Aceto balsamico. Unico, speciale e versatile

Aceto balsamico. Unico, speciale e versatile

Una delle acetaie più famose d’Italia inizia in giugno il suo “Giro d’Italia” per celebrare la versatilità dell’ Aceto Balsamico in abbinamento ai piatti della tradizione italiana.
Parte il 6 giugno da Firenze questo tour all’insegna del gusto che farà tappa in tre città italiane, Firenze, Roma e Milano, per raccontare non solo l’altissima qualità che contraddistingue l’Aceto Balsamico ma anche la sua capacità di abbinarsi alle numerose ricette della tradizione italiana e rendere speciale qualsiasi piatto.


Un giro d’Italia speciale

Ad ospitare questo viaggio da nord a sud della penisola, organizzato dalla più antica casa produttrice di Aceto Balsamico di Modena, alcune delle più note e storiche osterie d’Italia che aprono le porte agli esperti del settore enogastronomico per far scoprire loro le migliori espressioni delle diverse collezioni degli aceti balsamici in abbinamento ai piatti forti e più rinomati delle loro cucine.
Agli eventi di lancio seguiranno poi delle serate di degustazione dedicate al pubblico di appassionati e gourmand.


In “maglia rosa” la 17ma generazione di una delle acetaie storiche di Modena

Sotto la guida di Claudio Stefani Giusti, 17ma generazione di una delle famiglie storiche di Modena e AD dell’azienda sarà possibile scoprire le molteplici versioni che animano la produzione di questa storica azienda e che trovano perfetto abbinamento con i piatti tipici della tradizione toscana.
“Siamo estremamente orgogliosi di essere riusciti a dare vita a questo piccolo “Giro d’Italia” dove il protagonista è il nostro Aceto Balsamico presentato nelle sue molteplici sfaccettature e diversità e in abbinamento ai piatti delle diverse tradizioni regionali – commenta Claudio Stefani Giusti – “l’Aceto Balsamico di Modena  è sicuramente un prodotto legato al suo territorio di origine e ci teniamo molto affinché la promozione dei nostri prodotti coincida con una valorizzazione della terra da cui nascono. Allo stesso tempo, però, crediamo anche che sia fondamentale raccontare l’incredibile versatilità di questo prodotto, “portarlo in giro” per l’Italia per mostrare la sua capacità di abbinarsi ed esaltare i tanti piatti della tradizione culinaria del nostro Paese. Per farlo non poteva esserci occasione migliore di un vero e proprio tour nelle principali città italiane”.

Versatilità e sperimentazione: saranno queste dunque le parole chiave del “Giro D’Italia” un’iniziativa che conferma l’impegno nel promuovere e far conoscere le innumerevoli sfaccettature di un prodotto storico e d’eccellenza come l’Aceto Balsamico di Modena, dando vita ad un racconto in cui tradizione e territorio si sposano con uno sguardo contemporaneo e in cui il Balsamico diventa protagonista della cucina moderna, in grado di evolversi ed abbinarsi ai tantissimi piatti della cucina italiana


Scopriamo il balsamico: Dop o Igp?

Vi siete mai chiesti che differenza c’è fra il pregiato aceto balsamico tradizionale di Modena Dop e l’aceto balsamico di Modena Igp?
Partiamo col dire che l’aceto balsamico tradizionale di Modena Dop cioè a “denominazione di origine protetta” si ottiene solo con mosto d’uva cotto seguendo un rigoroso disciplinare e un invecchiamento di molti anni.
L’aceto balsamico di Modena Igp cioè a indicazione geografica protetta viene realizzato con mosto e aceto di vino e necessita di una maturazione molto più breve, di appena due mesi.
Il disciplinare dell’aceto balsamico tradizionale di Modena Dop prevede ce il mosto sia ridotto a circa 2/3 facendolo cuocere a 30° centigradi molto lentamente.
Una volta raffreddato e fatto decantare, vengono innestati lieviti ed inizia la prima fase di riposo invernale e successivamente viene messo a invecchiare in batterie di botti detti “vaselli”. A questo punto inizia il lungo riposo.
Le uve di partenza del mosto cotto devono essere prodotte nella provincia di Modena: Trebbiano, Lambrusco e Ancellotta, Sauvignon, Berzemino, Occhio di Gatta e Sgavetta.

L’aceto balsamico di Modena Igp ha più ingredienti: mosto cotto, mosto concentrato e aceto di vino eventualmente invecchiato, aggiunte (non sempre) di caramello e bastano due mesi di invecchiamento per essere pronto.


La variante reggiana

Ultimamente si trova anche aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia anche questo ottenuto solo con mosto cotto di uve autoctone.
La differenza è nella posizione dell’acetaia, nell’uso dei legni delle botti, la tecnica usata e la concentrazione degli zuccheri (che per Modena non deve essere inferiore a 25°Bx e per Reggio Emilia non inferiore a 40°Bx) e nell’acidità che è di poco differente.
La cosa importante da sapere quando si acquista un aceto balsamico è che la parola tradizionale indica tutta la differenza con l’aceto balsamico di Moden iGP.

 

 

E’ di Modena la migliore mortadella d’Italia

E’ di Modena la migliore mortadella d’Italia

E’ la “Favola Gran Riserva” del salumificio Mec Palmieri la migliore mortadella d’Italia.
Una conferma per l’azienda modenese che si aggiudica anche quest’anno i Cinque Spilli ovvero il più alto riconoscimento assegnato dalla Guida Salumi d’Italia 2023.

Un ulteriore traguardo per l’azienda di San Prospero che, a partire dal 2017 è stata premiata in tutte le edizioni della rassegna.
La cerimonia di consegna dei premi ai migliori produttori della salumeria italiana si è svolta il 14 novembre nella splendida cornice del Teatro Verdi di Busseto (Parma), dove Sabatino Sorrentino, lo storico curatore della guida, ha unito il mondo della norcineria a quello dell’arte.

La Mortadella Favola Gran Riserva è un prodotto d’eccellenza unico nel suo genere, contraddistinto dall’inconfondibile timbro a fuoco e dalla caratteristica legatura fatta a mano con corda tricolore.
Insaccata nella cotenna sottile e naturale, cotta lentamente in forni in pietra, la mortadella è composta di sole carni italiane pregiate ed è ricca di tagli nobili di suini 100% italiani. Ulteriori ingredienti che contribuiscono a conferire unicità e ad esaltare il sapore speciale della Mortadella Favola Gran Riserva, il sale integrale dolce di Cervia, gli aromi naturali e il miele d’acacia.
Siamo onorati di ricevere il premio di Migliore Mortadella d’Italia della Guida Salumi d’Italia, un riconoscimento prestigioso che abbiamo già avuto il piacere di ottenere in diverse precedenti edizioni – commenta Francesco Palmieri, amministratore delegato del Salumificio Mec Palmieri e rappresentante della quarta generazione di imprenditori dell’azienda. Questo importante traguardo rappresenta l’impegno e la passione che le persone della nostra azienda profondono nel lavoro quotidiano, portato avanti coniugando la tradizione di una famiglia operosa e visionaria alla volontà di offrire prodotti innovativi e di alta qualità”.
Guida Salumi d’Italia 2023 è un progetto pionieristico capace di raccontare un comparto alimentare unico al mondo per varietà, qualità e tipicità. Su 162 produttori valutati, sono 46 le eccellenze premiate con i Cinque Spilli, analizzate nel dettaglio attraverso parametri tecnici e qualitativi, cui si aggiungono 20 Premi Speciali assegnati in maniera trasversale ai diversi protagonisti del settore.
Un settore variegato e vivace, che nel 2021 ha visto una ripresa nei consumi, sia in Italia (+5,4% in volume) che all’estero (export +15,2% a volume e +12% a valore), oltre che della produzione (+7% in volumi e + 6,2% a valore).
La Mortadella Favola l’Originale del Salumificio Mec Palmieri è un prodotto per tutti, senza glutine, lattosio, glutammato e polifosfati aggiunti. Quattro le referenze disponibili: ClassicaPistacchioGran Riserva e G.R. Pistacchio. La Famiglia Palmieri detiene il brevetto originale dell’involucro e per la sua ricetta utilizza solo ingredienti di primissima qualità.