5 laghi da vedere in Trentino nella stagione del foliage

5 laghi da vedere in Trentino nella stagione del foliage

Cosa c’è di più romantico di una passeggiata al lago in autunno?
Quando le sue sponde si incendiano con le tinte calde del foliage e nell’aria frizzante senti solo il cinguettio degli uccelli e il fruscio delle foglie secche che si stendono come un tappeto colorato di giallo, rosso e arancio. Paesaggi meravigliosi, per momenti da ricordare.
In Trentino ci sono quasi 300 laghi, ma ne abbiamo scelti 5, facili da raggiungere, che in autunno diventano la destinazione ideale per una fuga romantica. 


1 – Lago di Toblino

Quando, la mattina, il Castello di Toblino emerge come un sogno dalle nebbie del lago, si comprende perché secondo la leggenda qui ci vivessero le fate, rispettate e onorate dagli abitanti del luogo. A loro era dedicato perfino un piccolo tempio, come ricorda una lapide posta nel portico del castello.
Il lago di Toblino, nella Valle dei Laghi, è la meta romantica per antonomasia. Fra aromi di olive e rosmarino, lo specchio d’acqua è particolarmente incantevole: la barriera dei monti e l´influsso mite del lago di Garda favoriscono una vegetazione mediterranea. Il lago, bordato da un canneto, è il rifugio di uccelli migratori e molte specie ittiche. Il paesaggio è rilassante e adatto a passeggiate, e pedalate nel verde.
Su uno sperone di roccia a picco sull’acqua si trova Castel Toblino, magnifica rocca cinquecentesca, al centro di tante leggende. Per ammirare da una magnifica prospettiva lago e castello si può prendere la passerella di legno che costeggia le sponde.
Il lago di Toblino è un’area sottoposta a tutela ambientale e non è balneabile o navigabile. Esistono delle deroghe di legge ma riguardano solo motivi di ricerca e studio (con apposito permesso).


2 – Lago di Levico

Il Lago di Levico sorge a pochi minuti da Levico Terme. Circondato da piccole spiagge, prati ombreggiati e canneti, le sue acque hanno ricevuto il riconoscimento di Bandiera Blu, così come la spiaggia e la gestione ecosostenibile da parte del Comune di Levico Terme. Qui si trova una vera oasi di quiete con due stabilimenti balneari e un’ampia spiaggia libera e attrezzata.
Le possibilità sono molte, durante tutto l’anno. D’inverno è d’obbligo una visita ai meravigliosi mercatini di Natale allestiti nel Parco degli Asburgo di Levico Terme, oltre agli sport praticabili sulla neve.
D’estate si può scegliere tra canoa, nuoto, vela, windsurf, stand-up paddle e kayak, oppure noleggiare le barche elettriche all’Hotel Du Lac. Ci si può dedicare alla pesca, oppure camminare sulle numerose passeggiate sulle sponde del lago. Consigliamo specie nel periodo del foliage la Strada dei Pescatori, che aggira tutto il lago (8,5 km), su un sentiero naturalistico. Gli amanti delle due ruote potranno invece percorrere la ciclabile della Valsugana.


3 – Lago di Tovel

Ancora oggi, nonostante non accada più, il lago di Tovel è ricordato per il fenomeno unico al mondo dell’arrossamento.
Fino alla metà degli anni ’60, in estate, una certa alga affiorava in superficie e lo specchio d’acqua appariva di un rosso acceso.
Per spiegare questo fatto straordinario, nacquero misteriose storie e leggende, come quella della regina Tresenga.
Oggi il lago di Tovel è uno dei gioielli naturalistici del Parco Naturale Adamello Brenta. Visitarlo significa godere appieno del contatto con la natura.
Per il giro del lago occorre circa un’ora e mezza, ma sono molti i percorsi nei dintorni. La strada di accesso al lago è normalmente chiusa nel periodo invernale (novembre – marzo).


4 – Lago di Tenno

Ci troviamo a nord del Lago di Garda, precisamente a 14 km da Riva del Garda. Siamo a 570 metri sul livello del mare e vicino allo splendido lago di Tenno, si trova anche il borgo medievale di Canale di Tenno, uno dei borghi più belli d’Italia.
Per prima cosa, vi consigliamo una visita al borgo medievale di Canale di Tenno. Qui potete visitare la Casa degli Artisti, dedicata a Giacomo Vittone, pittore adottivo di Canale, e partecipare a Rustico Medioevo, festival di arti varie che riporta in scena alcuni momenti di vita medievale del borgo, e che si tiene le prime due settimane di agosto.
Dopo le visite culturali, è il momento del relax: chi viene al Lago di Tenno, infatti, cerca proprio questo. Una gita al lago è l’occasione per immergersi nelle sue acque d’estate, oppure nel periodo de foiage per regalandosi un momento di profondo contatto con la natura.
Infine, dall’unico emissario del lago si forma la Cascata del Varone e il parco Grotta Cascata Varone è una delle attrazioni più suggestive di questa zona: qui potrete seguire un percorso tra ponti, scale, sentieri e tunnel scavati nella montagna.


5 – Lago di Garda

Il più grande e più famoso d’Italia che si trova tra Trentino, Lombardia e Veneto. Un lago che ricopre una superficie di 370 km quadrati totali per 350 metri di profondità.
A nord si restringe a imbuto, a sud si allarga; la sua sponda trentina, a nord, si trova in provincia di Trento e vi si affacciano i comuni di Nago -Torbole, Riva del Garda e Arco.
Grazie al clima mediterraneo del lago che solo su questa sponda si coniuga perfettamente con quello alpino, la zona trentina è per molti la più bella e suggestiva di questo grande specchio d’acqua, grazie anche all’evidente contrasto paesaggistico tra i monti e la vegetazione. Siamo, infatti, già circondati da montagne alte oltre 2.000 metri, ma, in riva al lago fioriscono ulivi e limoni.
Chi sogna di trascorrere qui una vacanza può scegliere tra numerose opportunità. Tra gli sport praticabili i più diffusi sono senza dubbio la vela, il windsurf, la mountain bike, l’arrampicata sportiva, la canoa e le immersioni subacquee, grazie ai tanti circoli sportivi presenti, che organizzano corsi ed eventi sportivi internazionali.
Gli amanti della vela e del windsurf fanno affidamento sull’Ora, il vento che soffia ogni giorno con grande regolarità, mentre chi preferisce il brivido e la vertigine dell’arrampicata trova spettacolari falesie sospese a picco sull’acqua, vere e proprie palestre naturali di roccia. Le spiagge bianche sono invece il regno del relax, per chi dal lago si aspetta giornate di riposo, sole e quiete.
Chi non vuole per forza oziare né fare sport, può prendere il traghetto a Riva del Garda o a Torbole per fare un’escursione sull’acqua, comodamente seduto ad osservare il paesaggio meraviglioso d’autunno e le altre zone del lago.

Dove fare il bagno… non al mare

Dove fare il bagno… non al mare

Dove fare il bagno… non al mare? Non solo acqua di mare. Fiumi, laghi, cascate, forre, canyon. Tante le alternative al bagno al mare. Per chi vuole evitare la folla e il caos del bagnasciuga ecco alcune mete perfette per refrigerarsi e immergersi nella natura e fare il bagno. In luoghi di straordinaria bellezza dal nord al sud dell’Italia e che rispondono alla domanda di dove fare il bagno… non al mare.

Laghi

Evitando di soffermarci sui grandi laghi italiani iniziamo questo nostro viaggio da nord a sud della penisola. Dai laghi naturali a quelli artificiali, da quelli vulcanici a quelli alpini. Tante scelte per bagnarsi nelle acque lacustri. Dove fare il bagno… non al mare? Iniziamo dal Trentino.

Lago di Caldaro

Siamo in Trenino Alto Adige a pochi chilometri da Bolzano e nel bel mezzo dei vigneti. Quello di Caldaro è il lago balneabile più grande della regione. Attenzione però, l’acqua non è per tutti perché essendo nel cuore delle Alpi, è fresca e non supera mai i 18 gradi.

Lago-Cavazzo. Foto Mario-jr-Nicorelli

Lago di Cavazzo

Leggenda vuole che questo lago friulano si sia formato con le lacrime scese dal cielo sotto forma di pioggia. Romanticismo a parte, il lago è perfetto per bagni rilassanti ma anche per fare surf e pescare. Da non perdere nelle vicinanze la Casa delle Farfalle, da visitare soprattutto se siete insieme a bambini.

Lago del Predil (o di Raibl)

Dove fare il bagno… non al mare sulle Alpi al confine fra Italia e Slovenia?
Nell’estremo lembo nord orientale d’Italia a pochi passi da Tarvisio e la sua millenaria foresta e dal confine sloveno c’è questa conca glaciale incastonata in un paesaggio mozzafiato. Acque cristalline di un incredibile colore azzurro-verde intenso e al centro un’isoletta. C’è anche un attrezzato stabilimento balneare con spiaggia attrezzato; proprio accanto a quel che resta di un fronte austro-ungarico che ricorda che qui cento anni fa il silenzio del bosco era interrotto dal rumore delle bombe.

Lago Predil / Rabl

Lago dell’Accesa

In una delle zone più autentiche della Maremma, vicino a Massa Marittima è questo lago misterioso. Cannicci e prati dove prendere il sole, una area archeologica da visitare nei paraggi e un’acqua limpidissima dagli strani effetti calmanti. Ebbene sì. Raccontano i bagnanti abituali che bagnandosi in queste acque si dorme di più e meglio…

Lago di Bracciano

Dove fare il bagno… non al mare poco a nord di Roma? Siamo all’interno del Parco regionale Bracciano-Martinano e qui si trova questo ampio e celebre lago facilmente raggiungibile da molte località del centro Italia.
Molte le spiagge, anche attrezzate adatte anche alle famiglie con bambini.

Lago di Bracciano

Lago Alimini

In Puglia sei chilometri di sabbia molto fine, bandiera e vela blu e acqua cristallina. Il mare è lì a due passi e i laghi in realtà sono due.  Alimini Grande alimentato dall’acqua di mare e Alimini Piccolo fatto di acqua dolce. Una volta il lago era uno solo e oggi invece i due sono paralleli al mare e sono separati fra di loro solo da dune. Dopo un bagno rinfrescante nel Salento meno chiassoso consigliamo anche di osservare bene la natura circostante. Non a caso siete in una zona naturalisticamente protetta.

Lago Alimini. Foto Paolo Margari

Fiumi

Il bagno di fiume spesso considerato un ripiego al bagno a mare oggi sta vivendo un grande successo. I fiumi che proponiamo sono un campionario di bellezze e natura incredibile, spesso poco nota. Ecco allora dove fare il bagno… non al mare, ma al fiume?

Fiume Verzasca

Anche se in questo caso abbiamo appena sconfinato in Svizzera vale la pena fare un tuffo in queste acque considerate fra le più cristalline d’Europa. Bellissimo il fondale e tutto l’ambiente boscoso circostante fatto di betulle larici e piccole piscine naturali.

Torrente Fer

Per gli inglesi è il luogo più bello d’Italia dove fare il bagno. Siamo nel Piemonte più selvaggio in uno scenario fiabesco tagliato in due dalle acque color smeraldo di questo torrente in cui s’immergeva per rilassanti bagni rinfrescanti anche Camillo Benso Conte di Cavour. Continuiamo il nostro viaggio su dove andare a fare il bagno… non al mare.

Guje di Garavot

In Valchiusella a solo un’ora da Torino sono queste gole raggiungibili da un solo sentiero. La difficoltà a raggiungerle rende speciale e “isolato” il luogo dove domina la natura il Salto del Pis. 14 metri di salto e una conca di 30 metri di larghezza per rilassarsi in cerca di pace e tranquillità.

Pozze Smeraldine

Pozze Smeraldine

Il fiume Meduna poco lontano dalla località di Tramonti di Sopra crea queste straordinarie e profonde piscine naturali. Siamo nel cuore del Parco delle Dolomiti Friulane in uno degli scenari naturalistici più intonsi del paese. Non a caso non è facilissimo nemmeno raggiungerle ma la loro bellezza è tutta lì. In quella natura selvaggia di montagna di rara bellezza.

Torrente Resia

Torrente Resia

Nella zona di confine Italo-Slovena, conosciuta anche come “Slavia Friulana”, non si può rimanere indifferenti alla vista di un torrente dalle acque cristalline che solca una delle vallate più suggestive delle Alpi Giulie.
Il Resia origina alle pendici meridionali del massiccio del Monte Canin, che svetta a quasi 2600 metri, e percorre circa 20 chilometri ricevendo il tributo di numerosi rii prima di mescolare le sue acque a quelle del fiume Fella, del quale è il principale affluente.
Il torrente è quasi ovunque intatto in quanto non attraversa centri abitati e si mostra particolarmente scenografico tra il Ponte Rop e il Ponte di Tesa, dove un restringimento della valle e la presenza di blocchi ciclopici in alveo creano meravigliose piscine naturali ammirate da turisti e pescatori.

Fiume Trebbia

Dove fare il bagno non al mare senza allontanarsi troppo dalla città? Le acque di questo fiume emiliano – ma non troppo lontano da Milano – sono considerate le più pulite d’Europa e sono perfette. Trasparenti, dalle sfumature incredibili che cambiano colore fra gole e insenature sono un vero must per gli amanti del genere del nord-centro Italia.

Fiume Trebbia

Fiume Santerno

Dove fare il bagno non al mare fra Emilia e Toscana? Nel cuore dell’Appennino, scorre placido il Santerno. Un fiume ricco di angoli nascosti e segreti. Basta scegliere quello giusto anche se il consiglio è di fermarsi in località Moraduccio, proprio sul confine delle due regioni. Qui il fiume forma una bellissima cascata di venti metri fra rocce bianche e lisce dove è comodo fermarsi. Il consiglio è ammirarlo anche dall’alto andando a visitare, un chilometro oltre il fiume il misterioso borgo abbandonato di Castiglioncello ancora visibile nel bosco, come se la vita si fosse fermata.

Fiume Santerno

Torrente Lima

Il torrente Lima è l’unico luogo a sud delle Alpi dove è possibile fare rafting. Non a caso. Anche se siamo vicino all’Abetone in questa zona di Toscana il cuore è molto montano.
Fare il bagno nelle strette di Cocciglia o nella “laguna blu” è esperienza indimenticabile. Si tocca con mano il lavoro della natura in queste gole scavate dai secoli nella roccia calcarea. La laguna blu è una piscina naturale con un azzurro mai visto e un acqua sempre fresca e rinfrescante.

Torrente Lima

Fiume Cecina

Tanto toscani associano questo nome a quello di una località balneare che dal fiume prende il nome. Il Cecina in realtà, risalendolo oltre Volterra offre un punto straordinario dove fare bagni fantastici e tranquillo lontano dal mare. Basta andare a Pomarance al Masso delle Fanciulle.  Un nome evocativo legato a una leggenda locale. La gola tutta ricoperta da florida macchia mediterranea regala un fiume pulito, placido e ricco di pesci davvero invitante per immergersi al fresco.

Rio Pitriscioni

In Sardegna si va per il mare, ma a volte vale la pena voltare le spalle alla spiaggia e avventurarsi all’interno. Incredibile se qualcuno solo vi chiedesse dove fare il bagno… non al mare in Sardegna non sapreste cosa rispondere e vi scapperebbe da ridere. Invece, non distante da San Teodoro, in Gallura è questo fiume che si trova nel massiccio del Monte Nieddu. Alte pareti di granito scolpiscono un paesaggio straordinario scavato dal letto del fiume che per The Guardian è uno dei migliori d’Italia. Luogo perfetto oltre che per il bagno anche per chi vuole praticare canyoning e torrentismo.

Rio Pitriscioni

Gola dell’Alacantara

Un fiume antichissimo nel cuore della Sicilia che regala bagni indimenticabili in un parco geologico e botanico.
Celebre la spiaggetta dove soffermarsi ad ammirare la colata lavica che ha dato origine alla gola. Acqua freddissima e non adatta a tutti.

Cascate

Sono forse i luoghi più suggestivi dove fermarsi a fare un bagno. Magari anche solo per una semplice “doccia” naturale.

Cascata Fermona

Vicino a Varese, nel piccolissimo territorio di Ferrera sono le Cascata Fermona ottimo luogo dove fare il bagno… non al mare. . Tre cascate in successione, la prima di oltre trenta metri e in fondo una vasca perfetta per rilassarsi. Spettacolare la vegetazione rigogliosa circostante fatta tutta di meravigliose felci.

Cascata Kozjak

Appena un salto fuori dai confini italiani per entrare in Slovenia e scoprire una delle cascate più belle d’Europa. Siamo a Caporetto località per noi italiani tristemente famosa per una delle sconfitte più famose della storia. Un salto di 15 metri lungo la gola del torrente Kozjak, appena sopra il fiume Isonzo (Soča in sloveno) famoso nel mondo per il suo incredibile color smeraldo. Questa cascata è un vero angolo naturale spettacolare. Famosa in Europa per il suo fascino. Facile arrivarci con pochi passi nel bosco risalendo il corso dell’Isonzo appena fuori il paese. Le sue pareti calcaree imponenti, le sue grotte carsiche è la sua acqua cristallina  sono indimenticabili. Attenzione però alla balneazione che è proibita nel tonfano sotto le cascate. Siamo in un area naturale protetta. Per un bagno rinfrescante consigliamo le zone balneabili dell’Isonzo e del Natisone. Facile trovare ampi piazzale in cui potersi immergere e rinfrescarsi.

Cascate-Kozjak. Foto di Stefano Merli

Stretti di Giaredo

Nell’estremo lembo della Lunigiana, fra Toscana, Emilia Romagna e Liguria esiste una strepitosa gola scavata dall’acqua del fiume Gordana e dal vento che scende dai monti e si insinua nella gola.
Una forra straordinaria da esplorare a piedi fra i massi delle pareti e il letto del fiume che scorre fra strette pareti rocciose che quasi chiudono il cielo sulla testa. L’acqua in alcuni tratti profonda vira dall’azzurro al verde a seconda del riflesso che i pochi raggi del sole filtrano sulle pareti. In alcuni tratti per attraversare il canyon è necessario nuotare ma attenzione, l’acqua è freddissima!

Stretti di Giaredo

Cascata di Malbacco

Vicino a Seravezza, alle spalle della modaiola Versilia scorre un fiume limpido che dà origine a una cascata unica. La forza erosiva del fiume Malbacco qui ha scavato per secoli, goccia dopo goccia la roccia creando uno straordinario scivolo naturale da dove i più coraggiosi osano tuffarsi. Per i più timidi consigliamo un bagno nelle tante vasche naturali e cascatelle oppure camminare e fotografare la straordinaria natura circostante.

Cascate Acquacheta

Cascata Acquacheta

Sempre in Toscana, ma nel cuore dell’Appennino sono queste cascate già citate e descritte nei minimi dettagli da Dante nella Divina Commedia.
Siamo nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e sono raggiungibili solo dai più avventurosi dato che per arrivarci c’è da camminare abbastanza.

Cascata Capelli

In un piccolo paesotto della provincia di Salerno, nel cuore del Cilento, sono queste cascate che sembrano essere uscite direttamente da un libro di fiabe.
Il nome esteso delle cascate sono Capelli di Venere e si generano dalle acque del Rio Bussentino. Le piante attorno a cui scorre l’acqua creando ricami incredibili sono non a caso il tipo di felce chiamato Capelvenere. Attenzione però alla temperatura dell’acqua. Siamo in un bosco fitto, il sole filtra poco e l’acqua difficilmente supera la temperatura di 10 gradi.

Cascate Cappelli

Lombardia, 5 piccoli laghi da scoprire

Lombardia, 5 piccoli laghi da scoprire

Per una gita fuori porta o semplicemente per scappare dalla frenesia della città anche per qualche ora di relax la Lombardia offre, oltre a quelli più noti, cinque piccoli laghi tra natura e meraviglie da vedere e conoscere. 

1 – Lago d’Idro dove il vento non manca mai

Ideale per prendersi un giorno di fuga dalla quotidianità si torva questo piccolo lago vicinissimo al Garda e a rinomate località turistiche quali Sirmione, Saló e Desenzano.
Il Lago d’Idro è una piacevole scoperta per i turisti attenti, un l
ocation consigliata non solo per chi ama il camminare sulle rive verdi o ama la pesca spinning, ma anche per il windsurf soprattutto perché da queste parti il vento non manca mai. 
Per chi vuole invece godersi il panorama del lago dall’alto è consigliabile una visita alla Rocca d’Anfo, un vero gioiello incastonato sulle sponde del Lago d’Idro.
Qui un sistema di fortificazioni militari, tra le quali caserme, polveriere, batterie militari e torri, tutte collegate tra loro da sentieri e scalinate, portano il visitatore a ripercorrere i principali eventi della storia italica dalla Repubblica di Venezia fino ai giorni nostri. 

Lago di Sartirana. Photo credit: pietroz on VisualHunt.comC

2 – Lago Sartirana con il suo panorama selvaggio

Meta per una gita fuori porta anche insieme alla famiglia si trova a Merate, nel cuore verde della Brianza, tra il Parco Adda Nord ed il Parco di Montevecchia e Valle del Curone.
E’ un luogo di grande pace immerso in una natura selvaggia.
Poco conosciuto da più e dalle dimensioni ridotte è perfetto per chi adora passeggiare nel verde e nel silenzio. Un sentiero ben segnalato di circa 2 chilometri permette di fare il periplo del lago lasciando aprire lo sguardo su ninfee, canneti, alberi secolari e una fauna ricca e diversificata.
È un lago da prendere in considerazione anche per una gita con i bambini perché qui avranno tanto da vedere e imparare su alberi ed animali grazie a numerosi pannelli informativi dislocati lungo tutto il sentiero.

Lago di Prusiano. Photo credit: Zona Rebelde! on Visualhunt.com

3 – Laghi di Pusiano e di Annone e le piste ciclabili che li attraversano

Nel Parco della Valle del Lambro, tra Como e Lecco, si trovano due piccoli specchi d’acqua: il Lago di Pusiano e di Annone. 
Una particolarità del Lago di Pusiano è “l’isola dei cipressi” che deve il suo nome alla presenza di circa 130 cipressi alcuni dei quali secolari.
L’isola ospita una villa privata circondata da una curata vegetazione e da una fauna di tutto rispetto: scoiattoli, cigni, germani e canguri. E’ visitabile previa prenotazione e si può raggiungere col battello in partenza dal molo di Bosisio.

Numerosi punti panoramici si possono incontrare seguendo la ciclopedonale in riva al Lago di Annone, una piacevole passeggiata con tratti pianeggianti in riva al lago e dolci salite all’interno dei boschi. Questi itinerari coprono tutto il perimetro del lago e sono percorribili tutto l’anno, sia a piedi che in bicicletta.

Lago d’Endine. Photo credit: mariocutroneo on Visualhunt.com

4 – Lago d’Endine e la sua fauna

In provincia di Bergamo, nella Val Cavallina, in una cornice panoramica fatta di boschi e canneti, valli e montagne è il Lago d’Endine una delle mete più gettonate per le gite fuori porta di chi abita a Bergamo e dintorni.
Relax, escursioni, ma anche picnic in riva al lago con la famiglia sulle sue piccole e graziose spiagge. Interamente balneabile, in estate è un ottimo rifugio dal caldo.

Sulle colline circostanti si possono praticare trekking, escursioni, parapendio, percorsi in mountain bike e tanto altro ancora. 

Lago di Garlate. Photo credit: L’hò on VisualHuntCo

5 – Lago di Garlate e la Lucia dei Promessi Sposi

Incastonato tra il ramo lecchese del Lago di Como e il Lago di Olginate, il Lago di Garlate è molto conosciuto per il famoso passo de I Promessi Sposi che ha come protagonista Lucia e il suo “Addio ai monti”.
Grazie alla ciclopedonale, una delle più amate e frequentate dal cicloturismo lombardo, è possibile fare il giro del lago per scoprire il meraviglioso paesaggio e la natura circostante.
Non perdetevi, sulle sponde del lago, il Museo della Seta Abegg che espone scoperte, invenzioni e una ricca collezione di macchinari che permettono di osservare le principali fasi della produzione e della lavorazione della seta.