I 15 parchi naturali più amati in Europa

I 15 parchi naturali più amati in Europa

I parchi nazionali sono aree naturali protette, dichiarate tali da ogni Paese, che vengono tutelate attraverso norme specifiche per preservarne la fauna selvatica e l’ambiente naturale.
In Europa ci sono più di 500 parchi nazionali, di cui una dozzina sono protetti dall’Unesco e considerati Patrimonio dell’Umanità.
Sono luoghi in cui si possono trovare cime granitiche, sterminate foreste di faggi, sorgenti sotterranee, cascate spettacolari, animali selvatici allo stato brado e un silenzio e una pace inusuale.
Sono i luoghi perfetti per una piacevole passeggiata o per una sfida sportiva… e dove poter scattare centinaia di foto capaci di far invidia agli amici.
Ecco i 15 parchi nazionali più attraenti tra quelli di tutta Europa:

Parco nazionale di Plitvice – Lika (Croazia)

Conosciuto come il Paradiso acquatico, è costituito da un gruppo di 16 laghi profondi, ognuno dei quali cambia colore a seconda dell’ora del giorno – dal turchese intenso al verde menta, fino al grigio e al blu – collegati tra loro da bellissime cascate e incantevoli ruscelli.
Scorrendo tra rocce dolomitiche e calcaree, le acque di questo parco hanno creato nel corso dei millenni delle dighe naturali che hanno portato alla formazione di tutta una serie di laghi, grotte e cascate di incredibile bellezza.
Vale la pena visitarlo anche in inverno, quando le cascate sono ghiacciate e i laghi con la loro superficie specchiata di ghiaccio assumono la tonalità del cielo. Dal 1979 questo parco è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

Parco Nazionale delle Isole Atlantiche – Galizia (Spagna)

Condiviso dalle province galiziane di A Coruña e Pontevedra, nell’angolo Nord-occidentale della Spagna, il Parco Nazionale delle Isole Atlantiche della Galizia è situato nel cuore delle Rías Baixas.
In questo luogo particolarissimo, in cui si incontrano acqua dolce e acqua salata, si crea un ecosistema unico, ricco di vita marina e terrestre.
Se da una parte, infatti, spiccano i sistemi di dune, le scogliere e i boschetti di ginestre ed eriche, dall’altra, nell’ambiente marino, con fondali rocciosi, è possibile ammirare colonie di alghe brune che ospitano una grande varietà di esseri viventi. Questo trio di isole (Illa de Monteagudo, Illa do Faro e la meridionale Illa do San Martiño), che combinano le loro spiagge bianchissime e le lagune cristalline con ripide scogliere e punti panoramici rocciosi, sono prive di traffico, cosa che enfatizza la sensazione per il visitatore di essere alla “fine del mondo”.
Inoltre, insieme formano un frangiflutti che protegge la città costiera di Vigo dalla furia dell’Atlantico.

Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Italia)

È incredibile pensare che a sole due ore d’auto da Roma si possano trovare l’orso bruno marsicano, la lince selvatica, il lupo appenninico e l’aquila reale che vivono tra cime granitiche e boschi di faggio, in valli e prati pieni di nontiscordardime, con una natura dominante e selvaggia che ospita solo una serie di villaggi collinari sparsi qua e là.
Il Parco Nazionale d’Abruzzo, visitato da due milioni di persone all’anno, è il più antico d’Italia e si estende per 50.000 ettari nel cuore degli Appennini.
Le antiche faggete, con alberi di oltre 500 anni, sono Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. All’interno del parco si possono fare escursioni a piedi, a cavallo, si possono praticare birdwatching, mountain bike, sci alpino o di fondo in inverno.
La rete di percorsi escursionistici comprende più di 150 sentieri per un totale di 750 chilometri e il panorama è mozzafiato, oltre che la tranquillità che vi si respira solo entrandovi.

Situato a Huelva, in Andalusia, il Parco di Doñana occupa la riva destra dell’estuario del fiume Guadalquivir, vicino alla sua foce nell’Atlantico a Sanlúcar de Barrameda.
È degno di nota per la grande varietà dei suoi biotopi: lagune, paludi, macchia mediterranea e dune mobili e fisse.
È l’habitat naturale di cinque specie di uccelli a rischio estinzione e di alcune specie emblematiche come la lince iberica e l’aquila imperiale, anch’esse in pericolo.
La palude è un luogo di passaggio, di riproduzione e di svernamento per migliaia di uccelli europei e africani, rappresenta quindi un ecosistema di altissimo valore ecologico.
I variegati paesaggi che compongono Doñana comprendono anche il sistema di dune fossili che corre tra Matalascañas e la foce del Guadalquivir, più di 25 chilometri di spiaggia vergine e sabbie bianche; la duna fossile di Asperillo è alta più di 30 metri e la scogliera di Asperillo è uno spettacolare taglio formato da arenaria di colore arancione e ocra a causa delle acque ricche di ossido di ferro che scorrono nei cosiddetti “chorritos de la pared” (piccoli ruscelli nella parete).

Parco nazionale di Dartmoor – Devon – (Inghilterra)

Selvaggia brughiera aperta e profonde vallate fluviali, con una ricca storia, leggende e una fauna rara: Dartmoor è un luogo unico.
È riconosciuto come uno dei paesaggi più belli del Regno Unito. Il granito è un importante elemento unificante di questo scenario; modellato nei millenni dall’azione degli eventi atmosferici, forma i caratteristici tors, delle scoscese collinette rocciose.
È una zona molto interessante dal punto di vista anche archeologico: ci sono castelli, abbazie e numerosi monumenti preistorici che includono il Beardown Man, alto 3,5 metri, vicino a Devil’s Tor e 5.000 capanne di pietra.
Qui ci sono tra i sentieri escursionistici migliori della Gran Bretagna.

Parco nazionale di Peneda-Gerês – Región Nord (Portogallo)

Nell’estremo Nord-Ovest del Portogallo, tra l’Alto Minho e Trás-os-Montes, la Serra da Peneda, insieme alla Serra de Gerês, è l’unica area protetta portoghese a essere dichiarata Parco Nazionale.
Presenta paesaggi abbaglianti tra montagne e dighe, dove specie uniche come il cavallo selvatico garrano corrono liberamente tra le montagne.
La sua vegetazione è eclettica, con diverse tonalità di verde che ricoprono le catene montuose, evidenziando una foresta di agrifogli, unica a livello nazionale, e specie endemiche come il giglio di Gerês, che illumina i campi con i suoi toni blu-violetti. Il terreno, molto montagnoso, è attraversato da fiumi e argini che scorrono rapidamente e si trasformano in cascate. Sembra un mondo a parte dove la natura la fa da padrona.


Parco nazionale della Valle di Lauterbrunnen – Berna (Svizzera)

La Valle di Lauterbrunnen, nella regione di Berna, tra Interlaken e il massiccio della Jungfrau, è di una bellezza spettacolare. Lauterbrunnen riunisce quasi tutto ciò che rende speciale la Svizzera.
Qui si può ammirare lo spettacoli naturale fornito dalle Alpi, passeggiare attraverso villaggi da cartolina, esplorare sentieri escursionistici e praticare gli sport invernali più belli della Svizzera, ammirando da vicino la Jungfrau,
Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
Le scogliere scolpite dai ghiacciai si ergono sopra campi verdi di pini e capanne di legno. Circa 72 cascate scendono da queste pareti scoscese, la più impressionante delle quali è la cascata di Staubbach.
La sua bellezza è tale che Goethe e Lord Byron ne furono ispirati per scrivere  poesie.Da non perdere inoltre le cascate di Trummelbach, originate da un ghiacciaio e con accesso sotterraneo, sono le uniche del genere in Europa, sono collegate via ascensore, con gallerie, tunnel, piattaforme e sentieri: vederle da vicino è un’esperienza imperdibile. 

Parco nazionale della Foresta Nera (Germania)

Nascosto nel Sud-Ovest della Germania, il Parco Nazionale della Foresta Nera sembra uscito da una fiaba dei Fratelli Grimm. Il suo paesaggio naturale è unico, ricco di valli, antiche rocche, brughiere punteggiate di erica, laghi cristallini, fattorie e scure foreste di abeti rossi; è un’area boschiva montuosa che si estende per 160 km e la sua diversità di paesaggio si riflette anche nella varietà della flora e della fauna.
Le foreste di abeti e faggi dominano lo scenario. Una caratteristica particolare del parco sono le aree erbose, chiamate Grinden, nelle zone più alte.
Qui si può passeggiare o andare in bicicletta e spesso si sentono e si vedono picchi e cuculi (piccola curiosità: la regione è il luogo di nascita dell’orologio a cucù).

Parco nazionale del Vatnajökull (Islanda)

Questo sito naturale di 1.400.000 ettari copre un’iconica regione vulcanica dell’Islanda ed è il più grande d’Europa.
Il territorio del parco nazionale è spettacolare, modellato dall’interazione tra fuoco e ghiaccio.
Il Parco Vatnajökull ospita dieci vulcani principali, otto dei quali subglaciali, tra cui due dei più attivi di tutta l’Islanda.
Gran parte del parco si trova al di sotto della calotta glaciale del Vatnajökull, ma i suoi paesaggi sono vari e comprendono sorgenti geotermiche, canyon, montagne innevate, lagune, vulcani sepolti e incredibili grotte di ghiaccio. 

Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed Alburni – Campania (Italia)

La regione del Cilento ospita un paesaggio culturale di eccezionale qualità.
È una Riserva della Biosfera dal 1997 e nel 2010 è stato il primo parco nazionale italiano a diventare un Geoparco.
Si tratta del secondo parco protetto più grande d’Italia, che si estende dalla costa tirrenica, con le due aree marine protette di “Santa Maria di Castellabate” e della “Costa degli Infreschi e della Masseta”, fino ai piedi dell’Appennino campano e lucano.
In questo territorio eterogeneo e ricco dal punto di vista naturalistico sono state censite circa 1.800 specie vegetali e 25 habitat differenti. Il parco ospita betulle, abeti bianchi e rossi. Inoltre, sono presenti 254 delle 319 specie di orchidee selvatiche presenti in tutta Europa.
Il vasto territorio offre alle specie animali una grande varietà di ambienti, per cui è possibile incontrare volpi, lepri, cervi, caprioli, cinghiali, martore e moltissimi uccelli.
Tra le altre cose, è possibile visitare i siti archeologici della città di Paestum e Velia e la Certosa di San Lorenzo a Padula, oltre a numerose città e borghi antichi che vi sono compresi. Un viaggio, insomma, tra natura e storia.


Parco nazionale del Teide – Isole Canarie (Spagna)

Nel cuore dell’isola di Tenerife si trova uno dei parchi nazionali più visitati d’Europa. Qui la vera star è il vulcano Teide, il “tetto” della Spagna, con i suoi 3.718 metri di altitudine.
Questa struttura vulcanica si erge a 7.500 metri dal fondo dell’oceano e si stima che sia la terza più alta del mondo.
La neve quasi perenne sulla vetta e le colate di lava che si riversano sulle sue pendici formano una combinazione unica e irripetibile.
In primavera si può ammirare il meraviglioso tajinaste rosso, che può crescere fino a tre metri di altezza e ha migliaia di piccoli fiori rossi brillanti.
Un altro tesoro unico al mondo è la violetta del Teide, emblema e orgoglio del Parco, che si trova solo al di sopra dei 2.500 metri di altitudine. Nelle notti limpide e senza luna, il Parco Nazionale offre senza dubbio uno dei migliori luoghi per l’osservazione delle stelle nell’emisfero settentrionale. 

Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi – Veneto (Italia)

Il Parco è situato al margine meridionale delle Dolomiti e rappresenta un settore delle Alpi Sud-orientali di notevole e riconosciuto interesse ambientale, con una grande varietà di ambienti: dalle zone più riparate di fondovalle alle alte pareti rocciose, dai boschi di latifoglie alle foreste di conifere, fino alla macchia d’alta quota, tra pascoli e ghiaioni.
Come l’intera catena dolomitica, il parco è uno dei tesori protetti dall’Unesco.
Un territorio che rappresenta l’habitat perfetto per speci come camosci, cervi e caprioli, ma anche volpi e marmotte, tassi e scoiattoli, ermellini e martore. I grandi carnivori che vi si possono incontrare sono orsi, linci e lupi. 

Parco nazionale degli Écrins (Francia)

Le Alpi francesi danno il meglio di sé nel secondo parco nazionale più grande della Francia, il Parc National des Écrins, un paradiso per escursionisti e alpinisti, anello di congiunzione tra le Alpi meridionali e quelle settentrionali.
Situato tra Gap, Grenoble e Briançon, il massiccio deve la sua fama alle 150 cime che superano i 3.000 metri di altezza.
Il modo migliore per scoprire gli Écrins, destinazione di alta montagna con sole tutto l’anno, è percorrerlo a piedi.
Ci sono oltre 700 km di sentieri segnalati che permettono di esplorarne le cime impervie, i ghiacciai, i vasti pascoli alpini, i laghi di montagna e i torrenti.
Un’occasione per scoprire paesaggi magnifici e una biodiversità eccezionale, con oltre 4.000 specie animali e vegetali censite. 

Parco nazionale dei Picos de Europa – Asturie, Cantabria e Castiglia e León (Spagna)

Condiviso dalle province di Asturie, Cantabria e León, il Parco nazionale dei Picos de Europa è un perfetto esempio di ecosistema atlantico ed è uno dei primi due parchi nazionali della Spagna.
Ricco di boschi di querce e faggi, prende il nome dalle impressionanti formazioni rocciose che vi si trovano. Decine di sentieri escursionistici ben segnalati collegano prati, laghi cristallini, gole e imponenti picchi calcarei che offrono un rifugio sicuro per la fauna selvatica che comprende gatti selvatici, orsi bruni e lupi iberici.
Distribuito su 11 villaggi, il Picos de Europa è l’unico Parco Naturale abitato della Spagna e offre al viaggiatore un’esperienza unica.
Da non perdere sicuramente l’impressionante Picu Urriellu, di 2.519 metri, noto anche come El Naranjo de Bulnnes, incredibile montagna calcarea di origine paleozoica che attrae come una calamita gli scalatori più esperti che si arrampicano sulle sue pareti o camminano fino alla sua base per godersi il panorama.

Parco nazionale del Durmitor (Montenegro)

Modellato dai ghiacciai e attraversato da fiumi e falde acquifere, il Parco Nazionale del Durmitor è di una bellezza mozzafiato. Lungo il corso del fiume Tara, che presenta le gole più profonde d’Europa, si trovano fitte foreste di conifere con un’importante flora endemica e laghi cristallini.
Uno dei punti salienti è il Lago Crno Jezero, il Lago Nero, lago glaciale a più di 1.400 metri di altitudine, che nonostante il nome, non è affatto nero: in realtà si tratta di due laghi dalle acque trasparenti e dalle suggestive tonalità smeraldo e turchesi, completamente circondati da alte montagne e foreste lussureggianti; un vero paradiso della natura.
Altrettanto suggestivo è il canyon del fiume Tara, il più lungo d’Europa e il secondo al mondo, lungo 78 chilometri e con un salto di quasi 1.000 metri nel punto più profondo.
Questa caratteristica naturale è stata inserita nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO prima dello stesso Parco nazionale del Durmitor.
I 10 luoghi più romantici d’Europa

I 10 luoghi più romantici d’Europa

Alla ricerca di una fuga romantica?
Sia che vogliate trascorrere i momenti magici a San Valentino, in luna di miele o semplicemente scappare in una fiaba romantica con la persona amata senza una ragione specifica, l’Europa è piena di luoghi straordinari che indubbiamente aumentano il romanticismo.
E mentre tutti sappiamo che città come Parigi e Roma continuano a tenere il titolo di destinazioni più romantiche, abbiamo deciso di presentarvi luoghi meno turistici e più autentici.

Provenza, Francia

Crediamo che abbiate immediatamente immaginato gli infiniti campi di lavanda bagnati dalla luce del sole – una scena davvero romantica, giusto?
La Provenza è una grande via di fuga dai centri turistici che offrono una vera atmosfera mediterranea in molte piccole città come Aix-en-Provence, Roussillon, Avignone, Gordes, Venasque e anche Marsiglia.
L’incantevole architettura medievale, i bellissimi paesaggi e le affascinanti strade di questi luoghi storici renderanno il vostro soggiorno indimenticabile. Inoltre, la posizione della regione rende il cielo chiaro con la luce più incredibile, specialmente al tramonto e all’alba, il che non può essere visto ovunque e non c’è da stupirsi perché sia stato dipinto da artisti famosi come Van Gogh.
Alla fine gustate anche la straordinaria cucina locale.

Verona. Italia

C’è qualcosa di più romantico che visitare una città dove accadde la tragedia più famosa di Romeo e Giulietta?
Anche se la famosa destinazione romantica di Venezia è a solo un’ora di distanza, c’è qualcosa di Verona che persino Shakespeare aveva riconosciuto.
Il grande vantaggio è probabilmente che sulla cittadina che sorge sulle rive dell’Adige potete sfuggire alla grande folla di Venezia e godersi una vacanza più intima.
Il suo centro antico e la maestosa arena vi conquisterà. Così come sarà piacevole esplorare le sue strade e godersi una lunga pausa caffè in Piazza delle Erbe degustando un buon bicchiere di amarone.

Bled, Slovenia

Il lago magico e pittoresco con il suo iconico isolotto in mezzo al lago. Un gioiello delle Alpi e un’attrazione riconosciuta a livello mondiale.
Se avete visto per una volta anche una sola foto di Bled, sapete di cosa stiamo parlando.
Le coppie adorano questa destinazione per la sua incredibile bellezza e le tante leggende e storie di quest’angolo di Slovenia.
Una gita in barca a remi sull’isolotto è un’esperienza romantica perfetta e una volta raggiunta l’isola inevitabile la visita alla Chiesa di Maria Assunta che leggenda narra che ascoltando il suono delle sue campane tutti i vostri sogni si avvereranno!
Oltre a questo, potete godervi anche un giro lago in carrozza, oppure rilassarvi nelle piscine termali e scoprire favolosi racconti su questo posto.

La Valletta, Malta

Il suo cuore mediterraneo unito all’eleganza british sono le caratteristiche che rendono questa città una meta romantica con i suoi affascinanti luoghi barocchi, tanto sole,una bellissima costa e cibo incredibile.
Anche se piccola vale davvero la pena scoprite La Valletta perché ogni singola parte nasconde il cuore di una città vibrante e moderna dietro a tutta la sua splendida architettura storica.
Passeggiate per i giardini Barrakka e godetevi le romantiche vedute del tramonto sulla baia di St. George dato che Malta insieme a Gozo e Comino (le altre due isole dell’arcipelago maltese) nasconde il romanticismo in ogni angolo e alcuni dei luoghi che dovreste assolutamente visitare come le Tre città, la Blue Lagoon, Mdina e Marsaxlokk.

Corfù, Grecia

Visitare un’isola greca suona come visitare un paradiso romantico, ma abbiamo scelto Corfù perché è un vero smeraldo che sale dal mare preservandone la bellezza naturale.
Forse avete sentito parlare della famosa vita notturna di Kavos, ma l’isola offre molto più relax e fuga romantica di una semplice festa.
La sua bella e lunga costa nasconde splendide spiagge con viste incredibili di cui il più attraente è Paleokastritsa. La pittoresca città di Corfù vi farà innamorare dei suoi meravigliosi posti dove mangiare, affascinanti strade e un’architettura bella e ricca di storia.

Siviglia, Spagna

Molte persone pensano che Siviglia sia la città più romantica della Spagna, se non nel mondo intero. Questa affascinante capitale andalusa offre infatti romanticismo in ogni angolo.
Tutti i simboli spagnoli per eccellenza come il flamenco, la corrida, le tapas si possono trovare a Siviglia!
Esplorate le stradine della romantica Santa Cruz, godetevi il bellissimo tramonto e le incredibili viste da Las Setas, scoprite l’Aire de Seville e rilassatevi nei bagni arabi e guardate un autentico spettacolo di flamenco. 

Zara, Croazia

Zara è forse una piccola città all’ombra di quelli più grandi croate come Dubrovnik, ma il romanticismo che nasconde è qualcosa che dovete sentire.
Prima di tutto, Zara è meno affollata di altri posti turistici in Croazia quindi potete esplorare in pace e senza fretta il suo affascinante centro storico.
Quando il sole inizia a scendere, dirigitevi verso il luogo più romantico della città, l’Organo Marino. Da qui potete vedere i tramonti più spettacolari sull’Adriatico che sono sempre diversi, a seconda del tempo e della stagione.
Da provare nel centro storico i migliori piatti della cucina mediterranea.

Bruges, Belgio

Bruges è anche chiamata Venezia del Belgio, che già spiega molto. Questa affascinante città è ricca di chiese e musei che conservano perfettamente il suo aspetto e l’atmosfera medievale.
Il centro è nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco, quindi c’è molto da vedere, ma ci vuole anche un po’ di coraggio a salire i 366 gradini del Belfry per una vista mozzafiato.
Ma la natura straordinaria, i canali e l’architettura non sono tutto, ricordatevi che siete in Belgio, il che significa tanto cioccolato delizioso da provare.
La sera, Bruges non è una città affollata, quindi potrebbe sembrare incredibilmente tranquilla e ideale per godere le passeggiate romantiche, sentendosi come se foste soli in città.

Cinque Terre, Italia

Le Cinque Terre sono sicuramente una delle destinazioni romantiche più famose e popolari d’Europa. Stiamo parlando del complesso di cinque villaggi sulla riviera ligure che sono sia un parco nazionale che una parte del patrimonio mondiale dell’Unesco.
Se volete per la vostra fuga romantica un autentico scenario italiano e mediterraneo, lo troverete qui. Case colorate, mare cristallino e montagne verdi alle spalle che vi permettono di avere tutto durante la tua visita, dalle giornate di relax al mare all’arrampicata nella natura.

Cappadocia, Turchia

Gli splendidi paesaggi sono solo alcune delle cose che rendono la Cappadocia una destinazione romantica unica.
Per il massimo relax da non perdere ma da prenotare in anticipo i bagni turchi o l’hammam, un modo tradizionale di purificare e coccolarsi. Ricordate però che gli hammamm sono separati da uomini e donne.

 

L’estate in bici sulla ciclabile della Drava

L’estate in bici sulla ciclabile della Drava

La pista ciclabile della Drava (Drauradweg) è una delle piste ciclabili più affascinanti d’Europa, che si snoda lungo il fiume Drava attraverso quattro paesi: Italia, Austria, Slovenia e Croazia.
Questo percorso panoramico offre ai ciclisti l’opportunità di immergersi in paesaggi mozzafiato, scoprire città storiche e godere di una ricca biodiversità.


La tappa “italiana”

Il percorso completo della pista ciclabile della Drava copre circa 510 chilometri, suddivisi in diverse tappe principali.
La prima tappa la Dobbiaco (Italia) – Lienz (Austria) è l’unica che passa dall’Italia e la si può percorrere anche andata e ritorno per un esperienza di una sola giornata.
Siamo in Alta Val Pusteria e da qui possiamo imboccare la ciclabile della Drava,  una delle più pittoresche del mondo, perfetta da percorrere anche con i bambini.
E’ questa la prima pista ciclabile per biciclette elettriche in Europa, certificata con 5 stelle, che con i suoi 510 km di lunghezza parte dall’Italia e attraversa l’Austria fino al confine croato-sloveno attraversando quattro nazioni.
Il tratto che collega Dobbiaco e Lienz è magico, adagiato tra la montagna e il fiume, e grazie alla sua ridottissima pendenza si rivela perfetto da percorrere a ogni età.
Per esempio per i meno allenati è possibile godere della splendida natura circostante anche in sella a una e-bike noleggiabile: il percorso leggermente in discesa, infatti, renderà la pedalata ancora più confortevole.
Non solo: i bimbi più grandicelli potranno cimentarsi con le prime pedalate, mentre i più piccini dormiranno sonni tranquilli nel passeggino, al fresco e cullati dallo sciabordio delle acque del fiume (noleggiabili sia bici per i più piccoli che i passeggini).
Per il rientro in Val Pusteria, che si utilizzino e-bike o bici tradizionali, niente paura: con il trenino attrezzato per le bici è un gioco da ragazzi.
Una volta arrivati a Lienz, nota per essere una città vivace e soleggiata, con tanti caffè e locali perfetti per rifocillarsi e fare una pausa o una merenda golosa, si caricano le bici sul treno e si rientra.


Tutte le altre tappe 7 tappe

Seconda tappa: Lienz – Spittal an der Drau, 70 km
Da Lienz, la pista prosegue verso Spittal an der Drau, attraversando una porzione di Austria fra pittoreschi villaggi e lungo il tranquillo fiume Drava.
È una tappa ideale per godersi la natura e fare una pausa in una delle numerose aree picnic.
Terza tappa: Spittal an der Drau – Villach, 40 km
Questo tratto conduce attraverso la valle della Drava fino a Villach, una città della Carinzia conosciuta per le sue terme e l’architettura storica a pochi chilometri dal confine italiano con il Friuli Venezia Giulia. Lungo il percorso, i ciclisti possono ammirare la flora e fauna locale.
Quarta tappa: Villach – Ferlach, 45 km
Da Villach, la pista si dirige verso Ferlach. siamo sempre in Austria, un’area ricca di laghi e riserve naturali.
Questo tratto offre numerose opportunità per osservare uccelli e altri animali selvatici.
Quinta tappa: Ferlach – Dravograd (Slovenia), 55 km
Attraversando il confine con la Slovenia, la pista ciclabile raggiunge Dravograd, una città storica circondata da foreste e colline.
Qui si possono visitare antiche chiese e castelli.
Sesta tappa: Dravograd – Maribor,  60 km
Proseguendo verso sud all’interno della verde Slovenia la pista porta a Maribor, la seconda città più grande della Slovenia dopo la capitale Lubiana.
Maribor è famosa per i suoi vigneti e il centro storico ben conservato.
Settima tappa: Maribor – Varaždin (Croazia), 90 km
Questo lungo tratto finale attraversa la Slovenia e arriva nel territorio della Croazia, terminando nella città barocca di Varaždin.
È una tappa lunga ma gratificante, con paesaggi rurali e cittadine affascinanti lungo il percorso.


Tutte quello che c’è da sapere per percorrerla

La pista ciclabile della Drava è adatta a ciclisti di tutti i livelli. Ecco alcuni consigli su come organizzare il viaggio.
È possibile noleggiare biciclette in molte delle città lungo il percorso. Assicuratevi di prenotare in anticipo durante l’alta stagione.
Lungo la pista, ci sono numerosi alberghi, B&B e campeggi. È consigliabile prenotare gli alloggi in anticipo, soprattutto durante l’estate.
Molte agenzie di viaggio offrono servizi di trasporto bagagli, consentendovi di pedalare senza carichi pesanti.
La pista è ben segnalata con cartelli che indicano le direzioni e le distanze. Portare una mappa o utilizzare un’app di navigazione per ciclisti può essere utile.
La primavera e l’estate sono i periodi ideali per percorrere la pista, quando le temperature sono miti e i paesaggi in fiore.


Da non perdere lungo la pista

Il Parco Nazionale degli Alti Tauri che viene attraversato nel tratto iniziale, è una delle aree protette più grandi dell’Europa centrale e ospita una vasta gamma di flora e fauna.
Il lago di Millstatt si trova nei pressi di Spittal an der Drau ed è ideale per una sosta rinfrescante e offre numerose attività acquatiche.
Villach elegante capitale della Carinzia è conosciuta per le sue terme ed è un ottimo luogo per rilassarsi e rigenerarsi dopo una giornata in bici.
Maribor seconda città più importante della Slovenia è famosa per il suo vino. Qu si trova quella che è considerata la vite più antica del mondo e che produce ancora uva!

 

 

 

I 20 fari più spettacolari d’Europa

I 20 fari più spettacolari d’Europa

Per centinaia di anni i fari hanno protetto i marinai e illuminato la notte tra gli scogli.
Oggi la loro utilità è relativa e certamente non richiedono più la presenza costante di un guardiano con il suo occhio vigile. Ma questi edifici unici sono strutture curiose che si affacciano sul mare, in posti spettacolari di solito spazzati dal vento, da cui si gode anche una vista magnifica.
Sono monumenti storici la cui bellezza continua a stupire. Molti sono stati anche riconvertiti in alloggi originali in cui poter trovare solitudine e suggestione.
In Europa ci sono centinaia di questi fari e per voi abbiamo scelto i 20 più suggestivi del Vecchio Continente; tre di essi si trovano proprio qui in Italia: Capo Spartivento, in Sardegna, il Faro di Capri in Campania e il Faro di Genova in Liguria, ma vediamoli uno ad uno


Capo Spartivento, Sardegna – Italia

Sicuramente oggi è uno dei fari più eleganti ed esclusivi d’Europa ed è stato trasformato in un raffinato hotel; dormire qui dentro è un’esperienza di lusso, si tratta di un resort che ha conservato i soffitti a volta dell’antica struttura rosso cremisi e in cui sono stati ampliati e restaurati i 700 metri quadrati di terrazze panoramiche con vista mozzafiato sulle baie di Malfatano e Capo Teulada.
É il faro più antico della Sardegna, un luogo da sogno costruito nel 1856 a picco sul mare nel Sud dell’isola, dove il sottobosco profuma di mirto e ginepro.

Capri

Faro di Capri, Campania – Italia

Situato a 3 km da Anacapri, sulla splendida isola di Capri, il Faro di Punta Carena è un faro attivo dal 1867. É il secondo faro più luminoso d’Italia, dopo quello di Genova, ed è uno dei più antichi d’Italia.
Sebbene sia uno spettacolo impressionante da vedere in azione, è consigliabile visitarlo prima che il sole tramonti e che entri in funzione per godere dell’incredibile vista sulla costa rocciosa, sulle calette e insenature, sulla pineta che costeggia la baia, sulla ricca flora mediterranea, sull’infrangersi delle onde e sull’imponente Torre della Guardia, antica torre di avvistamento.

Faro di Genova

Faro di Genova, Liguria – Italia

Costruito per la prima volta nel 1128 e poi ricostruito nella forma attuale nel 1543, il faro di Genova è una torre quadrata, soprannominata Lanterna.
Si eleva per 77 metri e raggiunge un’altezza di 117 metri sul livello del mare.
Simbolo della città, la Lanterna domina il porto e offre una magnifica vista su Genova e sul suo centro storico.
Oggi è un po’ distante dal mare e circondato da edifici e strade ma comunque suggestivo.

 

 

Maiden’s Tower Istanbul

Ecco gli altri 17 fari più spettacolari che sono stati scelti dagli utenti di Jetcost.it tra quelli di tutta Europa.

Torre della Fanciulla, Istanbul – Turchia

Questa torre sorge su un isolotto all’ingresso meridionale dello Stretto del Bosforo, a 200 metri dalla costa di Üsküdar, a Istanbul.
Il faro, che segnala le numerose navi che solcano le acque, è protagonista di una triste leggenda.
Un oracolo profetizzò che la figlia dell’imperatore sarebbe stata avvelenata da un serpente velenoso il giorno del suo 18esimo compleanno.
L’imperatore fece costruire così la torre in mezzo al Bosforo per proteggere la figlia fino al suo 18esimo compleanno. Il giorno della ricorrenza, l’imperatore portò come regalo alla principessa un cesto di sontuosi frutti esotici, felice di essere riuscito a evitare la profezia.
Tuttavia, quando prese il cesto, un aspide che si era nascosto tra i frutti morse la giovane, che morì tra le braccia del padre, proprio come aveva predetto l’oracolo. Da qui il nome di Torre della Fanciulla.

Hercules tower, La Coruna, Galicia, Spain

Torre di Ercole, La Coruña – Spagna

La Torre di Ercole è l’unico faro romano ancora attivo e che svolge le stesse funzioni di quando fu costruito.
Con ogni probabilità fu realizzato nella seconda metà del I o all’inizio del II secolo d.C. dall’Impero Romano, nella finis terrae del mondo finora conosciuto, per accompagnare le navi in navigazione verso la fine del continente e il punto più lontano dell’Impero in Occidente.
Oggi è diventato patrimonio dell’umanità dell’Unesco.

Rubjerg Knude

Faro di Rubjerg Knude, Hjoerring – Danimarca

Situato sulla costa del Mare del Nord a Rubjerg, nel comune jutlandese di Hjoerring, nel Nord della Danimarca, il faro è visitato ogni anno da 250.000 persone.
Sia le sabbie mobili che l’erosione costiera sono un problema serio nella zona.
La costa si erode in media di 1,5 metri all’anno, una reale minaccia anche per il faro, che si trovava in mezzo alle dune; ha comunque cessato la sua attività il primo agosto 1968 e il governo qualche anno fa ha deciso di salvarlo, spostandolo di 70 metri.


Faro di Santa Marta, Cascais – Portogallo

È situato in una splendida cornice, all’ingresso di un piccolo estuario, soprattutto se ammirato dal bar sulla spiaggia proprio di fronte mentre si gustano sardine alla griglia alla portoghese e si sorseggia un buon “vinho verde” (vino verde).
Fu costruito nel 1864 come parte del Forte di Santa Maria a Cascais.
La vecchia casa del guardiano del faro è stata sapientemente trasformata in un museo in cui vengono illustrate la vita degli antichi guardiani del faro, la tecnologia e la storia attraverso i secoli.

Formentor Majorca Mallorca

Faro di Cabo de Formentor, Maiorca, Isole Baleari – Spagna

È uno dei fari delle isole più difficili da costruire proprio per la sua posizione sulla penisola di Formentor a 210 metri sul livello del mare; è anche uno dei più antichi, in quanto inaugurato nel 1863.
La sua bellezza e la spettacolare vista sulla costa mediterranea attraggono migliaia di turisti che devono arrampicarsi sulla tortuosa strada, cosa che ha portato a limitare le visite nei mesi estivi; ci si può arrivare solo in autobus, in bicicletta o a piedi.


Faro di Fastnet, Fastnet Rock – Irlanda

Fastnet Rock è un piccolo isolotto di ardesia argillosa con venature di quarzo.
Si erge a circa 30 metri sopra il livello della bassa marea. Viene utilizzato come punto di passaggio per una delle classiche regate di yacht del mondo, la Fastnet Race, un itinerario di andata e ritorno di 1.126 chilometri da Cowes, sull’Isola di Wight, passando intorno allo scoglio e ritornando a Plymouth.
A volte viene utilizzato anche come indicatore per le regate dei centri velici locali, come Schull e Baltimora.

Faro di Saint-Mathieu, Plougonvelin – Francia

Il promontorio di Saint-Mathieu ospita le rovine di un’abbazia, di un semaforo e di un faro.
Questo strano accostamento si spiega con le connessioni che queste strutture hanno condiviso nel corso della storia di Saint-Mathieu.

Cabo de Gata, Spain

Faro di Cabo de Gata, Almeria – Spagna

Situato nel cuore del Parco Naturale di Cabo de Gata-Níjar, questo faro alto 18 metri fu costruito a causa delle numerose navi che naufragavano sulla barriera corallina di Laja de Cabo.
Già dalla sua base si gode di una vista spettacolare della costa e delle sue scogliere. Inoltre, da qui si può vedere la leggendaria barriera corallina delle sirene, dove anticamente vivevano le foche monache che i marinai scambiavano per creature mitologiche. 

Cape St. Vincent, Algarve, Portugal.

Faro di San Vicente, Algarve – Portogallo

Si dichiara il finis terrae d’Europa, in forte competizione con altri promontori e fari portoghesi e spagnoli.
In ogni caso, la sua posizione è spettacolare, sul bordo di scogliere di 200 metri dove i pescatori pazienti lanciano le loro canne.
Si trova in una fortezza eretta nel XVI secolo, anche se il faro risale al 1904, costruito per proteggere la costa dai frequenti attacchi dei pirati arabi.
Sorge sul sito di un convento medioevale che, secondo la leggenda, ha custodito le spoglie di San Vincenzo. Questa zona – Sagres – era la residenza del principe Enrico il Navigatore.

Saint Mathieu in Plougonvelin, Britannia, France

Faro dell’Ile Vierge, Plouguerneau – Francia

L’Ile Vierge è un isolotto di sei ettari situato a 1,5 chilometri dalla costa Nord-occidentale della Bretagna, di fronte al villaggio di Lilia.
Qui si trova il faro in pietra più alto d’Europa e il “faro tradizionale” più alto del mondo. Questo imponente edificio in pietra è accessibile solo in barca.
Bisogna salire quasi 400 gradini prima di arrivare in cima, da dove però poi si gode di una vista magnifica. Accanto ad esso si trova il primo faro dell’Isola Vergine, costruito nel 1845; siccome però non era abbastanza visibile ne venne inaugurato un altro nel 1902.

Lindau, Bavaria, Germany.

Faro di Lindau, Baviera – Germania

L’antico faro di Lindau, alto 37 metri, fu costruito nel XIII secolo.
È una struttura che accresce il fascino di questa città insulare sulle rive del Lago di Costanza. Non lontano dal faro si trova l’emblema della città, un imponente leone di pietra, simbolo della Baviera, che sembra segnare l’orizzonte.

Chipiona, Cadice

Faro di Chipiona, Cadice – Spagna

È il faro più alto della Spagna, con i suoi 69 metri dalla base, e uno dei più alti d’Europa.
Curiosamente, è uno dei pochi fari aeromarittimi che proietta una luce orizzontale e una verticale, servendo da guida sia per barche che per aerei.
Ai suoi piedi si incontrano le acque del Guadalquivir e dell’Atlantico. È possibile salire fino al lucernario, anche se bisogna fare 244 gradini.
Dal 2018 si tiene la Vertical Race Faro de Chipiona, alla quale partecipano solitamente quasi 200 persone. La gara inizia con uno sprint di 50 metri su e giù fino alla cima del faro (688 gradini in totale); dopo aver suonato la campana del belvedere bisogna fare uno sprint di 450 metri fino alla base.


Faro di Tourlitis, Isola di Andros – Grecia

A 200 metri dalla costa dell’isola di Andros, nelle Cicladi, il pittoresco faro di Tourlitis sorge su una roccia all’ingresso del porto di La Chora.
Costruito nel 1897 e poi distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, l’attuale faro è in realtà una replica dell’originale, venne ricostruito nel 1990.

Farol do Arnel Sao Miguel Island, Azores

Faro di Ponta do Arnel, Isole Azzorre – Portogallo

Questo è stato il primo faro costruito nelle Azzorre ed era tradizionalmente utilizzato come faro di avvicinamento per le navi provenienti dal Portogallo continentale.
Si trova all’estremità orientale dell’isola di Sao Miguel e vi si accede attraverso una strada impegnativa ma che vale la pena percorrere.

Hook Head

Faro di Hook Head – Wexford – Irlanda

Sulla penisola di Hook Head si trova l’omonimo faro, il più antico d’Irlanda e uno dei più antichi fari attivi d’Europa.
Costruito quasi 800 anni fa dai Normanni, è una delle attrazioni turistiche del Sud-Est dell’Irlanda. È possibile visitarne l’interno e godere di una vista mozzafiato sul mare dalla cima.

Faro di Kõpu, Isola di Hiiumaa – Estonia

Uno dei fari più antichi del mondo, situato sull’isola estone di Hiiumaa, aiuta la navigazione dal 1531.
Con i suoi 36 metri di altezza, l’orgogliosa struttura a forma di prisma si trova in cima a una collina di 68 metri, conquistando il titolo di faro costiero più alto di tutto il Mar Baltico.
Nonostante la costruzione di un nuovo faro radar nel 1997, Kõpu è ancora utilizzato come guida per la navigazione dalle imbarcazioni locali da pesca, da diporto e per le navi di piccole dimensioni.


Faro di Maspalomas, Gran Canaria, Isole Canarie – Spagna

Le spiagge e le dune di Maspalomas sono senza dubbio le più apprezzate, visitate e fotografate di tutte le isole Canarie.
L’intero bacino di Maspalomas, le dune e il palmeto costituiscono un’area di grande valore ecologico. La decisione di erigere il faro, alto 55 metri, fu presa nel 1861.
All’epoca il luogo era disabitato e isolato dal resto dell’isola. La luce del faro fu accesa nel 1890 e servì da guida per le navi che percorrevano le rotte tra Europa e America.
Salmone affumicato made in Italy. Nasce il Consorzio Affumicatori Maestri Italiani

Salmone affumicato made in Italy. Nasce il Consorzio Affumicatori Maestri Italiani

Agroittica Lombarda, Foodlab, Sicily Food e Starlaks, danno vita al nuovo Consorzio Affumicatori
Maestri Italiani. Regole produttive chiare e procedure trasparenti.
Duplice l’obiettivo: fornire utili consigli per aiutare il
consumatore italiano a scegliere il miglior salmone affumicato e comunicare al mercato un’eccellenza del Made in Italy.
Presidente del Consorzio è Gianpaolo Ghilardotti patron di Foodlab, azienda parmense specializzata nella lavorazione e affumicatura di salmone e altre eccellenze ittiche.


Tanto fumo a garanzia dei consumatori

Una nuova realtà si affaccia nello scenario ittico/enogastronomico del Paese: CAMI – Consorzio Affumicatori Maestri Italiani, nato per preservare e valorizzare la produzione di salmone affumicato
lungo tutta la Penisola.
I fondatori sono quattro protagonisti della filiera del salmone lavorato: Agroittica di Calvisano – BS
(presente sul mercato con il marchio Fjord), Foodlab con sede a Polesine Zibello – PR (marchio Fumara),
Sicily Food di Aragona – AG (marchio Fine & Fish) e Starlaks, ubicata a Borgolavezzaro – NO (marchi
Aquafood e Starlaks).
L’iniziativa si fonda sui valori che accomunano le quattro aziende: il rispetto del consumatore, la passione
per la qualità e per il servizio, la massima attenzione ai più alti standard qualitativi lungo tutte le singole
fasi della produzione.
Oggi, è un dato di fatto, l’offerta a scaffale è molto ampia e, spesso le etichette dei prodotti esposti sono
incomplete e fuorvianti.

Da sinistra Davide Brebbia (Starlacks), Carla Sora (Agroittica Lombarda), Gianpaolo Ghilardotti (Foodlab), Riccardo Massetti (SQS Netwok) Antonio Mancuso di Sicily Food).

I magnifici quattro fondatori del Consorzio

La sfida del neo-nato Consorzio è quella di fornire al consumatore tutte le informazioni necessarie per poter scegliere consapevolmente il salmone che acquista.
È proprio la costante ricerca di una qualità a 360* il fil rouge che lega da anni i fondatori del Consorzio.
Agroittica, Foodlab, Sicily Food, Starlaks, sono accomunati da una scrupolosa cura nella selezione della
materia prima, nei processi di trasformazione e di distribuzione del salmone, così come nello studio per la
realizzazione di un packaging rispettoso dell’ambiente.
Nel loro insieme le quattro realtà danno impiego
a più di 500 persone, garantiscono una lavorazione di più di 10.000 tonnellate di pesce annue e, da sempre, agiscono in sintonia con le rispettive comunità locali.
La visione comune alla base del Consorzio è quella di promuovere il salmone e le altre specialità ittiche
affumicate, sempre più presenti sulle nostre tavole, come alimenti sani, nutrienti e di qualità.
Non è cosa
da poco. Aziende in grado di garantire una produzione di qualità rappresentano un valore importante, sia a livello di garanzia per i clienti, sia come leva di sviluppo per le realtà locali di riferimento
CAMI ha nominato Presidente Gianpaolo Ghilardotti di Foodlab e vice presidente Riccardo Massetti di
SQS Network di Coccaglio (Brescia), esperto operatore del settore, che ha promosso la costituzione del
consorzio.


I 12 obiettivi dei fondatori

Gli obiettivi del Consorzio Affumicatori Maestri Italiani
– Preservare e valorizzare la produzione di salmone affumicato in Italia
–  Promuovere il consumo di salmone di qualità, alimento premium dal punto di vista nutrizionale;
–  Accrescere la consapevolezza fra i consumatori che la lavorazione italiana dei prodotti di
riferimento (come da disciplinare del Consorzio) è sinonimo di garanzia del rispetto delle migliori
prassi di produzione e igieniche, assicurate anche dai controlli delle autorità veterinarie Italiane,
tra le più qualificate e attente in Europa;
– Aiutare il consumatore a destreggiarsi tra etichette, brand, indicazioni.
Vademecum CAMI per la scelta del vero salmone affumicato italiano
Al fine di avere una base comune e garantire livelli di qualità e sicurezza omogenei, i soci
ribadiscono le seguenti ‘regole’ (attestate dalla presenza del marchio del Consorzio sulle
confezioni:
– La lavorazione deve essere effettuata in Italia
– La salatura deve essere rigorosamente a secco, senza iniezione di salamoia
– Per il prodotto pescato, vi è l’obbligo di dichiarare zone di pesca e relative certificazioni di
sostenibilità;
– Per il prodotto allevato, vi è l’obbligo che cresca in allevamenti sicuri e certificati secondo le
norme relative al benessere animale;
– La tracciabilità e la certificazione della materia prima devono essere chiare e con indicazioni
esaustive e verificabili;
– Tutte le norme a tutela della sicurezza alimentare devono essere scrupolosamente rispettate;
– L’etichettatura dei prodotti deve essere chiara e precisa;
– Audit annuale da parte di un ente di certificazione terzo.
“Il nostro intento è di essere un supporto continuo al consumatore, ai buyers e agli operatori sia per la
GDO che per l’Horeca in un mercato in cui le regole sono spesso poco chiare. Vogliamo offrire una
maggior tutela e una nuova leggibilità a un settore Italiano virtuoso ma spesso poco e mal conosciuto.
Siamo da decenni parte integrante del patrimonio ittico/enogastronomico d’Italia e oggi ci sentiamo
pronti ad accompagnare e guidare i nostri consumatori con una voce nuova e autorevole.” ha dichiarato il
Presidente Gianpaolo Ghilardotti.