Apr 10, 2023 | Protagonisti
Metti un fiore unico, profumatissimo, dal colore intenso che cresce fra le colline più belle del mondo, quelle del Chianti Classico. Aggiugi la loro piena fioritura in una primavera esplosiva ed ecco gli ingredienti perfetti del “Pruneti irisi day” un anglichismo che strizza l’occhio anche ai turisti esteri e che indica una giornata di relax all’aria aperta da vivere nelle colline del Chianti Classico da non perdere che nasce per celebrare la coltivazione del “giaggiolo” e riscoprire il legame ancestrale con Madre Natura.
Rallenta, respira, immergiti nella natura
E’ questa la formula che Pruneti propone con il suo Pruneti Iris Day domenica 30 aprile dallore 10 di mattina. I posti limitati, e le prenotazioni online sono obbligatorie su events@pruneti.it.
Un occasione da non perdere per rigenerarsi e disconnettersi dalla frenesia quotidiana, per vivere una giornata in completo relax, fare una passeggiata nelle meravigliose colline del Chianti Classico tra i filari di giaggioli e di ulivi dei fratelli Pruneti, eccellenti padroni di casa.
Un’esperienza unica, in uno dei territori più iconici al mondo, arricchita dal racconto di chi – come la famiglia Pruneti – da oltre 160 anni è impegnata nella salvaguardia della coltivazione del giaggiolo, così importante per l’economia di San Polo e del Chianti Classico.
Giaggiolo, un viaggio nel mondo sulla scia del suo profumo
“Il giaggiolo ha da sempre scritto la storia della nostra famiglia – esordisce Gionni Pruneti – sin da quando nostro nonno ne iniziò la coltivazione e l’esportazione in tutto il mondo, dalla Francia per la produzione di profumi, fino a Cuba per l’aromatizzazione del sigaro. Mi ricordo perfettamente quando io e mio fratello Paolo, da piccoli, ci divertivamo dopo scuola, ad accompagnare nostro babbo Gilberto e il nonno nel campo. Si estirpavano i bulbi che poi portavamo a casa, dove le donne della famiglia si occupavano del passaggio più importante: la ripulitura e la lavorazione.”
“Poi a maggio – puntualizza Paolo Pruneti – c’era la fioritura del giaggiolo e tutte le colline intorno casa si coloravano di lilla e profumavano di primavera. L’aria era fresca, il sole riscaldava le giornate e noi passavamo i nostri pomeriggi rilassandoci, immersi nei colori della natura incontaminata delle colline del Chianti Classico e facevamo il Pic Nic seduti tra i fiori, lasciandoci sorprendere dal panorama unico che ci circondava.”
Il legame con la natura ha da sempre rappresentato per i Pruneti un vero e proprio stile di vita buono, sano, sostenibile e rigenerativo, oggi brandizzato e promosso da Gionni e Paolo con il 100% Pruneti The Art of Healthy Living a livello internazionale.
È in questo contesto incontaminato che l’iris come l’olivo offrono a chi se ne prende cura ogni giorno i frutti per produrre eccellenze, non solo buone da mangiare, ma anche curative, che contribuiscono alla salute e al benessere della persona.
Paolo e Gionni Pruneti fra gli iris
Dai liquori alle linee corpo. Tanti prodotti da un fiore unico
È il caso della nuova collezione di prodotti Fatti con l’Iris Pruneti e Fatti con l’Olio Pruneti,che saranno presentate in anteprima assoluta al Pruneti Iris Bar, eccezionalmente allestito open air direttamente nei campi, sosta imperdibile al termine della passeggiata.
Pruneti presenta in questa occasione la sua linea di liquori, ingredienti speciali suggeriti anche per una mixology fuori dall’ordinario e la nuova linea corpo scrub, skin care e lozioni lenitive, che l’azienda di San Polo ha ideato per raccontare che la salute ed il benessere nascono dall’amore e dal rispetto per la natura e per i suoi frutti straordinari.
“Sono queste – riprende Gionni – tutte le emozioni che vogliamo condividere con i Pruneti Lovers. Abbiamo scelto di farlo offrendo a tutti la possibilità di vivere una giornata esattamente come erano le nostre, senza pensieri, semplicemente cullati dalla natura”.
“Con Pruneti Iris Day lanciamo – conclude Paolo Pruneti – un appuntamento annuale, dedicato a far rivivere a tutti una giornata proprio come quelle che eravamo soliti trascorrere io e mio fratello. Passeggeremo insieme tra i filari dei giaggioli, respireremo il profumo dell’iris, condivideremo con i partecipanti i nostri racconti, le nostre emozioni, i nostri ricordi e infine ci rilasseremo seduti tra i fiori per un Pic Nic Gourmet ricco delle preziose bontà dei nostri campi”
Appuntamento dunque Domenica 30 aprile con Pruneti Iris Day, un’occasione imperdibile per riscoprire il piacere di vivere all’aria aperta e godere dei benefici del contatto con la natura.
Prenotazioni aperte al +39 353 405 4209
PRENOTAZIONI – POSTI LIMITATI
+39 353 405 4209 – events@pruneti.it
Apr 24, 2013 | Arte e cultura, Firenze
di Nadia Fondelli – Dal 25 aprile e fino al 20 maggio, come tradizione primaverile fiorentina, tornano a schiudersi le porte, al Piazzale Michelangelo del Giardino dell’Iris.
Due ettari e mezzo in una tenuta ad oliveto con affaccio mozzafiato sulla città per il fiore simbolo di Firenze chiamato popolarmente giaggiolo (dal latino gladius = spada) per la sua struttura spatiforme delle foglie.
Coloratissimi vialetti selciati in pietra serena, piazzole, scalette e saliscendi che ospitano una mostra permanente di Iris di infinite varietà che hanno partecipato alle varie edizioni del Concorso Internazionale dell’Iris.
Un fiore che in questo periodo offre la sua esplosiva fioritura e che da sempre è simbolo di Firenze: una sua rappresentazione stilizzata appare nei soldi d’argento della repubblica fiorentina fin del XII secolo; e, successivamente, nel potentissimo fiorino d’oro.
Il “giglio” appare anche nel gonfalone della città fin dal 1250, anche se in realtà all’epoca era un’iris bianca della varietà alba florentina – che cresceva spontaneamente nella valle dell’Arno. E’ dal 1266, dopo la cacciata dei Ghibellini, che i Guelfi vincitori invertirono i colori dello stemma cittadino, creando l’insegna che è rimasta fino ad oggi: un’iris rossa – mai esistita in natura! – su sfondo bianco.
Per confermare il ruolo di Firenze come “Capitale dell’Iris”, ecco, come da tradizione fin dal 1954, anche per quest’anno il Concorso Internazionale che premia le migliori varietà di iris e ne conserva, anno dopo anno, una traccia storica bulbosa in questo inimitabile Giardino del Podere dei Bastioni, sul lato est del Piazzale Michelangelo.
Ogni anno il Concorso richiama gli ibridatori di tutto il mondo, che propongono varietà sempre nuove ed originali nei colori e nelle forme.
Iris barbate, alte, da bordura, spontanee ed ornamentali di ogni tipo si contendono il premio assegnato da una qualificata giuria internazionale e quello del Comune che assegna il premio “Città di Firenze” al fiore il cui colore più si avvicina al rosso del gonfalone.
E’ rimasta negli annali a tal proposito – per curiosità storica – la vittoria nel 1973 dell’americano George Specht con “Rosso Fiorentino” la prima Iris ibridata in Italia ad aggiudicarsi entrambi i premi.
Non perdete l’occasione di ammirare questo giardino unico!
Info:
Giardino dell’Iris
Piazzale Michelangelo, balcone est
Orario d’apertura: 10,00-12,30 / 15,00-19,00
Ingresso: gratuito
Per prenotazioni e informazioni: 055.483112 (martedì/venerdì ore 10/12,30)
www.irisfirenze.it.by Nadia Fondelli – From 25 April until 20 May, as a Florentine springtime tradition, the Iris Garden opens its doors again in Piazzale Michelangelo male enhancements viagra and cialis.
Two and a half hectares in an olive estate with a breathtaking view over the city for the flower, the symbol of Florence commonly known as the giaggiolo (from the Latin gladius meaning sword) due to the sword-like structure of the leaves.
Colourful little streets paved in pietra serena, large squares, steps and ups and down that are home to a permanent exhibition of infinite varieties of iris that took part at the various editions of the International Iris Competition.
It’s a flower that offers an explosive blossoming at this time of year and which has always been the symbol of Florence. A stylised representation appeared on the silver coins of the Florentine republic since the 12th century and, later, on the powerful golden florin.
The “giglio” has also appeared on the city’s banner since 1250, although it was actually a white iris of the alba florentina variety at the time – which grew wild in the Arno valley. It was in 1266, after driving out the Ghibellines, that the victorious Guelphs inverted the colours of the city’s coat of arms, creating the flag that has remained to the present day: a red iris – which has never existed in nature – on a white background.
To confirm the role of Florence as the capital of the iris, as tradition has it since 1954, this year the international competition that awards the best varieties of iris will also take place in this inimitable Podere dei Bastioni garden, on the eastern side of Piazzale Michelangelo, as well as preserving a bulbous historical outline year after year.
The competition appeals to hybrid gardeners from all over the world every year, who propose new and original varieties in terms of colour and shape.
Tall, bearded, border, wild and ornamental iris of every type contend for the prize awarded by a highly qualified international jury and the City Council prize that awards the Città di Firenze prize for the flower whose colour is closest to the red of the banner.
The 1973 victory by the American George Specht with Rosso Fiorentino, the first hybrid iris in Italy winning both prizes, went down in the history books for this very reason.
Don’t miss out on a chance to enjoy this unique garden!
Info:
Giardino dell’Iris
Piazzale Michelangelo, east balcony
Opening times: 10 am-12:30/3-7 pm
Free entry
Per prenotazioni e informazioni: 055.483112 (martedì/venerdì ore 10/12,30)
www.irisfirenze.it.
Apr 12, 2012 | Arte e cultura, Eventi, Firenze
In Toscana il fiore è chiamato giaggiolo (dal latino gladius = spada) per la struttura spatiforme delle foglie.
L’iris è da sempre il simbolo di Firenze: una rappresentazione stilizzata del fiore appare nei soldi d’argento della repubblica fiorentina del XII secolo e, successivamente, nel fiorino d’oro.
Il “giglio” che appare nel gonfalone fin dal 1250, è in realtà un’iris bianca della varietà alba florentina – che cresceva spontaneamente nella valle dell’Arno.
Nel 1266, dopo la cacciata dei Ghibellini, i Guelfi invertirono i colori dello stemma cittadino, creando l’insegna che è rimasta fino ad oggi: un’iris rossa – mai esistita in natura – su sfondo bianco.
Per confermare il ruolo di Firenze come “Capitale dell’Iris”, esiste, dal 1954, un Concorso Internazionale che premia le migliori varietà di iris e ne conserva una traccia storica nell’apposito Giardino del Podere dei Bastioni, sul lato est del Piazzale Michelangelo.
Ogni anno il Concorso richiama gli ibridatori di tutto il mondo, che propongono varietà nuove nei colori e nelle forme.
Una giuria internazionale conferisce, alla varietà più bella, il “Fiorino d’oro”; inoltre, il Comune assegna il premio “Città di Firenze” al fiore il cui colore si avvicina maggiormente al rosso del gonfalone.
E’ rimasta storica la vittoria, nel 1973, dell’americano George Specht con “Rosso Fiorentino” la prima Iris ibridata in Italia ad aggiudicarsi entrambi i premi.In Tuscan, the flower is called “giaggiolo” (from the Latin gladius = sword) due to the sword-like structure of the leaves.
The iris Online Casino has always been the symbol of Florence: a stylised representation of the flower appears on the silver coins of the Florentine Republic dating back to the twelfth century; and, later, on the gold florin.
The “lily” which has appeared on the city standard ever since 1250, is really a white iris of the “alba florentina” variety which grows spontaneously in the Arno valley.
In 1266, after the banishment of the Ghibellines, the Guelphs inverted the colours of the coat-of-arms of the city to create what can still be seen today: a red iris – something which has never existed in nature – on a white background.
To confirm the role of Florence as the “Capital of the Iris”, an International Competition was set up in 1954 to give prizes to the best varieties of irises and keep a historical record of them in the special “Podere dei Bastioni” garden on the eastern side of Piazzale Michelangelo.
Every year, the competition attracts breeders from all over the world who come to propose varieties with new colours and shapes.
An international panel awards the “Golden Florin” to the best variety while the city council gives the “City of Florence” award to the flower whose colour gets closest to the red iris on the city standard.
The 1973 victory of the American, George Specht, with “Rosso Fiorentino”, the first Italian-bred iris to win both awards, was a historical event.