www.mostrefondazionecrpt.it [:en]12-Alberto-Burri-Grande-ferro-Celle-1986-foto-Aurelio-Amendoladi redazione –  Il 10 maggio a Pistoia, a Palazzo Sozzifanti, apre al pubblico fino al 26 luglio la mostra “Burri e Pistoia. La Collezione Gori e le fotografie di Amendola”, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e curata da Bruno Corà, con opere della Collezione Gori, della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri di Città di Castello e fotografie di Aurelio Amendola.

A cento anni dalla nascita, molti Paesi – e su tutti gli Stati Uniti – renderanno omaggio al grande artista umbro che ha demolito e riconfigurato la pittura occidentale. Un anniversario che anche la città di Pistoia si appresta a celebrare con una grande mostra.
Il percorso espositivo presenta un nucleo significativo di lavori appartenente alla collezione di Giuliano Gori, grande amico di Burri fin dagli anni Sessanta, decennio in cui appaiono i “Legni” le “Combustioni”, i “Ferri”, le “Plastiche” che definiscono in modo emblematico il rapporto di Burri con ‘la materia’ da trasformare in pittura.

Le opere in mostra sono affiancate da un ricco repertorio di fotografie di Aurelio Amendola, a lungo collaboratore e testimone dell’azione artistica del Maestro. Istantanee che forniscono un fedele ritratto dell’artista e dell’uomo. L’immagine più celebre di Burri proviene proprio dall’obiettivo di Amendola: parte di una spettacolare serie di scatti delle “Combustioni” realizzate nell’atelier di Morra nel 1976.

Le opere di Burri, in un ideale dispiegamento dei suoi più significativi esiti, dai Catrami alle Muffe, dai Sacchi alle Combustioni e ai Legni, dai Cretti fino ai Cellotex, rendono emblematica la grande lezione di questo Maestro che con la città di Pistoia ebbe un particolare e amichevole rapporto, tuttora testimoniato dal Grande Ferro Celle, scultura progettata espressamente dall’artista nel 1986 per lo spazio aperto lungo la strada che unisce Montale a Pistoia, nel punto di accesso alla Fattoria di Celle di Santomato, sede della Collezione Gori. Perfettamente inserita nell’ambiente circostante, la scultura, attraverso l’incrocio di ogive metalliche, dà origine a differenti inquadrature e punti d’osservazione del paesaggio. Fa parte della serie di sculture che Burri soleva realizzare in occasione di avvenimenti straordinari quali la Biennale di Venezia o Kassel.

In mostra, oltre ai notevoli pezzi della collezione Gori, riferibili in gran parte agli anni Cinquanta, si potrà ammirare l’opera di rilevante valenza storica Sacco, del 1952, prestata dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri di Città di Castello. I Sacchi – considerati la risposta dell’arte italiana ai linguaggi dell’informale – rappresentano un pezzo importante della storia di Burri e dell’Italia dopo l’ultima guerra.

In occasione dell’apertura della mostra, il 10 maggio, dalle 11 alle 17 sarà realizzato l’annullo speciale di un francobollo del Centenario (serie SZ1 1949 emesso il 12 marzo), e saranno stampate tre cartoline (Il grande ferro / Legno bruciato della collezione Gori / una delle foto delle combustioni di Amendola), che potranno essere raccolte in un apposito cofanetto.
Tra maggio e luglio saranno inoltre organizzate visite guidate gratuite, a cura di Artemisia Associazione Culturale, tra queste anche un percorso pensato apposta per i più piccoli.
La mostra s’inserisce nell’ambito dell’iniziativa Piccoli Grandi Musei 2015. Toscana ‘900. Musei e Percorsi d’arte.

Burri e Pistoia. La collezione Gori e le fotografie di Amendola
Pistoia, Palazzo Sozzifanti, ingresso Vicolo dei Pedoni, 1
9 maggio – 26 luglio 2015
Orari: Martedì-Venerdì dalle 14.30 alle 19.30; Sabato e Domenica dalle 10 alle 18
In mattinata aperto per scolaresche o visite guidate, su prenotazione
Ingresso: € 3,00 – gratuito per studenti, over 65 e possessori dei biglietti del festival Pistoia – Dialoghi sull’uomo
Info e prenotazioni: +39 0573 974226 (Lunedì – Venerdì dalle 8.30 alle 13.30)
event[:]

Celle: lo scrigno d’arte che non ti aspettiCelle: the casket of art that you do not expect

Esistono luoghi magici in Toscana lontani seppur vicini alle rotte classiche del turismo di massa. Luoghi dove la natura, l’arte, la cultura e la storia si fondono in un tutt’uno che profuma di magia e splendore.

Basta allontanarsi poco da Firenze per arrivare alle porte di Pistoia per scoprire uno di questi luoghi: La fattoria di Celle – Collezione Gori di arte contemporanea.

Quasi protetta fra le ombre del parco è, in questa fattoria, un’importante collezione d’arte ambientale che Giuliano Gori e la sua famiglia hanno costituito fino dai primi anni Ottanta ad oggi su una collina che domina la pianura tra Firenze e Pistoia.

In questo luogo quasi d’incanto un gruppo selezionato di artisti di livello internazionale sono stati invitati a realizzare installazioni nei suggestivi spazi all’aperto, nel parco e nella zona agricola, come all’interno degli storici edifici in varie altre strutture rurali.

Oggi a Celle si possono contare quasi ottanta installazioni completate, ma ciò che più conta è che l’iniziativa ha dato vita a un grande laboratorio creativo che continua senza sosta nella produzione e nella sperimentazione di nuovi linguaggi espressi nelle diverse discipline artistiche contemporanee.
E’ per questo motivo che ogni anno migliaia di persone amanti del bello visitano la collezione durante la stagione primaverile-estiva di apertura.

La collezione, è bene sottolinearlo, pur offrendo servizi parificati alle strutture pubbliche, è gestita privatamente, senza peraltro aver mai beneficiato di alcuna contribuzione, né tantomeno di sia pur minime agevolazioni fiscali, ma è interamente sostenuta dalla famiglia Gori.

Si estende per oltre 3000mq negli edifici storici e all’aperto in circa quarantacinque ettari, divisi tra il parco romantico e l’adiacente oliveto.
Oltre alla collezione permanente, la fattoria promuove progetti e mostre temporanee che vengono ospitati regolarmente per circa un anno nei due edifici appositamente restaurati: Casapeppe e Cascina Terrarossa. All’aperto un’anfiscultura di Beverly Pepper, inaugurata nel 1992, si avvale di circa trecento posti a sedere ma, come già avvenuto, può ospitarne anche un migliaio, funge nei mesi estivi da spazio per eventi di danza, musica e performance.

All’interno dell’edificio della fattoria esiste una sala video-conferenze, appositamente progettata per ospitare circa sessanta spettatori, ma in caso di concerti o proiezione di film è estensibile a circa duecento posti. E’ possibile su richiesta sviluppare programmi, workshop e lezioni per tutte le età.

Un luogo davvero magico annoverato regolarmente tra le prime duecento più importanti istituzioni d’arte del mondo, oltre ad essere ampiamente citata e illustrata in importanti enciclopedie e insignita di un’infinità di premi e riconoscimenti.

La collezione è visitabile su richiesta scritta nei giorni feriali, dalla fine di aprile a tutto settembre. Affrettatevi quindi se amate il bello non potete perderla…
Per concordare un appuntamento: www.goricoll.it.
Fattoria di Celle, Collezione Gori
Via Montalese 7 – 51030 Santomato di Pistoia – Italy
Email: goricoll@tin.itwww.goricoll.itEsistono luoghi magici in Toscana lontani seppur vicini alle rotte classiche del turismo di massa. Luoghi dove la natura, l’arte, la cultura e la storia si fondono in un tutt’uno che profuma di magia e splendore.

Basta allontanarsi poco da Firenze per arrivare alle porte di Pistoia per scoprire uno di questi luoghi: La fattoria di Celle – Collezione Gori di arte contemporanea.

Quasi protetta fra le ombre del parco è, in questa fattoria, un’importante collezione d’arte ambientale che Giuliano Gori e la sua famiglia hanno costituito fino dai primi anni Ottanta ad oggi su una collina che domina la pianura tra Firenze e Pistoia.

In questo luogo quasi d’incanto un gruppo selezionato di artisti di livello internazionale sono stati invitati a realizzare installazioni nei suggestivi spazi all’aperto, nel parco e nella zona agricola, come all’interno degli storici edifici in varie altre strutture rurali.

Oggi a Celle si possono contare quasi ottanta installazioni completate, ma ciò che più conta è che l’iniziativa ha dato vita a un grande laboratorio creativo che continua senza sosta nella produzione e nella sperimentazione di nuovi linguaggi espressi nelle diverse discipline artistiche contemporanee.
E’ per questo motivo che ogni anno migliaia di persone amanti del bello visitano la collezione durante la stagione primaverile-estiva di apertura.

La collezione, è bene sottolinearlo, pur offrendo servizi parificati alle strutture pubbliche, è gestita privatamente, senza peraltro aver mai beneficiato di alcuna contribuzione, né tantomeno di sia pur minime agevolazioni fiscali, ma è interamente sostenuta dalla famiglia Gori.

Si estende per oltre 3000mq negli edifici storici e all’aperto in circa quarantacinque ettari, divisi tra il parco romantico e l’adiacente oliveto.
Oltre alla collezione permanente, la fattoria promuove progetti e mostre temporanee che vengono ospitati regolarmente per circa un anno nei due edifici appositamente restaurati: Casapeppe e Cascina Terrarossa. All’aperto un’anfiscultura di Beverly Pepper, inaugurata nel 1992, si avvale di circa trecento posti a sedere ma, come già avvenuto, può ospitarne anche un migliaio, funge nei mesi estivi da spazio per eventi di danza, musica e performance.

All’interno dell’edificio della fattoria esiste una sala video-conferenze, appositamente progettata per ospitare circa sessanta spettatori, ma in caso di concerti o proiezione di film è estensibile a circa duecento posti. E’ possibile su richiesta sviluppare programmi, workshop e lezioni per tutte le età.

Un luogo davvero magico annoverato regolarmente tra le prime duecento più importanti istituzioni d’arte del mondo, oltre ad essere ampiamente citata e illustrata in importanti enciclopedie e insignita di un’infinità di premi e riconoscimenti.

La collezione è visitabile su richiesta scritta nei giorni feriali, dalla fine di aprile a tutto settembre. Affrettatevi quindi se amate il bello non potete perderla…
Per concordare un appuntamento: www.goricoll.it.
Fattoria di Celle, Collezione Gori
Via Montalese 7 – 51030 Santomato di Pistoia – Italy
Email: goricoll@tin.itwww.goricoll.it