Mag 17, 2024 | Territori
Mindful.Latemar è il primo sentiero immersivo di Mindfulness realizzato sulle Alpi. Si trova a Obereggen, in Val d’Ega (Bolzano), a 1872 metri di altitudine tra le Dolomiti. Da vivere anche in autonomia con la App gratuita.
Credit Obereggen Latemar AG.SpA – Foto di Guenther Pichler
Il percorso nasce a quasi 2000 metri di quota
Rimettiti in cammino rallenta, respira, ricentrati è il mantra di Mindful.Latemar, il primo sentiero immersivo di Mindfulness realizzato sulle Alpi, che si trova a Obereggen lungo il sentiero circolare sul monte Golfrion, a 1872 metri di altitudine, tra le Dolomiti.
Il percorso, che è stato ideato dallo Psicologo del Benessere e Istruttore di Mindfulness Dottor Thomas Bernagozzi e prevede 18 esercizi.
Il percorso è situato in un luogo fortemente simbolico, esempio di rinascita e resilienza perché è stato colpito dalla tempesta Vaia nel novembre 2018.
Credit Obereggen Latemar AG.SpA – Foto di Guenther Pichler
18 esercizi esperenziali fra mente e natura
Attraverso un apprendimento esperienziale e tecniche di meditazione è possibile imparare come riaddestrare la propria attenzione e creare una percezione soggettiva di benessere, grazie alla conoscenza profonda del proprio stato mentale, acquisendo la capacità di essere presenti e consapevoli nel qui e ora. In estate il percorso può essere effettuato tutti i giorni insieme al Dott. Bernagozzi (su prenotazione) oppure in autonomia scaricando l’apposita App gratuita, basta portare con sé un tappetino o una coperta, gli auricolari e il cellulare carico.
Si può raggiungere Mindful.Latemar da Obereggen: si trova direttamente partendo da Obereggen con la cabinovia Ochsenweide; da Pampeago con la seggiovia Latemar, proseguendo a piedi per circa un’ora lungo i sentieri del Latemar.ium; da Predazzo servendosi della cabinovia Predazzo-Gardonè e della seggiovia fino al Passo Feudo, proseguendo a piedi per circa un’ora lungo i sentieri del Latemar.ium.
Per maggiori informazioni: https://obereggen.com/it/mindfullatemar
Ago 4, 2017 | Eventi, Montagna Pistoiese, Pistoia
[:it]di redazione – Partita la terza edizione di “Letterappennica”, la rassegna di cultura, arte e letteratura che da venerdì 4 a domenica 6 agosto animerà il crinale dell’Appennino tosco-emiliano.
“Letteraappennica offre tante storie da raccontare che hanno come filo rosso il cerchio – dice l’assessore regionale Cristina Grieco – E allora voglio cogliere l’idea degli organizzatori e provo a tracciare un cerchio sulle nostre montagne, sul nostro Appennino.
Dentro vedo non solo i tanti appuntamenti della manifestazione, le presentazioni di libri, gli eventi musicali, le rappresentazioni artistiche per valorizzare la nostra montagna, e una preziosa occasione, perché no, per combattere le temperature luciferine di queste giornate caldissime.
In quel cerchio stanno anche gli investimenti che la Regione ha messo in campo per la montagna pistoiese, per valorizzare un territorio prezioso per tutta la Toscana. Anche una manifestazione come questa dimostra che l’economia bianca è fondamentale ma non è tutto. Ad essa si deve affiancare un progetto culturale, che recuperi tutte le vocazioni di questi luoghi, dagli antichi mestie ri alle nuove professionalità e competenze della montagna, che alimentino a un’affluenza turistica che guardi al futuro”.
Quest’anno “Letterappenninica” offre 29 incontri (in genere presentazioni di libri. Ma ci sono anche danze popolari montane e una degustazione con Saverio Carmagnini) in 19 tra paesi e frazioni di 5 comuni lungo il crinale dell’Appennino tosco-emiliano (da Fiumalbo ad Alto Reno Terme, nelle province di Modena e Bologna, passando, nel pistoiese a Sambuca e ai due Comuni accorpati pochi mesi fa: Abetone Cutigliano e San Marcello Piteglio).
“Nei giorni di un grande caldo chiamato Lucifero – scherza Federico Pagliai – Toscana ed Emilia dovrebbero darci un premio speciale perché offriamo gratis non solo la bellezza dei libri ma anche il fresco dei nostri monti”.
Un altro “tondo” nella rassegna sarà quello (Abetone, sabato 5 agosto ore 18) dedicato al ricordo di Zeno Colò: precursore della posizione “a uovo” che lo fece salire, nel 1947, sul podio mondiale di Cervinia nel chilometro lanciato con il record di 160 km all’ora: usando sci di legno e senza indossare il casco. Colò sarà ricordato dal presidente FISI, e già allenatore di Alberto Tomba, Flavio Roda.
Ci sarà spazio, ancora nella piazza di Cutigliano, per un pomeriggio solidale con due comunità appenniniche colpite dal terremoto: con i rispettivi sindaci Serenella Clarice e Sergio Pirozzi, i Comuni di Posta e di Amatrice racconteranno ombre e luci del dopo terremoto.
“La montagna solidale”, è il titolo, domenica 6 agosto, si inquadra nell’ambito di un “gemellaggio” fra le comunità tosco-emiliane e quelle reatine.
In primavera “Letterappenninica” ha raccolto, tramite micro-donazioni fra quasi 800 montanini, una cifra consistente con la quale è stata acquistata, e montana nel territorio di Posta (Comune con neppure 700 abitanti), una casa prefabbricata utilizzata come centro socio-culturale: struttura che “Letterappenninica” ha voluto riempire anche di libri, raccolti fra la gente, sulla civiltà montana.
E’ poi previsto un premio giornalistico, intitolato a Paolo Bellucci e quest’anno assegnato a Davide Demichelis autore di documentari sulla natura e ideatore di una trasmissione cult (“Radici”, RAI3) su un fenomeno, l’emigrazione, che i monti di Pistoia hanno bene conosciuto fin dall’inizio del Novecento.La cerimonia si svolge sabato 5 agosto (ore 21) in piazza di Gavinana, accanto alla statua di Francesco Ferrucci con i bambini di Gavinana impegnati a leggere brani sulla storia del loro paese.
Distinti in cinque aree (narrativa di terre alte, montagna come stile alternativo di vita, noir, romanzo storico, buona cucina) i 29 incontri saranno animati – in boschi e crinali, aie di paese e borghi nascosti – da scrittori e giornalisti, cuochi e artisti. In una Fiumalbo dove non mancano piante secolari, Tiziano Fratus guiderà nei boschi per ascoltare “il sussurro degli alberi”.
Mario Ferraguti farà entrare nelle “case abbandonate” e Franco Arminio scoprire i paesi attraverso le “porte delle abitazioni”. Marco Pastonesi, vincitore del “Bancarella Sport”2017, racconterà un personaggio vissuto su questi monti nel secolo scorso e considerato una sorta di “pioniere della mountain bike”: Armando Manzani che con la sua “Wilma”, pesante bici in ferro, e fisarmonica, pedalava fra Apuane e Scaffaiolo.
L’incontro, domenica 6 agosto nel Parco delle Stelle sopra Gavinana, sarà preceduto (ore 9:30) da una pedalata in MB sui sentieri verso il lago cantato dal Boccaccio. Si parlerà anche di don Lorenzo Milani e del suo rapporto con la montagna, di un ingenere francese che progettò gli incredibili ponti della ferrovia verso Porretta, di una famiglia “brigidinaia” presente a San Marcello da 60 anni, di un rabdomante, di un barista amico di Gigi Riva che riforniva di necci con ricotta gli sciatori fiorentini dopo le fatiche della neve (quando la neve veniva).
Fra gli ospiti un ex professore di liceo che oggi alleva capre e una scrittrice per piccoli che ha ambientato un libro sul Ponte Sospeso (fino a pochi anni fa “primato” nel Guinnes).
E nell’incanto della piazza di Spignana, uno dei borghi nascosti e pieni di un fascino antico, una compagnia teatrale porterà “Vajont, quelli del dopo” da un lavoro di Mauro Corona, socio onorario di “Letterappenninica“. In un mulino di Pian degli Ontani dove si macinano grani antichi, Paolo Ciampi racconterà “Il cammino degli Dei”: il sentiero lento che unisce Bologna e Firenze lasciando perdere le velocità alte di treni e automobili. E Tito Barbini, già assessore regionale, parlerà (Gavinana, Fondazione Turati, venerdì 4) di un missionario (“Don Patagonia”) coraggioso difensore degli indios nelle Terre del Fuoco. Tiziano Fratus, a Rivoreta, spiegherà “l’arte di saper leggere, nella memoria degli alberi, uomini e stagioni”.
Toscana Notizie[:en]di redazione – Partita la terza edizione di “Letterappennica”, la rassegna di cultura, arte e letteratura che da venerdì 4 a domenica 6 agosto animerà il crinale dell’Appennino tosco-emiliano.
“Letteraappennica offre tante storie da raccontare che hanno come filo rosso il cerchio – dice l’assessore regionale Cristina Grieco – E allora voglio cogliere l’idea degli organizzatori e provo a tracciare un cerchio sulle nostre montagne, sul nostro Appennino.
Dentro vedo non solo i tanti appuntamenti della manifestazione, le presentazioni di libri, gli eventi musicali, le rappresentazioni artistiche per valorizzare la nostra montagna, e una preziosa occasione, perché no, per combattere le temperature luciferine di queste giornate caldissime.
In quel cerchio stanno anche gli investimenti che la Regione ha messo in campo per la montagna pistoiese, per valorizzare un territorio prezioso per tutta la Toscana. Anche una manifestazione come questa dimostra che l’economia bianca è fondamentale ma non è tutto. Ad essa si deve affiancare un progetto culturale, che recuperi tutte le vocazioni di questi luoghi, dagli antichi mestie ri alle nuove professionalità e competenze della montagna, che alimentino a un’affluenza turistica che guardi al futuro”.
Quest’anno “Letterappenninica” offre 29 incontri (in genere presentazioni di libri. Ma ci sono anche danze popolari montane e una degustazione con Saverio Carmagnini) in 19 tra paesi e frazioni di 5 comuni lungo il crinale dell’Appennino tosco-emiliano (da Fiumalbo ad Alto Reno Terme, nelle province di Modena e Bologna, passando, nel pistoiese a Sambuca e ai due Comuni accorpati pochi mesi fa: Abetone Cutigliano e San Marcello Piteglio).
“Nei giorni di un grande caldo chiamato Lucifero – scherza Federico Pagliai – Toscana ed Emilia dovrebbero darci un premio speciale perché offriamo gratis non solo la bellezza dei libri ma anche il fresco dei nostri monti”.
Un altro “tondo” nella rassegna sarà quello (Abetone, sabato 5 agosto ore 18) dedicato al ricordo di Zeno Colò: precursore della posizione “a uovo” che lo fece salire, nel 1947, sul podio mondiale di Cervinia nel chilometro lanciato con il record di 160 km all’ora: usando sci di legno e senza indossare il casco. Colò sarà ricordato dal presidente FISI, e già allenatore di Alberto Tomba, Flavio Roda.
Ci sarà spazio, ancora nella piazza di Cutigliano, per un pomeriggio solidale con due comunità appenniniche colpite dal terremoto: con i rispettivi sindaci Serenella Clarice e Sergio Pirozzi, i Comuni di Posta e di Amatrice racconteranno ombre e luci del dopo terremoto.
“La montagna solidale”, è il titolo, domenica 6 agosto, si inquadra nell’ambito di un “gemellaggio” fra le comunità tosco-emiliane e quelle reatine.
In primavera “Letterappenninica” ha raccolto, tramite micro-donazioni fra quasi 800 montanini, una cifra consistente con la quale è stata acquistata, e montana nel territorio di Posta (Comune con neppure 700 abitanti), una casa prefabbricata utilizzata come centro socio-culturale: struttura che “Letterappenninica” ha voluto riempire anche di libri, raccolti fra la gente, sulla civiltà montana.
E’ poi previsto un premio giornalistico, intitolato a Paolo Bellucci e quest’anno assegnato a Davide Demichelis autore di documentari sulla natura e ideatore di una trasmissione cult (“Radici”, RAI3) su un fenomeno, l’emigrazione, che i monti di Pistoia hanno bene conosciuto fin dall’inizio del Novecento.La cerimonia si svolge sabato 5 agosto (ore 21) in piazza di Gavinana, accanto alla statua di Francesco Ferrucci con i bambini di Gavinana impegnati a leggere brani sulla storia del loro paese.
Distinti in cinque aree (narrativa di terre alte, montagna come stile alternativo di vita, noir, romanzo storico, buona cucina) i 29 incontri saranno animati – in boschi e crinali, aie di paese e borghi nascosti – da scrittori e giornalisti, cuochi e artisti. In una Fiumalbo dove non mancano piante secolari, Tiziano Fratus guiderà nei boschi per ascoltare “il sussurro degli alberi”.
Mario Ferraguti farà entrare nelle “case abbandonate” e Franco Arminio scoprire i paesi attraverso le “porte delle abitazioni”. Marco Pastonesi, vincitore del “Bancarella Sport”2017, racconterà un personaggio vissuto su questi monti nel secolo scorso e considerato una sorta di “pioniere della mountain bike”: Armando Manzani che con la sua “Wilma”, pesante bici in ferro, e fisarmonica, pedalava fra Apuane e Scaffaiolo.
L’incontro, domenica 6 agosto nel Parco delle Stelle sopra Gavinana, sarà preceduto (ore 9:30) da una pedalata in MB sui sentieri verso il lago cantato dal Boccaccio. Si parlerà anche di don Lorenzo Milani e del suo rapporto con la montagna, di un ingenere francese che progettò gli incredibili ponti della ferrovia verso Porretta, di una famiglia “brigidinaia” presente a San Marcello da 60 anni, di un rabdomante, di un barista amico di Gigi Riva che riforniva di necci con ricotta gli sciatori fiorentini dopo le fatiche della neve (quando la neve veniva).
Fra gli ospiti un ex professore di liceo che oggi alleva capre e una scrittrice per piccoli che ha ambientato un libro sul Ponte Sospeso (fino a pochi anni fa “primato” nel Guinnes).
E nell’incanto della piazza di Spignana, uno dei borghi nascosti e pieni di un fascino antico, una compagnia teatrale porterà “Vajont, quelli del dopo” da un lavoro di Mauro Corona, socio onorario di “Letterappenninica“. In un mulino di Pian degli Ontani dove si macinano grani antichi, Paolo Ciampi racconterà “Il cammino degli Dei”: il sentiero lento che unisce Bologna e Firenze lasciando perdere le velocità alte di treni e automobili. E Tito Barbini, già assessore regionale, parlerà (Gavinana, Fondazione Turati, venerdì 4) di un missionario (“Don Patagonia”) coraggioso difensore degli indios nelle Terre del Fuoco. Tiziano Fratus, a Rivoreta, spiegherà “l’arte di saper leggere, nella memoria degli alberi, uomini e stagioni”.
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