[:it]Toscana: il 27 agosto arriva la festa degli Etruschi[:en]Toscana: dal 27 agosto arriva la festa degli Etruschi[:]

[:it]Toscana: il 27 agosto arriva la festa degli Etruschi[:en]Toscana: dal 27 agosto arriva la festa degli Etruschi[:]

[:it]ETRUSCAN_TERRACOTTA_PROFILE_OF_A_HEAD_01di Nadia Fondelli – Sono rinviate le due manifestazioni per le Celebrazioni etrusche, previste per il 27 agosto nella sede del Consiglio regionale. Lo ha deciso il presidente dell’assemblea regionale, Eugenio Giani.
Il riconoscimento alle città di eccellenza nella tradizione etrusca (che era previsto per le 12) e l’inaugurazione della mostra sui reperti provenienti dallo scavo di Poggio Colle (in programma alle 17 di domani), sono rinviati a venerdì 2 settembre, rispettivamente alle 16 e alle 17.

Il 27 agosto si svolgono, per il primo anno, le “Celebrazioni Etrusche”.  20 comuni coinvolti in tutta la Toscana e tante iniziative: dalle escursioni, alle visite ai siti archeologici e aperture speciali di musei passando per spettacoli teatrali e musicali. Su  tutto la grande mostra che aprirà le celebrazioni in consiglio regionale che svelerà per la prima volta gli scavi di Poggio Colla, Vicchio e il mondo degli Etruschi.

La Toscana celebra uno dei più grandi popoli che la storia ha conosciuto e che fa il VII e il VI  secolo a.C. ha rappresentato una delle civiltà più evolute d’Europa: gli Etruschi.
Finalmente, verrebbe da aggiungere dato che è quantomeno incredibile che solo la grande sensibilità del Etruschi-Sarcofago-degli-sposipresidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani abbia deciso di dare il giusto onore a questi nostri straordinari avi.
E la data non è casuale perché era proprio un 27 agosto, quello del 1589, quando Papa Pio V riconobbe al Signore di Firenze, Cosimo I, il titolo di Granduca di Toscana definendolo “Magnus Dux Etruriae” legittimando di fatto la radice storica del territorio che fu abitato dagli Etruschi.

E l’apertura delle celebrazioni non poteva essere più grande se non con l’apertura della mostra  “Scrittura e culto a Poggio Colla: un santuario etrusco in Mugello” che rimarrà aperta fino al 31 dicembre 2016 realizzata con la Sovrintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio della città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato ed il concessionario unico di ricerca e scavo Mugello Valley Archaelogical Project.
Si tratta di un’anteprima assoluta. Saranno infatti esposti i reperti di grande valore rinvenuti a Poggio Colla vicino a Vicchio che permettono peraltro di poter far luce anche sulla misteriosa lingua etrusca.
Il progetto scientifico, elaborato dalla Sovrintendenza e MVAP è seguito dal professor Gregory Warden della Franklin University Switzerland e dall’archeologo Susanna Sarti della Sovrintendenza.
Tutte le opere in mostra provengono dallo scavo in corso a Poggio Colla (Vicchio) e sono oggi conservate al centro di restauro della Sovrintendenza, al museo di Dicomano e presso il museo Beato Angelico di Vicchio.

Ma prima dell’apertura della mostra che sarà alle 17, durante l‘apertura delle celebrazioni alle 12 saranno premiate con una pergamena  le rappresentanze comunali di quelle che erano le dodecapoli della lega Etrusca tra cui Arezzo, Volterra, Cortona, Chiusi, Fiesole, Vetulonia (Castiglione della Pescaia), Populonia (Piombino) Roselle (Grosseto).

Gli Etruschi del resto sono una continua scoperta. La terra e la storia restituiscono infatti meraviglie a Chiusi dove è stata da poco svelata una nuova tomba a Roselle e Populonia dove le scoperte sono quasi quotidiane, a Gonfienti (Prato) dove un’intera città conferma l’esistenza di quella che risalendo il corso dell’Arno e scavalcando l’Appennino era considerata la “via dei due mari” dei tempi come testimoniano anche i ritrovamenti di Vicchio, la stele di Londa e il suggestivo lago degli Idoli sul Falterona.

E allora seguendo anche il suono della musica e il profumo del cibo scegliete dove andare a svelare i “genitori” dei Romani da cui il fiero popolo latino ha assorbito conoscenze in ogni campo.
ad Arezzo, Bibbiena, Cortona, Lucignano; nella zona di Grosseto a Castiglion della Pescaia; nella provincia di Firenze a Dicomano, Montaione, San Casciano Val di Pesa, Fiesole; sulla  costa livornese nei Parchi della Val di Cornia; nell’estremo nord di Massa Carrara a Montignoso; nella provincia di Pisa a Montescudaio, Montopoli Valdarno e Volterra; a Prato e infine nel senese a Chianciano Terme, Chiusi, Murlo, Sinalunga e Trequanda.
Per il calendario completo e info:
http://www.consiglio.regione.toscana.it/default.aspx?nome=etruschi[:en]ETRUSCAN_TERRACOTTA_PROFILE_OF_A_HEAD_01di Nadia Fondelli – 

Sono rinviate le due manifestazioni per le Celebrazioni etrusche, previste per il 27 agosto nella sede del Consiglio regionale. Lo ha deciso il presidente dell’assemblea regionale, Eugenio Giani.
Il riconoscimento alle città di eccellenza nella tradizione etrusca (che era previsto per le 12) e l’inaugurazione della mostra sui reperti provenienti dallo scavo di Poggio Colle (in programma alle 17 di domani), sono rinviati a venerdì 2 settembre, rispettivamente alle 16 e alle 17.

Il 27 agosto si svolgono, per il primo anno, le “Celebrazioni Etrusche”.  20 comuni coinvolti in tutta la Toscana e tante iniziative: dalle escursioni, alle visite ai siti archeologici e aperture speciali di musei passando per spettacoli teatrali e musicali. Su  tutto la grande mostra che aprirà le celebrazioni in consiglio regionale che svelerà per la prima volta gli scavi di Poggio Colla, Vicchio e il mondo degli Etruschi.

La Toscana celebra uno dei più grandi popoli che la storia ha conosciuto e che fa il VII e il VI  secolo a.C. ha rappresentato una delle civiltà più evolute d’Europa: gli Etruschi.
Finalmente, verrebbe da aggiungere dato che è quantomeno incredibile che solo la grande sensibilità del Etruschi-Sarcofago-degli-sposipresidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani abbia deciso di dare il giusto onore a questi nostri straordinari avi.
E la data non è casuale perché era proprio un 27 agosto, quello del 1589, quando Papa Pio V riconobbe al Signore di Firenze, Cosimo I, il titolo di Granduca di Toscana definendolo “Magnus Dux Etruriae” legittimando di fatto la radice storica del territorio che fu abitato dagli Etruschi.

E l’apertura delle celebrazioni non poteva essere più grande se non con l’apertura della mostra  “Scrittura e culto a Poggio Colla: un santuario etrusco in Mugello” che rimarrà aperta fino al 31 dicembre 2016 realizzata con la Sovrintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio della città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato ed il concessionario unico di ricerca e scavo Mugello Valley Archaelogical Project.
Si tratta di un’anteprima assoluta. Saranno infatti esposti i reperti di grande valore rinvenuti a Poggio Colla vicino a Vicchio che permettono peraltro di poter far luce anche sulla misteriosa lingua etrusca.
Il progetto scientifico, elaborato dalla Sovrintendenza e MVAP è seguito dal professor Gregory Warden della Franklin University Switzerland e dall’archeologo Susanna Sarti della Sovrintendenza.
Tutte le opere in mostra provengono dallo scavo in corso a Poggio Colla (Vicchio) e sono oggi conservate al centro di restauro della Sovrintendenza, al museo di Dicomano e presso il museo Beato Angelico di Vicchio.

Ma prima dell’apertura della mostra che sarà alle 17, durante l‘apertura delle celebrazioni alle 12 saranno premiate con una pergamena  le rappresentanze comunali di quelle che erano le dodecapoli della lega Etrusca tra cui Arezzo, Volterra, Cortona, Chiusi, Fiesole, Vetulonia (Castiglione della Pescaia), Populonia (Piombino) Roselle (Grosseto).

Gli Etruschi del resto sono una continua scoperta. La terra e la storia restituiscono infatti meraviglie a Chiusi dove è stata da poco svelata una nuova tomba a Roselle e Populonia dove le scoperte sono quasi quotidiane, a Gonfienti (Prato) dove un’intera città conferma l’esistenza di quella che risalendo il corso dell’Arno e scavalcando l’Appennino era considerata la “via dei due mari” dei tempi come testimoniano anche i ritrovamenti di Vicchio, la stele di Londa e il suggestivo lago degli Idoli sul Falterona.

E allora seguendo anche il suono della musica e il profumo del cibo scegliete dove andare a svelare i “genitori” dei Romani da cui il fiero popolo latino ha assorbito conoscenze in ogni campo.
ad Arezzo, Bibbiena, Cortona, Lucignano; nella zona di Grosseto a Castiglion della Pescaia; nella provincia di Firenze a Dicomano, Montaione, San Casciano Val di Pesa, Fiesole; sulla  costa livornese nei Parchi della Val di Cornia; nell’estremo nord di Massa Carrara a Montignoso; nella provincia di Pisa a Montescudaio, Montopoli Valdarno e Volterra; a Prato e infine nel senese a Chianciano Terme, Chiusi, Murlo, Sinalunga e Trequanda.
Per il calendario completo e info:
http://www.consiglio.regione.toscana.it/default.aspx?nome=etruschi[:]

Cicolturismo in Lunigiana. Storia, cultura e tradizioneCycling tours in Lunigiana: history, culture and tradition

Con la bella stagione l’Apt di Massa Carrara propone itinerari cicloturistici in Lunigiana, un modo nuovo per conoscere il territorio, fare sport e turismo insieme. Negli ultimi anni il cicloturismo è in crescita: in Italia sono due milioni le persone che lo praticano e in Europa sei. Un turismo “slow” che ricerca una dimensione più vera del viaggio. La Lunigiana con i suoi borghi, i castelli medievali e la natura incontaminata, è meta ideale per questo tipo di turismo.

L’itinerario del “Volto Santo”, da Villafranca a Equi Terme (km 62,5, difficoltà media), segue l’antico tracciato che i pellegrini percorrevano per andare a Lucca a venerare il Volto Santo. Lungo il percorso s’incontrano il castello di Monti a Licciana Nardi, il castello della Verrucola a Fivizzano e il castello di Castiglione del Terziere a Bagnone. A Equi Terme, nel cuore delle Alpi Apuane è visitabile il Parco Culturale delle Grotte di Equi un esteso complesso carsico modellato dall’erosione dell’acqua con cavità, cunicoli, stalattiti, stalagmiti e laghi sotterranei di grande suggestione.

Il secondo itinerario inizia da Pontremoli, tappa fondamentale della Francigena e finisce ad Aulla (km 26, difficoltà facile). A Pontremoli, da vedere il centro storico e il Museo delle Statue Stele nel castello del Piagnaro. Proseguendo verso Aulla s’incontra il castello Malaspina di Lusuolo sede del Museo dell’Emigrazione della gente di Toscana.

Il terzo itinerario “Rincorrendo il Medioevo” da Pontremoli a Licciana Nardi e ritorno (km 54,6, difficoltà media) è interessante dal punto di vista paesaggistico e storico. Da Pontremoli si arriva a Bagnone po si attraversano le frazioni di Pegazzana, Croce, Gabbiana, Lusana e Villa di Panicale, prima di arrivare a Licciana Nardi. La fatica è ampiamente ripagata dai bellissimi panorami che spaziano dall’alta valle del Magra sino agli aguzzi profili delle Alpi Apuane: inconfondibili il Monte Pisanino e la storica parete Nord del Pizzo d’Uccello.

Da Licciana Nardi l’itinerario continua verso Monti, fino a Villafranca in Lunigiana dove s’imbocca la statale della Cisa per rientrare a Pontremoli. A Villafranca, in un vecchio mulino si trova il Museo Etnografico che offre uno spaccato sulla cultura contadina della valle del Magra. Nei pressi, da visitare il borgo murato di Filetto e quello di Virgoletta.

L’ultimo degli itinerari proposti dall’Apt di Massa Carrara “Paesaggi della memoria” lungo la Linea Gotica (18,7 km, difficoltà media), con partenza e arrivo a Montignoso è da percorrere in mountain bike. Caratteristica di questo percorso gli stupendi panorami sulla costa versiliese come quello spettacolare che si gode dal castello Aghinolfi a Montignoso.

Info e itinerari completi: www.aptmassacarrara.it

As the summer season kicks off, the local tourist office at Massa Carrara is offering cycling tours in the Lunigiana area – a new way of getting to Cialis know the region by combining sport and tourism. Cycling tourism has grown in recent years: there are two million people who practice this sport in Italy, and six million in Europe. Cycling is a kind of “slow” tourism which pursues a more authentic dimension to traveling. The Lunigiana area – with its villages, medieval castles, and uncontaminated nature – is the ideal destination for this kind of tourism.

The “Volto Santo” (Holy Visage) itinerary, from Villafranca to Equi Terme (62.5 km, medium difficulty), follows the ancient track that pilgrims followed to go to Lucca in order to venerate the Volto Santo. Along the route you’ll find Monti castle at Licciana Nardi, Verrucola castle at Fivizzano, and the castle of Castiglione del Terziere at Bagnone. At Equi Terme, in the heart of the Apuan Alps, you can visit the Equi Grottoes Cultural Park – an extensive Karst formation shaped by water erosion with wonderfully evocative hollows, tunnels, stalactites, stalagmites, and subterranean lakes.

The second itinerary begins at Pontremoli, an essential stop on the Via Francigena, and finishes at Aulla (26 km, easy). At Pontremoli, visit the historic town center and the Museo delle Statue Stele (the Museum of Stele Statues) in Piagnaro castle. Continuing along toward Aulla, you’ll encounter Malaspina di Lusuolo castle, home to the Museo dell’Emigrazione della gente di Toscana (Museum of Tuscan Emigration).

The third itinerary–“Rincorrendo il Medioevo” (Traveling through the Middle Ages), from Pontremoli to Licciana Nardi and back (54.6 km, medium difficulty)–is interesting from an historical and scenic point of view. Arriving at Bagnone from Pontremoli, you then pass through the hamlets of Pegazzana, Croce, Gabbiana, Lusana and Villa di Panicale before arriving at Licciana Nardi. The effort is amply rewarded by the beautiful views stretching from the high Magra Valley to the sharp outlines of the Apuan Alps – with the unmistakable shape of Monte Pisanino and the legendary north face of Pizzo d’Uccello.

The itinerary continues from Licciana Nardi towards Monti and finally Villafranca in Lunigiana, where you take the highway known as “della Cisa” to return to Pontremoli. The Museo Etnografico (Ethnographic Museum), housed in an old mill at Villafranca, offers a glimpse into the culture of the country folk of the Magra Valley. Visit the nearby walled villages of Filetto and Virgoletta.

The last of the itineraries offered by the local tourist office in Massa Carrara is “Paesaggi della Memoria” (Historic Landscapes), by mountain bike along the Linea Gotica (18.7 km, medium difficulty), with departure and arrival at Montignoso. This route features stupendous views of the Versilia coast, such as the spectacular view you’ll enjoy from Aghinolfi castle at Montignoso.

For more information and complete itineraries: www.aptmassacarrara.it