Piombino: A Populonia nel “Museo in tutti i sensi” le opere diventano parlanti
di redazione – Cosa succede se l’Anfora di Baratti, la Tomba dei Carri o il Mosaico a scena marina si mettono a “parlare”? Che il Museo del territorio di Populonia e del Parco archeologico di Baratti diventa un museo interattivo.
Ebbene sì, usando le tecniche di Virtual Heritage secondo il più innovativo storytelling museale, il Museo del territorio di Populonia rende “parlanti” i suoi tre più importanti manufatti.
Si chiama “Un Museo in tutti i sensi” ed è il progetto realizzato con i contributi della Regione Toscana, nato con lo scopo di sviluppare e incrementare le attività dei musei riconosciuti di rilevanza regionale favorendo una comunicazione museale accessibile alle più ampie categorie di pubblico e tendendo al museo come luogo di vera inclusione sociale.
“Il nostro obiettivo garantire comprensibilità e accessibilità al patrimonio museale a tutte le categorie di visitatori – ha spiegato l’assessore Monica Barni – e con questo progetto dimostriamo che lo possiamo fare in modo efficace, accattivante e lavorando con tecniche low cost.
L’accessibilità non è solo abbattimento delle barriere architettoniche e fisiche, ma anche il superamento delle barriere culturali, cognitive e sensoriali, e con “un “Museo in tutti sensi” questo accade”.
Un “museo in tutti i sensi” è stato configurato infatti tramite l’allestimento interattivo di tre installazioni emblematiche del patrimonio dell’intero museo capaci di restituire in modo avanzato i tre importanti manufatti archeologici.
Il lavoro è stato sviluppato tramite: rilievo ed elaborazione del dato morfometrico, stampa 3D e sensorizzazione dei tre prototipi.
L’inaugurazione si terrà sabato 9 aprile 2016, alle ore 16, presso il Museo archeologico del Territorio di Populonia, Piazza Cittadella 8, Piombino.