Mar 24, 2025 | Territori
Un cammino in 14 tappe, una terra di confine costellata di forti e fortificazioni ideate per dividere e per difendere.
Il fiume Po, da Villafranca Piemonte, come punto di partenza; il Monviso, come faro, che accompagna lungo il percorso. Nel mezzo: pianure, vigneti eroici, dimore storiche, la città di Pinerolo, luoghi simboli della cultura valdese, laghi, cascate, Usseaux, uno dei Borghi più belli d’Italia, forti, la Strada dell’Assietta, il Forte di Fenestrelle con i suoi 4000 gradini, la più grande struttura fortificata d’Europa e la più estesa costruzione in muratura dopo la Muraglia cinese.

Il Forte di Fenestrellòe visto dai resti del Forte Mutin
Nasce “le strada dei forti”
Ecco “Le strade di forti”, un nuovo cammino che viene presentato al grande pubblico giovedì 27 marzo nella suggestiva cornice del Forte di Fenestrelle: in un mondo che cerca di rallentare, ritrovare il giusto passo, è una nuova proposta turistica per il Piemonte che si snoda per una parte all’interno del Parco delle Alpi Cozie e percorre, per un lungo tratto, il Sentiero del Glorioso Rimpatrio dei Valdesi. Può essere sì percorso a piedi ma anche in bicicletta.
È il Consorzio Turistico Pinerolese e Valli a organizzare la presentazione: il pubblico potrà percorrere la genesi dell’iniziativa, risultato di una progettualità avviata alcuni anni fa dalle amministrazioni del territorio. È realizzata con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo e punta a far conoscere i luoghi più interessanti del Pinerolese, unendo al trekking (o all’esperienza in bici) la valorizzazione di storia, cultura, prodotti tipici, vini.
Dopo i saluti di Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, Davide Nicco, presidente del Consiglio Regionale ed Andrea Cerrato, presidente Federazione dei Consorzi Turistici del Piemonte, l’Associazione Studio ArteNa e il Consorzio Turistico Pinerolese e Valli illustreranno il nuovo cammino.
Poi, si parlerà di turismo lento, passi, esperienze, del valore del paesaggio fruito attraverso il cammino, con Sara Furlanetto, cofondatrice di Va’ Sentiero, realtà amatissima sui social e diventata anche un libro, che realizza spedizioni documentative per esplorare le Terre Alte e condividere le sue scoperte, Pietro Vertamy, fotografo, editor, creatore di cammini e fondatore di Around the Walk, laboratorio errante di indagine visuale, e Diletta Zanella, guida escursionista del Cammino di Oropa che racconterà quest’altra esperienza piemontese.
L’incontro, moderato dalla giornalista Chiara Priante, sarà concluso da Rossana Turina, presidente del Consorzio Turistico Pinerolese e Valli.
Presente Il Teatro a pedali de Il Mulino ad arte, format esperienziale che permette, grazie alla pedalata del pubblico, di alimentare una zona a led: un modo per ribadire l’invito a esperienze più sostenibili. Nel pomeriggio, per chi vuole, ci sarà la possibilità di visite guidate gratuite al Forte di Fenestrelle, basta prenotarsi (tel 331/3901475).

Tappa 8 – Strada della Assietta
Le 14 tappe
Il cammino de Le Strade dei Forti si può scoprire su www.lestradeiforti.it: le 14 tappe sono già strutturate, così come il «Kit dei forti», ovvero il passaporto e i timbri con i quali vidimare il percorso per chi si accrediterà al cammino.
Nei prossimi mesi, si allargherà il Club di Prodotto degli operatori turistici (la rete che raccoglie le strutture ricettive aderenti al cammino, nda) e si svilupperanno ulteriori servizi, come agevolazioni e sconti dedicati.
Le 14 tappe
Tappa 1: Villafranca Piemonte – Cavour
Tappa 2: Cavour – Pinerolo
Tappa 3: Pinerolo Centro
Tappa 4: Pinerolo – San Germano Chisone
Tappa 5: San Germano Chisone – Perosa Argentina
Tappa 6: Perosa Argentina – Fenestrelle
Tappa 7: Fenestrelle – Pian dell’Alpe
Tappa 8: Pian dell’Alpe – Casa Assietta
Tappa 9: Casa Assietta – Rifugio Mulino di Laval
Tappa 10: Rifugio Mulino di Laval – Foresteria di Massello
Tappa 11: Foresteria di Massello – Prali
Tappa 12: Prali – Conca del Prà
Tappa 13: Conca del Prà – Gran Tour del Monviso (o, alternativa, tappa 14)
Tappa 14: Conca del Prà – Bobbio Pellice
Dic 4, 2024 | Enogastronomia
Con l’arrivo della stagione natalizia, è tempo di scegliere come rendere le tavole delle feste ancora più accoglienti e speciali.
I vini del Monferrato, tra cui spicca la Barbera, sono la scelta ideale per le grandi occasioni: una varietà di vitigno autoctono del Piemonte, che rappresenta perfettamente l’essenza della tradizione enologica di questa regione.

L’essenza del Piemonte nel bicchiere
Caratterizzata da un colore rosso intenso e da un profilo aromatico ricco, la Barbera è la scelta ideale per rendere indimenticabili le festività: un vino versatile, capace di aggiungere un tocco di eleganza e di esaltare i sapori della cucina italiana.
“Il Natale è un momento di convivialità e di buon cibo. La Barbera si presta perfettamente a rappresentare il calore e la generosità di queste feste, regalando a chi la assapora un viaggio sensoriale unico” afferma Vitaliano Maccario, Presidente del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, sottolineando come questo vino riesca a essere, allo stesso tempo, una scelta per i momenti in famiglia e una selezione raffinata per le serate più importanti.
Portare in tavola la Barbera significa celebrare il gusto e la tradizione enologica piemontese, perfetti per accompagnare ogni portata e rendere indimenticabili le occasioni di incontro e condivisione che caratterizzano il Natale.
Questo vitigno autoctono, che prospera nelle dolci colline del Monferrato, è noto per la sua capacità di esprimere un’ampia gamma di aromi, con note che spaziano dal fruttato maturo al delicatamente speziato, un profilo che ben si abbina ai piatti ricchi delle festività.
La Barbera è un vino che si distingue per la sua struttura robusta e il gusto avvolgente, che ne fanno un abbinamento ideale per i piatti ricchi e gustosi tipici della tradizione. Grazie alla sua struttura robusta e al sapore pieno, la Barbera è il vino ideale per esaltare antipasti sfiziosi a base di formaggi e salumi, così come per accompagnare primi piatti con sughi saporiti e secondi a base di arrosti o carni in umido. La sua acidità bilanciata permette a questo vino di completare ogni portata, donando un piacevole contrasto che valorizza anche i sapori più intensi.
Che si tratti di una cena elegante o di un pranzo informale, la Barbera sarà la scelta perfetta per esaltare ogni piatto e creare un’atmosfera di festa.

Il Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato
Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, fondato nel 1946, ha il compito di tutelare e promuovere le sue denominazioni per garantire la loro diffusione e la loro immagine sui mercati nazionali e internazionali, anche attraverso appositi marchi distintivi. Attualmente il Consorzio conta più di 410 aziende associate e 14 denominazione tutelate.
Nov 10, 2024 | Territori
Nel cuore del Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte, c’è un piccolo paese di poco più di 200 abitanti di cui si è molto parlato in questi giorni perché è un pase in cui il sole non brilla da novembre a febbraio.
Stiamo parlando di Viganella, piccolo paese immerso nella Valle Antrona che, però, non è rimasto in penombra grazie all’impegno del suo ex sindaco, ha ritrovato la luce con una soluzione ingegnosa. Soluzione ingegnosa che in questi giorni abbiamo saputo serve urgente manutenzione.
Viganella e il suo “specchio del sole”
Gli abitanti del piccolo borgo di Viganella hanno saputo adattarsi agli 83 giorni di buio, che ogni anno caratterizzano l’inverno del paese, da novembre a febbraio.
Viganella, infatti, si trova in una posizione particolare, proprio in mezzo ad alcune montagne che impediscono al sole di raggiungerlo durante i mesi invernali.
La penombra è però finita nel 2006, quando l’allora sindaco del paese, Franco Midali, con la collaborazione dell’amico architetto Giacomo Bonzani, ha inaugurato il cosiddetto “Specchio del Sole”.
Si tratta di uno specchio gigante – otto metri di larghezza per cinque di altezza – situato in una posizione strategica su una montagna vicina, che riflette i raggi del sole sul paese.
Tramite un sistema di motori elettrici comandati da computer, lo specchio viene ruotato in modo da catturare i raggi solari e rifletterli sul paese, creando così un’illuminazione artificiale durante i mesi invernali.
Nella notte viene riposizionato in modo che il mattino seguente possa ripartire dalla posizione prestabilita e fare il proprio lavoro durante l’arco della giornata.
Sei ore di sole assicurate ogni giorno fino al 2 di febbraio, data in cui il sole torna a illuminare il piccolo borgo, evento festeggiato in grande dagli abitanti di Viganella.

Il paese visto dall’alto
Una soluzione unica di cui il mondo ha parlato
L’idea di installare uno specchio per illuminare un villaggio privo di luce naturale non ha molti precedenti al mondo, e Viganella è uno dei pochi paesi ad aver adottato una soluzione simile.
Lo specchio va sottolineato peraltro che non utilizza fonti energetiche particolari, a parte un sistema di regolazione motorizzata, e rappresenta un esempio di tecnologia sostenibile al servizio di una piccola comunità.
Dopo l’installazione, Viganella è stata citata da testate giornalistiche internazionali, tra cui il New York Times e il Guardian, ed è diventata una meta per turisti, ingegneri e curiosi.
La capacità di sfruttare una soluzione creativa e rispettosa dell’ambiente per superare i limiti geografici rende Viganella un caso di studio interessante per l’architettura sostenibile e l’urbanistica in contesti remoti.
Questo borgo piemontese rappresenta quindi non solo una storia di adattamento e innovazione, ma anche la resilienza e la creatività dei piccoli borghi italiani, capaci di trasformare le difficoltà in opportunità.

Piazza di Viganella
Alla scoperta di Viganella
Lo specchio gigante di Viganella non è la sola attrazione di questa curiosa località posta a 1000 metri sopra il livello del mare e a ridosso del confine svizzero.
Ottimo centro di partenza per passeggiate ed escursioni proprio dal centro di Viganella, nei pressi della chiesa seicentesca dedicata alla natività di Maria Vergine, parte uno dei sentieri più interessanri quello che porta alle tracce ancora esistenti delle miniere di ferro di Ogaggia.
Un altro consiglio? Percorrete il sentiero che da Viganella conduce all’Alpe Cavallo, passando attraverso diversi alpeggi, tra foreste e ruscelli di montagna.
In copertina: Silvia Camporesi, Viganella, frame da video
Ott 21, 2024 | Territori
L’autunno è una stagione che incanta, con le sue pennellate di tramonti infuocati e foliage dai toni caldi e dorati: le avventure e le emozioni condivise si fanno più intense, soprattutto in quelle destinazioni che diventano ancor più affascinanti quando sono avvolte nella magia autunnale. Come il piemontese distretto turistico dei laghi, Monti e Valli dell’Ossola, che offre numerose esperienze per tutti gli amanti della natura e delle attività outdoor: trekking panoramici tra i boschi, escursioni in bicicletta tra specchi d’acqua e salite, visite a borghi storici ricchi di cultura e di sapori locali, ma anche esperienze da brivido nei parchi avventura in vista di Halloween.
Ecco, quindi, alcuni spunti per andare alla scoperta di questo stupendo angolo d’Italia, ma, per coglierne davvero l’essenza, non resta che viverlo di persona.

Montecrestese-Agarina_Foto arch. Distretto Turistico dei Laghi_ph. Pier Maulini
Tutti in sella tra giri panoramici e intrepide salite
Con i suoi scenari mozzafiato, che abbracciano i laghi Maggiore, d’Orta e di Mergozzo e i monti e le valli
dell’Ossola, quest’area nel nord del Piemonte si sta sempre più affermando come meta d’elezione per il
mondo sportivo legato all’outdoor, in particolare per le due ruote: grazie all’infinita varietà di percorsi che si
snodano tra colline verdi, borghi storici e lungo specchi d’acqua, infatti, gli appassionati di ciclismo e mtb
possono scegliere tra piste e tracciati adatti ad ogni livello e altamente suggestivi.
Si parte con una piacevole pedalata tra vigneti e mulini per una gita fuori porta che da Domodossola conduce
all’Alpe Parpinasca in Val d’Ossola: si tratta del percorso MTB alle porte del Parco Nazionale Val Grande (25
km), dove si trova l’omonimo rifugio immerso nel verde.
Si può anche scegliere l’anello dei Panorami alla Piana
di Vigezzo (20 km), che porta dai pittoreschi borghi di Toceno e Craveggia all’altopiano di Vigezzo, noto anche
come “Valle dei Pittori” per la policromia dei suoi panorami (che in autunno regalano davvero il meglio di sé).
Per gli esploratori appassionati di borghi, un’ottima opzione è la Pedalata a Campello Monti, percorso di quasi
50 km che parte da questo paesino dalle radici walser e continua in Valle Strona lungo una serie di curve fra la
roccia e l’omonimo torrente che portano alla frazione di Canova del Vescovo.
Altra opzione è la pedalata da
Montecrestese alla Valle Agarina (39 km), un anello che parte tra architetture in pietra, chiese e manufatti
della cultura contadina, proseguendo poi verso la selvaggia Valle Isorno, affascinante territorio quasi
inaccessibile.
Infine, un vero bike lover non può farsi sfuggire una delle tappe del Giro d’Italia 1992: un muro di 8.5 km e una
pendenza media del 9%: che fu percorso anche da campioni come Indurain, Chioccioli, Chiappucci, Fignon e
che portò alla ribalta una delle salite sino ad allora sconosciute ai più: l’Alpe Segletta. Qui si pedala nei
suggestivi scenari della Valle Intrasca e dell’Alto Verbano.

Alpe Devero, Codelago. Archivio Fotografico Distretto Turistico dei Laghi_Foto di Marco Benedetto Cerin
Slow trekking al ritmo della natura
Ma non solo oasi delle bici, il distretto turistico dei laghi in autunno è il paradiso anche per chi ama esplorare
la natura a piedi, dai trekker più temprati ai camminatori in cerca di rigeneranti escursioni a ritmo slow.
Un itinerario particolarmente indicato per questi ultimi (e anche per i baby escursionisti) è l’anello di 8.5 km
dell’Alpe Devero, che attraversa rilassanti pascoli e porta ad ammirare l’affascinante Lago delle Streghe, il
grandioso Lago di Devero (o Codelago) e la borgata di Crampiolo.
Anche l’Alta Valle Bognanco in autunno si tinge di colori poetici: un’escursione perfetta per scoprirla è, ad esempio, il giro dei tre rifugi, che in 9 km attraversa ambienti montani dall’aspetto variegato, da fitti e ombrosi boschi a vasti pascoli aperti.
Sulle alture del Lago d’Orta, invece, è da provare il Quadrifoglio di Ameno, formato da 4 percorsi ad anello con
centro comune, 35 km totali percorribili anche al 90% in MTB e a cavallo.
Progettato con Riccardo Carnovalini, noto fotografo ed escursionista, questo complesso di itinerari ne abbina ciascuno a un colore: celeste, azzurro, blu e indaco (che è anche un percorso didattico WWF, con bacheche informative sul territorio).
Infine, sulle sponde del Lago Maggiore si può camminare sul Sentiero dei Castagni: 8 km che si sviluppano
lungo antiche mulattiere che collegavano Stresa a Belgirate, borgo di origine medievale.

Archivio Fotografico Ferrovia Vigezzina-Centovalli
Sui binari d’autunno con il treno del foliage
La zona tra il lago Maggiore e la Val d’Ossola è perfetta per chi, invece, volesse godersi il territorio
ammirando in totale relax panorami multicolori che sfumano l’uno nell’altro: fino al 17 novembre si può
salire a bordo del Treno del Foliage®, 4 ore di viaggio sulla Ferrovia Vigezzina-Centovalli, che collega l’Italia
e la Svizzera in 52 km.
Inserita dalla Lonely Planet tra le 10 linee più spettacolari d’Europa, questa ferrovia ha biglietti speciali per la stagione più variopinta dell’anno: da Domodossola si sale fino alla Val Vigezzo, passando per il borgo di Santa Maria Maggiore; si supera poi il confine con la Svizzera e si scende attraverso le Centovalli, fino a raggiungere Locarno e la sponda elvetica del Lago Maggiore, prima di tornare indietro.
I treni bianchi e blu, tutti con ampie vetrate panoramiche, sfilano davanti a colline con filari di vite giallo
oro, boschi di betulle e castagni e, in alta quota, faggete. La vista dei pianori incorniciati da bianche cime
riempie gli occhi e il cuore di quella meraviglia che solo questo stupendo ma limitato periodo può regalare.
Per informazioni e biglietteria: www.vigezzinacentovalli.com/esperienze/foliage

Hallowen da brivido nei parchi avventura
L’autunno è anche il momento giusto per grandi e piccini per mettersi alla prova nelle adrenaliniche attività
dei Parchi Avventura, di cui l’alto Piemonte è costellato.
Tra arrampicate, zipline, ponti tibetani e carrucole, questi parchi sono perfetti per avventure active con tocchi di mistero durante il periodo di Halloween: notti stregate, cacce al tesoro spettrali e attività a tema per le famiglie e gli amanti delle emozioni forti.
L’appuntamento al Parco Avventura Le Pigne, ad Ameno (sul lago d’Orta), è per venerdì 1° novembre dalle
14.30 alle 17.30 con “Halloween alle Pigne”. I più piccoli potranno divertirsi con un laboratorio di intaglio di
zucche, mentre gli esploratori più coraggiosi potranno partecipare ad un’avvincente caccia al tesoro. Ci sarà,
inoltre, un menù a tema e tipici piatti piemontesi.
Set 2, 2024 | Enogastronomia, Territori
Dal 6 al 15 settembre al via una dieci giorni di eventi che celereranno vino, cultura e tradizione nel cuore del Monferrato.
Conto alla rovescia per la prima edizione del Barbera D’Asti Wine Festival che si terrà nella città di Asti da venerdì 6 a domenica 15 settembre 2024.
L’evento è organizzato dal Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, in collaborazione con Corriere della Sera, media partner dell’evento, e si inserisce nell’ambito della “Strategia nazionale aree interne Valle Bormida” capofila Unione Montana Alta Langa – Operazione 16.7.1, di cui è partner.

Il Barbera in festa
Dal 6 all’8 settembre, sotto la direzione artistica di Luciano Ferraro, vicedirettore di Corriere della Sera, si terrà un ricco palinsesto di incontri tematici con importanti ospiti del mondo del vino e del cinema, della letteratura, dell’arte e dell’imprenditoria, moderati dalle firme di Corriere della Sera Luciano Ferraro, Roberta Scorranese, Isidoro Trovato.
Il Barbera D’Asti Wine Festival continuerà dal 9 fino al 15 settembre con masterclass e degustazioni guidate da massimi esperti italiani e internazionali del mondo wine come Robert Camuto, Veronika Crecelius, Gianni Fabrizio, Aldo Fiordelli, Andrea Gori, Othmar Kiem, Jeff Porter, Andrea Radic, Marco Sabellico e approfondimenti sulla Barbera d’Asti e le eccellenze del Monferrato e food experience tra le vie e le piazze del centro storico di Asti.
Incontri, Masterclass e degustazioni diurne avranno come location lo storico Palazzo del Michelerio, un ex monastero risalente al Cinquecento.
Per intrattenere il pubblico presente e dare spazio anche alla parte artistica e culturale, alcune delle serate della manifestazione saranno animate da concerti live e performance musicali che si terranno nel cortile di Palazzo Alfieri.
“Il Barbera D’Asti Wine Festival – racconta Vitaliano Maccario, Presidente del Consorzio – rappresenta per noi una manifestazione capace di proiettare ulteriormente il nostro territorio e il vitigno Barbera sul palcoscenico internazionale. Grazie a queste giornate puntiamo a rafforzare ulteriormente e promuovere l’identità e la visibilità della Barbera d’Asti e delle nostre denominazioni – 4 Docg e 10 Doc – elevandone il prestigio a livello mondiale. È un’occasione imperdibile per tutti gli amanti del vino, oltre che per stampa e operatori del settore, di approfondire la loro comprensione dei vini del Monferrato e di aumentare la consapevolezza sul valore vitivinicolo del nostro meraviglioso territorio.”
L’accesso alla manifestazione sarà possibile previo acquisto di un biglietto in loco o sul sito del Consorzio Barbera d’Asti, che avrà validità giornaliera e permetterà agli interessati di partecipare a tutti gli eventi della giornata.