Toscana ‘900: musei e percorsi d’arte

[:it]novecentodi redazione – Una guida, una app in 4 lingue, 11 mostre, 18 eventi collaterali, 108 musei, 7 itinerari turistici, una nuova rete museale aperta il sabato e la domenica, un pass per ingressi, visite guidate, didattica e sconti nei territori

Piccoli Grandi Musei, il progetto di Regione Toscana e Ente Cassa di Risparmio di Firenze nato per la valorizzazione del patrimonio artistico del territorio, è dedicato quest’anno alla Toscana del ‘900: un percorso, una guida, un’applicazione, mostre e tanti eventi – a partire dal 13 giugno fino al 31 dicembre 2015 – per raccontare, attraverso mille voci, la storia di una regione e di un secolo.

Famosa in tutto il mondo per le sue meraviglie del passato – dall’arte etrusca ai grandi capolavori del Rinascimento – la Toscana viene raramente associata al Novecento.
Eppure durante il secolo scorso, l’intera regione ha svolto un ruolo importante nell’offrire stimoli e vivaci contesti agli artisti che qui hanno vissuto, lavorato e spesso raggiunto notorietà internazionale e ha anche rappresentato un’attrattiva per i collezionisti che hanno deciso di affidare a questi territori le proprie raccolte.
Questo ruolo si delinea chiaramente grazie a numerosissimi musei, disseminati nella nostra regione: oltre 100 realtà, grandi e piccole, per narrare attraverso luoghi e immagini, 100 anni d’arte.
E proprio per raccontare questa storia, è stata fatta la prima mappatura completa di tutti i suoi protagonisti. Oltre cento musei, nati nelle circostanze più diverse, alcuni dedicati a singoli artisti, altri creati con ambizioni antologiche, alcuni espressione di una volontà locale, altri frutto di una donazione, voluti per raccontare un’attività artistica, oppure una storia industriale.

Una ricognizione geografica che propone percorsi diversi, per tipologie museali o per generi di opere esposte, per periodi storici privilegiati o per tematiche affrontate, con lo scopo, naturalmente, di creare una rete in grado di valorizzare le realtà museali legate al Novecento Toscano e per andare alla scoperta dei quasi 450 artisti legati alla nostra regione, da Plinio Nomellini, Lorenzo Viani, Ottone Rosai e Massimo Campigli, a Marino Marini, Alberto Magnelli e Gino Severini, sino a Carla Accardi, Jannis Kounellis, Pino Pascali, Daniel Spoerri, Alighiero Boetti e Igor Mitoraj, per citarne solo alcuni.

Per la prima volta ai soggetti promotori e finanziatori si è aggiunta quest’anno la Consulta delle Fondazioni di origine bancaria della Toscana, che è interessata a sostenere questo modello di partenariato pubblico-privato per lo sviluppo di progetti innovativi nel settore cultura.
Sono stati individuati 22 musei capofila che, grazie al progetto, dal 13 giugno al 31 dicembre 2015 verranno aperti anche il sabato e la domenica con molte attività didattiche, laboratori per famiglie e visite guidate gratuite che aiuteranno il visitatore a conoscere queste realtà.
In questo stesso periodo in molti dei musei coinvolti, si terranno 11 mostre e 18 eventi collaterali che approfondiranno ulteriormente la storia e i protagonisti del Novecento in Toscana.[:en]novecentodi redazione – Una guida, una app in 4 lingue, 11 mostre, 18 eventi collaterali, 108 musei, 7 itinerari turistici, una nuova rete museale aperta il sabato e la domenica, un pass per ingressi, visite guidate, didattica e sconti nei territori

Piccoli Grandi Musei, il progetto di Regione Toscana e Ente Cassa di Risparmio di Firenze nato per la valorizzazione del patrimonio artistico del territorio, è dedicato quest’anno alla Toscana del ‘900: un percorso, una guida, un’applicazione, mostre e tanti eventi – a partire dal 13 giugno fino al 31 dicembre 2015 – per raccontare, attraverso mille voci, la storia di una regione e di un secolo.

Famosa in tutto il mondo per le sue meraviglie del passato – dall’arte etrusca ai grandi capolavori del Rinascimento – la Toscana viene raramente associata al Novecento.
Eppure durante il secolo scorso, l’intera regione ha svolto un ruolo importante nell’offrire stimoli e vivaci contesti agli artisti che qui hanno vissuto, lavorato e spesso raggiunto notorietà internazionale e ha anche rappresentato un’attrattiva per i collezionisti che hanno deciso di affidare a questi territori le proprie raccolte.
Questo ruolo si delinea chiaramente grazie a numerosissimi musei, disseminati nella nostra regione: oltre 100 realtà, grandi e piccole, per narrare attraverso luoghi e immagini, 100 anni d’arte.
E proprio per raccontare questa storia, è stata fatta la prima mappatura completa di tutti i suoi protagonisti. Oltre cento musei, nati nelle circostanze più diverse, alcuni dedicati a singoli artisti, altri creati con ambizioni antologiche, alcuni espressione di una volontà locale, altri frutto di una donazione, voluti per raccontare un’attività artistica, oppure una storia industriale.

Una ricognizione geografica che propone percorsi diversi, per tipologie museali o per generi di opere esposte, per periodi storici privilegiati o per tematiche affrontate, con lo scopo, naturalmente, di creare una rete in grado di valorizzare le realtà museali legate al Novecento Toscano e per andare alla scoperta dei quasi 450 artisti legati alla nostra regione, da Plinio Nomellini, Lorenzo Viani, Ottone Rosai e Massimo Campigli, a Marino Marini, Alberto Magnelli e Gino Severini, sino a Carla Accardi, Jannis Kounellis, Pino Pascali, Daniel Spoerri, Alighiero Boetti e Igor Mitoraj, per citarne solo alcuni.

Per la prima volta ai soggetti promotori e finanziatori si è aggiunta quest’anno la Consulta delle Fondazioni di origine bancaria della Toscana, che è interessata a sostenere questo modello di partenariato pubblico-privato per lo sviluppo di progetti innovativi nel settore cultura.
Sono stati individuati 22 musei capofila che, grazie al progetto, dal 13 giugno al 31 dicembre 2015 verranno aperti anche il sabato e la domenica con molte attività didattiche, laboratori per famiglie e visite guidate gratuite che aiuteranno il visitatore a conoscere queste realtà.
In questo stesso periodo in molti dei musei coinvolti, si terranno 11 mostre e 18 eventi collaterali che approfondiranno ulteriormente la storia e i protagonisti del Novecento in Toscana.[:]

Firenze: da Boldrini a De Pisis in mostraFlorence: from Boldrini De Pisis in exhibitions

di Nicoletta Curradi & Fabrizio Del Bimbo – Nei due più prestigiosi musei dell’Oltrarno, la Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti e Villa Bardini della Fondazione Parchi Monumentali Bardini Peyron, viene ospitata da ieri e fino al prossimo 15 maggio un’ampia rassegna del percorso museale delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara.

Con questo evento espositivo si è voluto in primis rispondere al disagio subito dalle Gallerie ferraresi a causa dei danni subiti da Palazzo Massari, sede delle collezioni dell’Ottocento e del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Filippo de Pisis a causa del sisma che ha colpito nel maggio 2012 l’Emilia Romagna.

A Villa Bardini 26 le opere in esposizione prendono avvio dal Romanticismo storico di Gaetano Turchi, Massimiliano Lodi, Girolamo Domenichini e Giovanni Pagliarini e seguono con gli autoritratti dei principali artisti locali – da Giuseppe Mentessi a Giovanni Boldini – per giungere al simbolismo di Gaetano Previati con il capolavoro assoluto Paolo e Francesca (1909), tratto dall’omonimo canto dantesco.

Qui sarà presente, in particolare anche un nucleo rilevante di ritratti del grande Giovanni Boldini, opere di tono internazionale, condotte secondo uno stile ormai maturo, con una perfezione formale che aveva ormai raggiunto livelli di qualità tali da superare molti contemporanei.

Alla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti si espongono  invece 35 opere, dipinti e sculture: dal simbolismo letterario di Giovanni Muzzioli e Gaetano Previati, alle allegorie malinconiche nelle sculture di Angelo Conti ed Arrigo Minerbi.
Anche qui si potranno ammirare tre capolavori di Giovanni Boldini intriganti per il sapore inedito, rispetto al repertorio consueto del pittore: due nature morte (Un angolo della mensa del pittore; le mele calville) e la Marina a Venezia con scansioni geometriche simile ad una composizione manga giapponese.
Rimanendo ai souvenirs d’artista di città europee, un’ altra Venezia di Giuseppe Mentessi (Sagrato della Basilica di San Marco), e l’inquadratura del ponte di Charing-Cross a Londra di Alberto Pisa.

A documentare il passaggio al futurismo sono una tela di Arnoldo Bonzagni ed un Bronzo di Annibale Zucchini; mentre la corrente che perseguì la ripresa della tradizione classica, con evidenti riprese dai maestri Rinascimentali ferraresi, viene rappresentata dal Ritratto della sorella (1921) di Achille Funi di cui si esporrà anche le sue suggestioni dall’antico del Foro romano.

Un’amplificazione in linea con i monumentali progetti della politica del Regime è quella che si documenta nella forma a larghe campiture utilizzata da Mario Sironi nello studio per un mosaico del Palazzo di Giustizia di Milano.
Vi sono poi ritratti e geometrie dai toni ribassati nelle nature morte di Roberto Melli, che potrà risultare una vera scoperta per il grande pubblico.

L’omaggio al Novecento ferrarese si conclude con una tra le più importanti collezioni di opere del grande artista–poeta Filippo De Pisis, che racconta la sua personalissima visione d’artista attraverso nature morte, ritratti, vedute parigine, fiori raccontati e dipinti con una forma coinvolgente e sintetica.
In parallelo a questa sezione novecentesca, la Galleria d’arte moderna propone una piccola ma significativa selezione dai suoi depositi presentando al pubblico opere poco viste degli stessi autori presenti in mostra come Boldini, Minerbi, De Pisis, Carrà e Sironi.

Informazioni:
Da Boldini a De Pisis. Firenze accoglie i capolavori di Ferrara
Firenze, Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti e Villa Bardini
dal 19 febbraio al 19 maggio 2013by Nicoletta Curradi & Fabrizio Del Bimbo – In the two most prestigious museums viagra canada in the florentine Oltrarno, the Gallery of Modern Art in Pitti Palace and Villa Bardini Foundation Parks Monumental Bardini Peyron, hosted by yesterday and until next May 15th extensive review Galleries of the museum of Modern and Contemporary Art of Ferrara.

With this exhibition we wanted to in the first reply to the inconvenience suffered by the Galleries Ferrara because of the damage suffered by Massari Palace, home to the collections of the nineteenth century and the Museum of Modern and Contemporary Art Filippo de Pisis because of the earthquake that struck In May 2012, the Emilia Romagna.

A Villa Bardini 26 works on display come from Romanticism historic start of Gaetano Turks, Massimiliano Lodi, Jerome Domenichini and Giovanni Pagliarini and follow with the portraits of the leading local artists – from Mentessi Giuseppe Giovanni Boldini – to reach the symbolism of Gaetano Previati with the absolute masterpiece of Paolo and Francesca (1909), based on the canto.
Here will be present, in particular a significant core of portraits of the great Giovanni Boldini, works of international flavor, conducted according to a mature style, with a formal perfection that had reached quality levels that exceed many of his contemporaries.

The Gallery of Modern Art Pitti Palace are exposed instead 35 works, paintings and sculptures from the literary symbolism of John Muzzioli and Gaetano Previati, allegories melancholy in the sculptures of Henry Angelo Conti and Minerbi.
Also here you can admire three masterpieces by Giovanni Boldini intriguing to the taste unusual, compared to the usual repertoire of the artist: two still lifes (A corner of the table of the painter; apples Calville) and Marina in Venice with scans like a geometric composition Japanese manga.
Staying with souvenirs artist of European cities, an ‘other Venice by Giuseppe Mentessi (Basilica di San Marco’s Square), and the shot of the bridge-Charing Cross in London by Alberto Pisa.

To document the transition to futurism is a painting by Arnold Bonzagni and a Bronze Hannibal Zucchini, while the current pursued the recovery of the classical tradition, with clear shots by the masters of the Renaissance Ferrara, is represented by the portrait of Sister (1921) Achille Funi that you will also be showing its suggestions of the ancient Roman Forum.

Amplification monumental projects in line with the policy of the regime is the one that is documented in the form a large backgrounds used by Mario Sironi in the study for a mosaic of the Palace of Justice in Milan.
There are also portraits and geometries lowered tones in still lifes of Roberto Melli, which can be a real discovery for the general public.

The tribute to the twentieth century Ferrara concludes with one of the most important collections of works of the great artist-poet Filippo De Pisis, telling the artist through his personal vision of still lifes, portraits, views of Paris, described and painted with flowers form engaging and concise.
In parallel to this section of the twentieth century, the Gallery of Modern Art has a small but significant selection from his storehouses presenting to the public works of the same authors recently seen in the exhibition as Boldini, Minerbi, De Pisis, Carrà and Sironi.

Information:
By Boldini, De Pisis. Florence welcomes the masterpieces of Ferrara
Florence, Gallery of Modern Art, Pitti Palace and Villa Bardini
From 19 February to 19 May 2013